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Utente6010

Volumi letti: 14/14 --- Voto 7,5
Questo manga mi ha davvero fatto provare sentimenti contrastanti.

* Trama e storia *
Siamo a un matrimonio in cui il protagonista, Futaro, sta per sposarsi con una tizia. I due parlottano e tornano a pensare a quanto successo alle superiori qualche anno prima.
Chi è la tizia? Beh, il manga sta tutto lì… praticamente è la versione giapponese di “How I met your mother”.
In che senso? Di cosa stiamo parlando?
Beh, di cinque gemelle identiche. A scanso di equivoci, non solo identiche nel senso di “monozigote”, ma nel senso di “pressoché indistinguibili” e “sembrano dei cloni”. Ve lo dico perché la cosa non è del tutto immediatamente evidente e se si manca di cogliere questo aspetto nei primi numeri alcune situazioni appaiono quasi surreali. Comunque siamo in seconda superiore e la storia parla di queste cinque ragazze, tutte con personalità borderline che avrebbero urgentemente bisogno di un supporto psicologico (o di un giro di scappellotti in alcuni casi, come dicevano i genitori a noi dinosauri), che hanno spesso reazioni contraddittorie o eccessive, che avrebbero bisogno di essere affiancate da un adulto, da un tutore, da qualcuno di affidabile e maturo e che invece sono tranquillamente abbandonate a loro stesse, e soprattutto a piede libero. Queste cinque bizzarre figure un po’ troppo sopra le righe hanno risultati scolastici talmente deludenti da rischiare seriamente di compromettere la loro carriera scolastica. La situazione è disperata e quindi il loro ricco padre costantemente al lavoro decide di assumere lo studente più bravo della scuola come loro insegnante, strapagandolo. Ovviamente parliamo del poverissimo e indebitato Futaro, di principi granitici, di etica lavorativa impeccabile e che ha disperato bisogno di denaro per mantenere la famiglia. Futaro farà tutto il possibile per essere degno del compito assegnatogli: portare le ragazze a diplomarsi.
Insomma, le 5 gemelle vivono sotto lo stesso tetto, sono più o meno sempre assieme, dichiarano di essere unite come una cosa sola, quindi dovrebbero quantomeno capirsi al volo, epperò evidentemente tra loro non parlano. E quindi tutta la prima parte del manga ruota sostanzialmente attorno al fatto che Futaro fa “qualcosa” con una, ci sono reazioni di vario tipo ma alla fine tutto resta sempre uguale, pochi sviluppi, Futaro si tiene i propri segreti e lo stesso fanno le singole gemelle.
N.B. Con “qualcosa” non intendo niente di sconcio, perché TQQ è un manga per adolescenti assolutamente puritano e privo di ecchi, parliamo quindi di piccoli malintesi, tipo che finisce per errore nello stesso letto di una delle gemelle, o che si incontra per caso nel bosco con un’altra... roba del genere.
Insomma, pare proprio che l’unico stratagemma conosciuto dall’autore per far avanzare la trama sia ricorrere a equivoci, a sviste, a non detti, alla timidezza, a gente che “non si accorge”, a “come siamo finiti in questa situazione”, o a circostanze al limite del surreale (con i capelli biondi non ti avevo riconosciuto!). Siamo d’accordo che i manga harem fondano la propria esistenza proprio su questo tipo di stratagemmi, ma per qualche motivo qui, nella prima parte, ho percepito un vero e proprio senso di fastidio e insofferenza mano a mano che la storia andava avanti. Forse perché davvero l’intero impianto è unicamente basato su stratagemmi narrativi e deus ex machina, e non c’è mai un’evoluzione che passi per vie più normali e, se vogliamo, realistiche.
E’ come se l’autore vivesse con la costante pressione della chiusura della serie, e quindi la perenne necessità di stupire il lettore con qualche trovata che reputa geniale, con colpi di scena, sparigliando le carte, per poi dirgli: “Non te l’aspettavi questa eh?”.
Insomma, la mia percezione di TQQ nei primi 3-4 numeri, era di sentirlo trasudare un miasma cringe da ogni poro di cellulosa di cui sono composti i volumetti. Ad ogni modo mano a mano che si va avanti la serie migliora e i volumi fino al 10-11 sono piuttosto piacevoli, anche se ogni tanto mi sono trovato a infastidirmi per la stupidità di uno o l’altro personaggio. E comunque anche qui le trovate un po’ tirate per i capelli non mancano eh...
In questa fase centrale assume anche maggiore importanza il ruolo della “bambina”: il Futaro di 5 anni prima, in gita a Kyoto, aveva conosciuto questa bambina che gli aveva cambiato la vita, redimendolo dalla brutta piega che aveva preso. Ma… una bambina? Tipo Love Hina? Tipo Masamune? Tipo Nisekoi? Sì. Tipo. Ma qui è un po’ più in sordina questa storia, sta nel background e torna solo di tanto in tanto. Diciamo che fa da sottofondo allo sviluppo degli eventi e per buona parte del tempo non è troppo invadente.
Arriviamo quindi agli ultimi volumi. Durante la stesura di questi, se non ho capito male leggendo in rete, la moglie dell’autore era incinta, cosa che ha inciso non poco. Le trame diventano un po’ ripetitive e alcune parti che avrebbero potuto essere elaborate meglio (un incontro davvero importante delle gemelle, i primi momenti dopo la scelta della ragazza vincente, la fine della scuola, il matrimonio stesso) sono invece tagliate a fette grosse e fin troppo velocemente. Ci sarebbe stato materiale per almeno altri 2 o 3 volumi se Negi Haruba avesse voluto concludere l’opera con la calma che avrebbe meritato. E non mi sarebbe dispiaciuto vedere i due sposi in atteggiamenti un po’ affettuosi, o che l’autore indagasse almeno superficialmente il loro rapporto. E invece niente… #mainagioia

* Sviluppo dei personaggi *
Nel corso dei 14 volumi tutti i sei personaggi principali cambiano tantissimo ed evolvono in modo piuttosto graduale e credibile. Dei personaggi viene anche fatta una bella analisi e viene dettagliato per ciascuno un background di eventi piuttosto ricco.
Futaro, come lecito attendersi da questo tipo di manga, ha uno sviluppo che lo porta dall’essere un’ameba anaffettiva secchiona e priva di una vita sociale a dare invece un valore concreto al tempo trascorso con le ragazze. E’ proprio evidente come da un certo punto prenda ad apprezzare apertamente i momenti trascorsi con le gemelle, a mettersi in gioco e a cercare attivamente di costruire dei ricordi legati agli aspetti sociali della scuola, alle amicizie e, addirittura, rivalutando completamente la propria posizione sugli amori scolastici.
Le cinque ragazze partono molto male, per il mio gusto, per il modo in cui vengono proposte. Nei primi volumi sono a dir poco fastidiose. Insopportabili. Realmente esagerate. E allo stesso modo estreme ed esagerate sono le loro reazioni per buona parte della narrazione. Col proseguire dei volumi tuttavia alcuni spigoli vengono smussati e devo ammettere che ho iniziato ad apprezzarle molto. In particolare un lavoro davvero pregevole è stato fatto per Nino e Miku.
Ah, tranne Ichika. Ichika non l’ho mai sopportata.
Ad ogni modo presto o tardi finiscono tutte per innamorarsi del protagonista, dopotutto la storia è quella, e tutte hanno una qualche forma di maturazione nel corso dei volumi. In alcuni casi la crescita è più evidente, in altri meno. Il rapporto tra loro è comunque il vero aspetto centrale dell’opera, più ancora che l’harem. E’ talmente centrale che l’ultimo volumetto, che parla del matrimonio, è più incentrato sulle gemelle che sul rapporto tra i due sposi (anzi, di questo sostanzialmente non se ne parla).

* Disegni *
Poco da dire: TQQ è disegnato molto bene.
Le ragazze sono tutte graziose e piacevoli, i visi sono espressivi, le figure armoniche e proporzionate, gli abiti sempre piuttosto curati.
Qua e là c’è qualche tavola che mi è parsa un po’ più grezza e forse nei volumi finali si poteva limitare un po’ l’uso delle tavole grandi. Ma quello è più un problema di storyboard, secondo me, perché comunque è difficile recriminare sul risultato visivo.
Tavole bianche o spoglie non ho memoria di averne viste, e quindi non posso che promuovere a pieni voti l’opera di Negi Haruba sotto questo aspetto.

