Kanoko - Parole d'amore
'Kanoko, parole d'amore' serie di 11 volumi, è il felice proseguimento di 'Kanoko, gli appunti segreti' serie di soli 3 volumi, pubblicata sempre da Planet Manga.
L'autrice Ririko Tsujita ha saputo costruire una storia intelligente e per nulla scontata nell'arco di un totale di 14 volumi esatti, sommando prequel e sequel; le due serie sono quasi indipendenti l'una dall'altra e volendo leggere solo 'Parole d'amore', come ho fatto io all'inizio, si ha comunque una visione chiara e precisa dei protagonisti e del loro vissuto.
'Gli appunti segreti' però aiutano ad avere una visione più completa del carattere della cinica protagonista, personaggio che nonostante le apparenze, non mi è mai parsa antipatica, solo molto realistica e forse troppo disincantata per essere una ragazzina tanto giovane, caratteristiche che comunque me l'hanno fatta apprezzare davvero molto.
La serie iniziale è valida, piacevole e simpatica, presenta una protagonista atipica, fuori da tutti gli schemi classici del shojo, ma questo sequel si è rivelato sotto molti aspetti migliore per trama - più fluida, articolata e molto meno episodica - disegni ed evoluzione dei personaggi che maturano molto in corso d'opera.
La seconda serie si porta dietro alcuni personaggi del prequel più delle aggiunte interessanti che interagiscono con Kanoko e compagni, Tsubaki in primis, amico e compagno di classe che nel prequel seguiva Kanoko ad ogni trasferimento scolastico a cui era costretta per il lavoro dei suoi genitori.
Se nella prima serie kanoko si limitava ad osservare e annotare caratteristiche e comportamenti di compagni e professori, dispensando qualche ramanzina, ostentando la sua solitudine come una condizione necessaria per una buona analisi del reale, in 'parole d'amore' kanoko inizia a dare maggior valore all'amicizia fino a considerarla importante e fondamentale; questo primo elemento denota già un cambiamento del personaggio.
Saranno poi gli incontri con altri personaggi, il presidente del consiglio studentesco, quello del club dell'audiovideo, gli appartenenti al club di gionalismo a movimentare ulteriormente la vicenda su vari piani, anche dal punto di vista romantico/sentimentale, che non diventerà mai stucchevole nè centrale nella storia, perchè quello che maggiormente colpisce delle vicende della protagonista è la maniera che kanoko ha di affrontare tutte queste situazioni, mettendoci arguzia, ironia, intelligenza, qualche volta con fare maldestro, perchè o troppo diretta, o disastrosamente incapace di comprendere certe sfumature dei sentimenti, cosa che fa nascere diverse situazioni comiche o divertenti.
Kanoko, totalmente disinteressata e digiuna di questioni amorose, che considera per lo più fastidiose, fraintenderà per gran parte del manga, i sentimenti che l'amico Tsubaki prova per lei, nonostante il ragazzo faccia poco o nulla per nascondere ciò che prova, palese più o meno a tutti, tanto che la loro relazione viene spesso fraintesa da occhi esterni.
La protagonista da questo punto di vista è davvero un disastro, se perfino davanti all'ovvietà, tenta di interpretare a modo suo i segnali che riceve, negando ogni possibilità di essere l'oggetto dell'interesse di qualcuno; questa caratteristica che risulterebbe fastidiosa e irritante in un personaggio banale e consueto, è quella che la rende buffa, tenera e molto umana.
Kanoko continuerà la sua opera di osservazione, questa volta da una posizione che la metterà spesso in prima linea; ad esempio, durante l'elezione del presidente del consiglio studentesco, suo malgrado si troverà coinvolta come candidata.
In parallelo, saprà coltivare in maniera giusta le sue vecchie amicizie, come Tsubachi o Momo-Chan, la prima vera amica del cuore.
I dialoghi sono intelligenti, arguti, a volte perfino complessi, mai banali o fuori luogo, delineano in modo perfetto i personaggi e il loro carattere: troviamo il ragazzo algido e distaccato, quello scaltro e calcolatore, l'ingenua e la sognatrice, ma le vicende in cui sono coinvolti sono sempre trattate e portate avanti con coerenza e criterio, in parallelo a quelle dei veri protagonisti.
In corso d'opera, la protagonista imparerà ad affrontare certe situazioni e a valutarle per quello che sono, mettendo un po' da parte la sua vena cinica, così alla fine saprà affrontare nella maniera giusta i sentimenti dell'amico, e accettare lei stessa di cambiare e maturare in ambito sentimentale.
