Alice in Hell
"Alice in Hell" ("Jigoku no Alice") è un fumetto edito da Flashbook, nato nel 2010 dalla mente e mani di Jiro Matsumoto, già conosciuto in Italia per il più popolare "Freesia" attualmente in corso per la GOEN.
La storia parla di Shu, un ragazzo girovago con due particolarità che lo contraddistinguono, l'abilità innata di cecchino e l'androide Alice come compagna di viaggio (che richiama chiaramente l'Alice di Carroll sulla scia dell'interpretazione data da Walt Disney per le fattezze). Shu sopravvive all'ambiente ostile in una ipotetica terra devastata da siccità e guerre fino a quando salverà Makilda, una giovane donna, da una banda di spazzatura umana. Nelle folli giornate di "Alice in Hell" scaveremo a fondo nella vita di Shu, nel suo passato che l'ha trasformato nell'odierno cecchino furioso e nel presente dove dovrà affrontare uomini e soprattutto le proprie angosce.
Il mondo partorito dalla mente di Matsumoto si ricollega tranquillamente a quello post- apocalittico di Buronson adottato in "Ken il Guerriero", dove l'umanità lotta per la sopravvivenza in un mondo arido, desolato, morto nell'anima ed in cui distese deserte e città distrutte si susseguono.
L'edizione Flashbook è buona, presente sovracopertina, carta leggera nella loro media, 6 volumi a 6,90 euro (diciamo alto, ma bisogna contare anche che è un prodotto di nicchia), buona reperibilità.
Che dire... mi ha coinvolto tantissimo, un ottimo manga che tratta il degrado sociale in un'ambientazione che riprende l'oramai classica mostrata in "Ken" (e che si ritrova in buona parte anche in Freesia). Personaggi ben caratterizzati, storia bella ed interessante, pensata dall'inizio alla fine prima ancora di disegnarla (e personaggi evolutisi come schegge impazzite come lo stesso mangaka ha confessato alla fine) e si vede perché nel complesso non c'è nulla che stona o pare essere "tirato". Ciliegina sulla torta è la descrizione del ruolo di Cecchino, profondamente sviscerato perchè impersonato dal protagonista e da suo "padre" (virgolettato per un motivo).
Un validissimo acquisto per tutti, specie per chi cerca un manga sui cecchini (raro, in giro mi pare sia disponibile solo "Tista", serie breve in due volumi Planet Manga che comunque trovo inferiore come qualità generale) ed apprezza il tratto volutamente sporco di Matsumoto e colleghi con stile simile (tipo Sin-ichi Hiromoto).
La storia parla di Shu, un ragazzo girovago con due particolarità che lo contraddistinguono, l'abilità innata di cecchino e l'androide Alice come compagna di viaggio (che richiama chiaramente l'Alice di Carroll sulla scia dell'interpretazione data da Walt Disney per le fattezze). Shu sopravvive all'ambiente ostile in una ipotetica terra devastata da siccità e guerre fino a quando salverà Makilda, una giovane donna, da una banda di spazzatura umana. Nelle folli giornate di "Alice in Hell" scaveremo a fondo nella vita di Shu, nel suo passato che l'ha trasformato nell'odierno cecchino furioso e nel presente dove dovrà affrontare uomini e soprattutto le proprie angosce.
Il mondo partorito dalla mente di Matsumoto si ricollega tranquillamente a quello post- apocalittico di Buronson adottato in "Ken il Guerriero", dove l'umanità lotta per la sopravvivenza in un mondo arido, desolato, morto nell'anima ed in cui distese deserte e città distrutte si susseguono.
L'edizione Flashbook è buona, presente sovracopertina, carta leggera nella loro media, 6 volumi a 6,90 euro (diciamo alto, ma bisogna contare anche che è un prodotto di nicchia), buona reperibilità.
Che dire... mi ha coinvolto tantissimo, un ottimo manga che tratta il degrado sociale in un'ambientazione che riprende l'oramai classica mostrata in "Ken" (e che si ritrova in buona parte anche in Freesia). Personaggi ben caratterizzati, storia bella ed interessante, pensata dall'inizio alla fine prima ancora di disegnarla (e personaggi evolutisi come schegge impazzite come lo stesso mangaka ha confessato alla fine) e si vede perché nel complesso non c'è nulla che stona o pare essere "tirato". Ciliegina sulla torta è la descrizione del ruolo di Cecchino, profondamente sviscerato perchè impersonato dal protagonista e da suo "padre" (virgolettato per un motivo).
Un validissimo acquisto per tutti, specie per chi cerca un manga sui cecchini (raro, in giro mi pare sia disponibile solo "Tista", serie breve in due volumi Planet Manga che comunque trovo inferiore come qualità generale) ed apprezza il tratto volutamente sporco di Matsumoto e colleghi con stile simile (tipo Sin-ichi Hiromoto).
Alice in Hell è una storia ambientata in un futuro post-apocalittico molto simile a quello che troviamo in opere come Hokuto no Ken (Ken il Guerriero). Gli uomini vivono in comunità auto gestite senza un governo che le guidi e spesso sono in conflitto le une con le altre per accaparrarsi territori e risorse.
In questo scenario di degrado e disperazione il nostro giovane protagonista Shu, accompagnato dalla sua "bambola" Alice, dovrà farsi spazio in un modo costituito prevalentemente da violenza e speranza.
Quello che più colpisce in Alice in Hell è, a mio avviso, la caratterizzazione dei personaggi, che hanno dei tratti molto originali, ed il loro modo di comportarsi rispetto ai vari eventi è del tutto inaspettato riuscendo così a mantenere sempre alta l'attenzione nel lettore. Un insieme di personaggi così particolari creano una moltitudine di colpi di scena del tutto spontanei e ad ogni pagina non sai mai quale potrà essere l'esito di una situazione, di uno scontro, di un dialogo, di una trattativa.
Per quanto riguarda la parte grafica il manga non eccelle e il tratto del mangaka è molto rozzo. Ci sono tantissime vignette che sembrano più uno storyboard che un disegno completo, e sospetto che molte tavole lo siano sul serio. Tuttavia la storia è appassionante e riesce a far passare in secondo piano un disegno non eccellente.
Consiglio quest'opera a chi è in cerca di emozioni forti e ama le ambientazioni post apocalittiche.
In questo scenario di degrado e disperazione il nostro giovane protagonista Shu, accompagnato dalla sua "bambola" Alice, dovrà farsi spazio in un modo costituito prevalentemente da violenza e speranza.
Quello che più colpisce in Alice in Hell è, a mio avviso, la caratterizzazione dei personaggi, che hanno dei tratti molto originali, ed il loro modo di comportarsi rispetto ai vari eventi è del tutto inaspettato riuscendo così a mantenere sempre alta l'attenzione nel lettore. Un insieme di personaggi così particolari creano una moltitudine di colpi di scena del tutto spontanei e ad ogni pagina non sai mai quale potrà essere l'esito di una situazione, di uno scontro, di un dialogo, di una trattativa.
Per quanto riguarda la parte grafica il manga non eccelle e il tratto del mangaka è molto rozzo. Ci sono tantissime vignette che sembrano più uno storyboard che un disegno completo, e sospetto che molte tavole lo siano sul serio. Tuttavia la storia è appassionante e riesce a far passare in secondo piano un disegno non eccellente.
Consiglio quest'opera a chi è in cerca di emozioni forti e ama le ambientazioni post apocalittiche.