Miss Hokusai
Non è una biografia, nè una descrizione della grandeur del movimento artistico delle ukiyo-e o delle shunga (le stampe più spinte), la sinossi proposta da Dynit è esagerata e fuorviante.
Sono tanti piccoli episodi, slegati tra loro, di vita quotidiana e di lavoro.
Ci troviamo in una casa fatiscente, sporca e piena di spazzatura in cui vivono Hokusai (che è sempre stravaccato senza far niente), la figlia, che talvolta lavora al posto del padre, e uno che vive a scrocco a casa loro e che vorrebbe essere artista, ma invece passa le giornate a divertirsi.
Spesso e volentieri uno di questi tre interagisce con altri personaggi, che sono artisti presso altri maestri. Purtroppo oltre a non conoscere questi artisti, non sono in grado di distinguere l'uno dall'altro perché sono disegnati tutti uguali.
Trattando di "mondo fluttuante", anche nel manga realtà e fantasia si confondono, per cui se vedete due che mangiano tartaruga e poi li vedete trasformarsi in tartarughe giganti, è tutto regolare.
Non essendoci una trama, non c'è nemmeno un finale.
Il disegno, fatto salvo qualche tavola e le illustrazioni di inizio capitolo, è molto semplice e non ci sono pagine a colori. Il formato grande non aiuta la resa delle tavole che hanno poco sfondo.
Carta già tutta ingiallita.
Sono tanti piccoli episodi, slegati tra loro, di vita quotidiana e di lavoro.
Ci troviamo in una casa fatiscente, sporca e piena di spazzatura in cui vivono Hokusai (che è sempre stravaccato senza far niente), la figlia, che talvolta lavora al posto del padre, e uno che vive a scrocco a casa loro e che vorrebbe essere artista, ma invece passa le giornate a divertirsi.
Spesso e volentieri uno di questi tre interagisce con altri personaggi, che sono artisti presso altri maestri. Purtroppo oltre a non conoscere questi artisti, non sono in grado di distinguere l'uno dall'altro perché sono disegnati tutti uguali.
Trattando di "mondo fluttuante", anche nel manga realtà e fantasia si confondono, per cui se vedete due che mangiano tartaruga e poi li vedete trasformarsi in tartarughe giganti, è tutto regolare.
Non essendoci una trama, non c'è nemmeno un finale.
Il disegno, fatto salvo qualche tavola e le illustrazioni di inizio capitolo, è molto semplice e non ci sono pagine a colori. Il formato grande non aiuta la resa delle tavole che hanno poco sfondo.
Carta già tutta ingiallita.