Anche Tsubaki compie una bella evoluzione caratteriale, un po' scostante all'inizio, in apparenza imperturbabile, è il primo che sa vedere Kanoko oltre la sua apparenza di persona solitaria che non ha bisogno di amici, intuendo che nell'animo di questa ragazza c'è molto di più da scoprire.
Come dicevo i disegni sono molto migliorati rispetto ai primi 3 volumi, la grafica è gradevole, il tratto affascinante e la sceneggiatura è chiara, molto ben riusciti i primi piani.
Per finire, per me questo è uno shojo che potrebbe piacere anche a chi di solito non legge questo genere, perchè presenta in sè tutte quelle caratteristiche che lo rendono molto particolare, insolito e con protagonisti quanto più lontani dalla banalità, insomma un'ottima lettura d'evasione, ma assolutamente brillante.
L'autrice Ririko Tsujita ha saputo costruire una storia intelligente e per nulla scontata nell'arco di un totale di 14 volumi esatti, sommando prequel e sequel; le due serie sono quasi indipendenti l'una dall'altra e volendo leggere solo 'Parole d'amore', come ho fatto io all'inizio, si ha comunque una visione chiara e precisa dei protagonisti e del loro vissuto.
'Gli appunti segreti' però aiutano ad avere una visione più completa del carattere della cinica protagonista, personaggio che nonostante le apparenze, non mi è mai parsa antipatica, solo molto realistica e forse troppo disincantata per essere una ragazzina tanto giovane, caratteristiche che comunque me l'hanno fatta apprezzare davvero molto.
La serie iniziale è valida, piacevole e simpatica, presenta una protagonista atipica, fuori da tutti gli schemi classici del shojo, ma questo sequel si è rivelato sotto molti aspetti migliore per trama - più fluida, articolata e molto meno episodica - disegni ed evoluzione dei personaggi che maturano molto in corso d'opera.
La seconda serie si porta dietro alcuni personaggi del prequel più delle aggiunte interessanti che interagiscono con Kanoko e compagni, Tsubaki in primis, amico e compagno di classe che nel prequel seguiva Kanoko ad ogni trasferimento scolastico a cui era costretta per il lavoro dei suoi genitori.
Se nella prima serie kanoko si limitava ad osservare e annotare caratteristiche e comportamenti di compagni e professori, dispensando qualche ramanzina, ostentando la sua solitudine come una condizione necessaria per una buona analisi del reale, in 'parole d'amore' kanoko inizia a dare maggior valore all'amicizia fino a considerarla importante e fondamentale; questo primo elemento denota già un cambiamento del personaggio.
Saranno poi gli incontri con altri personaggi, il presidente del consiglio studentesco, quello del club dell'audiovideo, gli appartenenti al club di gionalismo a movimentare ulteriormente la vicenda su vari piani, anche dal punto di vista romantico/sentimentale, che non diventerà mai stucchevole nè centrale nella storia, perchè quello che maggiormente colpisce delle vicende della protagonista è la maniera che kanoko ha di affrontare tutte queste situazioni, mettendoci arguzia, ironia, intelligenza, qualche volta con fare maldestro, perchè o troppo diretta, o disastrosamente incapace di comprendere certe sfumature dei sentimenti, cosa che fa nascere diverse situazioni comiche o divertenti.
Kanoko, totalmente disinteressata e digiuna di questioni amorose, che considera per lo più fastidiose, fraintenderà per gran parte del manga, i sentimenti che l'amico Tsubaki prova per lei, nonostante il ragazzo faccia poco o nulla per nascondere ciò che prova, palese più o meno a tutti, tanto che la loro relazione viene spesso fraintesa da occhi esterni.
La protagonista da questo punto di vista è davvero un disastro, se perfino davanti all'ovvietà, tenta di interpretare a modo suo i segnali che riceve, negando ogni possibilità di essere l'oggetto dell'interesse di qualcuno; questa caratteristica che risulterebbe fastidiosa e irritante in un personaggio banale e consueto, è quella che la rende buffa, tenera e molto umana.
Kanoko continuerà la sua opera di osservazione, questa volta da una posizione che la metterà spesso in prima linea; ad esempio, durante l'elezione del presidente del consiglio studentesco, suo malgrado si troverà coinvolta come candidata.
In parallelo, saprà coltivare in maniera giusta le sue vecchie amicizie, come Tsubachi o Momo-Chan, la prima vera amica del cuore.
I dialoghi sono intelligenti, arguti, a volte perfino complessi, mai banali o fuori luogo, delineano in modo perfetto i personaggi e il loro carattere: troviamo il ragazzo algido e distaccato, quello scaltro e calcolatore, l'ingenua e la sognatrice, ma le vicende in cui sono coinvolti sono sempre trattate e portate avanti con coerenza e criterio, in parallelo a quelle dei veri protagonisti.
