Hakuji
Profondo. Stavolta è un inizio un po' brusco, ma questa è la definizione che meglio connota questo breve manga. E' un'opera bellissima per la profondità delle tematiche che tratta, sia nella storia principale, che nei brevi racconti a fine di ogni tankobon. Proprio per questo mi sono sentita di dare un voto molto alto.
L'autrice entra nella psiche e negli angoli più profondi dell'animo umano e porta alla luce con delicatezza i sentimenti di ogni individuo.
Nella storia principale i protagonisti sono un pittore timido ed insicuro, incapace di rapportarsi con gli altri se non attraverso la sua arte, ed una liceale sempre sorridente, con una mente accorta che riesce ad arrivare dove le parole non giungono, attraverso lo sguardo ed i gesti. Filo conduttore sono proprio i gesti, le carezze, i piccoli movimenti abituali e l'abitudine in sé e per sé che dà quel senso di sicurezza di cui c'è bisogno.
Il rapporto imprescindibile della pittura, specchio dell'anima, con la luce, inevitabilmente legata alla vista, e con i colori, simbolo dello stato d'animo dell'artista, rende questo una manga molto profondo adatto ad un pubblico maturo, in grado di assaporare e comprendere a pieno un'opera di tale portata.
Le brevi storie-cornice affrontano l'una, le tematiche della sofferenza e dell'altruismo, l'altra, l'amore a senso unico e il linguaggio del corpo, come strumento di comunicazione.
Il disegno è piacevole e anche la trama è innovativa in ognuna delle storie. Sinceramente mi auguro che questo inedito giunga presto in Italia, perchè è veramente da leggere.
L'autrice entra nella psiche e negli angoli più profondi dell'animo umano e porta alla luce con delicatezza i sentimenti di ogni individuo.
Nella storia principale i protagonisti sono un pittore timido ed insicuro, incapace di rapportarsi con gli altri se non attraverso la sua arte, ed una liceale sempre sorridente, con una mente accorta che riesce ad arrivare dove le parole non giungono, attraverso lo sguardo ed i gesti. Filo conduttore sono proprio i gesti, le carezze, i piccoli movimenti abituali e l'abitudine in sé e per sé che dà quel senso di sicurezza di cui c'è bisogno.
Il rapporto imprescindibile della pittura, specchio dell'anima, con la luce, inevitabilmente legata alla vista, e con i colori, simbolo dello stato d'animo dell'artista, rende questo una manga molto profondo adatto ad un pubblico maturo, in grado di assaporare e comprendere a pieno un'opera di tale portata.
Le brevi storie-cornice affrontano l'una, le tematiche della sofferenza e dell'altruismo, l'altra, l'amore a senso unico e il linguaggio del corpo, come strumento di comunicazione.
Il disegno è piacevole e anche la trama è innovativa in ognuna delle storie. Sinceramente mi auguro che questo inedito giunga presto in Italia, perchè è veramente da leggere.