Barairo My Honey
Letto tutto d'un fiato, con grande entusiasmo e molti sorrisi, in un crescendo di empatia con i personaggi.
Creare un manga che in soli tre volumi sia capace di arrivare al cuore del lettore, lasciando una così piacevole sensazione una volta finito, non è impresa semplice, ma "Barairo My Honey" riesce nell'intento con relativa facilità, potendo contare su un trio di personaggi accattivanti come questi protagonisti. Koume è una protagonista femminile forte che non ha affatto paura di rivelare quello che pensa e nel modo che le sembra più diretto possibile. Il primo incontro con lei, chiarisce immediatamente la natura del suo carattere, ma, con il procedere dei capitoli, la ragazza ribelle riuscirà anche ad evolvere in qualcos'altro. Senza certo perdere il cipiglio per cui sa farsi amare tanto. I protagonisti maschili, dal canto loro, sono intriganti, affascinanti e interessanti. Sebbene non si possa parlare effettivamente di vero e proprio triangolo amoroso, le dinamiche che si creano tra loro sono senza dubbio molto piacevoli da osservare, tanto più che i ragazzi hanno personalità completamente differenti. Nonostante il carattere chiuso del Tiger Master inoltre, è stato sapientemente utilizzato l'espediente della tigre che rivela i suoi veri sentimenti e il contrasto a volte è così forte da farci scappare più di una risata! I riflettori sono puntati sul trio e su chi essenzialmente cerca di osteggiarli in tutti i modi possibili. Non essendo un'opera lunga, sarebbe stato comunque difficile concentrarsi su troppi personaggi ed anche dispersivo, per cui, a mio parere, è giusto che ci si concentri essenzialmente su di loro, per poi arrivare finalmente alla coppia principale.
Le atmosfere da commedia sono intervallate da momenti più profondi, in cui i bei sentimenti brillano e rischiarano la scena, e da altrettanti momenti di suspense in cui si teme per la sorte dei protagonisti. In questo manga tutte le emozioni sono sapientemente mescolate e ciò che esce fuori dal forno è un ottimo dolce, in cui niente stona e niente è di troppo. Ogni sapore è collocato nello strato giusto ed arriva alle papille gustative nel momento giusto.
Il character design è ottimo. Meno simile allo stile più moderno, in cui ogni personaggio ha un'aria molto femminile e tondeggiante e più vicino alle forme spigolose degli anni '90, ma senza dubbio molto valido. Retini e lustrini presenti, così come luci e brilli negli occhi femminili, forme affusolate per le donne, virili per gli uomini e chibi quando necessario. Uno stile vagamente vintage ma di cui è facile innamorarsi. Una bella dose di fan service è oltretutto assicurata, ma non dico altro, onde evitare spoiler.
In conclusione, consiglierei questo manga? Sì, senza dubbio. A chi? A tutti coloro che amano una lettura leggera ma anche profonda, dolce ma anche divertente, che amino innamorarsi con la protagonista e scoprire con lei fin dove si possa arrivare con la forza di volontà.
Ho amato questo titolo scoperto per caso e sono molto soddisfatta della scelta.
Creare un manga che in soli tre volumi sia capace di arrivare al cuore del lettore, lasciando una così piacevole sensazione una volta finito, non è impresa semplice, ma "Barairo My Honey" riesce nell'intento con relativa facilità, potendo contare su un trio di personaggi accattivanti come questi protagonisti. Koume è una protagonista femminile forte che non ha affatto paura di rivelare quello che pensa e nel modo che le sembra più diretto possibile. Il primo incontro con lei, chiarisce immediatamente la natura del suo carattere, ma, con il procedere dei capitoli, la ragazza ribelle riuscirà anche ad evolvere in qualcos'altro. Senza certo perdere il cipiglio per cui sa farsi amare tanto. I protagonisti maschili, dal canto loro, sono intriganti, affascinanti e interessanti. Sebbene non si possa parlare effettivamente di vero e proprio triangolo amoroso, le dinamiche che si creano tra loro sono senza dubbio molto piacevoli da osservare, tanto più che i ragazzi hanno personalità completamente differenti. Nonostante il carattere chiuso del Tiger Master inoltre, è stato sapientemente utilizzato l'espediente della tigre che rivela i suoi veri sentimenti e il contrasto a volte è così forte da farci scappare più di una risata! I riflettori sono puntati sul trio e su chi essenzialmente cerca di osteggiarli in tutti i modi possibili. Non essendo un'opera lunga, sarebbe stato comunque difficile concentrarsi su troppi personaggi ed anche dispersivo, per cui, a mio parere, è giusto che ci si concentri essenzialmente su di loro, per poi arrivare finalmente alla coppia principale.
