Monophobia
Monophobia è un manga horror con protagonista Maika Houzuki, una ragazza in grado di vedere gli spettri e con notevoli capacità medianiche, tant'è che è riuscita a trasferire dentro di sé lo spirito di Maito, suo fratello gemello morto nell'utero materno, e che decide di accogliere le richieste d'aiuto dei fantasmi che incontra affrontando le sue paure che finora le avevano impedito di fare ciò.
Con queste premesse io mi convinsi a comprare questa serie e devo ammettere che i primi tre volumi erano interessanti, ma con una volta finito di collezionarli ho provato una forte amarezza legata al fatto che la storia aveva un sacco di potenzialità che gli autori non hanno saputo sfruttare appieno e che è ovvio che è una serie conclusa in fretta e furia perché ci sono molti punti rimasti oscuri.
Un'altra cosa che non ho gradito è la presenza eccesiva di scene e allusioni molto maliziose e il fatto che l'anima di Maito venga rappresentata identica a quella di Maika quando essa dovrebbe essere rappresentata con caratteristiche virili dal momento che Maito è un maschio.
L'unica cosa che è degna di nota sono i disegni: ben realizzati e plastici che sanno trasmettere bene le emozioni dei personaggi, la suspense di alcune situazioni, la dinamicità dei combattimenti e la morbidezza delle forme femminili.
Comunque, ne sconsiglio profondamente la lettura a tutti: ne rimarreste solo delusi.
Con queste premesse io mi convinsi a comprare questa serie e devo ammettere che i primi tre volumi erano interessanti, ma con una volta finito di collezionarli ho provato una forte amarezza legata al fatto che la storia aveva un sacco di potenzialità che gli autori non hanno saputo sfruttare appieno e che è ovvio che è una serie conclusa in fretta e furia perché ci sono molti punti rimasti oscuri.
Un'altra cosa che non ho gradito è la presenza eccesiva di scene e allusioni molto maliziose e il fatto che l'anima di Maito venga rappresentata identica a quella di Maika quando essa dovrebbe essere rappresentata con caratteristiche virili dal momento che Maito è un maschio.
L'unica cosa che è degna di nota sono i disegni: ben realizzati e plastici che sanno trasmettere bene le emozioni dei personaggi, la suspense di alcune situazioni, la dinamicità dei combattimenti e la morbidezza delle forme femminili.
Comunque, ne sconsiglio profondamente la lettura a tutti: ne rimarreste solo delusi.
Questo manga è abbastanza piacevole da leggere, in certi punti è un po' un mattone, con discorsi lunghi e astratti però la storia rende bene.
Il manga segue le vicende di Maika una ragazza che dentro se porta lo spirito di suo fratello gemello e, a giorni alterni, i due si scambiano il corpo mentre in sogno si parlano. In più maika vede i fantasmi per cui la storia è incentrata su lei, alcuni suoi compagni di classe e lo psicologo della scuola, anche lui un negromante.
Non sempre i fantasmi sono amichevoli, il sangue e il macabro non mancano come alcune scene ecchi. I personaggi sono caratterizzati bene e anche il loro background, spesso e volentieri il loro passato incide sulle vicende. I disegni sono molto belli peccato per il fatto che è un po' pesante da leggere, certi discorsi si potevano concentrare in poche vignette.
Non esiste una vera storia, un nemico da sconfiggere o cose simili, sono solo vicende più o meno lunghe che coinvolgono i protagonisti e diversi fantasmi, come dicevo, spesso violenti. Il finale è particolare anche se quasi scontato.
Il manga segue le vicende di Maika una ragazza che dentro se porta lo spirito di suo fratello gemello e, a giorni alterni, i due si scambiano il corpo mentre in sogno si parlano. In più maika vede i fantasmi per cui la storia è incentrata su lei, alcuni suoi compagni di classe e lo psicologo della scuola, anche lui un negromante.
Non sempre i fantasmi sono amichevoli, il sangue e il macabro non mancano come alcune scene ecchi. I personaggi sono caratterizzati bene e anche il loro background, spesso e volentieri il loro passato incide sulle vicende. I disegni sono molto belli peccato per il fatto che è un po' pesante da leggere, certi discorsi si potevano concentrare in poche vignette.
Non esiste una vera storia, un nemico da sconfiggere o cose simili, sono solo vicende più o meno lunghe che coinvolgono i protagonisti e diversi fantasmi, come dicevo, spesso violenti. Il finale è particolare anche se quasi scontato.
Horror? Questa serie non è assolutamente niente di simile, perché a parere mio un vero horror non ti mette noia ne ti fa sbadigliare chiedendo a qualche divinità di far accadere qualche cosa prima di mettere radici di fronte al computer. Una storia di paura riuscita è quella che ti fa spalancare gli occhi grazie ai disegni, che man mano che volti pagina il battito s'accelera, e che grazie ad una buona dose di suspense ad ogni sviluppo ti porta inesorabilmente a chiederti cosa accadrà, ma "Monophobia" non è assolutamente niente di simile.
Maika ha perduto il fratello gemello fin da quando era un embrione, ma lui ha continuato a convivere al suo interno generando così una duplice personalità nella mente della sorella. Grazie a questa particolarità, Maika e Maito possono vedere gli spiriti e decideranno di svelare molti dei misteri relativi agli spiriti che s'aggirano nei dintorni scolastici.