In corso d'opera, la protagonista imparerà ad affrontare certe situazioni e a valutarle per quello che sono, mettendo un po' da parte la sua vena cinica, così alla fine saprà affrontare nella maniera giusta i sentimenti dell'amico, e accettare lei stessa di cambiare e maturare in ambito sentimentale.
Anche Tsubaki compie una bella evoluzione caratteriale, un po' scostante all'inizio, in apparenza imperturbabile, è il primo che sa vedere Kanoko oltre la sua apparenza di persona solitaria che non ha bisogno di amici, intuendo che nell'animo di questa ragazza c'è molto di più da scoprire.
Come dicevo i disegni sono molto migliorati rispetto ai primi 3 volumi, la grafica è gradevole, il tratto affascinante e la sceneggiatura è chiara, molto ben riusciti i primi piani.
Per finire, per me questo è uno shojo che potrebbe piacere anche a chi di solito non legge questo genere, perchè presenta in sè tutte quelle caratteristiche che lo rendono molto particolare, insolito e con protagonisti quanto più lontani dalla banalità, insomma un'ottima lettura d'evasione, ma assolutamente brillante.
Siamo al liceo! Ebbene sì, se nel prequel 'Kanoko - gli appunti segreti' l'ambientazione era alle medie, qua i nostri beniamini sono cresciuti e soprattutto più uniti dal momento che Kanoko e Tsubaki frequentano la stessa scuola fino alla fine, niente più trasferte della protagonista che era costretta a cambiare ogni volta un indirizzo scolastico diverso. La storia quindi è più omogenea, anche i personaggi che compaiono dopo restano fissi, e avendo undici volumi a disposizione si ha l'opportunità di caratterizzare ciascuno minuziosamente, senza nessuno escluso. Fulcro della trama è incentrato sui vari club, dalla loro formazione, sviluppo ed elezioni. Coloro che ne fanno parte sono di sicuro dei soggetti particolari, perché altrimenti non farebbero parte di quest'opera! Spicca Sayuri, che è l'unica ragazza tosta in grado di affrontare faccia a faccia Kanoko o Tsubaki, e se devo dirla tutta anche la mia preferita, dopo Kanoko ovviamente. A seguire con le sue manie d'ossessione, il lolitomane Otabe, che regala sempre delle gag divertenti! Oppure vecchie conoscenze come la sognatrice fangirl che avevamo già visto in un capitolo del prequel. Senza dimenticare i compagni sacri di Kanoko, soprattutto Momoko, la sua migliore amica, e che in questo contesto cercherà di essere all'altezza di quest'amicizia. Non manca anche un presunto rivale, Yubiki, che la cara Kanoko dovrà vedersela sotto più punti di vista.
La stessa domanda qui: ci sarà del romanticismo? Se prima era un Ni, qua si può affermare con un'indiscutibile Sì! Anche perché la narrazione prevedere pure le molteplici fatiche sentimentali di Tsubaki per farsi notare dalla sua amata Kanoko, la quale non si accorge di nulla o fraintende le sue avances. Ci ritroviamo quindi non solo le imprese eroiche della protagonista nelle vicende scolastiche, di cui è indubbiamente esperta calcolando ogni minima mossa, ma c'è anche il lato dolce della possibile relazione.
Le riflessioni sulle personalità nonché il cinismo che pervade i monologhi della protagonista sono ancora qualcosa di eccezionale, non ci si stufa mai di leggere le sue considerazioni, e cosa c'è di meglio se ad affiancarla ci sono anche altri numerosi personaggi, alcuni anche più fuori di testa di lei? Le risate sono assicurate, senza però trascurare le vignette toccanti e piene di emozioni.
Sono presenti vari riferimenti passati, quindi è fondamentale leggere anche il suo prequel, altrimenti non si comprenderanno certe battute e vignette.
I disegni sono più precisi e affascinanti, infatti descrive bene il passaggio degli anni, ed è un piacere questo tratto accattivante.
Nel corso della storia ciò che guadagna un sacco di punti è l'evoluzione e la maturità di quasi tutto il cast, soprattutto di Tsubaki che fa passi da giganti in confronto agli inizi. In più occasioni viene da pensare che sia lui a incarnare la protagonista di uno shoujo, perché se si aspetta Kanoko è una partita persa. Lei è l'elemento peculiare che collega tutti, la si adora a prescindere da tutto.
Riuscirà, dunque, la critica Kanoko a diventare una liceale fresca e frizzante, oltre a scoprire perché Tsubaki si è iscritto al club giornalistico insieme a lei? Premesse che potranno essere svelate e risolte solo leggendolo, quindi fatelo pur dovendo perdere delle diottrie. Ah sì, dimenticavo di specificare che le pagine sono molte e i dialoghi sono tantissimi, a volte pure scritti così piccoli che per leggerli tutti non ci salveranno neanche gli occhiali e il collirio! Ma questo sforzo è fattibile se si tratta di un manga così caratteristico per il suo genere.