* Dialoghi e scrittura *
I dialoghi si mantengono quasi sempre su livelli medi. Semplici, chiari, non ci sono momenti di introspezione particolarmente profonda e non ci sono momenti che scadono nel becero. Però in tutta onestà ho trovato che Futaro abbia alcune uscite particolarmente infelici, indelicate e anche piuttosto grossolane. Per esempio in più di un caso dà della stupida a Itsuki in un modo piuttosto fastidioso, e in un’occasione si riferisce a Yotsuba con un rozzo “e le altre stupide dove sono?”.
Posso supporre che nell’originale venga utilizzato “baka”, che è vero che significa stupido, ma nella traduzione in italiano a me suona molto pesante. Mi suona proprio come un insulto bello e buono. Con una specie di sovrastruttura non detta del tipo “sei stupida quindi non vali niente e non meriti rispetto”. Forse questo è dettato da un mio problema di eccessiva sensibilità, ma tant’è, Futaro pare aver ricevuto un’educazione piuttosto sommaria se dovessi valutarlo da questo modo altezzoso di esprimersi.
E comunque, caro il mio sapientone, conosco gente che ti farebbe ingoiare i denti per una frase del genere. 🤣
Però ammetto che se fosse un problema di adattamento non avrei saputo io per primo come uscirne. “Sei ottusa”, “sei tarda” o “sei stordita” non è che abbiano un appeal tanto migliore…
Insomma, diciamo che nel complesso va tutto bene, ma in alcuni punti c’è qualche calo di stile che fa apparire Futaro un po’ subumano e un po’ troppo sopra le righe.

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* In definitiva *
Ancora non ho capito se questo manga mi sia davvero piaciuto o no.
Mi ha fatto arrabbiare tantissimo in alcuni punti, coinvolto e commosso in altri. E’ stato una girandola di emozioni che in parte dipendevano da ciò che leggevo, ma non di rado dagli artifici narrativi adottati dall’autore.
Ho odiato Futaro e ho odiato le gemelle. Poi ho imparato ad apprezzarli. E alla fine adesso un po’ mi mancano. Se non altro posso dire che un “impatto emotivo” di qualche tipo c’è stato.


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kotatsu

Volumi letti: 14/14 --- Voto 7,5
Questo manga è stato in grado di regalarmi momenti di spensieratezza, divertimento, allegria e commozione. Allora perché non ho dato il massimo dei voti, ma un risicato sette e mezzo?

La storia è già stata ripresa dalle altre recensioni e non ha nulla di diverso dalle altre commedie scolastiche incentrate su un singolo protagonista maschile che si trova ad avere a che fare con un numero di protagoniste femminili che va da due in su e che rientra nel cosiddetto, a mio parere un po' screditante, genere "harem".

La grande capacità di Negi Aruba è la narrazione che ha costruito intorno a una trama tutto sommato banale, sviluppando la storia su tre assi temporali che si ricongiungono in più punti e che permettono al lettore di immedesimarsi con i personaggi e con le loro storie e i loro desideri, facendo leva su elementi emotivi universali come l'amore, l'affetto, il timore della perdita, la gelosia. A ben vedere infatti il manga non ha nulla di speciale né di particolarmente innovativo, ma beneficia di una scrittura robustissima e della straordinaria capacità dell'autore di definire e sviluppare i caratteri e le interazioni umane tra adolescenti. Nel mio caso, nonostante le perplessità che ho esposto, mi sono ritrovato a leggere il manga dalla prima all'ultima pagina ben tre volte, tanto è ben scritto, scorrevole e coinvolgente.

Va assolutamente letto da chi ha apprezzato i classici del genere come "Orange Road" o "Video Girl Ai" o "Amarsi Lasciarsi", per fare esempi di opere molto diverse tra loro, ma che hanno alla base storie incentrate sui personaggi e sui loro sentimenti.

Felpato12

Volumi letti: 14/14 --- Voto 9
C’è una tendenza che, nel vastissimo mondo del fumetto e dell’animazione giapponese, sta spopolando, soprattutto negli ultimi anni. La tendenza a “serializzare” anime, che si conformano perfettamente agli omonimi manga da cui sono tratti. Trame identiche e stesse ambientazioni, con la sola accortezza di qualche taglio, utile ad eliminare scene di poco rilievo. Questo è il motivo per cui, ed io sono il primo, le persone che si interessano ad un’opera, o leggono il manga, o si godono l’anime, non vigendo l’esigenza di fare entrambe le cose. Diventa, quindi, sempre più raro trovare qualcuno che si appassioni talmente tanto ad un titolo, da seguirne gli sviluppi del fumetto e della serie animata. Spesso e volentieri, se ciò accade, è per l’irrefrenabile desiderio di conoscere il finale di una storia, che si potrebbe altresì conoscere, ma aspettando uno o più anni per l’uscita dell’anime, lampante è il caso di "Attack on Titan". Eppure, come spesso accade, arriva quell’opera che ti colpisce nel cuore e chiede a gran voce di essere letta e visionata. Per me, questo è stato il caso di "The Quintessential Quintuplets", manga serializzato da JPOP, tra il 2017 e il 2020, di cui esiste la trasposizione animata che conta due stagioni e il film conclusivo in uscita il 20 maggio 2022 in Giappone.

Nulla di ciò che leggerete, sfogliando le pagine di questo manga, suonerà alle vostre orecchie come qualcosa di nuovo o innovativo, anzi, tutt'altro. La vera novità sta nel dare vita alla solita storia liceale di innamoramenti e turbamenti giovanili, in cui sono coinvolte cinque e ripeto cinque sorelle gemelle, che ancora mi chiedo come siano uscite dal grembo di una sola donna, ma su questo possiamo sorvolare. Andando con ordine, il protagonista della storia è Futaro Uesugi, il solito ragazzo con la soglia della popolarità sotto lo zero e una media voto alle stelle, tanto da essere lo studente migliore della scuola. Voti da primo della classe; vita sociale ai minimi storici, se non per i rapporti familiari che intrattiene con la sorella e il padre e una situazione economica non invidiabile; sono queste le sue “peculiarità”. Un giorno, però, gli si presenta una grande occasione, la possibilità di fare da insegnante privato a casa Nakano, lavoro trovatogli dal padre e che sembra pagare bene. Arrivato in questa casa scopre, però, con suo grande disappunto, che dovrà dare lezioni non ad una, bensì a cinque ragazze, tutte gemelle, svampite e incapaci nello studio allo stesso modo. Inizialmente, l’impopolarità scolastica, lo perseguita anche presso la dimora Nakano, eppure, come potete ben immaginare, un ragazzo a casa di cinque bellissime e dannatamente simili gemelle farà, ben presto, strage di cuori. Tant’è, e questo lo si scopre sin da subito, che qualche anno dopo aver fatto la loro conoscenza, Uesugi sposa una delle sorelle Nakano. Per scoprire chi è la fortunata, non vi resta che leggere i quattordici volumi del manga che, a parer mio, vanno giù che è una bellezza. Merito, questo, anche dei disegni di Negi Haruba, che col suo tratto pulito e ordinato, ci ha regalato delle tavole perfette e dato vita a character design minimal, ma di grande effetto.

La storia è di una semplicità unica e, farcita dei soliti cliché, potrebbe presentarci un manga anonimo e uguale a tutti gli altri dello stesso genere. A fare la differenza, però, è la vastità di sketch che l’autore ha avuto la possibilità di proporci, grazie alla presenza delle cinque gemelle, perno indiscusso e punto di forza del manga, che, con i loro caratteri e modi diversi di vivere la vita, aprono ad un ventaglio ampissimo di soluzioni.

Ichika, la primogenita. A renderla diversa da tutte le altre, almeno esteticamente, sono i suoi capelli corti, che la rendono inconfondibile. In quanto “sorella maggiore”, tende sempre la sua mano verso le altre, che vedono in lei un punto di riferimento ed è per questo che, almeno all’inizio, cerca di aiutare Miku nel suo rapporto con Futaro. È una ragazza indipendente e forte, anche se spesso, per il bene delle sorelle, si trova costretta a dover nascondere i propri sentimenti che, poco alla volta, vengono a galla. La strada da seguire per il futuro non sembra essere quella dello studio. Ichika, infatti, diventa ben presto una star del cinema conosciuta in tutto il mondo. Sono tante le azioni disoneste di cui si macchia e che, di conseguenza, rovinano la sua immagine. Soltanto alla fine e in minima parte, riesce a redimersi. Redenzione, è la parola chiave nel suo percorso.