I personaggi sono privi di ogni spessore: intendo proprio livello rasoterra. Mancano di personalità e soprattutto la protagonista presenta un modo di fare odioso, infantile ed è totalmente priva di carattere. Il fratello è burbero, sadico, ama prendersi gioco di tutto e tutti, ma di fronte al pericolo trema come un coniglio: dovrebbero essere così dei protagonisti di una presunta storia horror? Ma anche no.
Avendo letto che presentava dell'ecchi, a lungo andare, non notando niente di simile mi sono chiesta dove fosse tutto questo erotismo, perversione o come la si voglia chiamare, da poter definire questa storia anche solo vagamente ecchi. Oltre al fatto che tutto ciò su cui ricade l'attenzione è quest'ambiguo rapporto fra i due gemelli che spesso sembra sfociare in un incesto, che a me non dispiace, ma sicché è l'unica parte vagamente interessante mi chiedo come mai i due autori, Seigo Tokiya e Saki Okuse, non abbiamo creato una magnifica opera hentai incestuosa perché avrebbero avuto un enorme successo, garantito!
I disegni sono l'unica ancora di salvezza di quest'opera, curati ma non abbastanza da alzare il voto dell'opera che ho reputato una storia frivola, campata per aria, senza logica, piena di scene inutili, e una perfetta ninna nanna pomeridiana. Avendo letto le scan online ringrazio il mio buon senso di aver optato di iniziare l'opera su internet perché sarebbero stati dei soldi buttati via, ma tragicamente anche. Monophobia è il classico manga che non appena arrivi a metà albo comprendi l'errore commesso, e nel rimorso interiore di aver speso ormai i quattrini, ti puoi solo scolare un po' di brodo di ramen consolatorio. Lo sconsiglio a tutti gli amanti del genere "horror" perché al massimo ci si dorme sopra, "mistero" perché di misterioso c'è solamente il rapporto fra i due fratelli di cui uno è praticamente inesistente, "ecchi" perché di belle donne o pose provocanti non ve ne sono, "soprannaturale" perché sarebbe più eclatante un UFO della Kinder Sorpresa e pure "scolastico" dato che di "scolastico" presenta poco e niente se non vagamente l'ambientazione. Aggiungo inoltre che è una delle letture più noiose che abbia mai avuto l'onore di leggere, e che seppur avessi voluto continuare almeno fino alla fine del secondo volume, con grande rammarico mi duole informarvi che i miei neuroni avevano minacciato di uccidersi, e pertanto ho dovuto smettere.
Voto: 1
Maika ha perduto il fratello gemello fin da quando era un embrione, ma lui ha continuato a convivere al suo interno generando così una duplice personalità nella mente della sorella. Grazie a questa particolarità, Maika e Maito possono vedere gli spiriti e decideranno di svelare molti dei misteri relativi agli spiriti che s'aggirano nei dintorni scolastici.
I personaggi sono privi di ogni spessore: intendo proprio livello rasoterra. Mancano di personalità e soprattutto la protagonista presenta un modo di fare odioso, infantile ed è totalmente priva di carattere. Il fratello è burbero, sadico, ama prendersi gioco di tutto e tutti, ma di fronte al pericolo trema come un coniglio: dovrebbero essere così dei protagonisti di una presunta storia horror? Ma anche no.
Avendo letto che presentava dell'ecchi, a lungo andare, non notando niente di simile mi sono chiesta dove fosse tutto questo erotismo, perversione o come la si voglia chiamare, da poter definire questa storia anche solo vagamente ecchi. Oltre al fatto che tutto ciò su cui ricade l'attenzione è quest'ambiguo rapporto fra i due gemelli che spesso sembra sfociare in un incesto, che a me non dispiace, ma sicché è l'unica parte vagamente interessante mi chiedo come mai i due autori, Seigo Tokiya e Saki Okuse, non abbiamo creato una magnifica opera hentai incestuosa perché avrebbero avuto un enorme successo, garantito!
I disegni sono l'unica ancora di salvezza di quest'opera, curati ma non abbastanza da alzare il voto dell'opera che ho reputato una storia frivola, campata per aria, senza logica, piena di scene inutili, e una perfetta ninna nanna pomeridiana. Avendo letto le scan online ringrazio il mio buon senso di aver optato di iniziare l'opera su internet perché sarebbero stati dei soldi buttati via, ma tragicamente anche. Monophobia è il classico manga che non appena arrivi a metà albo comprendi l'errore commesso, e nel rimorso interiore di aver speso ormai i quattrini, ti puoi solo scolare un po' di brodo di ramen consolatorio. Lo sconsiglio a tutti gli amanti del genere "horror" perché al massimo ci si dorme sopra, "mistero" perché di misterioso c'è solamente il rapporto fra i due fratelli di cui uno è praticamente inesistente, "ecchi" perché di belle donne o pose provocanti non ve ne sono, "soprannaturale" perché sarebbe più eclatante un UFO della Kinder Sorpresa e pure "scolastico" dato che di "scolastico" presenta poco e niente se non vagamente l'ambientazione. Aggiungo inoltre che è una delle letture più noiose che abbia mai avuto l'onore di leggere, e che seppur avessi voluto continuare almeno fino alla fine del secondo volume, con grande rammarico mi duole informarvi che i miei neuroni avevano minacciato di uccidersi, e pertanto ho dovuto smettere.
Voto: 1