your name.
"I ricordi svaniscono, ma i sentimenti rimangono."
Your name
Ci troviamo davanti a un’opera che unisce romanticismo, dramma, elementi sovrannaturali e una forte componente emotiva.
La trama ruota attorno a due ragazzi: Mitsuha, una studentessa di campagna che sogna di vivere nella grande città, e Taki, uno studente di Tokyo che vive una vita frenetica tra scuola, amici e lavoretti part-time. Senza alcun motivo apparente, i due cominciano a scambiarsi misteriosamente i corpi, a vivere l’uno la vita dell’altra, senza sapere neppure il nome dell’altro.
Dopo un iniziale smarrimento, Mitsuha e Taki iniziano a comunicare lasciandosi appunti e messaggi. Nasce così un legame profondo e inspiegabile, che va oltre la distanza, oltre il tempo, oltre ogni logica.
L’opera si trasforma presto da una commedia adolescenziale a qualcosa di molto più intenso e drammatico. Quando tutto sembra prendere una piega più stabile, arriva la svolta narrativa che cambia tutto, mettendo alla prova le emozioni del lettore e ribaltando completamente l’equilibrio.
Il tono cambia, diventando più malinconico, più serio, e ci si ritrova a fare i conti con la fragilità della memoria, con il peso del destino e con l’urgenza di voler ricordare qualcuno che sembra svanire un po’ alla volta.
Tematicamente "Your Name" è ricco di spunti, il concetto di connessione invisibile tra le persone, l’inevitabilità del tempo, il rimpianto, il desiderio. E dietro alla dolcezza e ai momenti teneri, si nasconde una tristezza latente, che cresce pagina dopo pagina.
Il concetto di identità, chi siamo quando non siamo nel nostro corpo? Come ci definiamo senza un volto, un nome, un tempo?
Poi c’è il tema del destino, inteso non come qualcosa di scritto, ma come qualcosa che ci chiama. Che ci lega a qualcuno, anche senza sapere chi sia.
Fortissima anche la riflessione sulla memoria: quanto può restare vivo un ricordo che non ha un nome? L’opera gioca molto con l’idea di ciò che resta anche quando la mente dimentica.
I personaggi sono ben scritti e riescono a coinvolgere. Mitsuha, forte e fragile allo stesso tempo, rappresenta il desiderio di evadere, di non restare incatenata a un destino già scritto. Taki, più impulsivo emotivamente ma allo stesso tempo concreto e con i piedi per terra, è invece la parte razionale che si ritrova trascinata in qualcosa che non può spiegare ma che sente più reale di qualsiasi altra cosa.
A livello artistico, il manga è davvero molto bello. Le tavole sono curate, i paesaggi mozzafiato, e alcune vignette riescono a comunicare una malinconia profonda anche senza bisogno di parole.
Nonostante sia l’adattamento cartaceo di una pellicola animata, riesce comunque a reggersi benissimo in piedi da solo, offrendo un’esperienza emotiva altrettanto valida.
In conclusione, Your Name è un’opera che riesce a toccare le corde giuste. Parla d’amore, sì, ma lo fa in modo delicato, struggente, quasi poetico. È una storia che parla di legami invisibili, di speranze, di promesse fatte nel silenzio.
Una lettura che consiglio a chi ha voglia di emozionarsi, di lasciarsi coinvolgere, e soprattutto a chi crede che esistano connessioni che vanno oltre tutto, anche oltre il tempo.
VOTO: 9.1
Your name
Ci troviamo davanti a un’opera che unisce romanticismo, dramma, elementi sovrannaturali e una forte componente emotiva.
La trama ruota attorno a due ragazzi: Mitsuha, una studentessa di campagna che sogna di vivere nella grande città, e Taki, uno studente di Tokyo che vive una vita frenetica tra scuola, amici e lavoretti part-time. Senza alcun motivo apparente, i due cominciano a scambiarsi misteriosamente i corpi, a vivere l’uno la vita dell’altra, senza sapere neppure il nome dell’altro.
