Kylooe
Premessa: chi ancora non conoscesse l'artista dietro al nome di "Little Thunder" dovrebbe velocemente rimediare.
Little Thunder è una fumettista/illustratrice cinese e "Kylooe" è una delle sue recenti e premiate opere.
Nonostante il risultato finale sia composto da tre volumi, in Italia si aspetta l'uscita del volume finale. Giusto per concludere con la parte editoriale, i due volumi sono completamente a colori ed il loro prezzo è di 12 euro.
I tre volumi sono tre storie differenti e narrano rispettivamente le vicende di tre differenti fasce d'età. Non avendo letto l'ultimo volume non posso stare a dirlo con certezza, ma i coriandoli di informazione che sono riuscita a trovare mi hanno fatto capire la presenza di personaggi adulti.
Il primo volume è la storia di Lanyue, una ragazzina che dopo aver cambiato scuola cerca in modo innocente ed un po' innaturale di poter fare amicizia con le nuove compagne di scuola. Grazie all'infiltrarsi in un'uscita dopo scuola con un gruppetto di compagne, e l'essere andate insieme in un negozio di dischi, essa nota un disco la cui copertina mostra uno strano e buffo personaggio. Incuriosita compra il disco ed una volta tornata a casa, ascoltandolo, vede magicamente apparire "in carne ed ossa" il mostro della copertina. Potete ben immaginare come, a chiunque fumettisticamente potesse capitare una cosa del genere, possa prendere la situazione: come l'inizio di una stranissima e magica amicizia e non come l'inizio di visioni che fanno presumere insanità mentale.
Il mostro si chiama appunto Kylooe ed accompagna la nostra Lanyue in un viaggio in un mondo sognante e sognato che richiama immagini surreali o stile pop Beatles.
La nostra Lanyue è una ragazzina sola, con una sorella minore bella, intelligente, con voti alti che le hanno fatto vincere una borsa di studio per studiare all'estero e dei genitori che non hanno occhi che per quest'ultima, e che con inerzia e sacrificio accudiscono Lanyue.
Si potrà ben capire come l'avere tutto questo mondo in testa, questa fantasia che forse non è propria ma aver la capacità di vederla è già tanto, porti Lanyue a non sentirsi più sola, a trovare un posto dove voler andare, dove stupirsi e dove potersi sfogare.
Pensare che il lieto fine sia una prerogativa per personaggi solitari e tristi è un po' azzardato e prepotente, io per prima l'ho fatto. Da questo punto di vista Little Thunder stupisce o meglio insegna, non proprio tramite una fine triste, ma che tanto bella nemmeno è.
La seconda storia tratta invece di due adolescenti, Sanji e Ling Fei. Il primo, Sanji, è un ragazzo come tanti, che vive le tipiche esperienze giovanili e che spera di vivere le prime esperienze di tutti. Raccontando alla sua fidanzata (quando ormai cresciuto) della sua storia con Ling Fei, ripercorre quello che è stato l'inizio e poi la fine di quella storia che, come ogni cosa strana e particolare segna in modo incisivo.
Ling Fei è una ragazza da tutti definita strana e silenziosa che avvicina Sanji per poterlo fotografare e ritrarre. Entrambi sono legati dall'apprezzare il personaggio di un vecchio anime che trasmettevano quando entrambi erano piccoli, Kylooe.
La storia gira intorno a piccoli avvenimenti caratteristici che fanno emergere alcuni lati di entrambi, in meglio e in peggio. Questo manifestare i propri modi porterà ad una fine malinconica e triste che prelude però, anche qui, ad un insegnamento.
Entrambe le storie virano verso il tema del sogno e del rifugio perfetto dalla realtà, un posto dove potersi incontrare e trovare il respiro per gridare o per poter respirare meglio.
Nella prima storia la fine di questo mondo irreale è come una morte, la fine dell'adolescenza, la consapevolezza dei limiti di sé stessi, mentre nella seconda questo mondo è il ritrovo, il luogo dove ci si ricongiunge da lontano, che porta un lieto fine che esiste, però, solo in quel mondo.
Lo stile grafico è tremendamente pop. Essendo il volume completamente a colori si potranno vedere ambientazioni reali ed irreali particolarissime e stupende, che virano da tecniche pittoriche a computer grafica. I personaggi li si può ben vedere calcare quello che è lo stile accademico del fumetto cinese, più realistico e puntiglioso rispetto a quello giapponese, semplice paragone, niente in difetto.
Le caratteristiche grafiche del mondo utopico sono surreali e psichedeliche e sono un susseguirsi frenetico di immagini fantasiose e strambe.
Little Thunder, a ben conoscerla è un'autrice bravissima e talentuosa, con quel che si vuol chiamare stile, in tutte le forme in cui si manifesta. Un'autrice giovane che racconta per e di giovani. Non stupidamente giovanile ma osservatrice di una piccola fetta di giovani un po' timidi che faticano rispetto agli altri, i quali però, riescono.
Immaginate Inio Asano al femminile, senza presunzione, barocchismi, sesso in eccesso e popolare voglia di fare baldoria. Beh, abbiamo tolto Inio Asano, ma più o meno la visione è la stessa.
