Freesia
Giappone. Anno sconosciuto. Lo stato, complice una guerra che sta prosciugandone le casse, non riesce più a garantire un ordine pubblico decente, né un decente sistema carcerario. A questo punto lo stato stesso crea la legge sulla vendetta: ogni famiglia che ha subito una perdita di un proprio caro per omicidio ha il diritto di potersi vendicare, sia con mezzi propri che tramite agenzie. Questa storia infatti narra la storia di Kanoh Hiroshi, ex militare che diventa sicario dell'ufficio per vendette Katsumi.
"Freesia", di Jiro Matsumoto (da oggi mio padre), è una roba allucinante... c'è poco da dire.
Mi sono imbattuto su questi 12 volumi per puro caso pochi mesi fa e devo dire che non mi aspettavo assolutamente di leggere roba così folle e così complessa, come in realtà si è dimostrata già dalle prime pagine, non solo dal punto di vista della cruda violenza, che è sempre presente, ma proprio per la trama e per i personaggi.
Quest'ultimi hanno una caratterizzazione incredibile, non solo sotto il punto di vista fisico ma -soprattutto- sotto quello mentale. ognuno di loro, anche ci si affaccia per poco durante la storia, ha una precisa identità psicologica... nel bene e nel male.
Questo manga è follia e psicosi su carta, ricco di personaggi completamente fulminati che vivono sul filo del rasoio, tra realtà e allucinazioni. Per tutto l'arco narrativo assistiamo ai loro continui esami di coscienza, cambi di personalità, problemi da risolvere o irrisolvibili tutto contornato da abusi, soprusi e altre violenze di ogni natura. Per fare un esempio cinefilo, questo manga sembra una fusione tra un film di Kubric e uno di Tarantino.
Ad oggi non ricordo di essermi mai imbattuto in un manga di questa qualità. Non tanto per la caratura dell'opera in se ma proprio sotto il punto di vista psicologico.
Per me è una delle migliori letture che abbia mai fatto, ma va anche detto che non è adatta a tutti.
"Freesia", di Jiro Matsumoto (da oggi mio padre), è una roba allucinante... c'è poco da dire.
Mi sono imbattuto su questi 12 volumi per puro caso pochi mesi fa e devo dire che non mi aspettavo assolutamente di leggere roba così folle e così complessa, come in realtà si è dimostrata già dalle prime pagine, non solo dal punto di vista della cruda violenza, che è sempre presente, ma proprio per la trama e per i personaggi.
Quest'ultimi hanno una caratterizzazione incredibile, non solo sotto il punto di vista fisico ma -soprattutto- sotto quello mentale. ognuno di loro, anche ci si affaccia per poco durante la storia, ha una precisa identità psicologica... nel bene e nel male.
Questo manga è follia e psicosi su carta, ricco di personaggi completamente fulminati che vivono sul filo del rasoio, tra realtà e allucinazioni. Per tutto l'arco narrativo assistiamo ai loro continui esami di coscienza, cambi di personalità, problemi da risolvere o irrisolvibili tutto contornato da abusi, soprusi e altre violenze di ogni natura. Per fare un esempio cinefilo, questo manga sembra una fusione tra un film di Kubric e uno di Tarantino.
Ad oggi non ricordo di essermi mai imbattuto in un manga di questa qualità. Non tanto per la caratura dell'opera in se ma proprio sotto il punto di vista psicologico.
Per me è una delle migliori letture che abbia mai fatto, ma va anche detto che non è adatta a tutti.
Vale assolutamente la pena di leggere Freesia di Jiro Matsumoto, che purtroppo non ha avuto grande successo al di fuori del Giappone come molti altri seinen simili (penso a "Ichi the Killer", a mio modesto parere di valore più basso).
L’opera si svolge in una società giapponese alternativa che è in guerra ed è esposta a un'enorme recessione economica. Di conseguenza non esistono più mezzi (uomini) sufficienti, per esempio, per la manutenzione delle prigioni, o dell’ordine delle strade... Pertanto, lo Stato ha emanato una legge che autorizza la giustizia personale fino all'omicidio dell'assassino della vittima con cui si hanno legami stretti. Ma è anche possibile rinunciare di commettere l’omicidio direttamente ingaggiando invece un'agenzia che se ne occupa in nome delle vittime. Hiroshi è il personaggio principale di questo manga e uno di quei mercenari che lavorano per queste società. Egli è molto adatto a questo lavoro e ha anche successo grazie a delle sue particolari abilità. Tuttavia, non è sempre facile per lui commettere questi omicidi, perché le sue vittime non sempre hanno agito deliberatamente, magari lo hanno fatto per autodifesa oppure si tratta di genitori con figli... Ma le vittime di queste agenzie non vengono uccise casualmente: hanno una scadenza di vita!
Ho letteralmente divorato Freesia. L'opera è spettacolare con elementi inchiostrati quasi alla "Vagabond", molto adatti all'atmosfera della storia, che ritengo abbastanza originale e interessante. In ogni caso consiglio vivamente questo seinen vicino al traguardo finale nonostante la Goen non sia né celere né costante nelle uscite.