Dopo un iniziale smarrimento, Mitsuha e Taki iniziano a comunicare lasciandosi appunti e messaggi. Nasce così un legame profondo e inspiegabile, che va oltre la distanza, oltre il tempo, oltre ogni logica.
L’opera si trasforma presto da una commedia adolescenziale a qualcosa di molto più intenso e drammatico. Quando tutto sembra prendere una piega più stabile, arriva la svolta narrativa che cambia tutto, mettendo alla prova le emozioni del lettore e ribaltando completamente l’equilibrio.
Il tono cambia, diventando più malinconico, più serio, e ci si ritrova a fare i conti con la fragilità della memoria, con il peso del destino e con l’urgenza di voler ricordare qualcuno che sembra svanire un po’ alla volta.
Tematicamente "Your Name" è ricco di spunti, il concetto di connessione invisibile tra le persone, l’inevitabilità del tempo, il rimpianto, il desiderio. E dietro alla dolcezza e ai momenti teneri, si nasconde una tristezza latente, che cresce pagina dopo pagina.
Il concetto di identità, chi siamo quando non siamo nel nostro corpo? Come ci definiamo senza un volto, un nome, un tempo?
Poi c’è il tema del destino, inteso non come qualcosa di scritto, ma come qualcosa che ci chiama. Che ci lega a qualcuno, anche senza sapere chi sia.
Fortissima anche la riflessione sulla memoria: quanto può restare vivo un ricordo che non ha un nome? L’opera gioca molto con l’idea di ciò che resta anche quando la mente dimentica.
I personaggi sono ben scritti e riescono a coinvolgere. Mitsuha, forte e fragile allo stesso tempo, rappresenta il desiderio di evadere, di non restare incatenata a un destino già scritto. Taki, più impulsivo emotivamente ma allo stesso tempo concreto e con i piedi per terra, è invece la parte razionale che si ritrova trascinata in qualcosa che non può spiegare ma che sente più reale di qualsiasi altra cosa.
A livello artistico, il manga è davvero molto bello. Le tavole sono curate, i paesaggi mozzafiato, e alcune vignette riescono a comunicare una malinconia profonda anche senza bisogno di parole.
Nonostante sia l’adattamento cartaceo di una pellicola animata, riesce comunque a reggersi benissimo in piedi da solo, offrendo un’esperienza emotiva altrettanto valida.
In conclusione, Your Name è un’opera che riesce a toccare le corde giuste. Parla d’amore, sì, ma lo fa in modo delicato, struggente, quasi poetico. È una storia che parla di legami invisibili, di speranze, di promesse fatte nel silenzio.
Una lettura che consiglio a chi ha voglia di emozionarsi, di lasciarsi coinvolgere, e soprattutto a chi crede che esistano connessioni che vanno oltre tutto, anche oltre il tempo.
VOTO: 9.1
Questa recensione contiene alcuni spoiler sulla trama.
"Your name" è una trasposizione dall'omonimo film (titolo originale "Kimi no Na wa") scritto da Makoto Shinkai e disegnato da Ranmaru Kotone. In Italia è edito da J-pop e lo si può trovare direttamente in un box da tre volumi.
La trama è abbastanza semplice, abbiamo due protagonisti: Mitshua, ragazza liceale di campagna che vorrebbe vivere in città, e Taki, ragazzo liceale di Tokyo. Un giorno lei sogna di essere un ragazzo, e lui sogna di essere una ragazza. Le vicende di questa storia iniziano un mese dopo la caduta di una cometa, cosa che non si verificava da mille anni. I due protagonisti presto si accorgono che varie volte alla settimana "si scambiano" e vivono la loro giornata al posto dell'altro. Lui ormai infatuato di lei, cercherà di trovare Mitshua ma si accorgerà che lei è morta anni prima durante la caduta della cometa, troverà poi modo di ripristinare la situazione evitando che lei muoia.
I personaggi di questa serie sono pochi, considerando i due protagonisti, qualche parente e i loro amici, personalmente non ho trovato sviluppi interessanti in loro, a volte davano l'idea di essere veramente forzati come nel far cose perché devono farle e basta.