Nino, la secondogenita. L’unica a cambiare look nel corso della storia, passando dai capelli lunghi a quelli corti, decorati sempre da un doppio nastro nero. In una serie del genere, non può mancare la tsundere, scontrosa inizialmente nei confronti di Futaro, fino a cambiare decisamente opinione sul suo conto. Nell’arco di quattordici volumi, passa dall’odio all’amore nei suoi confronti, tanto da dichiararsi a lui, senza il minimo pudore. A differenza delle altre, non nasconde mai i propri sentimenti e dice sempre quello che pensa, per questo motivo è anche la gemella maggiormente coinvolta negli scontri familiari. Per riassumerla in breve, tra le sorelle, Nino è quella brutalmente onesta. L’onestà è, senza ombra di dubbio, il suo tratto distintivo.

Miku, la terzogenita. Senza troppi giri di parole, la mia preferita in assoluto. Best waifu indiscussa. Pigra, impacciata e dolce sono i tre aggettivi che la descrivono meglio. Al collo, porta sempre le sue inseparabili cuffie blu, che sono un autentico marchio di fabbrica. Ha un’innata predisposizione per il travestimento e spesso, infatti, durante la storia, la ritroviamo a rivestire i panni di una delle sue gemelle. Senza ombra di dubbio, colei che intraprende il percorso di crescita più inteso e proficuo. Dall’indecisione dei primi capitoli, al polso fermo degli ultimi; dalla difficoltà nel dichiararsi a Futaro, alla semplicità con cui riesce finalmente ad esternare i propri sentimenti, mettendo da parte ogni preoccupazione o turbamento. La crescita di Miku, per tutto il corso del manga, è, a dir poco, esponenziale. Crescita, è assolutamente il termine che le si addice di più.

Yotsuba, la quartogenita. Alle medie le gemelle erano dannatamente simili e, per questo, indistinguibili. Fu lei che per prima propose un cambiamento di look, che le rendesse riconoscibili. Per questo motivo, indossa un fiocco fanciullesco che le dona molto. A detta di Futaro, è la più stupida tra le gemelle. Per colpa sua e dei suoi pessimi voti, le sorelle furono costrette a cambiare scuola quando già frequentavano il liceo. A questa incapacità nello studio, corrisponde, però, una certa abilità nello sport e tutte le mansioni che richiedono uno sforzo fisico ed atletico. La paura di essere stata un peso per le altre sorelle, la porta ad essere estremamente accondiscendente nei loro confronti, mettendo sempre da parte i suoi interessi. Tra le gemelle, è sicuramente quella più altruista. L’altruismo è sicuramente la importante delle sue qualità.

Itsuki, la quintogenita. Se il fiocco di Yotsuba l’ho definito fanciullesco, le due stelline che usa come fermacapelli, sono bambinesche. Non è un caso che sia lei, la sorella “minore”, ad indossarle. Come tutte le altre sorelle è una frana nello studio, nonostante il grande impegno che ci mette. Eppure, Itsuki non è una ragazza che si arrende facilmente. Il suo sogno è quello di diventare insegnante, seguendo così le orme della madre prematuramente scomparsa e a cui era profondamente legata. Conscia dei suoi limiti, si impegna al massimo pur di raggiungere il suo obiettivo. La grinta è il suo miglior pregio.

Così delineate nelle loro peculiarità, le cinque gemelle formano cinque parti diverse, ma allo stesso tempo uguali, di un unico insieme. Ciò che capita ad una, ricade anche sulle altre, che siano gioie o dolori. Si può dire, che il loro legame sia più forte del diamante. Insieme sono una vera forza della natura, ed è proprio questo legame a renderle speciali, così come è speciale il manga, di cui vi consiglio vivamente la lettura.


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esseci

Volumi letti: 14/14 --- Voto 7
"The Quintessential Quintuplets" è un manga che, sebbene rientri nel classico genere rom-com, scolastico, harem e slice of life, presenta degli elementi che lo contraddistinguono dai classici stilemi del genere, ad iniziare dall’articolazione della narrazione (nell’incipit c’è il flash forward sull’esito della storia) e continuando con la narrazione e la bella caratterizzazione dei personaggi.

Del manga sono state ricavate 2 serie di animazioni di 12 episodi ciascuna (che coprono grossomodo i primi 10 volumi su 14 per un totale di 122 capitoli) ed è in programma l’uscita di un film a primavera 2022 che dovrebbe completare la versione animata. Da quanto ho potuto appurare il manga di Negi Haruba, uscito nel 2017 è stato completato nel 2020 ed ha conseguito un buon successo diventando una sorta di nuovo punto di riferimento del genere. Edito in patria dalla Kōdansha nella rivista Weekly Shōnen Magazine, il manga nel 2019 è stato tra i vincitori della 43a edizione dei Kodansha Manga Award, nella categoria Shonen.

Attenzione: la recensione contiene spoiler!

La storia in poche parole è un classico del genere: tralasciando appunto l’incipit (di cui scriverò a breve), narra le gesta di Futaro Uesugi, studente “modello” delle superiori al secondo anno che si pone come il classico “secchione” che non intrattiene rapporti con nessuno: a scuola, come nella vita privata, non ha amici o ragazza, mangia da solo cercando di risparmiare sempre il massimo, preferendo studiare durante la pausa pranzo. La situazione economica della sua famiglia è critica perché sono sommersi di debiti. Pertanto Futaro cerca di darsi da fare lavorando, dando ripetizioni ad altri studenti per aiutare la famiglia composta dal padre e dalla sorellina Raiha.

Durante una pausa pranzo in mensa Futaro si siede al tavolo una bella ragazza che cerca di fare amicizia: quando scopre la sua estrema bravura negli studi, gli chiede di poterla aiutare ma lui da stereotipo “asociale” rifiuta in modo anche maleducato. Peccato che il padre riesce a ottenere un lavoro da tutore per Futaro e come scoprirà con sua somma sorpresa dovrà proprio dare ripetizioni alla ragazza maltrattata in mensa e anche alle sue ulteriori quattro sorelle gemelle! Ecco che inizia l’Odissea del povero Futaro nel cercare prima di accreditarsi come insegnante delle cinque gemelle ricche, svogliate e anarcoidi per portarle a migliorare il loro rendimento scolastico che era veramente pessimo: nei test non riuscivano a raggiungere la sufficienza in alcuna materia.

Ma come ho anticipato, l’opera si apre con quello che sarà l’esito della trama: si tratta di una proiezione nel futuro a cinque anni dagli eventi narrati nel manga e si vede Futaro che sposa una delle cinque gemelle, lasciando al lettore il dubbio sulla sua identità, visto che sono tutte perfettamente uguali. E il manga si sviluppa, alternando sapientemente i flashforward e i flashback a spiegazione della trama per fornire al lettore gli elementi per cercare di ipotizzare chi sarà la prescelta. L’anime prende così corpo e diventa intrigante e avvincente: la lettura scorre veloce non solo per divertirsi delle innumerevoli gag e situazioni comiche tipiche del genere dell’opera ma anche per indovinare chi sarà la gemella oggetto del desiderio di Futaro. Il mangaka utilizza “sapientemente” gli episodi, gli indizi, gli avvenimenti, le spiegazioni del passato delle gemelle e di Futaro (che, come si vedrà, sarà un elemento fondamentale), e le proiezioni sul futuro per stimolare e alimentare le ipotesi del lettore che si baseranno anche sui gusti e le simpatie personali.
Le cinque gemelle (Ichika, Nino, Miku, Youtsuba e Itsuki) oltre ad essere uguali nell’aspetto fisico, si differenziano (e di molto...) dal punto di vista caratteriale e nei gusti nell’abbigliamento; pertanto, per chi legge non è difficile simpatizzare nel corso della storia con l’una o l’altra a seconda anche dei gusti e preferenze personali. Spesso giocano a scambiarsi i “ruoli” (un po’ come tutti i gemelli) e creeranno più di una situazione di equivoco e imbarazzo per il povero Futaro...

In dettaglio:
Ichika, la prima delle gemelle, è la più indipendente, riflessiva e in apparenza matura: dopo l’iniziale diffidenza è la gemella che cerca di aiutare Futaro nel conquistare le gemelle e a unirle sotto la sua guida nella missione di andare bene a scuola. E’ l’unica che “sfida” Futaro nel senso di costringerlo a convicerla che sia la persona giusta per lei e le sue sorelle ed è l’unica che comincia ad aprirsi e a confidarsi (vedi quando rivela a Futaro le sue aspirazioni alla carriera di attrice), iniziando ad innamorarsi di Futaro e a scontrarsi in modo sempre più esplicito con Miku di cui ha intuito i sentimenti... Purtroppo si rivelerà nel corso del manga anche come quella con meno “scrupoli” che, pur di conquistare Futaro, arriverà a spacciarsi come una delle sorelle (Miku) pur di tagliarla fuori dai giochi e fare in modo che Futaro sapesse dei suoi sentimenti o da sfruttare l’ingenuità di Yotsuba sempre per favorire le sue interazioni con Futaro.

