Blood-C
Premetto che, quando la Planet Manga, alla fine dello scorso anno, ha annunciato l'arrivo in Italia del manga di Blood-C, ero davvero entusiasta, in quanto conoscendo le precedenti serie ero curioso di sapere come sarebbe proseguita la storia. Purtroppo dopo aver finalmente avuto tra le mani il primo volume ed averlo sfogliato, sono giunto alla conclusione che avrei preferito tenermi la curiosità. Ma andiamo con ordine.
Saya è una studentessa liceale che vive con il padre in un tempio scintoista. E' una persona un po' goffa ma gentile, che non può far a meno di essere utile agli altri. Vive in una tranquilla cittadina in riva ad un lago, una cittadina normale, dove non c'è nulla di particolare, ma che a lei piace molto perché è il luogo dove vivono il padre e tutte le persone a cui vuole bene. Saya però nasconde un segreto. Infatti, quando è necessario, impugna la spada divina, tramandata da generazioni nella sua famiglia e combatte notte e giorno contro mostruosi esseri che divorano gli umani, le "vetuste creature", per fare in modo che i suoi momenti di felicità ed il mondo in cui vivono il padre e le persone che ama non vadano distrutti.
Di per sé, la trama purtroppo non è il massimo dell'originalità, ma non è solo la trama che fa il manga. Anche se non è che negli altri punti vada meglio, ma vediamoli con ordine, iniziando dai personaggi che troviamo in questo primo volume. Fin dalle prime pagine facciamo la conoscenza con la Saya, o meglio la nuova Saya, e la chiamo cosi perché chiunque conosca la serie di "Blood" ("Blood - The Last Vampire", "Blood +") sicuramente ricorderà che abbiamo visto tre versioni di Saya e quest'ultima è indubbiamente la più penosa: canticchia, inciampa, ed è sempre tra le nuvole.
Faremo anche la conoscenza di suo padre, un uomo dall'aspetto serio che si è preso cura di Saya fin dalla morte della madre e che, solo nelle ultime pagine, si intuisce nasconda un segreto oscuro. Ma nell'anime compaiono anche alcuni suoi compagni di classe tra cui due gemelle Nono e Nene dal carattere attivo e allegro, veramente divertenti quando parlano all'unisono; il richiamo ad altre gemelle delle opere delle Clamp salta all'occhio e ne sono un esempio le due gemelle che troviamo in Tsubasa Chronicle, oppure Freya ed Elda/Chii da Chobits.
Oltre alle gemelle, in questo primo volume faremo la conoscenza di Yuka, seria ed energica, del rappresentante di classe che si dimostra sempre gentile con la protagonista e Tokizane, un ragazzo solitario e misterioso, la cui figura si intuisce strettamente legata a quella della protagonista fin dalle prime pagine. Un personaggio interessante è Fumito, proprietario del caffè che frequenta Saya e che ha aiutato e aiuta lei e suo padre da quando è venuta a mancare la madre della ragazza.
Fumito è un ragazzo gentile e affabile, che si preoccupa molto per Saya, ma si ha l'impressione che questa sua bontà sia solo apparente. Detta cosi si intuisce come, almeno dal mio punto di vista, i personaggi che dovrebbero essere secondari, finiscono col risaltare e con l'incuriosire, anche più della protagonista stessa. Persino le "vetuste creature" finiscono con l'attrarre i lettori più di Saya, e bisogna dire che in questo primo volume fanno solo una breve apparizione, ma è abbastanza per incuriosire i lettori, facendoci capire che sono legati ad un antico e misterioso accordo, e incuriosendoci al punto da volerne sapere di più. Gli antagonisti sono un'altra delle incognite che possiamo notare.
Immagino saranno stati in tanti a domandarsi dove sono finiti i vampiri che i fan della serie hanno odiato ed amato nel precedente "Blood". Onestamente non capisco il perché di questa scelta da parte delle Clamp, e lo dico da amante delle loro opere ("Cardcaptor Sakura", "Chobits", "xxxHolic", "Kobato" ecc.). Non vi nascondo che quando ho saputo che avrebbero curato loro il character design, mi sarei aspettato qualcosa di molto diverso rispetto a quello che ho potuto effettivamente vedere, e lo dico davvero con tristezza; una trama oramai strausata, una protagonista, che chiamarla irritante è poco, e siamo appena all'inizio di questa serie.
