Midas Eater
La serie, composta di due volumi, è di sicuro il peggior manga che abbia mai avuto sotto mano. Spinta dalla trama e dal disegno avevo iniziato a leggere il primo volume: le prime 20 pagine scorrevano e sembrava carino, ma dopo è diventato illeggibile.
La trama è poco curata, i personaggi si susseguono frettolosamente e senza essere descritti, se non con qualche accenno: si limitano a comparire nella storia come se fosse lecito sapere, a prescindere, chi siano e che cosa vogliano. Il risultato è un guazzabuglio di figure di cui non si capisce l'origine e lo scopo. "Splatter" potrebbe essere la definizione giusta per questo fumetto, stracolmo di scene violente, confusionarie e truculente: sembra un horror venuto male, di quelli che vogliono fare più schifo che paura. Un miscuglio di scene violente con personaggi che muoiono e resuscitano e mostri dall'aspetto antropomorfo che trasformano alcune parti o l'intero corpo in alieni o esseri disgustosi.
Credo che il punto critico sia stato terminare il secondo volume, la cui lettura è stata protratta per settimane, proprio per questi motivi.
Inspiegabile è la funzione della sorella del protagonista la cui comparsa dalle prime pagine sembra giocare un ruolo nel manga, ma che poi finisce nel dimenticatoio fino alla fine, quando parrebbe riprendere piglio. Ciliegina sulla torta è il finale sospeso che farebbe pensare ad un proseguo e dal quale non si capisce cosa è successo negli ultimi atti della vicenda.
Lo sconsiglio, anche considerato il prezzo di 5,90 euro che non è dei più economici.
La trama è poco curata, i personaggi si susseguono frettolosamente e senza essere descritti, se non con qualche accenno: si limitano a comparire nella storia come se fosse lecito sapere, a prescindere, chi siano e che cosa vogliano. Il risultato è un guazzabuglio di figure di cui non si capisce l'origine e lo scopo. "Splatter" potrebbe essere la definizione giusta per questo fumetto, stracolmo di scene violente, confusionarie e truculente: sembra un horror venuto male, di quelli che vogliono fare più schifo che paura. Un miscuglio di scene violente con personaggi che muoiono e resuscitano e mostri dall'aspetto antropomorfo che trasformano alcune parti o l'intero corpo in alieni o esseri disgustosi.
Credo che il punto critico sia stato terminare il secondo volume, la cui lettura è stata protratta per settimane, proprio per questi motivi.
Inspiegabile è la funzione della sorella del protagonista la cui comparsa dalle prime pagine sembra giocare un ruolo nel manga, ma che poi finisce nel dimenticatoio fino alla fine, quando parrebbe riprendere piglio. Ciliegina sulla torta è il finale sospeso che farebbe pensare ad un proseguo e dal quale non si capisce cosa è successo negli ultimi atti della vicenda.
Lo sconsiglio, anche considerato il prezzo di 5,90 euro che non è dei più economici.
"Midas Eater" è una miniserie composta da due volumi editi in Italia da GP Pubblishing. Il manga si è concluso frettolosamente tagliando tutte quelle cose che potevano risultare interessanti, alcuni punti della sceneggiatura del manga potevano essere ben sviluppati con un numero maggiore di volumi ma però, invece, ci ha regalato una fine scontata e banale che non riassumo per non fare spoiler.
La trama è quella di un semplice shonen, con caratteristiche basilari che a tratti potrebbero sembrare banali e in altri punti dare un po' di colore alla vicenda. L'opera si apre con un ragazzo che lavora come barista: sembra una serata come un'altra quando all'interno del locale arriva uno strano individuo che sembra stringere un rapporto conflittuale, basato sullo scherno. Si rivela essere in realtà il re Midas, e da qui avverranno una serie di disavventure che coinvolgeranno Shiguma affiancato da Midas, e questi strani e misteriosi fatti rafforzeranno il loro legame fino a portare un cambiamento sconvolgente per Shiguma.