La stessa domanda qui: ci sarà del romanticismo? Se prima era un Ni, qua si può affermare con un'indiscutibile Sì! Anche perché la narrazione prevedere pure le molteplici fatiche sentimentali di Tsubaki per farsi notare dalla sua amata Kanoko, la quale non si accorge di nulla o fraintende le sue avances. Ci ritroviamo quindi non solo le imprese eroiche della protagonista nelle vicende scolastiche, di cui è indubbiamente esperta calcolando ogni minima mossa, ma c'è anche il lato dolce della possibile relazione.
Le riflessioni sulle personalità nonché il cinismo che pervade i monologhi della protagonista sono ancora qualcosa di eccezionale, non ci si stufa mai di leggere le sue considerazioni, e cosa c'è di meglio se ad affiancarla ci sono anche altri numerosi personaggi, alcuni anche più fuori di testa di lei? Le risate sono assicurate, senza però trascurare le vignette toccanti e piene di emozioni.
Sono presenti vari riferimenti passati, quindi è fondamentale leggere anche il suo prequel, altrimenti non si comprenderanno certe battute e vignette.
I disegni sono più precisi e affascinanti, infatti descrive bene il passaggio degli anni, ed è un piacere questo tratto accattivante.
Nel corso della storia ciò che guadagna un sacco di punti è l'evoluzione e la maturità di quasi tutto il cast, soprattutto di Tsubaki che fa passi da giganti in confronto agli inizi. In più occasioni viene da pensare che sia lui a incarnare la protagonista di uno shoujo, perché se si aspetta Kanoko è una partita persa. Lei è l'elemento peculiare che collega tutti, la si adora a prescindere da tutto.
Riuscirà, dunque, la critica Kanoko a diventare una liceale fresca e frizzante, oltre a scoprire perché Tsubaki si è iscritto al club giornalistico insieme a lei? Premesse che potranno essere svelate e risolte solo leggendolo, quindi fatelo pur dovendo perdere delle diottrie. Ah sì, dimenticavo di specificare che le pagine sono molte e i dialoghi sono tantissimi, a volte pure scritti così piccoli che per leggerli tutti non ci salveranno neanche gli occhiali e il collirio! Ma questo sforzo è fattibile se si tratta di un manga così caratteristico per il suo genere.
Quella di Kanoko Naedoko è una storia piuttosto particolare: a causa del lavoro del padre si è trasferita per ben 108 volte, cambiando di continuo casa, città e scuola. L’assurda situazione però non è stata un peso per la ragazza, poiché non provando particolare interesse per i dettami della gioventù quali amicizia e amore, non ha mai provato nostalgia o tristezza nel separarsi dai suoi compagni di classe. Questa esistenza da nomade, che per sua stessa natura non la invischia più di tanto nelle vite altrui, le permette di considerarsi un’osservatrice esterna che studia il mondo attorno a lei senza mai farsi coinvolgere.
Le cose cambiano quando giunge alla scuola media Tomigaoka. In quel luogo, grazie alle persone che, volente o nolente, entreranno a far parte della sua vita, Kanoko scopre che avere degli amici e delle persone su cui contare è anche più soddisfacente del giudicare dall’alto le vite altrui. Insomma, farsi coinvolgere non è poi così male.
Questa è in breve la trama di Kanoko- Gli appunti segreti (Warau Kanoko-sama), storia che Ririko Tsujita presentò a partire dal 2008 sulle pagine di Lala DX, rivista shojo di casa Hakusensha. Dopo 3 numeri il manga termina ma riprende praticamente subito con il titolo Kanoko – Parole d’amore (Koi Dano Ai Dano), il quale ci conduce nella storia di una Kanoko ormai cresciuta che decide di abbandonare la vita da nomade per stabilirsi al liceo Takara, volenterosa di vivere una tranquilla esistenza da normale liceale mantenendo i rapporti con gli amici delle scuole medie, i quali purtroppo, si trovano tutti in scuole diverse… tutti tranne uno: Tsubaki! Il bello della compagnia, sì è infatti iscritto al suo stesso liceo e i suoi intenti sono più o meno chiari sin dall’inizio.
In questa seconda serie, Kanoko abbandonerà le vesti dell’osservatrice passiva per immergersi nella vita scolastica senza mai abbandonare la sua curiosità e l’innata voglia di ficcanasare ovunque, accompagnata da Tsubaki e molti altri personaggi di contorno.
