Kurozakuro
Mikito Sakurai è il tipico ragazzo sfigato, quello che a scuola non reagisce mai alle continue molestie dei bulletti. Ma un giorno una strana sfera entra nel corpo di Mikito trasformandolo in un orco, una razza che si ciba di umani. Tra strani sogni in cui fa la conoscenza con Zakuro e la continua lotta interiore per reprimere i suoi istinti omicidi, Mikito cercherà di tornare umano ostacolato da cacciatori di orchi e strani esseri simili a Zakuro.
L'incipit, col tipo deboluccio che acquisisce una forza sovrumana non è certamente dei più originali, ma la storia presenta degli spunti potenzialmente interessanti, che purtroppo non vengono sfruttati a dovere. I personaggi non sono caratterizzati molto bene, e l'atmosfera è quella tipica degli shonen di combattimenti, con le solite situazioni viste e riviste. Inoltre, i combattimenti si fermano ad un mero confronto di forza, e non presentano le connotazioni strategiche che invece sono ormai presenti in molti altri shonen moderni.
Il tratto dell'autore è semplice ma efficace, non vi è una grande cura per i particolari e il character design ha alti e bassi, sebbene si possa dire tranquillamente che il comparto tecnico - per quanto anonimo in certi frangenti - è sicuramente sopra la media.
Quello che rovina il manga è la sua strutturazione, gli spunti geniali vengono affogati con violenza in una mediocre retorica shoneniana, ed il finale è stringato e banale. Secondo me, se fosse un anime destinato ad un target molto giovane potrebbe avere un discreto successo, ma come manga non supera la sufficienza.
L'incipit, col tipo deboluccio che acquisisce una forza sovrumana non è certamente dei più originali, ma la storia presenta degli spunti potenzialmente interessanti, che purtroppo non vengono sfruttati a dovere. I personaggi non sono caratterizzati molto bene, e l'atmosfera è quella tipica degli shonen di combattimenti, con le solite situazioni viste e riviste. Inoltre, i combattimenti si fermano ad un mero confronto di forza, e non presentano le connotazioni strategiche che invece sono ormai presenti in molti altri shonen moderni.
Il tratto dell'autore è semplice ma efficace, non vi è una grande cura per i particolari e il character design ha alti e bassi, sebbene si possa dire tranquillamente che il comparto tecnico - per quanto anonimo in certi frangenti - è sicuramente sopra la media.
Quello che rovina il manga è la sua strutturazione, gli spunti geniali vengono affogati con violenza in una mediocre retorica shoneniana, ed il finale è stringato e banale. Secondo me, se fosse un anime destinato ad un target molto giovane potrebbe avere un discreto successo, ma come manga non supera la sufficienza.