Angel no Oka
I fan dell'Osamu Tezuka autore shojo non possono lasciarsi sfuggire "Angel no Oka", letteralmente l'isola dell'angelo, anche se sarebbe stato più sensato intitolarla l'isola delle sirene. Perché gli abitanti dell'isola discendono dalle sirene, discendono dal mare e al mare ritorneranno alla fine di tre volumi che sono una sarabanda di avventure e di colpi di scena per la giovane principessa Luna, per la sua sosia Akemi e per il fratello di Akemi, il capitano di lungo corso Eiji. Chi ha amato la Principessa Zaffiro e il primo volume della Fenice si troverà perfettamente a suo agio con "Angel no Oka": stessi bellissimi disegni, personaggi molto simili, stesso ritmo veloce, stessa carica di romanticismo, avventura e buoni sentimenti. Peccato solo che non ne sia stata realizzata una serie anime, sarebbe stato perfetto. Per bambini di tutte le età.
"Angel's Hill" è un manga di Osamu Tezuka risalente al lontano 1960. E' difficile fornire una valutazione oggettiva dell'opera in questione, in quanto a quei tempi la maggiorparte dei manga moderni a cui siamo abituati non esisteva neanche. Devo comunque ammettere che "Angel's Hill" non è una lettura eccessivamente standardizzata e classica: è innegabile l'influenza di Walt Disney, tuttavia Tezuka si distanzia molto da esso, conferendo alla storia una vasta gamma di ambientazioni e vicende. Lo scheletro dell'opera è costituito dalla fiaba di Andersen "La piccola sirena", il resto invece segue perfettamente gli standard dei fumetti giapponesi del dopoguerra: tanta sfiga, omicidi, malavita, povertà, disoccupazione, critica sociale ecc...
Luna, la principessa della sirene, viene condannata a vagare in mezzo al mare dentro ad una conchiglia per aver infranto chissà quale tabù ancestrale. Si salverà e sulla terraferma diventerà una schiava, e dopo aver subito molte umiliazioni, verrà infine salvata da un uomo molto generoso che ha una sorellina identica a lei. Inutile dire che ci sarà uno scambio di persona che darà origine ad un ampio spettro di situazioni problematiche, contando anche il fatto che c'è qualcuno che vuole uccidere Luna...
La cosa che ho aprezzato di più del manga è il finale, molto poetico e senza alcuno sconto: "Angel's Hill" non è la solita fiabetta happy-ending canonica, pertanto scordatevi pure il "e vissero tutti felici e contenti" alla fine. Come dicevo all'inizio della recensione, in questo manga c'è veramente molta carne al fuoco e lo script ne risente parecchio (gestire contemporaneamente malavitosi, streghe cattive, capitani coraggiosi e pittrici fallite non è facile anche per Tezuka); l'autore spesso ricorre a dei colpi di scena improbabili e a delle coincidenze assurde per mandare avanti la storia, sopratutto nella seconda parte e nel finale. Inoltre la narrazione è molto lineare e potrebbe annoiare un po' i lettori abituali di manga più moderni.
In conclusione, devo ammettere che "Angel's Hill" è invecchiato bene. Non è di certo al livello dei capolavori del maestro, tuttavia presenta delle sfaccettature interessanti, dei momenti molto lirici e una buona dose di tragicità che non guasta mai. Questa è una lettura consigliatissima a chi vuole una fiaba diversa dal solito e, ovviamente, a tutti i fans di Tezuka in generale.
Luna, la principessa della sirene, viene condannata a vagare in mezzo al mare dentro ad una conchiglia per aver infranto chissà quale tabù ancestrale. Si salverà e sulla terraferma diventerà una schiava, e dopo aver subito molte umiliazioni, verrà infine salvata da un uomo molto generoso che ha una sorellina identica a lei. Inutile dire che ci sarà uno scambio di persona che darà origine ad un ampio spettro di situazioni problematiche, contando anche il fatto che c'è qualcuno che vuole uccidere Luna...
La cosa che ho aprezzato di più del manga è il finale, molto poetico e senza alcuno sconto: "Angel's Hill" non è la solita fiabetta happy-ending canonica, pertanto scordatevi pure il "e vissero tutti felici e contenti" alla fine. Come dicevo all'inizio della recensione, in questo manga c'è veramente molta carne al fuoco e lo script ne risente parecchio (gestire contemporaneamente malavitosi, streghe cattive, capitani coraggiosi e pittrici fallite non è facile anche per Tezuka); l'autore spesso ricorre a dei colpi di scena improbabili e a delle coincidenze assurde per mandare avanti la storia, sopratutto nella seconda parte e nel finale. Inoltre la narrazione è molto lineare e potrebbe annoiare un po' i lettori abituali di manga più moderni.
In conclusione, devo ammettere che "Angel's Hill" è invecchiato bene. Non è di certo al livello dei capolavori del maestro, tuttavia presenta delle sfaccettature interessanti, dei momenti molto lirici e una buona dose di tragicità che non guasta mai. Questa è una lettura consigliatissima a chi vuole una fiaba diversa dal solito e, ovviamente, a tutti i fans di Tezuka in generale.