Nelle ambientazioni nulla di particolare, le vicende si svolgono principalmente tra Tokyo e il paese dov'è caduta la cometa.
Riguardo le tavole posso dire che i disegni sono buoni, nulla di memorabile ma neanche inguardabili.
Nel complesso posso dire che non mi è piaciuto per nulla questo manga, non sono riuscito a trovare tutta questa profondità che ho letto anche in altre recensioni, mi è parsa semplicemente banale, una storia d'amore forzata, l'idea di base è anche buona, ma lo vedo molto per un pubblico più immaturo. Per chi è più veterano e cerca qualche emozione più profonda, la serie potrebbe rimane veramente infantile e scontata, fossa stata scritta con un verso più adulto, magari avrebbe avuto un riscontro diverso. L'unica cosa positiva è che ho preso il box usato a meno di €5, l'avessi preso a prezzo pieno me ne sarei pentito veramente.
"Your name" è una trasposizione dall'omonimo film (titolo originale "Kimi no Na wa") scritto da Makoto Shinkai e disegnato da Ranmaru Kotone. In Italia è edito da J-pop e lo si può trovare direttamente in un box da tre volumi.
La trama è abbastanza semplice, abbiamo due protagonisti: Mitshua, ragazza liceale di campagna che vorrebbe vivere in città, e Taki, ragazzo liceale di Tokyo. Un giorno lei sogna di essere un ragazzo, e lui sogna di essere una ragazza. Le vicende di questa storia iniziano un mese dopo la caduta di una cometa, cosa che non si verificava da mille anni. I due protagonisti presto si accorgono che varie volte alla settimana "si scambiano" e vivono la loro giornata al posto dell'altro. Lui ormai infatuato di lei, cercherà di trovare Mitshua ma si accorgerà che lei è morta anni prima durante la caduta della cometa, troverà poi modo di ripristinare la situazione evitando che lei muoia.
I personaggi di questa serie sono pochi, considerando i due protagonisti, qualche parente e i loro amici, personalmente non ho trovato sviluppi interessanti in loro, a volte davano l'idea di essere veramente forzati come nel far cose perché devono farle e basta.
Nelle ambientazioni nulla di particolare, le vicende si svolgono principalmente tra Tokyo e il paese dov'è caduta la cometa.
Riguardo le tavole posso dire che i disegni sono buoni, nulla di memorabile ma neanche inguardabili.
Nel complesso posso dire che non mi è piaciuto per nulla questo manga, non sono riuscito a trovare tutta questa profondità che ho letto anche in altre recensioni, mi è parsa semplicemente banale, una storia d'amore forzata, l'idea di base è anche buona, ma lo vedo molto per un pubblico più immaturo. Per chi è più veterano e cerca qualche emozione più profonda, la serie potrebbe rimane veramente infantile e scontata, fossa stata scritta con un verso più adulto, magari avrebbe avuto un riscontro diverso. L'unica cosa positiva è che ho preso il box usato a meno di €5, l'avessi preso a prezzo pieno me ne sarei pentito veramente.
"Musubi è il vecchio modo con cui chiamavamo il Dio locale. Questa parola ha un significato profondo. Intrecciare i fili è Musubi. La connessione tra le persone è Musubi. Lo scorrere del tempo è Musubi. Tutti questi sono i poteri della divinità, dunque le corde intrecciate che noi creiamo, rappresentano una delle forme della divinità stessa e il flusso del tempo. Convergono e prendono forma, si intrecciano e si aggrovigliano, a volte si sciolgono, a volte si spezzano, per poi legarsi nuovamente. Questo è Musubi, questo è il tempo..."