Little Thunder è una fumettista/illustratrice cinese e "Kylooe" è una delle sue recenti e premiate opere.
Nonostante il risultato finale sia composto da tre volumi, in Italia si aspetta l'uscita del volume finale. Giusto per concludere con la parte editoriale, i due volumi sono completamente a colori ed il loro prezzo è di 12 euro.
I tre volumi sono tre storie differenti e narrano rispettivamente le vicende di tre differenti fasce d'età. Non avendo letto l'ultimo volume non posso stare a dirlo con certezza, ma i coriandoli di informazione che sono riuscita a trovare mi hanno fatto capire la presenza di personaggi adulti.
Il primo volume è la storia di Lanyue, una ragazzina che dopo aver cambiato scuola cerca in modo innocente ed un po' innaturale di poter fare amicizia con le nuove compagne di scuola. Grazie all'infiltrarsi in un'uscita dopo scuola con un gruppetto di compagne, e l'essere andate insieme in un negozio di dischi, essa nota un disco la cui copertina mostra uno strano e buffo personaggio. Incuriosita compra il disco ed una volta tornata a casa, ascoltandolo, vede magicamente apparire "in carne ed ossa" il mostro della copertina. Potete ben immaginare come, a chiunque fumettisticamente potesse capitare una cosa del genere, possa prendere la situazione: come l'inizio di una stranissima e magica amicizia e non come l'inizio di visioni che fanno presumere insanità mentale.
Il mostro si chiama appunto Kylooe ed accompagna la nostra Lanyue in un viaggio in un mondo sognante e sognato che richiama immagini surreali o stile pop Beatles.
La nostra Lanyue è una ragazzina sola, con una sorella minore bella, intelligente, con voti alti che le hanno fatto vincere una borsa di studio per studiare all'estero e dei genitori che non hanno occhi che per quest'ultima, e che con inerzia e sacrificio accudiscono Lanyue.
Si potrà ben capire come l'avere tutto questo mondo in testa, questa fantasia che forse non è propria ma aver la capacità di vederla è già tanto, porti Lanyue a non sentirsi più sola, a trovare un posto dove voler andare, dove stupirsi e dove potersi sfogare.
Pensare che il lieto fine sia una prerogativa per personaggi solitari e tristi è un po' azzardato e prepotente, io per prima l'ho fatto. Da questo punto di vista Little Thunder stupisce o meglio insegna, non proprio tramite una fine triste, ma che tanto bella nemmeno è.
La seconda storia tratta invece di due adolescenti, Sanji e Ling Fei. Il primo, Sanji, è un ragazzo come tanti, che vive le tipiche esperienze giovanili e che spera di vivere le prime esperienze di tutti. Raccontando alla sua fidanzata (quando ormai cresciuto) della sua storia con Ling Fei, ripercorre quello che è stato l'inizio e poi la fine di quella storia che, come ogni cosa strana e particolare segna in modo incisivo.
Ling Fei è una ragazza da tutti definita strana e silenziosa che avvicina Sanji per poterlo fotografare e ritrarre. Entrambi sono legati dall'apprezzare il personaggio di un vecchio anime che trasmettevano quando entrambi erano piccoli, Kylooe.
La storia gira intorno a piccoli avvenimenti caratteristici che fanno emergere alcuni lati di entrambi, in meglio e in peggio. Questo manifestare i propri modi porterà ad una fine malinconica e triste che prelude però, anche qui, ad un insegnamento.
Entrambe le storie virano verso il tema del sogno e del rifugio perfetto dalla realtà, un posto dove potersi incontrare e trovare il respiro per gridare o per poter respirare meglio.
Nella prima storia la fine di questo mondo irreale è come una morte, la fine dell'adolescenza, la consapevolezza dei limiti di sé stessi, mentre nella seconda questo mondo è il ritrovo, il luogo dove ci si ricongiunge da lontano, che porta un lieto fine che esiste, però, solo in quel mondo.
Lo stile grafico è tremendamente pop. Essendo il volume completamente a colori si potranno vedere ambientazioni reali ed irreali particolarissime e stupende, che virano da tecniche pittoriche a computer grafica. I personaggi li si può ben vedere calcare quello che è lo stile accademico del fumetto cinese, più realistico e puntiglioso rispetto a quello giapponese, semplice paragone, niente in difetto.
Le caratteristiche grafiche del mondo utopico sono surreali e psichedeliche e sono un susseguirsi frenetico di immagini fantasiose e strambe.
Little Thunder, a ben conoscerla è un'autrice bravissima e talentuosa, con quel che si vuol chiamare stile, in tutte le forme in cui si manifesta. Un'autrice giovane che racconta per e di giovani. Non stupidamente giovanile ma osservatrice di una piccola fetta di giovani un po' timidi che faticano rispetto agli altri, i quali però, riescono.
Immaginate Inio Asano al femminile, senza presunzione, barocchismi, sesso in eccesso e popolare voglia di fare baldoria. Beh, abbiamo tolto Inio Asano, ma più o meno la visione è la stessa.