Le atmosfere da commedia sono intervallate da momenti più profondi, in cui i bei sentimenti brillano e rischiarano la scena, e da altrettanti momenti di suspense in cui si teme per la sorte dei protagonisti. In questo manga tutte le emozioni sono sapientemente mescolate e ciò che esce fuori dal forno è un ottimo dolce, in cui niente stona e niente è di troppo. Ogni sapore è collocato nello strato giusto ed arriva alle papille gustative nel momento giusto.
Il character design è ottimo. Meno simile allo stile più moderno, in cui ogni personaggio ha un'aria molto femminile e tondeggiante e più vicino alle forme spigolose degli anni '90, ma senza dubbio molto valido. Retini e lustrini presenti, così come luci e brilli negli occhi femminili, forme affusolate per le donne, virili per gli uomini e chibi quando necessario. Uno stile vagamente vintage ma di cui è facile innamorarsi. Una bella dose di fan service è oltretutto assicurata, ma non dico altro, onde evitare spoiler.
In conclusione, consiglierei questo manga? Sì, senza dubbio. A chi? A tutti coloro che amano una lettura leggera ma anche profonda, dolce ma anche divertente, che amino innamorarsi con la protagonista e scoprire con lei fin dove si possa arrivare con la forza di volontà.
Ho amato questo titolo scoperto per caso e sono molto soddisfatta della scelta.
"Barairo my Honey" è un manga di Tomu Ohmi, già nota per altri lavori come "Midnight secretary" o "Forbidden Love". Avevo già provato in passato a leggere questo manga, ma mi ero fermata al primo o al secondo capitolo. Motivo? L'autrice si era dilungata non tanto nei dialoghi ma in alcune descrizioni che alla lunga mi avevano stancata, e temendo che tutto il manga fosse così, avevo lasciato stare. Avendo riletto di recente uno dei suoi titoli, mi è tornata la voglia di leggerlo, e sono andata fino in fondo. Di sicuro ci sono lavori meglio riusciti di questo, ma, tutto sommato, è un buon titolo.
La storia narrata è quella della segretaria Koume, la quale scoprirà di avere un dono molto particolare, in quanto discendente di un ex membro della famiglia Kazamori, i quali sono da generazioni, per un patto stipulato da un loro antenato, legati alla famiglia Tomonaga. I Tomonaga sono dei "Tiger Master" o "Signori delle tigri", infatti in base alle emozioni degli eredi di questa famiglia, compare una tigre, visibile solo a loro e ai discendenti dei Kazamori. Ad esempio, se l'erede è infuriato, lo è anche la tigre, che comparirà enorme, ruggendo e facendo un bel casino. Per chi non è della famiglia, percepirà solo il suono, o lo spostamento d'aria. Di contro, i membri della famiglia Kazamori, sono dei "Tiger Tamer", cioè coloro che potranno placare queste tigri quando il "padrone" è su di giri. Mikage, l'erede dei Tomonaga, inizialmente non vuole coinvolgere la giovane, dato che tecnicamente il suo Tiger Tamer, avrebbe dovuto essere Kotarou, erede dei Kazamori. Koume è la bis-bis nipote di un membro della famiglia Kazamori, che aveva abbandonato il proprio clan (non gliene farei poi una gran colpa); ma alla fine non potrà più fare a meno di avere la chiassosa ragazza al proprio fianco.
