Dark Luster
"Dark Luster" è molto simile a ciò che mi affascina e a ciò che mi accompagna da una vita, o almeno questo è ciò che mi trasmette, emozioni contrastanti e intense.
È un racconto d’azione, fantasy e d’avventura, a tratti cupo ma che ci parla di qualcosa di molto più profondo, ovvero degli incubi che ognuno coltiva nella testa, incubi che non finiscono né ti lasciano in pace, ma ti fanno compagnia costantemente e sta a noi imparare a combattere o a conviverci, scendendo magari a compromessi.
Il protagonista Shin è un ragazzo solitario il cui passato non è dei più facili, la vita di tutti i giorni per lui è come un macigno sulla schiena che va inesorabilmente avanti a passi lenti, lunghi e interminabili, tant'è che alzandosi una mattina non ricorda nemmeno che è il giorno del suo compleanno, il giorno in cui cambierà tutto.
La vicenda è a dir poco movimentata, le vignette statiche in questo racconto dai tratti orientali non sono contemplate, è sempre in movimento ed è una cosa fantastica, le pagine sono una tira l’altra e le scene di combattimento sono decisamente ben fatte e dettagliate, da non dimenticare i mostri che nei due racconti sono onnipresenti, ben rappresentati e ideati con molta creatività, il loro colore nero è pesante quasi a trapassare le pagine: sublime.
I dettagli sono il sale di queste tavole, ognuna è carica di accorgimenti che vanno colti osservando il tratto fantasioso e preciso dell’autore, ogni personaggio possiede le sue peculiarità, non vedo l’ora di ammirare gli altri nel terzo volume, dove vorrei saperne di più anche del passato di Shin.
È un racconto d’azione, fantasy e d’avventura, a tratti cupo ma che ci parla di qualcosa di molto più profondo, ovvero degli incubi che ognuno coltiva nella testa, incubi che non finiscono né ti lasciano in pace, ma ti fanno compagnia costantemente e sta a noi imparare a combattere o a conviverci, scendendo magari a compromessi.
Il protagonista Shin è un ragazzo solitario il cui passato non è dei più facili, la vita di tutti i giorni per lui è come un macigno sulla schiena che va inesorabilmente avanti a passi lenti, lunghi e interminabili, tant'è che alzandosi una mattina non ricorda nemmeno che è il giorno del suo compleanno, il giorno in cui cambierà tutto.
La vicenda è a dir poco movimentata, le vignette statiche in questo racconto dai tratti orientali non sono contemplate, è sempre in movimento ed è una cosa fantastica, le pagine sono una tira l’altra e le scene di combattimento sono decisamente ben fatte e dettagliate, da non dimenticare i mostri che nei due racconti sono onnipresenti, ben rappresentati e ideati con molta creatività, il loro colore nero è pesante quasi a trapassare le pagine: sublime.
I dettagli sono il sale di queste tavole, ognuna è carica di accorgimenti che vanno colti osservando il tratto fantasioso e preciso dell’autore, ogni personaggio possiede le sue peculiarità, non vedo l’ora di ammirare gli altri nel terzo volume, dove vorrei saperne di più anche del passato di Shin.
