Kozure Ookami
"Kozure ookami" è una raccolta di brevi storie yaoi, principalmente incentrate sulla quotidianità degli adulti, dell'autrice Satou Inoue.
Ci ritroviamo a che fare con due padri appena reduci da un divorzio, poi con due uomini che s'incontrano in un hostess club e per finire con due conquilini gay che si ritrovano a convivere nello stesso appartamento.
Il primo racconto, che fa da copertina e lancio dell'opera, è stato abbastanza deludente e dalle troppe gag forzate, che non si sposano affatto con il tratto dell'autrice, poiché è troppo maturo e dalle linee dure. La storia in sè è stata abbastanza scarsa di contenuto, e il finale avrebbe potuto essere migliorato parecchio, ma, soprattutto, gli avvenimenti accadono troppo velocemente, confondendo il lettore tra una cosa e l'altra.
La personalità dei personaggi è soffocata dalla mole di cose che succedono, e i dialoghi spesso annoiano così da rendersi scontati o trascurabili.
I rapporti sessuali ci sono, ma non sono in grado di alzare la media dell'opera, dato che sono nella media.
La seconda storia è stata la più gradevole e con un pizzico di malizia in più, così si può dire, ed è quella ambientata in un hostess club (luogo dove le ragazze servono gli uomini, esattamente come in un host club). Ritroviamo due protagonisti un po' ambigui, che partono col piede storto soprattutto nel sesso, ma divertono anche sarcasticamente fra una battuta e l'altra rendendo la storia molto scorrevole. Alcuni fatti sono stati inseriti per allungare il brodo, presumo, anche perchè non centravano niente o comunque avevano un ruolo marginale rispetto ai due ragazzi, ma il tutto è stato meno confusionario del primo racconto. Sinceramente, questa è l'unica storia che potrebbe meritare la sufficienza, forse per l'inversione continua dei ruoli di seme e di uke nei due, o comunque per una migliore caratterizzazione dei personaggi.
La terza storia è sicuramente la più noiosa e marginale di tutte, ovvero, quella del condominio dove i due convivono sotto lo stesso tetto.
Ebbene, per quanto i fatti possano ricordare molto la realtà e qualcuno possa immaginarsi la storia prendere vita, purtroppo, è stata veramente una lettura deludente. L'autrice ha dimostrato la capacità di riuscire a narrare e rappresentare storie abbastanza realistiche, i due padri ne sono un chiaro esempio, ma non è abbastanza per guadagnarsi un buon voto: mancano troppi fattori che un lettore necessita per farsi un'idea dei personaggi.
In conclusione, ritengo "Kozure ookami" una lettura opzionale per questo settore sempre più in espansione, però, è un peccato perchè le basi per rendersi un discreto albo le aveva tutte.
Voto: 5
Ci ritroviamo a che fare con due padri appena reduci da un divorzio, poi con due uomini che s'incontrano in un hostess club e per finire con due conquilini gay che si ritrovano a convivere nello stesso appartamento.
Il primo racconto, che fa da copertina e lancio dell'opera, è stato abbastanza deludente e dalle troppe gag forzate, che non si sposano affatto con il tratto dell'autrice, poiché è troppo maturo e dalle linee dure. La storia in sè è stata abbastanza scarsa di contenuto, e il finale avrebbe potuto essere migliorato parecchio, ma, soprattutto, gli avvenimenti accadono troppo velocemente, confondendo il lettore tra una cosa e l'altra.
La personalità dei personaggi è soffocata dalla mole di cose che succedono, e i dialoghi spesso annoiano così da rendersi scontati o trascurabili.
I rapporti sessuali ci sono, ma non sono in grado di alzare la media dell'opera, dato che sono nella media.
La seconda storia è stata la più gradevole e con un pizzico di malizia in più, così si può dire, ed è quella ambientata in un hostess club (luogo dove le ragazze servono gli uomini, esattamente come in un host club). Ritroviamo due protagonisti un po' ambigui, che partono col piede storto soprattutto nel sesso, ma divertono anche sarcasticamente fra una battuta e l'altra rendendo la storia molto scorrevole. Alcuni fatti sono stati inseriti per allungare il brodo, presumo, anche perchè non centravano niente o comunque avevano un ruolo marginale rispetto ai due ragazzi, ma il tutto è stato meno confusionario del primo racconto. Sinceramente, questa è l'unica storia che potrebbe meritare la sufficienza, forse per l'inversione continua dei ruoli di seme e di uke nei due, o comunque per una migliore caratterizzazione dei personaggi.
La terza storia è sicuramente la più noiosa e marginale di tutte, ovvero, quella del condominio dove i due convivono sotto lo stesso tetto.
Ebbene, per quanto i fatti possano ricordare molto la realtà e qualcuno possa immaginarsi la storia prendere vita, purtroppo, è stata veramente una lettura deludente. L'autrice ha dimostrato la capacità di riuscire a narrare e rappresentare storie abbastanza realistiche, i due padri ne sono un chiaro esempio, ma non è abbastanza per guadagnarsi un buon voto: mancano troppi fattori che un lettore necessita per farsi un'idea dei personaggi.
In conclusione, ritengo "Kozure ookami" una lettura opzionale per questo settore sempre più in espansione, però, è un peccato perchè le basi per rendersi un discreto albo le aveva tutte.
Voto: 5