Per seguire al meglio Per seguire al meglio Kanoko – Parole d’amore è indispensabile leggere la serie precedente, sia per capire chi siano gli amici delle medie cui si fa riferimento, sia per comprendere al meglio il personaggio di Kanoko, che spesso si trova a riflettere sulla vecchia se stessa e su tutti i cambiamenti che affronterà nel corso di questa avventura lunga 11 volumi.
Kanoko – Parole d’amore è uno shojo abbastanza inusuale: la sua protagonista ha infatti un carattere spigoloso, una linguaccia tagliente e non è affatto “carina”, non inteso tanto in senso estetico, quanto per i suoi modi di fare cinici e rudi che spesso feriscono involontariamente chi le sta accanto. Vittima designata di questo carattere è il povero Tsubaki, palesemente cotto di lei ma impossibilitato a dichiararsi poiché Kanoko, che mai potrebbe credere di interessare ad un ragazzo così bello e popolare, distrugge ogni suo tentativo di approccio unendo una particolare incapacità di leggere tra le righe alla fatidica frase “per me sei un prezioso amico”.
Se il manga si limitasse a mostrare semplicemente una storia d’amore, non ci sarebbe molto altro da dire, ma Kanoko – Parole d’amore si snoda nel corso di un anno scolastico in cui la protagonista affronta situazioni di ogni tipo: dalle beghe tra club scolastici alla lotta per la presidenza del consiglio studentesco, dalle questioni amorose di amici e nemici al martirio del povero Tsubaki (sì, ogni numero non fa altro che urlare “povero Tsubaki”). Se Kanoko e Tsubaki sono protagonisti assoluti, il corollario di personaggi che li affiancano è vario e disparatissimo, tra un’amica dalle fantasie da shojo manga, un lolitomane, una vice presidentessa tsundere, un megane borioso, un presidente freddo come il ghiaccio, una senpai inetta e tanta altra fauna assurda, c’è davvero da non annoiarsi mai.
Gli intrighi che si consumano all'interno del liceo Takara, le strategie di Kanoko, le sofferenze di Tsubaki (ancora lui) e tanto altro ancora rendono il manga piacevole, divertente ed intrigante ad ogni volume, regalando tante risate e anche un po’ di romanticismo che non ti aspetti.
Il manga è straricco di dialoghi, Kanoko & co. parlano davvero tanto, ma la lettura è quasi sempre piacevole e scorrevole, difatti sarà impossibile non rimanere impigliati nella rete di intrighi scolastici. Il liceo rappresenta in qualche modo una piccola parte di società, quella formata dagli adolescenti, molti dei quali sembrano vivere per la ricerca del potere, senza preoccuparsi di manipolare gli altri e sfruttare i loro sentimenti.
Ma Kanoko – Parole d’amore è un manga leggero e non intende certo criticare la società giapponese, semplicemente, un personaggio forte e distaccato come Kanoko riesce bene a mettere in mostra i meccanismi di competizione e arrivismo che si innescano in quel piccolo microcosmo che è la scuola. Meccanismi nei quali anche Kanoko resta a volte coinvolta, perché seppur si parli dell’eroina della storia, ella è una ragazza tutt’altro che perfetta, che se non fosse per l’aiuto di Tsubaki si scaverebbe la fossa da sola molto più spesso di quanto lei stessa non creda.
Si tratta uno shojo manga che prende in giro il suo stesso target, capovolgendo tutti gli stereotipi del belloccio e della dolce-ma-inutile-protagonista femminile-che-tutti-amano, ponendo al centro un’eroina tutt’altro che carina e un belloccio che si vede vanificato anche il miglior tentativo di kabe-don.
Mettendo in secondo piano la storia d’amore e concentrandosi più sui rapporti tra i personaggi e le vicende di un’intera scuola, il manga ci evita molti noiosissimi cliché e situazioni straviste, le quali al massimo vengono ripensate in salsa comica e parodistica, basti pensare al personaggio di Yumemi, l'amante degli shojo manga che riesce a romanzare qualsiasi situazione.
Il disegno della Tsujita non è particolarmente aggraziato, soprattutto all’inizio; in Kanoko – gli appunti segreti è piuttosto grezzo e spigoloso ma già dal primo numero della seconda serie si vedono evidenti miglioramenti che si stabilizzeranno in uno stile non particolareggiato ma gradevole e funzionale al tipo di storia.
Planet Manga porta in Italia entrambe le serie, una di seguito all’altra, terminando Parole d’amore appena un mese fa con una pubblicazione tutto sommato veloce e regolare.
L’edizione è la classica da edicola, i volumi sono cicciotti ma resistenti, morbidi e con le pagine ben saldate alla costina.