I personaggi sono molto stereotipati, non c'è un vero cattivo né un vero protagonista, sebbene ce ne siano due ovvero il re Midas e il protagonista umano.
Midas sembra onnipotente e quasi irraggiungibile a livello di forza, dote che dopo un po' annoia considerando che è senza punti deboli. La trama è destinata a consumarsi in fretta senza dare spunti decenti.
Il protagonista umano invece mostra comportamenti spavaldi e privi di una qualsiasi educazione sebbene sia un ragazzo buono di cuore.
I cattivi, che cercano di sovvertire il capo degli inferi, alla fin fine non sono davvero dei cattivi, privi di carattere, privi di qualsiasi atteggiamento caratteriale o sfumatura che possa renderli interessanti.
Questo manga, però, eccetto alcuni punti critici poteva risultare una buona opera se avesse caratterizzato meglio il lato introspettivo dei componenti degli inferi, se avesse avuto una storia più complessa dove si poteva intuire magari qualche manovra strategica da parte dei sovvertitori, se Midas avesse avuto qualche punto debole. Se si fosse trattato anche qualche pezzo, frammento del passato dei personaggi, forse sarebbe risultato davvero buono, ma per far si avrebbe di certo avuto bisogno di più numeri. Con due invece è risultato mediocre e privo di reale curiosità, e invece di andare in crescendo, essendo partito bene con il primo numero, va calando donandoci appunto un finale scontato e privo di senso.
Buoni i disegni degli sfondi e dei combattimenti, un poco di meno quelli dei personaggi, caratterizzati si, ma fino ad un certo punto.
Nel complesso merita un cinque qualcosa di buono ce l'ha ma lascia tutto molto al caso, non lo consiglio.
La trama è quella di un semplice shonen, con caratteristiche basilari che a tratti potrebbero sembrare banali e in altri punti dare un po' di colore alla vicenda. L'opera si apre con un ragazzo che lavora come barista: sembra una serata come un'altra quando all'interno del locale arriva uno strano individuo che sembra stringere un rapporto conflittuale, basato sullo scherno. Si rivela essere in realtà il re Midas, e da qui avverranno una serie di disavventure che coinvolgeranno Shiguma affiancato da Midas, e questi strani e misteriosi fatti rafforzeranno il loro legame fino a portare un cambiamento sconvolgente per Shiguma.
I personaggi sono molto stereotipati, non c'è un vero cattivo né un vero protagonista, sebbene ce ne siano due ovvero il re Midas e il protagonista umano.
Midas sembra onnipotente e quasi irraggiungibile a livello di forza, dote che dopo un po' annoia considerando che è senza punti deboli. La trama è destinata a consumarsi in fretta senza dare spunti decenti.
Il protagonista umano invece mostra comportamenti spavaldi e privi di una qualsiasi educazione sebbene sia un ragazzo buono di cuore.
I cattivi, che cercano di sovvertire il capo degli inferi, alla fin fine non sono davvero dei cattivi, privi di carattere, privi di qualsiasi atteggiamento caratteriale o sfumatura che possa renderli interessanti.
Questo manga, però, eccetto alcuni punti critici poteva risultare una buona opera se avesse caratterizzato meglio il lato introspettivo dei componenti degli inferi, se avesse avuto una storia più complessa dove si poteva intuire magari qualche manovra strategica da parte dei sovvertitori, se Midas avesse avuto qualche punto debole. Se si fosse trattato anche qualche pezzo, frammento del passato dei personaggi, forse sarebbe risultato davvero buono, ma per far si avrebbe di certo avuto bisogno di più numeri. Con due invece è risultato mediocre e privo di reale curiosità, e invece di andare in crescendo, essendo partito bene con il primo numero, va calando donandoci appunto un finale scontato e privo di senso.
Buoni i disegni degli sfondi e dei combattimenti, un poco di meno quelli dei personaggi, caratterizzati si, ma fino ad un certo punto.
Nel complesso merita un cinque qualcosa di buono ce l'ha ma lascia tutto molto al caso, non lo consiglio.