Due individui possono davvero essere destinati a stare insieme? Il grande filo rosso che caratterizza la nostra esistenza è costantemente tartassato e influenzato dalle scelte che perseguiamo e dagli atteggiamenti e comportamenti che gli altri mostrano nei nostri confronti. Dunque, viene spontaneo chiedersi in che misura il destino incide sui nostri legami e soprattutto se esiste davvero questa spinta primordiale che noi definiamo destino... almeno all'apparenza l'essere umano sembrerebbe avere la possibilità di scegliere con quali individui interagire, di distinguere cosa è giusto da cosa è sbagliato, di indirizzare la propria vita su degli specifici percorsi culturali, sociali o professionali e di perseguire i propri ideali. Tuttavia quando entrano in gioco i problemi e le difficoltà, la situazione comincia a subire una piega completamente diversa rispetto agli standard, diventa più difficile realizzare tutto ciò che ci siamo ripromessi, è più complicato portare a termine quello che abbiamo pianificato con la persona amata. Sebbene Taki e Mitsuha abbiano vissuto sempre e solo di mere sensazioni, non si sono mai arresi, gradualmente sono diventati sempre più curiosi della vita che rispettivamente conduceva l'altro, nonostante vivessero in due ambienti diametralmente opposti e tristemente lontani. Chiunque dei due avrebbe potuto decidere di intraprendere la strada più semplice, ovvero quella, metaforicamente parlando, di prendere una forbice e tagliare definitivamente il famoso filo rosso che da sempre li lega. Anche nel momento in cui si sono perse le memorie di che cosa rappresentasse l'uno dell'altro e soprattutto chi rispettivamente fossero, il loro legame non è scomparso, non si è dissolto nel nulla, ha continuato a coesistere in maniera duratura e predominante all'interno dei loro turbati animi. Questo è il potere del Musubi... per quanto il loro filo rosso fosse stato colpito, stramazzato e scosso dai pericoli e dalle difficoltà, il legame è riuscito ad avere la meglio su tutti e tutto!
In questo frangente, il Maestro Makoto Shinkai ha esaltato nel migliore dei modi le caratteristiche del sentimento amoroso, costruendo oltretutto, una narrazione molto interessante, impregnata di mistero e tanta tradizione. In effetti, dopo la concettualizzazione estremamente realistica e cruda dell'amore, all'interno di un'altra delle sue più importanti opere, Byousoku 5 Centimeter, era necessaria una rivisitazione originale dell'amore.
Dopotutto ci troviamo di fronte ad un paradosso soggettivo e senza una specifica soluzione:
se da una parte la DISTANZA e il TEMPO sono due strumenti fondamentali per prima eliminare e distruggere i sentimenti provati e poi lenire e rimarginare le ferite amorose dell'individuo, dall'altra parte, la VOLONTA' e la DETERMINAZIONE sono quelle espressioni della nostra personalità che ci consentono di poter affrontare tranquillamente sia la distanza che il tempo. Arrivati a questo punto, la risposta sembrerebbe ovvia, tuttavia non bisogna dimenticare che l'essere umano vive all'interno della realtà... dunque quell'alone di magia e impossibile presente all'interno di Kimi no Na wa, non appartengono alla nostra realtà, al nostro mondo e non possiamo appellarci a strumenti simili per risolvere i nostri problemi. Le storie di Takagi e Mitsuha e di Takaki e Akari rappresentano i due poli opposti dell'amore, ognuno dei quali nasconde le proprie verità e allo stesso tempo i propri aspetti negativi.
Leggere il manga è stato davvero un piacere, di una scorrevolezza e bellezza assoluta, l'ho terminato tutto di un fiato. Ovviamente la lettura non mi ha coinvolto ed emozionato allo stesso modo come nel caso dell'anime, tuttavia avendo già visto un paio di volte il lungometraggio, penso sia anche piuttosto naturale un effetto di abituazione simile. Anche i disegni mi sono piaciuti e rispecchiano alla perfezione quanto visto all'interno dell'anime.
Consiglio assolutamente la lettura dei tre volumi se desiderate farvi coinvolgere da una bella storia d'amore difficile e passionale. Ho deciso di non acquistare i volumi singolarmente, ma di prendere direttamente il Box con i tre volumi, essendo molto più bello e carino da tenere negli scaffali.