Kanoko – Parole d’amore è un manga che meriterebbe la lettura da parte di tutti quelli che si indignano davanti agli shojo triti e ritriti, poiché i personaggi e le situazioni che propone sono qualcosa di sostanzialmente inedito nel nostro paese. Allo stesso tempo, chi è solito leggere shojo manga solo amore e cuoricini, potrebbe scoprire grazie a Kanoko che anche qualcosa fuori dalle righe può essere altrettanto piacevole e gratificante.
Kanoko e la sua cricca portano nel manga sentimentale una ventata di freschezza e divertimento. Farsi sfuggire l’occasione di seguire le avventure di questa cinica occhialuta sarebbe davvero uno spreco, quindi, immergetevi nelle vicende del liceo Takara, sarà un anno scolastico come non ne avete mai vissuti prima.
E per Tsubaki: Hip hip hurra!
Le cose cambiano quando giunge alla scuola media Tomigaoka. In quel luogo, grazie alle persone che, volente o nolente, entreranno a far parte della sua vita, Kanoko scopre che avere degli amici e delle persone su cui contare è anche più soddisfacente del giudicare dall’alto le vite altrui. Insomma, farsi coinvolgere non è poi così male.
Questa è in breve la trama di Kanoko- Gli appunti segreti (Warau Kanoko-sama), storia che Ririko Tsujita presentò a partire dal 2008 sulle pagine di Lala DX, rivista shojo di casa Hakusensha. Dopo 3 numeri il manga termina ma riprende praticamente subito con il titolo Kanoko – Parole d’amore (Koi Dano Ai Dano), il quale ci conduce nella storia di una Kanoko ormai cresciuta che decide di abbandonare la vita da nomade per stabilirsi al liceo Takara, volenterosa di vivere una tranquilla esistenza da normale liceale mantenendo i rapporti con gli amici delle scuole medie, i quali purtroppo, si trovano tutti in scuole diverse… tutti tranne uno: Tsubaki! Il bello della compagnia, sì è infatti iscritto al suo stesso liceo e i suoi intenti sono più o meno chiari sin dall’inizio.
In questa seconda serie, Kanoko abbandonerà le vesti dell’osservatrice passiva per immergersi nella vita scolastica senza mai abbandonare la sua curiosità e l’innata voglia di ficcanasare ovunque, accompagnata da Tsubaki e molti altri personaggi di contorno.
Per seguire al meglio Per seguire al meglio Kanoko – Parole d’amore è indispensabile leggere la serie precedente, sia per capire chi siano gli amici delle medie cui si fa riferimento, sia per comprendere al meglio il personaggio di Kanoko, che spesso si trova a riflettere sulla vecchia se stessa e su tutti i cambiamenti che affronterà nel corso di questa avventura lunga 11 volumi.
Kanoko – Parole d’amore è uno shojo abbastanza inusuale: la sua protagonista ha infatti un carattere spigoloso, una linguaccia tagliente e non è affatto “carina”, non inteso tanto in senso estetico, quanto per i suoi modi di fare cinici e rudi che spesso feriscono involontariamente chi le sta accanto. Vittima designata di questo carattere è il povero Tsubaki, palesemente cotto di lei ma impossibilitato a dichiararsi poiché Kanoko, che mai potrebbe credere di interessare ad un ragazzo così bello e popolare, distrugge ogni suo tentativo di approccio unendo una particolare incapacità di leggere tra le righe alla fatidica frase “per me sei un prezioso amico”.
Se il manga si limitasse a mostrare semplicemente una storia d’amore, non ci sarebbe molto altro da dire, ma Kanoko – Parole d’amore si snoda nel corso di un anno scolastico in cui la protagonista affronta situazioni di ogni tipo: dalle beghe tra club scolastici alla lotta per la presidenza del consiglio studentesco, dalle questioni amorose di amici e nemici al martirio del povero Tsubaki (sì, ogni numero non fa altro che urlare “povero Tsubaki”). Se Kanoko e Tsubaki sono protagonisti assoluti, il corollario di personaggi che li affiancano è vario e disparatissimo, tra un’amica dalle fantasie da shojo manga, un lolitomane, una vice presidentessa tsundere, un megane borioso, un presidente freddo come il ghiaccio, una senpai inetta e tanta altra fauna assurda, c’è davvero da non annoiarsi mai.
Gli intrighi che si consumano all'interno del liceo Takara, le strategie di Kanoko, le sofferenze di Tsubaki (ancora lui) e tanto altro ancora rendono il manga piacevole, divertente ed intrigante ad ogni volume, regalando tante risate e anche un po’ di romanticismo che non ti aspetti.