Parliamo un po' dei disegni. Ho trovato il tratto abbastanza buono, anche se a tratti si notano personaggi un po' più deformati rispetto ad altri, ma spero valga solo per il primo volume, e che nei prossimi il tratto vada migliorando. Bellissime invece le scene di lotta, in cui il sangue scorre a fiumi, anche se purtroppo hanno esagerato un pochino facendo si che sgorgasse anche dalle ferite più piccole, ma a parte questo devo dire che le scene di lotta, sono state quelle disegnate meglio e lo stesso vale per il sangue, che anche se in bianco e nero, impressiona comunque come se fosse colorato.
A questo punto faccio una considerazione, ma forse è più un consiglio per chi si appresta a comprare questo manga. Se siete fan della saga, considerate questo manga, come una storia a se, che non ha nulla a che fare con i suoi predecessori, e leggetelo come tale, perché una volta superata l'antipatia per la protagonista, vi ritroverete fra le mani una storia con molti spunti horror e splatter, con dei sipari comici molto divertenti, per rilassarci tra uno scontro e l'altro. A chi inizia questa serie e non ha mai visto i precedenti "Blood", consiglio di leggere questo manga come se non ci fossero predecessori da confrontare, altrimenti non lo si può guardare per quello che è: un prodotto che ha delle potenzialità per intrigare i lettori, che parte un po' lentamente, ma che promette già bene, riuscendo a far porre al lettore degli interrogativi dopo pochi capitoli. A tutti però consiglio infine di non fermarsi al primo volume di questo manga prima di decidere di non proseguirlo, perché a giudicare dalle rivelazioni del primo volume, già il prossimo dovrebbe essere più interessante.
Infine una piccola considerazione sul volumetto. L'edizione della Planet è davvero ben fatta. Robusta, rigida, carta spessa il necessario, e l'uso della sovraccoperta lo impreziosisce ancora di più. L'unico difetto che ho trovato, e la solita macchia d'inchiostro sulle dita quando sfoglio le pagine, ed inoltre, ma questa è più una richiesta, sarebbe costato tanto una bella pagina iniziale a colori? Che dire di più? Purtroppo questo primo volume sicuramente non entusiasmerà molti lettori, soprattutto per la lentezza con cui la storia va ad iniziare, e quindi il mio voto si baserà anche su questo, ma vi esorto a passare in fumetteria, cosi come farò io, ed a seguire il manga almeno per i primi tre volumi prima di dare un giudizio completo. Inoltre ribadisco di leggerlo non tanto per proseguire la serie "Blood" ma solo per iniziare una nuova serie che forse non subito, ma probabilmente più avanti potrà anche stupirci.
Saya è una studentessa liceale che vive con il padre in un tempio scintoista. E' una persona un po' goffa ma gentile, che non può far a meno di essere utile agli altri. Vive in una tranquilla cittadina in riva ad un lago, una cittadina normale, dove non c'è nulla di particolare, ma che a lei piace molto perché è il luogo dove vivono il padre e tutte le persone a cui vuole bene. Saya però nasconde un segreto. Infatti, quando è necessario, impugna la spada divina, tramandata da generazioni nella sua famiglia e combatte notte e giorno contro mostruosi esseri che divorano gli umani, le "vetuste creature", per fare in modo che i suoi momenti di felicità ed il mondo in cui vivono il padre e le persone che ama non vadano distrutti.
Di per sé, la trama purtroppo non è il massimo dell'originalità, ma non è solo la trama che fa il manga. Anche se non è che negli altri punti vada meglio, ma vediamoli con ordine, iniziando dai personaggi che troviamo in questo primo volume. Fin dalle prime pagine facciamo la conoscenza con la Saya, o meglio la nuova Saya, e la chiamo cosi perché chiunque conosca la serie di "Blood" ("Blood - The Last Vampire", "Blood +") sicuramente ricorderà che abbiamo visto tre versioni di Saya e quest'ultima è indubbiamente la più penosa: canticchia, inciampa, ed è sempre tra le nuvole.
Faremo anche la conoscenza di suo padre, un uomo dall'aspetto serio che si è preso cura di Saya fin dalla morte della madre e che, solo nelle ultime pagine, si intuisce nasconda un segreto oscuro. Ma nell'anime compaiono anche alcuni suoi compagni di classe tra cui due gemelle Nono e Nene dal carattere attivo e allegro, veramente divertenti quando parlano all'unisono; il richiamo ad altre gemelle delle opere delle Clamp salta all'occhio e ne sono un esempio le due gemelle che troviamo in Tsubasa Chronicle, oppure Freya ed Elda/Chii da Chobits.