Adesso vi starete chiedendo che manca la risposta sulla questione del destino: ebbene, nella mia prospettiva non esiste una specifica risposta alla domanda, si tratta semplicemente di ciò in cui vogliamo credere... dunque lascio a voi prendere una decisione!
Il mio voto finale è 9!
Due individui possono davvero essere destinati a stare insieme? Il grande filo rosso che caratterizza la nostra esistenza è costantemente tartassato e influenzato dalle scelte che perseguiamo e dagli atteggiamenti e comportamenti che gli altri mostrano nei nostri confronti. Dunque, viene spontaneo chiedersi in che misura il destino incide sui nostri legami e soprattutto se esiste davvero questa spinta primordiale che noi definiamo destino... almeno all'apparenza l'essere umano sembrerebbe avere la possibilità di scegliere con quali individui interagire, di distinguere cosa è giusto da cosa è sbagliato, di indirizzare la propria vita su degli specifici percorsi culturali, sociali o professionali e di perseguire i propri ideali. Tuttavia quando entrano in gioco i problemi e le difficoltà, la situazione comincia a subire una piega completamente diversa rispetto agli standard, diventa più difficile realizzare tutto ciò che ci siamo ripromessi, è più complicato portare a termine quello che abbiamo pianificato con la persona amata. Sebbene Taki e Mitsuha abbiano vissuto sempre e solo di mere sensazioni, non si sono mai arresi, gradualmente sono diventati sempre più curiosi della vita che rispettivamente conduceva l'altro, nonostante vivessero in due ambienti diametralmente opposti e tristemente lontani. Chiunque dei due avrebbe potuto decidere di intraprendere la strada più semplice, ovvero quella, metaforicamente parlando, di prendere una forbice e tagliare definitivamente il famoso filo rosso che da sempre li lega. Anche nel momento in cui si sono perse le memorie di che cosa rappresentasse l'uno dell'altro e soprattutto chi rispettivamente fossero, il loro legame non è scomparso, non si è dissolto nel nulla, ha continuato a coesistere in maniera duratura e predominante all'interno dei loro turbati animi. Questo è il potere del Musubi... per quanto il loro filo rosso fosse stato colpito, stramazzato e scosso dai pericoli e dalle difficoltà, il legame è riuscito ad avere la meglio su tutti e tutto!
In questo frangente, il Maestro Makoto Shinkai ha esaltato nel migliore dei modi le caratteristiche del sentimento amoroso, costruendo oltretutto, una narrazione molto interessante, impregnata di mistero e tanta tradizione. In effetti, dopo la concettualizzazione estremamente realistica e cruda dell'amore, all'interno di un'altra delle sue più importanti opere, Byousoku 5 Centimeter, era necessaria una rivisitazione originale dell'amore.
Dopotutto ci troviamo di fronte ad un paradosso soggettivo e senza una specifica soluzione:
se da una parte la DISTANZA e il TEMPO sono due strumenti fondamentali per prima eliminare e distruggere i sentimenti provati e poi lenire e rimarginare le ferite amorose dell'individuo, dall'altra parte, la VOLONTA' e la DETERMINAZIONE sono quelle espressioni della nostra personalità che ci consentono di poter affrontare tranquillamente sia la distanza che il tempo. Arrivati a questo punto, la risposta sembrerebbe ovvia, tuttavia non bisogna dimenticare che l'essere umano vive all'interno della realtà... dunque quell'alone di magia e impossibile presente all'interno di Kimi no Na wa, non appartengono alla nostra realtà, al nostro mondo e non possiamo appellarci a strumenti simili per risolvere i nostri problemi. Le storie di Takagi e Mitsuha e di Takaki e Akari rappresentano i due poli opposti dell'amore, ognuno dei quali nasconde le proprie verità e allo stesso tempo i propri aspetti negativi.
Leggere il manga è stato davvero un piacere, di una scorrevolezza e bellezza assoluta, l'ho terminato tutto di un fiato. Ovviamente la lettura non mi ha coinvolto ed emozionato allo stesso modo come nel caso dell'anime, tuttavia avendo già visto un paio di volte il lungometraggio, penso sia anche piuttosto naturale un effetto di abituazione simile. Anche i disegni mi sono piaciuti e rispecchiano alla perfezione quanto visto all'interno dell'anime.
