School-Live!
La forza di "Gakkou Gurashi" è anche la sua debolezza, a mio avviso.
L'originalità con cui viene trattato il tema, oramai non particolarmente singolare e inedito, lo porta ad essere un'opera fresca. L'apocalisse zombie che fa da sfondo alla vita scolastica delle protagoniste non è sviluppata in termini grevi, pesanti, angustianti e demoralizzanti come si è soliti fare; tutt'altro, l'idea di dare uno sviluppo più vicino al genere scolastico riesce ad alleggerire la narrazione, a renderla meno lenta, difficile, macchinosa, trita. Questo punto di forza convince e prende: certo non assistiamo agli spargimenti di sangue violenti e maestosi a cui ci hanno abituato altri manga ed anime di questo genere, ma si compensa con una maggiore ricerca introspettiva delle compagne di club, le si conosce meglio, si dà modo ai loro sentimenti e al loro background di farle crescere dando loro uno spessore e una dimensione maggiore. Insomma, si sacrifica il truculento a beneficio di una caratterizzazione personale ed emotiva maggiore.
D'altro canto, come dicevo, questo elemento di forza finisce per essere un po' abusato, e rendere soprattutto il finale troppo morbido e coccoloso. La filosofia del "tutti insieme appassionatamente" può aver portato discreti frutti inizialmente, ma una iterazione continua e massiccia capitolo dopo capitolo finisce per essere a mio parere stucchevole, troppo zuccherosa e smielata. Va riconosciuto che una deriva leggermente più brutale, sia sentimentalmente che in termini di azione, è stata intrapresa; ciò nonostante, il metronomo che scandisce ogni singola azione ed ogni parola uscita dalle labbra delle protagoniste è sempre lo stesso. La sua continua proposta, ad ogni capitolo, diventa eccessiva.
Inoltre, anche gli ultimissimi capitoli finiscono per essere preda di questa smania "rosa e fiori", lasciando un discreto amaro in bocca per quel che la serie avrebbe potuto essere se si avesse osato un poco di più e si fosse aggiunto quel pizzico di sale a rendere più vivace la narrazione.
In conclusione, "Gakku Gurashi" è sicuramente un manga di qualità: originale, ben strutturato, nel quale si offre una solida e stabile contestualizzazione ai pochi personaggi presentati. A suo discapito va detto che ciò che rende questa serie speciale e particolare finisce per cariare in maniera consistente il prodotto, lasciandoci con un tarlo non indifferente. Sufficienza pienamente meritata, sì, ma ritengo che alternare maggiormente i ritmi della narrazione, ed alle volte fornire qualcosa di più dinamico e di impatto, avrebbe giovato.
L'originalità con cui viene trattato il tema, oramai non particolarmente singolare e inedito, lo porta ad essere un'opera fresca. L'apocalisse zombie che fa da sfondo alla vita scolastica delle protagoniste non è sviluppata in termini grevi, pesanti, angustianti e demoralizzanti come si è soliti fare; tutt'altro, l'idea di dare uno sviluppo più vicino al genere scolastico riesce ad alleggerire la narrazione, a renderla meno lenta, difficile, macchinosa, trita. Questo punto di forza convince e prende: certo non assistiamo agli spargimenti di sangue violenti e maestosi a cui ci hanno abituato altri manga ed anime di questo genere, ma si compensa con una maggiore ricerca introspettiva delle compagne di club, le si conosce meglio, si dà modo ai loro sentimenti e al loro background di farle crescere dando loro uno spessore e una dimensione maggiore. Insomma, si sacrifica il truculento a beneficio di una caratterizzazione personale ed emotiva maggiore.
D'altro canto, come dicevo, questo elemento di forza finisce per essere un po' abusato, e rendere soprattutto il finale troppo morbido e coccoloso. La filosofia del "tutti insieme appassionatamente" può aver portato discreti frutti inizialmente, ma una iterazione continua e massiccia capitolo dopo capitolo finisce per essere a mio parere stucchevole, troppo zuccherosa e smielata. Va riconosciuto che una deriva leggermente più brutale, sia sentimentalmente che in termini di azione, è stata intrapresa; ciò nonostante, il metronomo che scandisce ogni singola azione ed ogni parola uscita dalle labbra delle protagoniste è sempre lo stesso. La sua continua proposta, ad ogni capitolo, diventa eccessiva.