Il manga è straricco di dialoghi, Kanoko & co. parlano davvero tanto, ma la lettura è quasi sempre piacevole e scorrevole, difatti sarà impossibile non rimanere impigliati nella rete di intrighi scolastici. Il liceo rappresenta in qualche modo una piccola parte di società, quella formata dagli adolescenti, molti dei quali sembrano vivere per la ricerca del potere, senza preoccuparsi di manipolare gli altri e sfruttare i loro sentimenti.
Ma Kanoko – Parole d’amore è un manga leggero e non intende certo criticare la società giapponese, semplicemente, un personaggio forte e distaccato come Kanoko riesce bene a mettere in mostra i meccanismi di competizione e arrivismo che si innescano in quel piccolo microcosmo che è la scuola. Meccanismi nei quali anche Kanoko resta a volte coinvolta, perché seppur si parli dell’eroina della storia, ella è una ragazza tutt’altro che perfetta, che se non fosse per l’aiuto di Tsubaki si scaverebbe la fossa da sola molto più spesso di quanto lei stessa non creda.
Si tratta uno shojo manga che prende in giro il suo stesso target, capovolgendo tutti gli stereotipi del belloccio e della dolce-ma-inutile-protagonista femminile-che-tutti-amano, ponendo al centro un’eroina tutt’altro che carina e un belloccio che si vede vanificato anche il miglior tentativo di kabe-don.
Mettendo in secondo piano la storia d’amore e concentrandosi più sui rapporti tra i personaggi e le vicende di un’intera scuola, il manga ci evita molti noiosissimi cliché e situazioni straviste, le quali al massimo vengono ripensate in salsa comica e parodistica, basti pensare al personaggio di Yumemi, l'amante degli shojo manga che riesce a romanzare qualsiasi situazione.
Il disegno della Tsujita non è particolarmente aggraziato, soprattutto all’inizio; in Kanoko – gli appunti segreti è piuttosto grezzo e spigoloso ma già dal primo numero della seconda serie si vedono evidenti miglioramenti che si stabilizzeranno in uno stile non particolareggiato ma gradevole e funzionale al tipo di storia.
Planet Manga porta in Italia entrambe le serie, una di seguito all’altra, terminando Parole d’amore appena un mese fa con una pubblicazione tutto sommato veloce e regolare.
L’edizione è la classica da edicola, i volumi sono cicciotti ma resistenti, morbidi e con le pagine ben saldate alla costina.
Kanoko – Parole d’amore è un manga che meriterebbe la lettura da parte di tutti quelli che si indignano davanti agli shojo triti e ritriti, poiché i personaggi e le situazioni che propone sono qualcosa di sostanzialmente inedito nel nostro paese. Allo stesso tempo, chi è solito leggere shojo manga solo amore e cuoricini, potrebbe scoprire grazie a Kanoko che anche qualcosa fuori dalle righe può essere altrettanto piacevole e gratificante.
Kanoko e la sua cricca portano nel manga sentimentale una ventata di freschezza e divertimento. Farsi sfuggire l’occasione di seguire le avventure di questa cinica occhialuta sarebbe davvero uno spreco, quindi, immergetevi nelle vicende del liceo Takara, sarà un anno scolastico come non ne avete mai vissuti prima.
E per Tsubaki: Hip hip hurra!
Dopo aver letto Warau Kanoko-Sama non potevo non leggere anche il sequel...
Che si è dimostrato addirittura migliore!
La trama è molto più lineare (non episodica come in Warau), i disegni migliorati, i caratteri dei personaggi sempre meglio definiti.
I cliché dello shojo, pur presenti, sono spesso risolti in maniera originale, se non disattesi.
Tsubaki, ad esempio, è il tipico protagonista di molti shojo manga: bello, carismatico, altezzoso, sicuro di sé, indifferente alle pressioni degli altri, intelligente e adorato come un idolo dall'intera scuola...
Cosa lo rende diverso?
La sua interazione con la più improbabile delle eroine!
Cinica, geniale, assolutamente priva di scrupoli quando deve realizzare i suoi scopi, indifferente (e dico <b>indifferente</b>) alle lampanti profferte amorose dell'amico, Kanoko è l'antitesi delle protagoniste degli shojo. Di esse conserva il tipico cliché della 'carineria' (è capacissima di assumere atteggiamenti da 'bambolina' quando necessario) ma per lo più, all'interno del manga, non viene nemmeno considerata degna di attenzione. È talmente concentrata sull'osservazione degli altri e sul raggiungimento dei suoi scopi che non considera nemmeno la possibilità che qualcuno sia sentimentalmente interessato a lei.
Questo fa di lei un personaggio femminile con una mentalità così cinica e realistica (nel senso che tende a non abbellire la realtà che la circonda a suo vantaggio, quanto ad analizzarla e ad usarla) da non avere quasi paragoni nel panorama shoujo attuale.