Consiglio assolutamente la lettura dei tre volumi se desiderate farvi coinvolgere da una bella storia d'amore difficile e passionale. Ho deciso di non acquistare i volumi singolarmente, ma di prendere direttamente il Box con i tre volumi, essendo molto più bello e carino da tenere negli scaffali.
Adesso vi starete chiedendo che manca la risposta sulla questione del destino: ebbene, nella mia prospettiva non esiste una specifica risposta alla domanda, si tratta semplicemente di ciò in cui vogliamo credere... dunque lascio a voi prendere una decisione!
Il mio voto finale è 9!
Ora che l’ho terminato, posso dare ragione ai tanti che me l’avevano consigliato: «Your name.» è magnifico. Ho divorato il manga, ho letto i tre volumi tutti di un fiato e mi sono emozionato.
Bisogna fare i complimenti a Makoto Shinkai per aver inventato una storia particolare, delicata, commovente, che mischia reale e soprannaturale e sa entrarti nelle viscere. Avrei voluto davvero che «Your name.» continuasse ancora e ancora, per poter approfondire i sentimenti, le vicende di Taki Tachibana e Mitsuha Miyamizu.
Lui nel corpo di lei, lei nel corpo di lui, i sogni come canale di scambio, una cometa che può cambiare il corso del destino e un amore a distanza che cresce giorno dopo giorno, in attesa di un incontro all’apparenza impossibile. Di ingredienti per restare incollati alle pagine ce ne sono, eccome se ce ne sono.
Assegno pertanto un voto altissimo al manga, ossia un bel 9,5. Il massimo non lo do solo perché, a parer mio, in certi passi la narrazione non è fluidissima. Una goccia, però, in mezzo ad un mare di emozioni. Emozioni che consiglio di leggere e provare a chiunque non conoscesse il capolavoro «Your name.».
Bisogna fare i complimenti a Makoto Shinkai per aver inventato una storia particolare, delicata, commovente, che mischia reale e soprannaturale e sa entrarti nelle viscere. Avrei voluto davvero che «Your name.» continuasse ancora e ancora, per poter approfondire i sentimenti, le vicende di Taki Tachibana e Mitsuha Miyamizu.
Lui nel corpo di lei, lei nel corpo di lui, i sogni come canale di scambio, una cometa che può cambiare il corso del destino e un amore a distanza che cresce giorno dopo giorno, in attesa di un incontro all’apparenza impossibile. Di ingredienti per restare incollati alle pagine ce ne sono, eccome se ce ne sono.
Assegno pertanto un voto altissimo al manga, ossia un bel 9,5. Il massimo non lo do solo perché, a parer mio, in certi passi la narrazione non è fluidissima. Una goccia, però, in mezzo ad un mare di emozioni. Emozioni che consiglio di leggere e provare a chiunque non conoscesse il capolavoro «Your name.».
Ho acquistato questa serie in box e l'ho trovata talmente coinvolgente ed intrigante che l'ho letta tutta d'un fiato in una sola volta. La trama è infatti originale, avvincente, carica di emozioni e conta colpi di scena che mi hanno personalmente molto sorpresa. Il titolo riassume alla perfezione il contenuto della storia e ho apprezzato anche il finale (cosa rara), che secondo me conclude il fumetto in maniera magnifica ed equilibrata, senza lasciare il malcontento e senza scendere in ovvietà e banalità trite e ritrite. I disegni non sono da meno: sono semplici ma al contempo molto belli e ben delineati, anche se ritengo che le poche pagine a colori presenti sui due primi numeri (sul terzo no e non mi spiego il perché) potessero essere sfruttate meglio. Unica pecca di un'opera che si presenta tuttavia come una lettura scorrevole e davvero piacevole oltreché che toccante.
Dal mio punto di vista è un manga che non può mancare nella propria libreria!
Dal mio punto di vista è un manga che non può mancare nella propria libreria!