Dead Tube
- Titolo originale
- Dead Tube
- Titolo inglese
- Dead Tube
- Titolo Kanji
- DEAD Tube ~デッドチューブ~
- Nazionalità
- Giappone
- Casa Editrice
- Akita Shoten
- Storia
- Mikoto Yamaguchi
- Disegni
- Tōta Kitakawa
- Categoria
- Shounen Pubblico Adulto
- Genere
- Drammatico Ecchi Horror Mistero Scolastico Sentimentale Thriller
- Anno
- 2014
- Volumi
- 24
- Stato in patria
- in corso
- Stato in Italia
- in corso
- Disponibilità
- JPOP (compralo su Amazon.it)
- Valutazione cc
- 7,060 (#4439 in manga) (26 valutazioni con 4 recensioni)
- Opinioni
- 149 12 12 - 89,22% promosso
- Serializzato su
- Champion Red
- Immagini
- 6 (by rossocenere)
- Tag generici
- Violenza Personaggi-psicopatici esibizionismo Tortura Regista Omicidi-Assassinio Nudità Survival-Sopravvivenza Spargimento-di-sangue
- Nella tua lista
- Per utilizzare la tua lista personale devi essere registrato.
- Nelle liste come
- 158 In lettura, 11 Completo, 10 Pausa, 25 Sospeso, 3 Da rileggere, 135 Da leggere - drop rate: 12,08%
Trama: L'insicurezza del protagonista viene messa alla prova da una ragazza che gli richiede di filmarla per tre giorni consecutivi.
Insicuro e poco popolare, il giovane frequenta un club di cinematografia e trova questa un'occasione che gli faccia da trampolino, seppur insolita.
Il mondo visto dietro una telecamera può essere finzione; cosa succede quando la finzione è iniziata da tempo? Uno scambio di video su una piattaforma al di là di qualunque buonsenso, Dead Tube, dimostra quanto i valori del sesso, denaro e successo possano diventare priorità pericolose, tanto da mettere in ballo la propria vita e a repentaglio quella altrui come fosse un gioco.
Chi è, allora, a fingere?
Il mondo visto dietro una telecamera può essere finzione; cosa succede quando la finzione è iniziata da tempo? Uno scambio di video su una piattaforma al di là di qualunque buonsenso, Dead Tube, dimostra quanto i valori del sesso, denaro e successo possano diventare priorità pericolose, tanto da mettere in ballo la propria vita e a repentaglio quella altrui come fosse un gioco.
Chi è, allora, a fingere?