Chiamami principessa
Lascio una traccia di recensione per questo fumetto auspicando che nessuno lo acquisti, non lo regalerei e non lo diffonderei. È facile che capiti tra le mani di una persona che si approccia alla lettura dei manga sentimentali, come potevo essere io, una ventina di anni fa. L'edizione morbida e i disegni in copertina sono attraenti, questo potrebbe portare a valutarlo come target kodomo.
In realtà, non lo suggerisco nemmeno per una prima lettura di manga sentimentali (privilegerei piuttosto titoli come "Temi d'Amore") perché la protagonista non ha carattere ispiratore e la storia non lascia alcun tipo di apprendimento.
In realtà, non lo suggerisco nemmeno per una prima lettura di manga sentimentali (privilegerei piuttosto titoli come "Temi d'Amore") perché la protagonista non ha carattere ispiratore e la storia non lascia alcun tipo di apprendimento.
In sole due occasioni ho sperato che il manga o l'anime terminasse in una strage. La prima è stata quando ho visto School Days e il mio desiderio è stato in parte esaudito, anche se speravo morissero altri, e la seconda è stata quando ho guardato Elfen Lied, e anche in quel caso le mie aspettative sono state in parte soddisfatte. Questo manga purtroppo non ha risvolti horror, ma avrei voluto! L'ho preso per puro caso avendolo trovato completo a 3 euro, pensavo di trovarmi di fronte a una dolce storia anni novanta con le quali sono cresciuta, ma non pretendevo un capolavoro. L'ho appena finito e già non ricordo più nulla, non saprei neppure spiegare la storia grossolanamente. Mi ricordo molto meglio Akira che avrò letto dieci anni fa! I disegni sono carini, proprio in stile anni novanta, come quelli dei "cartoni" che guardavo al pomeriggio, ma i personaggi sono di una barbosità mostruosa! Lui dovrebbe essere il ragazzo tormentato, ma riesce solo a risultare un malato psichiatrico, lei è stolta come poche, l'altro lui è un beota. Il fratello figo del protagonista è proprio ciò che ho detto...
Una storia banale che non offre nulla di nuovo né oggi e neppure negli anni novanta. L'edizione della Lexy è pessima e troppo costosa per due volumetti sottiletta di cui uno ha un frontespizio colorato malamente (dato che in origine era un volume unico hanno dovuto fare una copertina ex novo) e avendo fatto un corso di grafica vi posso dire che è anche abbastanza scorretta dal punto di vista grafico, con immagini di bassa qualità a bordo della copertina, ma del resto è stato pubblicato negli anni duemila e i mezzi erano quel che erano. La carta è sicuramente superiore per lo standard di quegli anni, ma con 4,90 euro ci compravi delle edizioni deluxe di tutto rispetto! Insomma un fumetto sbagliato su tutti i fronti. Posso solo immaginare la rabbia di chi l'ha comprato a prezzo pieno quando è uscito nel 2003. Ti aspetti una grande storia d'amore e ti ritrovi una puntata del Grande Fratello... C'è decisamente di meglio in giro. Leggetevi i manga di Arina Tanemura e Wataru Yoshizumi se volete delle belle storie romantiche e bei disegni.
Una storia banale che non offre nulla di nuovo né oggi e neppure negli anni novanta. L'edizione della Lexy è pessima e troppo costosa per due volumetti sottiletta di cui uno ha un frontespizio colorato malamente (dato che in origine era un volume unico hanno dovuto fare una copertina ex novo) e avendo fatto un corso di grafica vi posso dire che è anche abbastanza scorretta dal punto di vista grafico, con immagini di bassa qualità a bordo della copertina, ma del resto è stato pubblicato negli anni duemila e i mezzi erano quel che erano. La carta è sicuramente superiore per lo standard di quegli anni, ma con 4,90 euro ci compravi delle edizioni deluxe di tutto rispetto! Insomma un fumetto sbagliato su tutti i fronti. Posso solo immaginare la rabbia di chi l'ha comprato a prezzo pieno quando è uscito nel 2003. Ti aspetti una grande storia d'amore e ti ritrovi una puntata del Grande Fratello... C'è decisamente di meglio in giro. Leggetevi i manga di Arina Tanemura e Wataru Yoshizumi se volete delle belle storie romantiche e bei disegni.