L’opera si svolge in una società giapponese alternativa che è in guerra ed è esposta a un'enorme recessione economica. Di conseguenza non esistono più mezzi (uomini) sufficienti, per esempio, per la manutenzione delle prigioni, o dell’ordine delle strade... Pertanto, lo Stato ha emanato una legge che autorizza la giustizia personale fino all'omicidio dell'assassino della vittima con cui si hanno legami stretti. Ma è anche possibile rinunciare di commettere l’omicidio direttamente ingaggiando invece un'agenzia che se ne occupa in nome delle vittime. Hiroshi è il personaggio principale di questo manga e uno di quei mercenari che lavorano per queste società. Egli è molto adatto a questo lavoro e ha anche successo grazie a delle sue particolari abilità. Tuttavia, non è sempre facile per lui commettere questi omicidi, perché le sue vittime non sempre hanno agito deliberatamente, magari lo hanno fatto per autodifesa oppure si tratta di genitori con figli... Ma le vittime di queste agenzie non vengono uccise casualmente: hanno una scadenza di vita!
Ho letteralmente divorato Freesia. L'opera è spettacolare con elementi inchiostrati quasi alla "Vagabond", molto adatti all'atmosfera della storia, che ritengo abbastanza originale e interessante. In ogni caso consiglio vivamente questo seinen vicino al traguardo finale nonostante la Goen non sia né celere né costante nelle uscite.
Qualcuno potrebbe aver sentito parlare di Jiro Matsumoto grazie a Hideo Kojima, il quale aveva affermato di voler fare di Joshi Kouhei un videogame utilizzando il Fox Engine. Tuttavia non siamo qua per parlare di Joshi Kouhei, ma di Freesia.
Il fumetto è ambientato in un Giappone dove i crimini e le prigioni sovraffollate hanno portato all'approvazione di una legge che sancisce il diritto di "esecuzione di vendetta": nel caso qualcuno uccida colui o colei che ami, ti viene concesso il diritto di uccidere l’assassino a tua volta oppure incaricare una terza persona per farlo. Esistono infatti i killer statali, assoldati per uccidere i colpevoli, seguendo regole stabilite dalla legge stessa. La controparte ha la possibilità di assoldare a sua volta delle guardie del corpo, inoltre le viene garantita la difesa con un’arma assegnata in dotazione. Il tutto viene stabilito in un arco di tempo precisato e conosciuto da entrambe le parti.
Il protagonista dell’opera, Kano Hiroshi, viene assunto proprio da una di queste agenzie di assassini di stato. Durante il manga assisteremo al suo lento declino psicologico e mentale (egli già soffriva di allucinazioni e altri problemi), che lo porterà a conversare con i morti e dimenticarsi completamente di ciò che stava facendo. L’apatia che contraddistingue il protagonista è forse troppo esagerata, tant’è che guarda una donna venir violentata davanti ai suoi occhi senza batter ciglia. Gli altri personaggi sono costituiti dagli altri membri dell’agenzia, ed anch’essi sono ben caratterizzati: abbiamo un assassino veterano che abusa continuamente della moglie e rappresenta tutto ciò di sbagliato che questo tipo di società ha creato, e una ragazza forte solo nell’apparenza che nasconde la propria fragilità, tormentata continuamente da uno stupro subito anni prima. Andando avanti nella storia ci accorgeremo come il protagonista sia probabilmente il più sano di tutti, il che è tutto dire.
Sebbene alcuni archi siano più intriganti e riusciti di altri, la narrazione è uno dei punti di forza dell'opera insieme alle ambientazioni molto suggestive. I disegni sono molto particolari, molto cupi, realizzati in simil-sketch (chi ha già letto qualcosa di Matsumoto lo saprà); un po’ mi hanno ricordato i disegni di "Blame!" o di "Dorohedoro". Il finale è molto ambiguo, proprio per questo mi è piaciuto. Ho apprezzato quest’opera perchè è probabilmente quella che più mi ha fatto pensare ai valori morali tra tutte quelle che ho letto. A volte un po’ troppo confusionario, sempre deprimente, molto profondo e complesso con un alone di mistero onnipresente e qualche spunto filosofico qua e là: è questo Freesia. Un viaggio nella psiche umana incentrato sul come le persone tentino di adattarsi alla società nonostante la propria condizione mentale.
Il fumetto è ambientato in un Giappone dove i crimini e le prigioni sovraffollate hanno portato all'approvazione di una legge che sancisce il diritto di "esecuzione di vendetta": nel caso qualcuno uccida colui o colei che ami, ti viene concesso il diritto di uccidere l’assassino a tua volta oppure incaricare una terza persona per farlo. Esistono infatti i killer statali, assoldati per uccidere i colpevoli, seguendo regole stabilite dalla legge stessa. La controparte ha la possibilità di assoldare a sua volta delle guardie del corpo, inoltre le viene garantita la difesa con un’arma assegnata in dotazione. Il tutto viene stabilito in un arco di tempo precisato e conosciuto da entrambe le parti.