Nino è un po’ la tsundere delle cinque gemelle. Inizialmente avversa Futaro nel suo compito in ogni modo possibile (anche se lo salva dalle dimissioni imposte dall’inflessibile padre qualora le ragazze non avessero ottenuto la sufficienza in tutte le materie nel primo test). La sua presenza è utile soprattutto per creare le situazioni di tensione nel gruppo (alleandosi con Itsuki) anche se alla fine resta sola contro Futaro... E’ la gemella più “stilosa”, decisa e iperprotettiva verso le sorelle e forse per questo mal digerisce l’ingresso nella sua famiglia di Futaro. Ha un carattere tanto forte quanto insicuro e quando è “tesa” aggredisce chiunque. Si innamora per ultima di Futaro ma è anche quella che si dichiara esplicitamente senza tanti preamboli e indecisioni. Il personaggio durante la narrazione si evolve e (a mio avviso) rivaluta in positivo: lei vuole Futaro, ma non lo fa e farebbe mai a scapito delle altre sorelle con cui continua a mantenere il solito atteggiamento protettivo sebbene un po' accecato dalla passione per lui.

Miku è l’imbranata, sognatrice, dolce, indecisa e ipersensibile del quintetto. Ha sempre un’espressione amorfa e vive nel suo mondo. Tuttavia è anche la prima che si invaghisce di Futaro anche se il suo approccio è quello classico degli anime: sguardi, incomprensioni, balbettamenti, imbarazzi, indecisioni... E Futaro che non capisce (o non vuole capire) tale situazione non fa altro che creare in lei ripensamenti, palpitazioni, equivoci, ecc. Anche nella gita a Kyoto era quasi arrivata a dichiararsi (tanto da far dire a Futaro che lo sapeva) salvo poi con uno stratagemma sviare la dichiarazione verso le sue sorelle che stavano assistendo nascoste alla scena. Entra in competizione con Nino nel cercare di imparare a cucinare e alla fine riesce a diventare brava (gestendo con la sorella una pasticceria/bar). E comunque anche lei al termine della scuola diventa più decisa e matura.

Yotsuba è la più scarsa a scuola e per come è rappresentata sembra la meno femminile e carina delle cinque gemelle (si fa per dire, perché tutte e cinque sono disegnate in modo che è impossibile che non piacciano). È la più diretta, infantile, ottimista, entusiasta, attiva e sportiva: non a caso è quella che eccelle in qualsiasi disciplina sportiva in cui si cimenti... ma è anche quella che si dichiara come la più scarsa nello studio e sembra non curarsi di ciò, facendola sembrare come poco sicura di se e facilmente trascinabile e influenzabile. Tuttavia è l’unica che non creerà mai problemi a Futaro e lo seguirà in ogni attività proposta, appoggiandolo e supportandolo sempre e incondizionatamente senza tuttavia andare contro le sorelle. Come una sorta di regista “occulta” suo malgrado, cerca sempre con positività di trascinarle e a spingerle verso di lui. Di sicuro a primo acchito sembra quella che piace di meno per la sua ingenuità, goffaggine e stupidaggine, ma alla fine il suo inguaribile ottimismo la porta sempre ad essere un punto di riferimento latente per tutti. Tali caratteristiche la rendono irresistibile soprattutto coi bambini (vedi la sorella di Futaro). Lato affetto verso Futaro, gli dichiara il suo amore “per scherzo” all’inizio del manga (la scena della indigestione delle crocchette fatte da Miku) ma poi resta sempre nell’ombra: non darà mai adito a Futaro di pensare che sia interessata a lui, nonostante sia sempre presente per lui. E verso la seconda metà del manga si capirà anche il motivo per cui non entra in competizione con le sorelle: lei era stata la causa del cambiamento di scuola di tutte le sorelle a causa delle sue insufficienze rimediate a causa della sua scarsa applicazione. Le altre sorelle pur promosse hanno deciso di seguirla per non separarsi e tale situazione aveva ingenerato in lei una sorta di debito nei confronti delle altre, tale da bloccarla dall’intromettersi in competizione con loro su Futaro... nonostante una circostanza del passato quando era alle medie ...

Infine Itsuki, l’ultima per nascita, ma anche la prima che cerca di interagire con Futaro. Ha un carattere complesso che alterna momenti di profonda maturità e intelligenza ad altri di estrema cocciutaggine e orgoglio. Molto permalosa, basta una parola sbagliata per indisporla ma è anche la persona che per intelligenza, senso di responsabilità e dovere verso se stessa e le sue sorelle, fa un po’ da chioccia cercando di ergersi come guida nel superare le “difficoltà” che accadono ai protagonisti cercando sempre di mediare e trovare una soluzione. Insieme a Ichika è la gemella che cerca di guidare le altre ed è quella che dimostra di essere attenta non solo alle sue esigenze e necessità ma anche a quelle delle sorelle e del prossimo... Sotto certi aspetti è la gemella meno caratterizzata, nel senso che sembra il personaggio più equilibrato, sotto certi aspetti maturo o meno stereotipato. È l’unica che non sembra manifestare un profondo innamoramento per Futaro ma piuttosto un affetto misto a stima e gratitudine per quello che lui ha fatto per tutte le sorelle sebbene in alcune circostanze sembri allineata con le sorelle nel cercare di accalappiarlo...

Prima di passare a Futaro, potrei scrivere la “mia” sulla gemella che a me è piaciuta maggiormente: conoscendo l’esito della trama, intuendo/condividendo in parte i gusti del protagonista, sarebbe facile scrivere che concordo con la scelta, atteso che ha delle qualità che anche io prediligo nel lungo periodo (l’altruismo e l’affidabilità)... ma se dovessi ragionare come un adolescente al primo “amore” come Futaro … la logica applicata dall’autore alla trama sa troppo di fiabesco e troppo adulto/astratto. Gli riconosco comunque il merito di non essere invece scaduto nella “soap opera” o nel grottesco come in altre storie simili.

Ad ogni modo, senza spoilerare la “prescelta” già dalla fine del 10° volume e soprattutto dall’11° al 13° saranno svelati tutti gli “arcani” senza risposta nei primi 10 volumi del manga (l’incontro a Kyoto tra Futaro bambino e l’identità della gemella, il motivo per cui le gemelle si sono trasferite nella scuola di Futaro, l’approfondimento della storia di Yotsuba e del suo carattere/comportamento, la morte della madre delle gemelle, l’identità del loro padre-adottivo, il ritorno del padre naturale, il rapporto tra il padre di Futaro e quello delle gemelle, ecc.). Insomma tutti i tasselli del puzzle verranno svelati e messi a posto man mano per il gran finale: il festival scolastico ove Futaro, dopo aver dichiarato all’inizio che amava tutte e cinque le gemelle, dà loro appuntamento al termine del festival per svelare la sua scelta (beato lui! Scegliere tra quel ben di Dio!). E qui il protagonista Futaro arriva a scegliere in modo razionale e accorto, tanto da non generare nelle “scartate” risentimento o vendetta, sia tra le sorelle sia nei suoi confronti. Anche se poi la “prescelta” non capitolerà subito... se non dopo essere maturata ulteriormente dal suo complesso di “inferiorità” e di debito nei confronti delle sorelle … e chi ha orecchie per intendere … intenda...

Futaro, il protagonista, non è il classico “Baka” (idiota), sfigato, secchione e imbranato tipico degli harem: è un personaggio che si impegna tantissimo, ha le sue idee che persegue senza compromessi, dimostra di avere del coraggio in alcune scelte, si evolve e cresce nel suo percorso di precettore delle gemelle nonostante tutte le difficoltà incontrate: in primis quella di diventare una persona accettata e riconosciuta nel ruolo dalle gemelle anarcoidi (che in assenza di un punto di riferimento familiare – il padre praticamente lo conosceremo un pochino solo al termine del manga – hanno innanzitutto bisogno di una guida più che di un insegnante).