I personaggi principali: Koume, Mikage e Kotarou, sono abbastanza ben caratterizzati. Adoro il carattere controllato di Mikage, ma solo perché poi sarà la tigre a dimostrare i suoi veri sentimenti, Queste tigri tra l'altro, cambiano colore anche in base ai sentimenti provati dall'uomo. E alcune scene risultano anche comiche, non da spanciarsi, ma quella comicità che ti fa sorridere. Il tutto ruota attorno a loro tre, il resto è puro contorno, non so dire se è un bene o un male, comunque almeno loro son gradevoli.
Il disegno... beh, è uno dei motivi per i quali seguo questa mangaka. I personaggi maschili in particolare, non sono troppo "dolciosi", non troppo da manga "classico". Hanno un taglio orientale che mi affascina molto, e anche il modo in cui disegna le labbra trovo che sia sublime.
Di certo ci sono riferimenti al folklore giapponese, il che è un punto in più per questo prodotto.
Non è il suo lavoro migliore, ma se la trama vi ispira, e trovate noioso il primo capitolo per via delle noiose e prolisse descrizioni, provate ad arrivare alla fine del primo capitolo, Barairo my Honey potrebbe sorprendervi.
La storia narrata è quella della segretaria Koume, la quale scoprirà di avere un dono molto particolare, in quanto discendente di un ex membro della famiglia Kazamori, i quali sono da generazioni, per un patto stipulato da un loro antenato, legati alla famiglia Tomonaga. I Tomonaga sono dei "Tiger Master" o "Signori delle tigri", infatti in base alle emozioni degli eredi di questa famiglia, compare una tigre, visibile solo a loro e ai discendenti dei Kazamori. Ad esempio, se l'erede è infuriato, lo è anche la tigre, che comparirà enorme, ruggendo e facendo un bel casino. Per chi non è della famiglia, percepirà solo il suono, o lo spostamento d'aria. Di contro, i membri della famiglia Kazamori, sono dei "Tiger Tamer", cioè coloro che potranno placare queste tigri quando il "padrone" è su di giri. Mikage, l'erede dei Tomonaga, inizialmente non vuole coinvolgere la giovane, dato che tecnicamente il suo Tiger Tamer, avrebbe dovuto essere Kotarou, erede dei Kazamori. Koume è la bis-bis nipote di un membro della famiglia Kazamori, che aveva abbandonato il proprio clan (non gliene farei poi una gran colpa); ma alla fine non potrà più fare a meno di avere la chiassosa ragazza al proprio fianco.
I personaggi principali: Koume, Mikage e Kotarou, sono abbastanza ben caratterizzati. Adoro il carattere controllato di Mikage, ma solo perché poi sarà la tigre a dimostrare i suoi veri sentimenti, Queste tigri tra l'altro, cambiano colore anche in base ai sentimenti provati dall'uomo. E alcune scene risultano anche comiche, non da spanciarsi, ma quella comicità che ti fa sorridere. Il tutto ruota attorno a loro tre, il resto è puro contorno, non so dire se è un bene o un male, comunque almeno loro son gradevoli.
Il disegno... beh, è uno dei motivi per i quali seguo questa mangaka. I personaggi maschili in particolare, non sono troppo "dolciosi", non troppo da manga "classico". Hanno un taglio orientale che mi affascina molto, e anche il modo in cui disegna le labbra trovo che sia sublime.
Di certo ci sono riferimenti al folklore giapponese, il che è un punto in più per questo prodotto.
Non è il suo lavoro migliore, ma se la trama vi ispira, e trovate noioso il primo capitolo per via delle noiose e prolisse descrizioni, provate ad arrivare alla fine del primo capitolo, Barairo my Honey potrebbe sorprendervi.