Allegro agitato
Purtroppo quest'opera di Setona Mizushiro non supera la sufficienza per me. In primo luogo perché sono una grande amante della mangaka e mi lascia un po' di amaro vedere un'opera così al di sotto delle altre sue opere. In secondo luogo perché ha veramente troppe mancanze.
Nonostante la trama possa essere valida e avere più che poche tavole di sviluppo, la storia non è stata approfondita né integrata. La trama è spoglia quanto lo sono i disegni, decisamente scarni e poco significativi. Ci sono tantissimi primi piani di volti inespressivi. Tanto che la protagonista, Shouko, critica la freddezza e l'inespressività del ragazzo della madre, Ujou, quando anche le sue espressioni sono decisamente "piatte".
Menomale che è durata poco, visto quanto è stata tirata via, non credo meriti più di un'ora di tempo di nessuno.
Nonostante la trama possa essere valida e avere più che poche tavole di sviluppo, la storia non è stata approfondita né integrata. La trama è spoglia quanto lo sono i disegni, decisamente scarni e poco significativi. Ci sono tantissimi primi piani di volti inespressivi. Tanto che la protagonista, Shouko, critica la freddezza e l'inespressività del ragazzo della madre, Ujou, quando anche le sue espressioni sono decisamente "piatte".
Menomale che è durata poco, visto quanto è stata tirata via, non credo meriti più di un'ora di tempo di nessuno.
Purtroppo non posso dare un giudizio molto positivo a questo manga.
In realtà, si tratta di due volumi, ma metà del secondo è dedicato ad un altro racconto, "Angel night". In pratica, la storia principale è lunga poco più di un volume e ciò va ad impattare negativamente sullo svolgimento della trama.
Shouko è una ragazzina figlia di una famosa attrice che per questo ha sempre subito maldicenze da parte dei compagni di scuola che la accusano di essere un po' snob. Fatto sta che, sia in conseguenza di ciò o perché i suoi compagni hanno ragione, Shouko decide di essere speciale e di avere perciò diritto ad una storia d'amore speciale: Hiroki, il compagno che vorrebbe uscire con lei, viene respinto, perché non all'altezza del suo ideale.
Sua madre Hisako, alle soglie della quarantina, conduce una vita apparentemente libera e, un giorno, le mette in casa il suo ultimo amante: Ujou, un bel ragazzo appena ventenne che studia pianoforte e, sia pure con riluttanza, si fa mantenere da lei.
Il giovane diviene il catalizzatore del conflitto latente fra madre e figlia, che esplode con violenza e pesanti conseguenze. In questa miscela già volatile si inserisce tragicamente anche l'amica di Shouko, una ragazza con pesanti problemi familiari e che la vorrebbe per sé. C'è quindi una certa componente yuri in questo manga.
Assistiamo letteralmente ad una guerra dove la figlia, che sente la propria identità soffocata ed annullata dall'ingombrante presenza materna, cerca in ogni modo di segnare punti contro la madre. Ella, per contro, è alle prese col conflitto che praticamente ogni madre affronta quando la figlia matura e la minaccia con la sua fresca bellezza. Il fatto che sia un'attrice non fa che amplificare il disagio interiore, dato che dal suo aspetto dipende la sua carriera.
Un problema di fondo in questo manga è che descrive conflitti gravissimi, affrontati in modo anche estremo ma, data la brevità dell'opera, è costretto ad affastellare avvenimenti e situazioni in modo affrettato. C'è tantissima carne al fuoco: le motivazioni e le azioni dei tre personaggi principali, la difficile situazione familiare dell'amica e la sua corte a Shouko, il suo aspirante ragazzo del quale sappiamo poco o niente, tranne che il suo bacio 'non' è come un rock ed è facilmente influenzabile, e tutte le conseguenze che derivano dalle tragedie che si consumano in questo piccolo mondo ristretto, spiato da fuori dai soliti paparazzi. Tra l'altro, non si fa menzione del padre di Shouko: manca totalmente, e non sappiamo perché.
Il punto di forza di quest'opera è che, pur nella fretta, racconta situazioni, emozioni, processi psicologici plausibili, tragicamente attuali, se solo si legge un po' di cronaca.
Il punto debole, ma veramente debole, questa volta per me sono i disegni. Ne sono rimasta veramente delusa. Setona Mizushiro non è solita abbondare nei dettagli degli sfondi, e mi sta benissimo, ci sono opere come questa che non ne hanno bisogno. Ma il chara, almeno ai miei occhi, non sembra molto curato. A seconda delle tavole, labbra e menti sono quasi neandertaliani, gli occhi così cascanti da sembrare di bassotto depresso. Non mi dispiace che i disegni siano spesso molto semplificati, ma vorrei che il viso di Hisako, in primo piano, avesse almeno gli occhi alla stessa altezza. Diavolo, c'è una tavola che sembra un Picasso!