Futaro è un personaggio costruito abbastanza bene: purtroppo sconta un po’ di dabbenaggine costruita ad arte per creare ad hoc alcuni episodi e gag comiche ma è tutto sommato meno stereotipato di tanti altri personaggi di storie simili... ho avuto modo di apprezzare alcuni dialoghi e interazioni tra lui e la prima delle gemelle Ichika, l’unica che a mio avviso lo ha sempre messo in difficoltà mettendone a nudo i suoi limiti ma anche dandogli gli spunti giusti per risolvere i vari problemi... non stiamo parlando di dialoghi e interazioni particolarmente profondi... ma sotto-sotto nella infatuazione di Ichika si vede una ragazza matura, sicura di sè stessa e delle sue decisioni (“controcorrente” quella di diventare attrice – poi rivelatasi giusta) anche quando queste possano mettere a repentaglio il rapporto con le sorelle... significativo il dialogo tra lui e lei durante il festival in cui Ichika “sfida” Futaro chiedendogli a bruciapelo le sue emozioni dopo il bacio “inaspettato” (unica delle gemelle a fare tale domanda)…

Ma la storia ha anche un altro risvolto interessante: la crescita e maturazione delle gemelle e del loro rapporto “simbiotico”. La presenza di Futaro (e il loro interesse per lui) non fa altro che accelerare il processo di distacco tra loro affinché ciascuna la smetta di dipendere dall’altra in ogni sua scelta in modo tale che poi ciascuna possa vivere la propria vita secondo le proprie aspirazioni (significativo in tal senso il processo di evoluzione di Miku)

Concludendo: potrei terminare la recensione parafrasando un libro (e film) degli anni 80: “Sotto il vestito c’è qualcosa di interessante” e non il solito “niente” di altre opere appartenenti allo stesso genere… Nulla di trascendentale, ma riesce ad unire il lato “scherzoso” di una trama harem ad ambientazione scolastica con quello un po’ più intimistico del difficile percorso di crescita degli adolescenti/studenti pur se in una visione un po’ fiabesca e positiva.


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andrea delo

Volumi letti: 14/14 --- Voto 9,5
Parto col presupposto che recensisco anime/manga come un appassionato e non come critico, chiedo venia se non vi troverete d' accordo con quello che sto per scrivere.
Personalmente ho trovato "The Quintessential Quintuplets" uno dei manga più belli che abbia letto, mi ha emozionato molto e questo nonostante io non sia un amante di questo genere.

Anche se può sembrare il classico anime harem/ecchi, "The Quintessential Quintuplets" racchiude qualcosa di più profondo; il tema principale ruota attorno al rapporto che si svilupperà tra le cinque sorelle e Futaro tra una ripetizione all'altra (e con qualche gita/vacanza di mezzo); infatti, il rapporto tra normale studente/allievo si svilupperà, nei vari volumi, in qualcosa di diverso.

Ho apprezzato molto l'enorme evoluzione che i personaggi fanno durante la storia (durante la lettura ci si accorge di come maturano tutti quanti) e quell'alone di mistero che coprirà praticamente tutta la lettura del manga; infatti per quasi tutta la durata della storia, nonostante fin dal primo volume si sappia che Futaro si sposerà con una delle gemelle, non si saprà chi sarà la fortunata (si scoprirà chi è solo verso la fine della storia).

Unico tasto dolente del manga: alcuni personaggi relativamente importanti, come il padre delle sorelle o il padre di Futaro, non vengono approfonditi abbastanza.
Manga che consiglio veramente tanto.
Voto finale: 9,5/10


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Alessandro27994

Volumi letti: 14/14 --- Voto 8,5
La trama è abbastanza semplice ma non banale: un giovane ragazzo (Futaro) vive con il padre e la sorellina, ha ottimi voti a scuola (ed è tra i migliori di tutto il Giappone) ma la famiglia è sommersa dai debiti (lasciati dalla defunta madre, che aveva appena aperto un bar). Tuttavia il padre del ragazzo, grazie ad un amico d'infanzia, trova a Futaro un lavoro molto ben pagato, che permetterà loro di ripagare il debito in breve tempo. Il lavoro consiste nel fare da tutor a cinque gemelle, che rischiano seriamente di essere bocciate per la seconda volta (sono già state bocciate l'anno prima, e di conseguenza hanno cambiato scuola). I nomi delle gemelle hanno un significato ben specifico, e si riferiscono al loro ordine di nascita: la gemella maggiore è Ichika (da "ichi" che significa "uno"), la seconda è Nino (da "ni" che significa "due"), la terza è Miku (da "mi" che significa "tre"), la quarta è Yotsuba (da "yotsu" che significa "quattro") e infine la quinta è Itsuki (da "itsu" che significa "cinque"). Le gemelle all'inizio si opporranno fermamente al loro tutor (tranne Yotsuba, che da subito si mostra sua alleata), ma Futaro riuscirà piano piano a guadagnarsi la loro fiducia e il loro rispetto grazie alla sua determinazione, sincerità e gentilezza. Il problema è che tutte e cinque cominceranno a sviluppare verso Futaro un sentimento che va ben oltre l'amicizia, e ciò comporterà inevitabilmente una scelta. Scopriamo quindi che tutta la storia è in realtà un flashback di Futaro, che si trova in questo momento sull'altare in procinto di sposare una delle gemelle (che verrà rivelata ovviamente verso il finale del manga).

L'originalità di questo manga sta nel modo in cui viene sviluppato il rapporto tra il protagonista e le gemelle. Un rapporto complesso, mai banale, e molto ben analizzato e approfondito. Le gemelle sono caratterizzate in maniera eccellente, così come il protagonista (a differenza dei personaggi secondari, che invece sono appena abbozzati). Sia Futaro che le gemelle sono protagonisti di scenette spesso divertenti e che strappano un sorriso, così come di scene più serie e drammatiche. I disegni sono fatti benissimo, molto puliti ed ed essenziali.

Consiglio l'opera vivamente, indipendentemente dal fatto che siate amanti del genere romantico o no, perché di sicuro l'apprezzerete al massimo e vi conquisterà!

Ciò che ha creato discussione è il finale dell'opera, con la relativa scelta della gemella da sposare. Personalmente trovo il finale praticamente perfetto...

Attenzione: questa parte contiene spoiler

Allora, nonostante sia d'accordo che il finale è stato un po' accelerato (giusto un paio di capitoli in più sarebbero statti perfetti per analizzare la vita di coppia di Futaro e consorte in modo un po' più dettagliato, così come la vita delle altre gemelle) trovo che la scelta di Futaro sia stata giustissima! Infatti la scelta ricadrà sulla gemella numero quattro, che all'inzio dell'opera era quella che mi stava più antipatica e mi sembrava la meno probabile tra la cinque ad essere la prescelta. Invece l'autore è stato bravissimo a farmi cambiare idea! Scopriamo infatti che la numero quattro è colei che davvero merita di stare col protagonista, perché è colei che lo ha sempre amato (sin da bambina), gli è sempre stato accanto, lo ha aiutato con tutte le sue forze senza creargli mai problemi (a parte con lo studio) e si è sempre prodigata per aiutare le sue gemelle ad essere felici. Al contrario: la numero uno (saggia e a volte consigliera del protagonista) si è dimostrata spesso egoista e subdola (mentendo e ingannando Futaro e le sue sorelle, che però alla fine la perdoneranno), la numero due all'inizio è quella che tratterà in maniera peggiore il povero Futaro, dimostrandosi persino perfida (salvo poi cambiare atteggiamento), la numero tre è sempre stata timidissima e con una bassissima autostima, nonostante sia sempre stata sincera con Futaro (secondo me, oltre ovviamente alla numero quattro, era lei la più meritevole, ma è stata sconfitta dalla costanza e premurosità proprio della numero quattro) e infine la numero cinque che è l'unica gemella che, a parer mio, ha dimostrato i sentimenti più deboli verso il protagonista (sicuramente provava qualcosa, nonostante i loro simpatici battibecchi, ma non è paragonabile al sentimento delle altre quattro, ed infatti è stata più un'amica per lui). Futaro comprende che la numero quattro è l'unica che sin dall'inizio non lo ha rifiutato come tutor, ma anzi lo ha aiutato in ogni attività e soprattutto lo ha aiutato ad ambientarsi e a capire meglio le altre gemelle. Inoltre ha sempre sacrificato la sua felicità per il bene delle gemelle, tanto è vero che all'inizio quasi rifiuta Futaro, per non scontentare le altre. E' la numero quattro che da bambina incontra il piccolo Futaro, innamorandosene, e facendolo diventare lo studioso che è oggi (grazie alla promessa impegnarsi duramente nella vita una volta diventati adulti). Quindi è indubbiamente la scelta migliore, e Futaro (da ragazzo intelligente quale è) lo capisce, e di conseguenza sceglie lei. L'unica nota negativa è, secondo me, il destino delle altre quattro gemelle. Scopriamo infatti che cinque anni dopo la scelta, mentre la numero quattro è in procinto di sposarsi con Futaro, le altre gemelle hanno tutte fatto carriera, ma nessuna di loro ha trovato un compagno (che si sappia). Ho trovato questa scelta un po' fanservice, come a dire che tutte loro sono comunque rimaste affezionate a Futaro (come dimostra anche la loro volontà di voler andare a fare la luna di miele tutti e sei!), ma questa scelta secondo me le fa rimanere ancorate al passato, senza andare avanti. Sarebbe stato bello se ognuna avesse trovato un compagno, lasciandosi il passato alle spalle (ma conservando comunque i bei ricordi del tempo trascorso insieme). Tralasciando questo aspetto, sono comunque molto soddisfatto.