Inoltre, anche gli ultimissimi capitoli finiscono per essere preda di questa smania "rosa e fiori", lasciando un discreto amaro in bocca per quel che la serie avrebbe potuto essere se si avesse osato un poco di più e si fosse aggiunto quel pizzico di sale a rendere più vivace la narrazione.
In conclusione, "Gakku Gurashi" è sicuramente un manga di qualità: originale, ben strutturato, nel quale si offre una solida e stabile contestualizzazione ai pochi personaggi presentati. A suo discapito va detto che ciò che rende questa serie speciale e particolare finisce per cariare in maniera consistente il prodotto, lasciandoci con un tarlo non indifferente. Sufficienza pienamente meritata, sì, ma ritengo che alternare maggiormente i ritmi della narrazione, ed alle volte fornire qualcosa di più dinamico e di impatto, avrebbe giovato.
Questo è uno di quei prodotti che vengono spesso definiti "decostruzione". Il setting è tipico delle apocalisse zombie, ma la storia va in direzioni completamente differenti.
Non si tratta del solito scappa e spara, non viene sfruttata la componente sanguinolenta di questo tipo di racconti.
Questo manga inizia dove solitamente partirebbero i titoli di coda di un film horror zombie. Le ragazze sono al sicuro, ben barricate. La tragedia si è già consumata mesi prima, e hanno avuto tutto il tempo di accettare la situazione. Questo manga si incentra quindi sulla questione di: e adesso? Cosa ne facciamo delle nostre vite in un mondo andato allo sfascio? Quindi le ragazze cercano di "vivere" in un mondo che sembra essere morto. Di continuare una quotidianità che non sia fatta di disperazione e piagnistei. Al punto nel caso di una di loro di chiudersi completamente nel proprio mondo immaginario e rifiutando la realtà circostante.
Gli zombie stessi non sono altro che un espediente narrativo. Non ha importanza cosa siano, ma l'effetto che hanno sul mondo. Il costringere le ragazze a barricarsi nel loro microcosmo.
C'è del "moe" in questo manga, ma non è il centro di tutto. Il manga non si sofferma su questo più di quanto non lo faccia sulla componente horror. E le ragazze sono ben caratterizzate, non basate su stereotipi (vedi tsundere, yandere, e così via). Persino la più allucinata del gruppo che potrebbe sembrare la solita rompiscatole svampita ottiene una differente chiave di lettura a causa delle sue condizioni.
Davvero un manga interessante che abbatte gli stereotipi del genere zombie/apocalisse soffermandosi su situazioni solitamente escluse da prodotti di questo genere. In cui non mancheranno momenti di tensione ma restando sul credibile. Con protagoniste adorabili ma non fastidiosamente "moe" e stereotipate. Davvero consigliato.
Non si tratta del solito scappa e spara, non viene sfruttata la componente sanguinolenta di questo tipo di racconti.
Questo manga inizia dove solitamente partirebbero i titoli di coda di un film horror zombie. Le ragazze sono al sicuro, ben barricate. La tragedia si è già consumata mesi prima, e hanno avuto tutto il tempo di accettare la situazione. Questo manga si incentra quindi sulla questione di: e adesso? Cosa ne facciamo delle nostre vite in un mondo andato allo sfascio? Quindi le ragazze cercano di "vivere" in un mondo che sembra essere morto. Di continuare una quotidianità che non sia fatta di disperazione e piagnistei. Al punto nel caso di una di loro di chiudersi completamente nel proprio mondo immaginario e rifiutando la realtà circostante.
Gli zombie stessi non sono altro che un espediente narrativo. Non ha importanza cosa siano, ma l'effetto che hanno sul mondo. Il costringere le ragazze a barricarsi nel loro microcosmo.
C'è del "moe" in questo manga, ma non è il centro di tutto. Il manga non si sofferma su questo più di quanto non lo faccia sulla componente horror. E le ragazze sono ben caratterizzate, non basate su stereotipi (vedi tsundere, yandere, e così via). Persino la più allucinata del gruppo che potrebbe sembrare la solita rompiscatole svampita ottiene una differente chiave di lettura a causa delle sue condizioni.
Davvero un manga interessante che abbatte gli stereotipi del genere zombie/apocalisse soffermandosi su situazioni solitamente escluse da prodotti di questo genere. In cui non mancheranno momenti di tensione ma restando sul credibile. Con protagoniste adorabili ma non fastidiosamente "moe" e stereotipate. Davvero consigliato.