Oltre alle gemelle, in questo primo volume faremo la conoscenza di Yuka, seria ed energica, del rappresentante di classe che si dimostra sempre gentile con la protagonista e Tokizane, un ragazzo solitario e misterioso, la cui figura si intuisce strettamente legata a quella della protagonista fin dalle prime pagine. Un personaggio interessante è Fumito, proprietario del caffè che frequenta Saya e che ha aiutato e aiuta lei e suo padre da quando è venuta a mancare la madre della ragazza.
Fumito è un ragazzo gentile e affabile, che si preoccupa molto per Saya, ma si ha l'impressione che questa sua bontà sia solo apparente. Detta cosi si intuisce come, almeno dal mio punto di vista, i personaggi che dovrebbero essere secondari, finiscono col risaltare e con l'incuriosire, anche più della protagonista stessa. Persino le "vetuste creature" finiscono con l'attrarre i lettori più di Saya, e bisogna dire che in questo primo volume fanno solo una breve apparizione, ma è abbastanza per incuriosire i lettori, facendoci capire che sono legati ad un antico e misterioso accordo, e incuriosendoci al punto da volerne sapere di più. Gli antagonisti sono un'altra delle incognite che possiamo notare.
Immagino saranno stati in tanti a domandarsi dove sono finiti i vampiri che i fan della serie hanno odiato ed amato nel precedente "Blood". Onestamente non capisco il perché di questa scelta da parte delle Clamp, e lo dico da amante delle loro opere ("Cardcaptor Sakura", "Chobits", "xxxHolic", "Kobato" ecc.). Non vi nascondo che quando ho saputo che avrebbero curato loro il character design, mi sarei aspettato qualcosa di molto diverso rispetto a quello che ho potuto effettivamente vedere, e lo dico davvero con tristezza; una trama oramai strausata, una protagonista, che chiamarla irritante è poco, e siamo appena all'inizio di questa serie.
Parliamo un po' dei disegni. Ho trovato il tratto abbastanza buono, anche se a tratti si notano personaggi un po' più deformati rispetto ad altri, ma spero valga solo per il primo volume, e che nei prossimi il tratto vada migliorando. Bellissime invece le scene di lotta, in cui il sangue scorre a fiumi, anche se purtroppo hanno esagerato un pochino facendo si che sgorgasse anche dalle ferite più piccole, ma a parte questo devo dire che le scene di lotta, sono state quelle disegnate meglio e lo stesso vale per il sangue, che anche se in bianco e nero, impressiona comunque come se fosse colorato.
A questo punto faccio una considerazione, ma forse è più un consiglio per chi si appresta a comprare questo manga. Se siete fan della saga, considerate questo manga, come una storia a se, che non ha nulla a che fare con i suoi predecessori, e leggetelo come tale, perché una volta superata l'antipatia per la protagonista, vi ritroverete fra le mani una storia con molti spunti horror e splatter, con dei sipari comici molto divertenti, per rilassarci tra uno scontro e l'altro. A chi inizia questa serie e non ha mai visto i precedenti "Blood", consiglio di leggere questo manga come se non ci fossero predecessori da confrontare, altrimenti non lo si può guardare per quello che è: un prodotto che ha delle potenzialità per intrigare i lettori, che parte un po' lentamente, ma che promette già bene, riuscendo a far porre al lettore degli interrogativi dopo pochi capitoli. A tutti però consiglio infine di non fermarsi al primo volume di questo manga prima di decidere di non proseguirlo, perché a giudicare dalle rivelazioni del primo volume, già il prossimo dovrebbe essere più interessante.
Infine una piccola considerazione sul volumetto. L'edizione della Planet è davvero ben fatta. Robusta, rigida, carta spessa il necessario, e l'uso della sovraccoperta lo impreziosisce ancora di più. L'unico difetto che ho trovato, e la solita macchia d'inchiostro sulle dita quando sfoglio le pagine, ed inoltre, ma questa è più una richiesta, sarebbe costato tanto una bella pagina iniziale a colori? Che dire di più? Purtroppo questo primo volume sicuramente non entusiasmerà molti lettori, soprattutto per la lentezza con cui la storia va ad iniziare, e quindi il mio voto si baserà anche su questo, ma vi esorto a passare in fumetteria, cosi come farò io, ed a seguire il manga almeno per i primi tre volumi prima di dare un giudizio completo. Inoltre ribadisco di leggerlo non tanto per proseguire la serie "Blood" ma solo per iniziare una nuova serie che forse non subito, ma probabilmente più avanti potrà anche stupirci.