 2
UltraIstinct

Volumi letti: 14/14 --- Voto 8,5
Normalmente non recensisco anime e manga, soprattutto perché non mi reputo affatto un esperto. Inoltre questo è il primo manga/anime di questo genere che leggo , che dire di "The Quintessential Quintuplets"?

La premessa e le potenzialità di questa storia erano buone, molto buone: cinque gemelle devono farsi aiutare negli studi da un tutore, che si deve assicurare di far passare loro gli esami finali. Semplice, no? Eppure efficace.
La trama è gestita con cura, pochi filler, la caratterizzazione del personaggio principale è buona (forse poteva essere gestita un po' meglio, ma ci arriveremo), la caratterizzazione delle gemelle anche è tutto sommato buona seppure con alcune lacune, flashback venuti bene anche se purtroppo non sono abbastanza, i personaggi secondari non sono troppo invadenti, anche se ce ne sono due in particolare che meritavano più attenzione.
Quindi tutto sommato gli elementi per un ottimo manga ci sono, infatti a detta mia è davvero un buon manga che merita il tempo di chi vuole leggerlo.

Ma ovviamente ci sono dei difetti. Prima di tutto l'errore più grave: il finale, questo mi ha lasciato con l'amaro in bocca. Francamente sono negativamente stupito. Come detto prima, Negi ha gestito con cura la trama e da quel punto di vista c'è poco da dire se non ben fatto, eppure il finale è stato rovinato e non ha reso giustizia ad una storia che meritava di più, per quanto riguarda il finale. Perché dico questo? Perché non ti dà l'impressione che questo manga sia completo. Provate ad immaginare una ballerina che balla molto bene, con eleganza e bravura, ma alla fine non fa l'inchino. Questo è quello che ho provato leggendo il finale: l'ho trovato abbastanza sbrigativo, avrei voluto qualche capitolo in più per raccontare meglio il percorso delle cinque gemelle, e di Fuutaro, dopo il liceo. Mi sono sentito come se Negi fosse indeciso.

Altro punto in cui ho visto dei difetti è la caratterizzazione di alcuni personaggi. In primis, delle cinque gemelle (la quarta e la quinta) mancano di un po' di spessore a detta mia, retti principalmente dai loro ricordi passati. Avrei voluto un po' più flashback su Fuutarou, inoltre, dato che sappiamo relativamente poco sulla sua evoluzione passata. Ha sacrificato la socialità per lo studio, giusto? Fateci vedere di più di come è andata, qual è stato il suo percorso, quali sono state le sue più grandi difficoltà. Stesso discorso per le gemelle. Per esempio cosa ha determinato il carattere riservato della terza gemella, esattamente?

Inoltre, avrei voluto un po' più di caratterizzazione dei padri di Fuutarou e delle gemelle (come ha vissuto Isanari il cambiamento di Fuutarou, ad esempio?).

Quindi riassumendo: ottima gestione della trama, ottima premessa, ottima caratterizzazione della maggior parte dei personaggi (in particolar modo la seconda e la terza gemella e Fuutarou) ma di altri con piccole, non molti sviluppi per quanto riguarda il passato (peccato), ed un finale che fa scendere in picchiata il manga.
Un ottimo prodotto chiuso male, che per alcuni aspetti vale 10 e per altri vale 5, quindi 8,5 perché se non fosse caduto su quelle piccole cose importanti per me sarebbe stato da 10.


 2
chomp96v2

Volumi letti: 14/14 --- Voto 8
"The Quintessential Quintuplets", edito in Italia da J-Pop, si presenta come una commedia romantica dai toni inizialmente molto scanzonati, andando via via a mettere in ballo situazioni, per quanto fantasiose, comunque molto coerenti per il genere di appartenenza. Procedendo per punti:

Disegni: 8
I disegni di Negi Haruba sono ottimi, essenziali quanto nei momenti dove ce n’è bisogno molto dettagliati, raramente ci sono delle imperfezioni gravi, potremo quindi definirlo un disegno classico sopra la media, che calza molto bene sull'opera narrata.

Personaggi: 8,5
I personaggi sono il cuore pulsante dell'opera, dal protagonista, Futaro, che nel corso della narrazione ottiene un'ottima evoluzione coerente con gli avvenimenti dell'opera, alle cinque gemelle, ognuna di esse, chi più chi meno, si evolve e cambia e sarà diversa al termine dell'opera, o comunque nel corso di essa; probabilmente gli unici punti deboli riguardanti i personaggi sono ritrovabili tra i comprimari, non sempre all'altezza delle situazioni in cui si trovano, prevalentemente nella parte finale del manga.

Storia: 7,5
La storia è generalmente una classica commedia romantica, con il nostro protagonista che prenderà come sue allieve le cinque gemelle per portarle al diploma, troveremo quindi molte situazioni solite delle commedie romantiche scolastiche, con quindi festival scolastico, gite ecc..., non per questo comunque banali. A legare tutta la vicenda sarà il mistero della ragazza che il protagonista incontrò in infanzia, il mistero in questione è ben amalgamato alla vicenda, e lascia indizi sulla sua risoluzione per tutta l'opera. L'unica nota negativa della storia è da riscontrarsi nella sua fase finale, ma non nel finale in sè, che è coerente all'opera e ben inserito, ma al fatto che sia un po' affrettato, ma anche qui tutto sommato il manga si conclude in modo buono, dando una chiusura soddisfacente all'opera.

Voto finale: 8

In definitiva consiglio l'opera a tutti quelli che vogliono una lettura leggera, non troppo lunga essendo 14 volumi, ma anche con momenti concitati e dal forte impatto emotivo, probabilmente una delle migliori commedie romantiche degli ultimi anni.


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Mik96

Volumi letti: 14/14 --- Voto 8,5
Si sa, il genere harem non gode di chissà quale fama: povertà di trama, protagonisti piatti e/o poco caratterizzati, personaggi fin troppo stereotipati e uso e abuso di cliché non hanno contribuito a dare particolare lustro a questo genere. Eppure, anche il genere harem può vantare un’opera che brilla in questo mare di oscurità.

Nell’agosto 2017 esce in Giappone la romcom "The Quintessential Quintuplets" (五等分の花嫁 Go-tōbun no hanayome) scritta e disegnata da Negi Haruba, sulla rivista Weekly Shōnen Magazine. La trama ruota attorno a Futaro Uesugi, studente molto intelligente, ma altrettanto povero, a causa dei debiti della sua famiglia, e del suo rapporto con le sorelle Nakano, Ichika, Nino, Miku, Yotsuba e Itsuki, cinque gemelle identiche, ma caratterialmente molto diverse tra loro, a cui dovrà dare ripetizioni per scongiurare la loro bocciatura.
È qui che inizia l’incubo del nostro protagonista, che si ritroverà a dare ripetizioni a cinque ragazze con zero voglia di impegnarsi e che faranno di tutto per rendere il suo compito quanto più difficile possibile.

Punto forte dell’opera è la capacità dell’autore di attuare scelte narrative abbastanza particolari, decidendo di scoprire immediatamente le sue carte: fin dal primo capitolo infatti viene mostrato che Futaro finirà per sposare una delle gemelle, la cui identità rimarrà un mistero fino agli ultimi volumi dell’opera. Ciò arricchisce la trama di una certa componente mystery che invoglia il lettore a continuare la lettura e ad approfondire l’opera. L’autore gioca molto con i cliché tipici delle romcom e degli harem facendo sì che di volta in volta la bilancia penda per questa o quella la gemella che finirà per diventare la “vincitrice” ma senza fornire un risultato certo fino alla rivelazione finale.
Ma non temete, l’opera è quasi totalmente priva di scene ecchi e per fortuna è priva di eventi “di mirabolante fortuna” da parte del nostro protagonista che possa in qualche modo rovinare gli eventi narrati o il godimento complessivo della serie.
Nonostante in un primo momento le ragazze possano sembrare abbastanza stereotipate (abbiamo infatti, la sorellona premurosa, la tsundere, quella timida ed impacciata, ecc.…) ben presto ci si rende conto che ciascuna di loro ha una personalità molto forte che viene allo scoperto a mano a mano che viene approfondito il rapporto con il protagonista. I primi capitoli dell’opera possono sembrare abbastanza lenti, proprio perché l’opera non ha da mostrare un unico protagonista, bensì sei protagonisti, ciascuno di essi per niente banale.
L’opera affronta nel corso della storia diverse tematiche ma si concentra particolarmente sul tema della famiglia, dell’identità e della realizzazione personale dando particolare rilevanza al rapporto delle gemelle. Fin da piccole le ragazze crescono con l’idea di considerarsi ciascuna parte di un quinto, ma questa idea finisce più volte con lo scontrarsi con la volontà di far prevalere la loro identità personale, i loro sogni e i loro desideri e più volte il legame che le lega rischia di spezzarsi.

