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Amarantha

Volumi letti: 3/12 --- Voto 8,5
Fresca di lettura, recensisco questo piacevolissimo manga. Dopo tante ricerche finalmente un altro fantasy shoujo apprezzabile, non confusionario ed avvincente.

La trama ricorda molto quella di Hakushaku to Yosei/ The Earl and the Fairy (di cui consiglio sia l'anime che il manga), per poi prendere una piega sottilmente diversa ma altrettanto interessante. La storia per ora (terzo volume) è ancora piena di misteri da svelare ma il modo in cui è narrata la rende scorrevole e appassionante. Non si avverte la fastidiosa confusione che spesso rovina gli shojo, la narrazione è ben orchestrata in modo da farci entrare con i giusti tempi all'interno degli eventi e in contatto con i personaggi di cui scopriamo mano a mano il passato e i segreti.

Protagonisti dell'opera sono Esther e Leon, coppia insolita ma davvero ben assortita. Dopo la diffidenza iniziale tra i due, il rapporto evolve gradualmente tra gag frizzanti, momenti romantici, flashback chiarificatori che rendono Leon un personaggio sempre più intrigante e di spessore. La protagonista è tenera e ha un gran cuore, non si scoraggia mai e anche se pecca di ingenuità non si rende affatto noiosa o fastidiosa (il che è di solito il rischio più grande con le donzelle negli shojo: lagnose, timide, affette da mutismo selettivo e in definitiva snervanti). La ragazza qui ha un dono e cerca di usarlo il più possibile per aiutare gli altri, in particolare Leon, mentre d'altra parte si impegna anche nelle ricerche del fratello gemello "scomparso". Leon, dal canto suo, è un personaggio estremamente affascinante. Sicuro di sé, senza scadere nel fanatismo, forte, appassionato, intrigante, seducente (per quanto gli è possibile con l'ingenua e pasticciona Esther), ricorda molto da vicino il conte Edgar di Hakushaku to Yosei, con cui condivide sembianze, modi e uno smisurato interesse per la bella coprotagonista. I personaggi di contorno sono altrettanto interessanti, in particolare il re dei vampiri, il fratello di Esther e sono sicura che altri personaggi stiano per profilarsi all'orizzonte.

Trattandosi di una commedia, l'atmosfera è per lo più allegra e le pagine scorrono veloci tra feste e balli, non mancano però anche momenti di tensione, mistero e scontri (non che siano rappresentati come in uno shonen, siamo pur sempre in ambito shojo, per cui i combattimenti non servono tanto allo sfoggio di armi e tecniche quanto piuttosto all'evolversi della trama e del rapporto tra i personaggi principali). Ciò che attira di più è l'evolversi del rapporto tra Esther e Leon in senso romantico, sebbene ci sia ancora strada da fare, non si ha l'impressione che questo shojo non sappia dove andare a parare. L'elemento fantasy poi condisce il tutto con quel tocco di magia che lo rende ancora più piacevole.

Il chara design ha un tratto pulito e ordinato, molto morbido e brillante. Le vignette sono, grazie al cielo, chiare e nient'affatto caotiche pur contenendo tante informazioni. Spesso a tavole ricche di elementi si alternano tavole in cui campeggiano solo dei volti splendidi e molto espressivi. Sicuramente la grafica fa guadagnare punti all'opera.

Non si tratta di uno josei per cui non stiamo parlando di roba profondamente matura o ricercata, ma la leggerezza fresca, romantica, dolce, divertente e ovviamente fantasy rende quest'opera veramente carina e anche una gioia dopo tanti shojo noiosi, confusionari e deludenti. Bei personaggi, storia semplice ma bel scritta, arricchita da un tocco di mistero, emozioni ben dosate e tutte presenti fanno meritare all'opera un bel voto e creano aspettative per il seguito. Manga consigliatissimo.