Anche il suo non considerare le profferte di Haru come qualcosa di serio, spesso criticato dai fans, risulta, a pensarci bene, realistico: Kanoko sa bene come ragiona e agisce la maggior parte dei suoi coetanei.
Sa che il fatto di 'amare qualcuno' è ben lontano dal non essere legato a specifici interessi (una persona con un certo carattere, con un certo abbigliamento, con un certo aspetto fisico, con un certo riferimento a un cliché consolidato) a cui lei non è minimimamente interessata ad corrispondere. E infatti tra le parti più esilaranti del manga ci sono soprattutto quelle iniziali, cioé quelle dove espone delle riflessioni quasi degne di un trattato di sociopsicologia.
Le uniche parti dove cerca di assumere un atteggiamento più docile sono quelle in cui interagisce con gli amici, in particolare con la dolce Momoko.
Momoko, lei sì, è quella che in genere è la tipica protagonista degli shoujo manga: dolce, sincera, amichevole, bellissima, innamorata (di Tsubaki, in Warau) e... decisamente poco brillante. Ma anche lei è differente da altre consimili. Infatti, nonostante l'amore che per anni ha provato per Tsubaki, preferisce mettere al di sopra di tutto la sua amicizia per Kanoko invece dell'amore.
Non so cosa altro aggiungere per spingere alla lettura di questo fumetto senza eguali: i colpi di scena, i piani di Kanoko, le rivalità tra clubs, i tentativi frustati di corteggiamento di Tsubaki...
Speriamo solo che qualcuno si decida a portarlo presto in Italia...
Che si è dimostrato addirittura migliore!
La trama è molto più lineare (non episodica come in Warau), i disegni migliorati, i caratteri dei personaggi sempre meglio definiti.
I cliché dello shojo, pur presenti, sono spesso risolti in maniera originale, se non disattesi.
Tsubaki, ad esempio, è il tipico protagonista di molti shojo manga: bello, carismatico, altezzoso, sicuro di sé, indifferente alle pressioni degli altri, intelligente e adorato come un idolo dall'intera scuola...
Cosa lo rende diverso?
La sua interazione con la più improbabile delle eroine!
Cinica, geniale, assolutamente priva di scrupoli quando deve realizzare i suoi scopi, indifferente (e dico <b>indifferente</b>) alle lampanti profferte amorose dell'amico, Kanoko è l'antitesi delle protagoniste degli shojo. Di esse conserva il tipico cliché della 'carineria' (è capacissima di assumere atteggiamenti da 'bambolina' quando necessario) ma per lo più, all'interno del manga, non viene nemmeno considerata degna di attenzione. È talmente concentrata sull'osservazione degli altri e sul raggiungimento dei suoi scopi che non considera nemmeno la possibilità che qualcuno sia sentimentalmente interessato a lei.
Questo fa di lei un personaggio femminile con una mentalità così cinica e realistica (nel senso che tende a non abbellire la realtà che la circonda a suo vantaggio, quanto ad analizzarla e ad usarla) da non avere quasi paragoni nel panorama shoujo attuale.
Anche il suo non considerare le profferte di Haru come qualcosa di serio, spesso criticato dai fans, risulta, a pensarci bene, realistico: Kanoko sa bene come ragiona e agisce la maggior parte dei suoi coetanei.
Sa che il fatto di 'amare qualcuno' è ben lontano dal non essere legato a specifici interessi (una persona con un certo carattere, con un certo abbigliamento, con un certo aspetto fisico, con un certo riferimento a un cliché consolidato) a cui lei non è minimimamente interessata ad corrispondere. E infatti tra le parti più esilaranti del manga ci sono soprattutto quelle iniziali, cioé quelle dove espone delle riflessioni quasi degne di un trattato di sociopsicologia.
Le uniche parti dove cerca di assumere un atteggiamento più docile sono quelle in cui interagisce con gli amici, in particolare con la dolce Momoko.
Momoko, lei sì, è quella che in genere è la tipica protagonista degli shoujo manga: dolce, sincera, amichevole, bellissima, innamorata (di Tsubaki, in Warau) e... decisamente poco brillante. Ma anche lei è differente da altre consimili. Infatti, nonostante l'amore che per anni ha provato per Tsubaki, preferisce mettere al di sopra di tutto la sua amicizia per Kanoko invece dell'amore.
Non so cosa altro aggiungere per spingere alla lettura di questo fumetto senza eguali: i colpi di scena, i piani di Kanoko, le rivalità tra clubs, i tentativi frustati di corteggiamento di Tsubaki...
Speriamo solo che qualcuno si decida a portarlo presto in Italia...