Il protagonista dell’opera, Kano Hiroshi, viene assunto proprio da una di queste agenzie di assassini di stato. Durante il manga assisteremo al suo lento declino psicologico e mentale (egli già soffriva di allucinazioni e altri problemi), che lo porterà a conversare con i morti e dimenticarsi completamente di ciò che stava facendo. L’apatia che contraddistingue il protagonista è forse troppo esagerata, tant’è che guarda una donna venir violentata davanti ai suoi occhi senza batter ciglia. Gli altri personaggi sono costituiti dagli altri membri dell’agenzia, ed anch’essi sono ben caratterizzati: abbiamo un assassino veterano che abusa continuamente della moglie e rappresenta tutto ciò di sbagliato che questo tipo di società ha creato, e una ragazza forte solo nell’apparenza che nasconde la propria fragilità, tormentata continuamente da uno stupro subito anni prima. Andando avanti nella storia ci accorgeremo come il protagonista sia probabilmente il più sano di tutti, il che è tutto dire.
Sebbene alcuni archi siano più intriganti e riusciti di altri, la narrazione è uno dei punti di forza dell'opera insieme alle ambientazioni molto suggestive. I disegni sono molto particolari, molto cupi, realizzati in simil-sketch (chi ha già letto qualcosa di Matsumoto lo saprà); un po’ mi hanno ricordato i disegni di "Blame!" o di "Dorohedoro". Il finale è molto ambiguo, proprio per questo mi è piaciuto. Ho apprezzato quest’opera perchè è probabilmente quella che più mi ha fatto pensare ai valori morali tra tutte quelle che ho letto. A volte un po’ troppo confusionario, sempre deprimente, molto profondo e complesso con un alone di mistero onnipresente e qualche spunto filosofico qua e là: è questo Freesia. Un viaggio nella psiche umana incentrato sul come le persone tentino di adattarsi alla società nonostante la propria condizione mentale.
Ho letto il primo volume.
Molto suggestivo e coinvolgente. L'elemento principale della trama è la legalità della vendetta se regolamentata. Esistono infatti delle regole per poter uccidere qualcuno per vendetta senza commettere reato. E se non ne sei capace puoi sempre ingaggiare qualcuno per farlo al posto tuo. Il protagonista si occupa proprio di questi ingaggi.
Il punto forte di questo manga è la narrazione, come già detto molto suggestiva (vedi le atmosfere, gli sguardi e la presenza scenografica dei corvi che l'autore utilizza con maestria creando un effetto sublime), che unita al disegno grezzo riesce a farti immergere in questo mondo decadente. Il tratto secondo me è molto espressivo e adatto alla storia. Inoltre abbiamo un protagonista che sembra a tratti fuori di testa e a tratti un genio perfettino, che nasconde sicuramente qualcosa, come si vede già alla fine del volume, che lo ha portato ad avere questa personalità.
Prenderò anche il secondo volume dato che mi ha preso abbastanza. Spero che non mi deluderà, e sarei contento se fosse un ottimo titolo fino alla fine.
Bella l'edizione, peccato che non ci siano pagine a colori nonostante il prezzo di 5,95€. Ci sono però spesso e volentieri errori di battitura che per un'edizione del genere non dovrebbero esserci. Non avevo mai letto niente della Goen ma ora che ci penso mi avevano già detto che in altri manga pubblicati da loro ci fossero molti errori di battitura.
Molto suggestivo e coinvolgente. L'elemento principale della trama è la legalità della vendetta se regolamentata. Esistono infatti delle regole per poter uccidere qualcuno per vendetta senza commettere reato. E se non ne sei capace puoi sempre ingaggiare qualcuno per farlo al posto tuo. Il protagonista si occupa proprio di questi ingaggi.
Il punto forte di questo manga è la narrazione, come già detto molto suggestiva (vedi le atmosfere, gli sguardi e la presenza scenografica dei corvi che l'autore utilizza con maestria creando un effetto sublime), che unita al disegno grezzo riesce a farti immergere in questo mondo decadente. Il tratto secondo me è molto espressivo e adatto alla storia. Inoltre abbiamo un protagonista che sembra a tratti fuori di testa e a tratti un genio perfettino, che nasconde sicuramente qualcosa, come si vede già alla fine del volume, che lo ha portato ad avere questa personalità.
Prenderò anche il secondo volume dato che mi ha preso abbastanza. Spero che non mi deluderà, e sarei contento se fosse un ottimo titolo fino alla fine.
Bella l'edizione, peccato che non ci siano pagine a colori nonostante il prezzo di 5,95€. Ci sono però spesso e volentieri errori di battitura che per un'edizione del genere non dovrebbero esserci. Non avevo mai letto niente della Goen ma ora che ci penso mi avevano già detto che in altri manga pubblicati da loro ci fossero molti errori di battitura.