Il secondo racconto (Angel night) narra di una cantante che, abbandonata dal produttore suo amante, sta per suicidarsi, quando viene interrotta dall'angelo incaricato di occuparsi della sua anima al momento della morte. Da lì si svilupperà una breve storia che ci racconterà della rinascita della giovane. Gradevole racconto, sostanzialmente innocuo, anche questo con disegni non precisamente di mio gusto.
Nonostante i patemi che si può fare una che il manga l'ha letto a sbafo in inglese e che nemmeno sa tirare una linea dritta, fatte tutte le debite considerazioni, non mi sento di assegnare a questo lavoro più della sufficienza, con molto rammarico.
P.S.: ho letto altri manga di questa sensei, che ammiro molto per le sue tematiche, e anche per i disegni. Ora ho attaccato "Afterschool Nightmare" e la qualità del disegno è anni luce superiore: non sembra nemmeno la stessa penna.
In realtà, si tratta di due volumi, ma metà del secondo è dedicato ad un altro racconto, "Angel night". In pratica, la storia principale è lunga poco più di un volume e ciò va ad impattare negativamente sullo svolgimento della trama.
Shouko è una ragazzina figlia di una famosa attrice che per questo ha sempre subito maldicenze da parte dei compagni di scuola che la accusano di essere un po' snob. Fatto sta che, sia in conseguenza di ciò o perché i suoi compagni hanno ragione, Shouko decide di essere speciale e di avere perciò diritto ad una storia d'amore speciale: Hiroki, il compagno che vorrebbe uscire con lei, viene respinto, perché non all'altezza del suo ideale.
Sua madre Hisako, alle soglie della quarantina, conduce una vita apparentemente libera e, un giorno, le mette in casa il suo ultimo amante: Ujou, un bel ragazzo appena ventenne che studia pianoforte e, sia pure con riluttanza, si fa mantenere da lei.
Il giovane diviene il catalizzatore del conflitto latente fra madre e figlia, che esplode con violenza e pesanti conseguenze. In questa miscela già volatile si inserisce tragicamente anche l'amica di Shouko, una ragazza con pesanti problemi familiari e che la vorrebbe per sé. C'è quindi una certa componente yuri in questo manga.
Assistiamo letteralmente ad una guerra dove la figlia, che sente la propria identità soffocata ed annullata dall'ingombrante presenza materna, cerca in ogni modo di segnare punti contro la madre. Ella, per contro, è alle prese col conflitto che praticamente ogni madre affronta quando la figlia matura e la minaccia con la sua fresca bellezza. Il fatto che sia un'attrice non fa che amplificare il disagio interiore, dato che dal suo aspetto dipende la sua carriera.
Un problema di fondo in questo manga è che descrive conflitti gravissimi, affrontati in modo anche estremo ma, data la brevità dell'opera, è costretto ad affastellare avvenimenti e situazioni in modo affrettato. C'è tantissima carne al fuoco: le motivazioni e le azioni dei tre personaggi principali, la difficile situazione familiare dell'amica e la sua corte a Shouko, il suo aspirante ragazzo del quale sappiamo poco o niente, tranne che il suo bacio 'non' è come un rock ed è facilmente influenzabile, e tutte le conseguenze che derivano dalle tragedie che si consumano in questo piccolo mondo ristretto, spiato da fuori dai soliti paparazzi. Tra l'altro, non si fa menzione del padre di Shouko: manca totalmente, e non sappiamo perché.
Il punto di forza di quest'opera è che, pur nella fretta, racconta situazioni, emozioni, processi psicologici plausibili, tragicamente attuali, se solo si legge un po' di cronaca.
Il punto debole, ma veramente debole, questa volta per me sono i disegni. Ne sono rimasta veramente delusa. Setona Mizushiro non è solita abbondare nei dettagli degli sfondi, e mi sta benissimo, ci sono opere come questa che non ne hanno bisogno. Ma il chara, almeno ai miei occhi, non sembra molto curato. A seconda delle tavole, labbra e menti sono quasi neandertaliani, gli occhi così cascanti da sembrare di bassotto depresso. Non mi dispiace che i disegni siano spesso molto semplificati, ma vorrei che il viso di Hisako, in primo piano, avesse almeno gli occhi alla stessa altezza. Diavolo, c'è una tavola che sembra un Picasso!
Il secondo racconto (Angel night) narra di una cantante che, abbandonata dal produttore suo amante, sta per suicidarsi, quando viene interrotta dall'angelo incaricato di occuparsi della sua anima al momento della morte. Da lì si svilupperà una breve storia che ci racconterà della rinascita della giovane. Gradevole racconto, sostanzialmente innocuo, anche questo con disegni non precisamente di mio gusto.
Nonostante i patemi che si può fare una che il manga l'ha letto a sbafo in inglese e che nemmeno sa tirare una linea dritta, fatte tutte le debite considerazioni, non mi sento di assegnare a questo lavoro più della sufficienza, con molto rammarico.
P.S.: ho letto altri manga di questa sensei, che ammiro molto per le sue tematiche, e anche per i disegni. Ora ho attaccato "Afterschool Nightmare" e la qualità del disegno è anni luce superiore: non sembra nemmeno la stessa penna.