L’opera premia non solo il lettore finale ma anche colui che decide di rileggere l’opera, permettendo di cogliere diversi momenti in cui, col senno di poi, si comprende molto più chiaramente gli intenti dell’autore e la direzione finale dell’opera. Ovviamente, visto l’essenza della trama che ruota attorno ad una scelta, il finale può non soddisfare tutti i lettori, ma ciò non preclude la buona scrittura dell’opera e la coerenza della trama, al di là di qualsiasi scelta personale del lettore.

Inizialmente pubblicato come one-shot nel gennaio 2017, Il manga è composto di 14 volumi e 122 capitoli ed è arrivato Italia grazie a J-POP. In Giappone inoltre l’ultimo volume presenta diverse versioni limitate, una per ogni gemella, oltre la versione regular, che sono arrivate in Italia sotto forma di cartoline allegato al “Girls Girls Girls Bundle!” contenente il volume 14 di The Quintessential Quintuplets e il primo di Rent a Girlfriend.

In Giappone il manga ha venduto più di 10 milioni di copie. L’opera originale è affiancata da un character book dedicato ad ogni gemella, ed è stato prodotto un adattamento anime composto da due stagioni più una terza già annunciata, entrambe giunte in Italia grazie a Crunchyroll (“The Quintessential Quintuplets” e “The Quintessential Quintuplets ∬”) oltre a due videogiochi: il primo “The Quintessential Quintuplets: The Quintuplets Can’t Divide the Puzzle Into Five Equal Parts” (五等分の花嫁 五つ子ちゃんはパズルを五等分できない。 Go-tōbun no hanayome itsutsu-ko-chan wa Pazuru o go tōbun dekinai.) uscito su dispositivi mobili; il secondo “Gotoubun no hanayome ∬: Natsu no omoide mo gotoubun” (五等分の花嫁∬~夏の思い出も五等分~), una visual novel uscita nel solo Giappone per PS4 e Nintendo Switch.


 5
Eikichi27

Volumi letti: 14/14 --- Voto 6,5
La storia ruota attorno a cinque gemelle che avranno a che fare con un ragazzo, Fuutarou, il quale dovrà far loro da insegnante privato. Si innescheranno dinamiche tra le più disparate, e non mancheranno i colpi di scena e la volontà di sorprendere il pubblico.
L'intento del sensei è quello di raccontare fondamentalmente una storia d'amore, e al contempo di spiazzare il lettore portandolo a confondere le protagoniste, impedendogli di riconoscere la loro identità in più occasioni.

Note negative:
il poco approfondimento di alcuni dei personaggi che compariranno all'interno della serie, specie nel volume 13, e il poco spazio dedicato al background dei genitori dei protagonisti;
"il troppo stroppia", e quando gli stessi espedienti narrativi (stesso tipo di equivoci, ripetitività di eventi, ecc.) cominciano a comparire in quantità eccessive, il lettore può arrivare a stancarsi o ad annoiarsi.
Per il tipo di eventi narrati, forse 14 volumi risultano eccessivi, tirando le somme. Una storia che si sarebbe potuta concludere in 10 volumi o poco meno, indubbiamente mi ha portato a pensare che l'autore abbia voluto/dovuto "allungare il brodo", come si suol dire, per dilatarne la pubblicazione.

Nota positiva:
indubbiamente il tratto del sensei Haruba Negi, che riesce con la sua delicatezza a rendere piacevole ogni tavola.

"The Quintessential Quintuplets", in buona sostanza, è un'opera che parte con premesse interessanti e si distingue dal classico harem scolastico, ma non convince completamente.


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Riccardo80

Volumi letti: 14/14 --- Voto 10
Manga che all'inizio ho sottovalutato, per carità la prima stagione anime mi ha divertito ma lo annoveravo tra quelli interessanti ma non imprescindibili, successivamente vedendo la seconda stagione (ancora in corso) mi sono interessato e ho fatto un recuperone dei volumi Jpop e devo dire che ho amato, letteralmente, la serie.

In primis diciamo che è una specie di "How I met your mother" in salsa manga, la storia parte con Futaro il protagonista che sta per sposarsi con una bellissima ragazza e dice che ha sognato il giorno in cui l'ha incontrata... solo che quel giorno non ha incontrato solo lei ma tutte e 5 le gemelle che sono per lo più identiche (soprattutto nel manga, nell'anime hanno fatto la brutta scelta di differenziarle per colore di capelli).
In pratica il manga oltre al lato romance diventa un vero e proprio mistery su chi possa essere la sposa tra quelle 5 e il mistery è fatto dannatamente bene. Ci sono indizi in tutti i volumi che magari uno non riesce a percepire se non dopo aver saputo chi è la prescelta. La storia quindi si presta a più riletture, all'inizio perché vuoi capire chi vincerà e magari perché tifi per la tua waifu preferita. Le riletture perché una volta rivelata ci saranno elementi che verranno percepiti in maniera diversa.

E quando in un manga romantico a scelta multipla non mi fai capire fino alla fine chi sarà la prescelta. Quando in un manga romantico fai vincere quella che non preferivo ma mi convinci assolutamente della scelta. Quando in un manga romantico, rileggendolo, mi fai capire che la prescelta era davvero la più meritevole ad esserlo. Beh per me hai fatto un ottimo lavoro!


 5
yuno1989

Volumi letti: 14/14 --- Voto 8,5
Manga leggero ma che non scade (quasi) mai nel fanservice e che fa riscoprire un genere "di nicchia" anche ai meno interessati alle commedie romantiche ad harem.

Trama: l'opera usa una struttura di narrazione a flashback, simile alla famosa serie TV americana "How I met your mother". L'incipit è infatti dato dal protagonista, il giorno del suo matrimonio, ricorda il periodo di quando conobbe la sua sposa e ripercorre mentalmente il percorso che li ha portati lì quel giorno.

Disegni: disegni e character design davvero ben fatti, con le protagoniste più simili a delle dee che a delle semplici ragazze. Espressioni facciali davvero ben fatte e che ti fanno "leggere" davvero le emozioni provate in quel momento dai protagonisti.

Temi trattati: il tema principale è sicuramente "l'amore", trattato in diverse sfaccettature, in cui però quello che più risalta è appunto l'amore fraterno, amore che spinge le gemelle a considerarsi come 1/5 di un intero, piuttosto che delle persone intere di per sé. E' proprio questa situazione che le porta tutte a cambiare scuola ed a trasferirsi nella scuola del protagonista, al grido di "Non importa dove siamo, l'importante è essere insieme".

Personaggi: i protagonisti, a mio parere, sono il punto di forza dell'opera, in cui 5 gemelle praticamente identiche fisicamente, sono caratterizzate così differentemente da avere tutti gusti e personalità talmente diversi da portare spesso il protagonista maschile ad essere incredulo di trovarsi di fronte, appunto, a 5 gemelle. Personaggi secondari praticamente assenti ma, d'altronde, avendo già sei protagonisti tutti magnificamente caratterizzati (con il tempo diviso equamente tra tutte le gemelle), non era né facile né necessario concedere "tempo di sviluppo" ad altri.

Conclusione:
Manga che appassiona anche i non patiti del genere e che ti cattura, impedendoti di smettere di leggere, e che ti lascia col fiato sospeso fino alla rivelazione della scelta di Futaro (scelta, tra l'altro, per nulla scontata). Manga, oltretutto, che è bene leggere 2 volte in quanto, una volta saputa la scelta finale, si possono cogliere meglio i vari indizi lasciati qua e là da Negi Haruba, che riescono a strappare un sorriso e a chiedersi "Ma come ho fatto a non pensarci subito!!!".
Davvero ben fatto! Voto 8,5!


 4
JOA20

Volumi letti: 14/14 --- Voto 8
Come si crea una romcom harem interessante e di successo senza basarsi troppo su fan-service a manetta? Negi Haruba propone questo manga come risposta e, a giudicare dal seguito ottenuto e dalle teorie che si sono divulgate durante la sua pubblicazione, si tratta di una risposta convincente.
Futaro Uesugi è il classico secchione asociale: a scuola non ha uno straccio di relazione, mangia da solo e preferisce studiare durante la pausa pranzo. La situazione economica della sua famiglia è pessima: sommerso di debiti, il padre riesce a ottenere un lavoro da tutore per Futaro. Il ragazzo dovrà aiutare cinque gemelle a diplomarsi, ma i loro voti sono a dir poco osceni. Tutte e cinque sono ovviamente di bell'aspetto, ma eccetto per qualche scena iniziale il fan-service si ferma qui. Essendo gemelle, sono identiche eccetto per qualche dettaglio, tanto che gli estranei faticano a distinguerle. Abbiamo Ichika, la sorella "maggiore", pigra ma desiderosa di diventare attrice; Nino, la classica figlia di famiglia ricca che è iperprotettiva verso le sorelle; Miku, estremamente introversa e appassionata di storia; Yotsuba, energica e infantile; Itsuki, molto diligente e golosa.
Tutto qui, direte? L'incipit del manga mette chiaro e tondo che Futaro sposerà una delle gemelle, e l'autore dissemina qua e là indizi che spronano i lettori attenti a formulare teorie su chi sarà la prescelta. La cosa davvero eccezionale è che lo screentime viene diviso in maniera abbastanza equa tra le gemelle, dando modo a ognuna di loro di mostrare il suo potenziale per diventare la scelta finale. Viene pure introdotto un "side plot" che riguarda una bambina incontrata da Futaro durante l'infanzia: una volta rivelata la sua identità, il lettore dovrà rivedere l'idea che si è fatto leggendo i capitoli precedenti. Stessa cosa per la rivelazione della scelta; una volta venuto a conoscenza della decisione di Futaro, il lettore finirà per riconsiderare alcuni eventi, pensieri, dialoghi e azioni dei personaggi sotto un'altra luce.
In breve: "Quintessential Quintuplets" è più un manga giallo che una romcom harem, ma si tratta di un titolo di tutto rispetto che merita il successo avuto. Consigliatissimo a chi non ha grandi aspettative verso i manga del genere. Una nota importante è l'assenza pressoché totale di filler: ogni capitolo porta avanti la storia sia pure di poco, e il mangaka dà un valore aggiunto ai volumi introducendo dei parallelismi tra il capitolo iniziale e quello finale di ogni numero.


 3
ilBiotecnologo

Volumi letti: 9/14 --- Voto 7,5
Solitamente non scriverei una recensione per un'opera che non ho ancora concluso, ma in questo caso vorrei spendere due parole.

Premetto che non amo il genere harem, specialmente se associato a quello scolastico; detto questo devo affermare che ho veramente apprezzato questo manga. Certo, definirlo lontano da ogni cliché è difficile, e la situazione di partenza è piuttosto inverosimile, tuttavia i tempi, le situazioni e i rapporti tra i personaggi vengono gestiti in modo veramente esemplare.
Ovviamente non potremmo mai aspettarci un vero e proprio approfondimento psicologico delle gemelle e del protagonista, tuttavia la loro caratterizzazione è tale da non renderli semplici stereotipi, ma personaggi unici, difficili da trovare in altri contesti. Altra cosa per me fondamentale è lo sviluppo di questi ultimi, che subisce un notevole cambiamento nel corso dell'opera, cambiamento che ad esempio porta le gemelle dall'essere il 20% di 1 (idea per me sbagliatissima) ad essere ciascuna il 100% di 1, cosa che viene sottolineata anche dall'ultimo "gioco dello scambio".
Ovviamente non mancano siparietti comici e situazioni imbarazzanti, ma per essere un harem è praticamente privo di fan-service (salvo l'eccessivo volume del seno) e, cosa più unica che rara per il genere, non mancano situazioni che spingono lo spettatore ad immedesimarsi e a chiedersi "io cosa avrei fatto?". La lettura è quasi sempre scorrevole, anche se magari in alcuni capitoli può capitare di fare un po' di confusione e di dover andar a vedere qualche pagina indietro, ma forse questo è un problema solo mio che relego la lettura alla notte.

Detto questo, non capirò mai come si possano confondere ragazze che hanno taglio di capelli diverso, accessori e stili diversi, modi di fare diversi e così via... tolto questo piccolo neo, come spero si sia capito, l'opera è veramente valida, i disegni sono carini e curati e il character design delle gemelle parla da sé. Consigliatissimo se si cerca una lettura moderatamente leggera e che si distacca dal solito stereotipo dell'harem. Voto finale 7,5 (che potrebbe essere alzato in seguito al completamento dell'opera).


 5
Sguaida

Volumi letti: 14/14 --- Voto 8,5
Non ho mai nutrito la massima considerazione per gli harem.
Ne ho letti e ne leggerò in futuro, ne ho guardati e ne guarderò in futuro, ma senza mai aspettarmi chissà cosa da loro. Non è per darmi un tono snob o sofisticato, è solo che la mia esperienza pregressa mi ha sempre portato a considerarli un grosso ammasso di superficiali e inverosimili luoghi comuni, ormai triti e prevedibili. Pur senza grandi premesse e speranze, però, ho sempre portato avanti la mia ricerca della pecora nera, come sfida personale, cercando di scovare quel prodotto capace di farmi ricredere sull'intero genere regalandomi profondità e originalità. L'harem perfetto, quel giusto compromesso capace di non scadere nella banalità, è il mio Eldorado, la mia Shangri-la, l'obiettivo della mia ricerca e questo percorso è costellato da innumerevoli tentativi andati a ramengo negli anni.
Oggi, terminando la lettura di "Go-Toubun no Hanayome", posso dire senza troppi patemi d'animo di aver terminato la mia annosa ricerca.

Anche in questo caso le premesse non sono state delle migliori, devo riconoscerlo. I primi capitoli mi avevano fatto temere il peggio, facendomi pensare di avere per le mani una copia conforme a "Nisekoi". Che, per chi non lo sapesse, mi aveva dato piuttosto da penare regalandogli un voto infimo. Ho perdurato, ho insistito, spinto soprattutto dalla voglia di capire cosa ci trovasse di positivo la comunità, come ho sempre cercato di fare negli anni.
Devo dire che si è rivelata una scelta azzeccata e giusta. A differenza della norma, "Go-Toubun no Hanayome" offre una migliore profondità dei personaggi, soprattutto femminili, e questo è il suo più grande pregio. Una prospettiva maggiore sui personaggi, un focus sulle loro ambizioni, i loro sogni, le loro emozioni, accompagna con costanza e frequenza la lettura, comparendo più e più volte nei 122 capitoli del manga e venendo distinto e disgiunto per ognuna delle sorelle.
Per fortuna, non siamo davanti al solito "personaggetto" nato con il solo scopo di compiacere il protagonista maschile e il lettore con semplice fan-service. Finalmente abbiamo personaggi umani, con sogni e paure, sentimenti e problematiche. Ovviamente non si tratta del più introspettivo dei prodotti, non si disquisisce dell'ego come in "Ergo Proxy" o in "Neon Genesis Evangelion", ma si ha ugualmente modo di dare alle ragazze una caratterizzazione di qualità, funzionale, approfondita.
A testimonianza delle mie parole, il lettore potrà notare come certi, ormai tipici, panorami siano stati tagliati o ridotti all'osso: le scenette alle terme, al mare, in gita scolastica, non presentano le solite situazioni capaci di regalarci battito accelerato, salivazione copiosa, pulsioni, concentrazione del flusso sanguigno nella zona del basso ventre. La rimozione, o la sostanziale soppressione, di certi siparietti è un indicatore fedele delle priorità dell'autore: meno smanettamento, più qualità. I personaggi quindi sono ben studiati; la loro evoluzione, rispecchiando questa profondità, anche.

Tiriamo le somme. "Go-Toubun no Hanayome" si dimostra un prodotto sorprendente, per quanto mi riguarda. Le basse aspettative iniziali sono state pienamente e completamente convertite in un discreto entusiasmo. Manga semplice in un mondo che si complica la vita da solo senza però riscuoterne frutti, in cui si è lavorato sullo stretto necessario per portare avanti una narrazione intrigante ed appassionante. Pochi fronzoli, pochi elementi superflui, molta più sostanza. Riduzione di scenette insulse, rimozione di personaggi superflui, limitazione di filler e situazioni fuori luogo. A mio parere, una piacevole sorpresa.
D'altronde, non si vincono premi per niente. Promosso