Akame ga Kill! - Hinowa ga Crush!
Se siete fan dell'universo di "Akame ga Kill!" allora in questi 8 numeri vi sarà possibile immergervi nuovamente in questo splendido mondo, dove crudeltà e amicizia non mancano.
Parto subito con il dire che l'opera segue la linea classica sia di "Akame ga Kill!" che del suo prequel 0 (troveremo anche qualche rimando a quest'opera), con l'unica pecca di risultare a volte un po' affrettato. Così come per le altre due opere, anche qui troviamo tante belle scene d'azione, combattimenti, e personaggi con cui si entra subito in empatia (nonostante -come detto- sarebbe stato meglio dedicare più spazio ad alcuni di loro).
Durante gli 8 volumi assisteremo a tradimenti, stragi, abusi e morti atroci, così come da prassi per la serie, in un susseguirsi di eventi e aumento di violenza che raggiunge il suo climax tra il quinto e il sesto volume, punto in cui si rallenta un po' per arrivare poi ad un finale sospeso, e con tanto ancora da dire.
Non so se sia stata una scelta dell'autore il fermarsi così (siamo appena all'inizio del viaggio di Hinowa) o se la cosa sia dipesa da uno scarso successo dell'opera ma l'ho trovato veramente un peccato, perché così viene lasciato nel limbo tutto quello che si era ben preparato durante tutti gli 8 numeri, ed ecco spiegato il perché di un voto buono, ma che sicuramente con altri numeri che avrebbero raccontato il continuo del viaggio sarebbe stato sicuramente ben più alto.
In definitiva se siete amanti di questo universo creato attorno ad Akame, o semplicemente cercate qualcosa in cui combattimenti, amore e crudeltà vengano illustrati senza tanti filtri, allora "Hinowa ga Crush!" è l'opera perfetta per voi, anche se dovete prepararvi sin dall'inizio ad un "non finale" perché altrimenti una volta finito vi lascerà un forte senso di vuoto per non poter sapere come finirà davvero il viaggio di Hinowa e i suoi nuovi compagni.
Parto subito con il dire che l'opera segue la linea classica sia di "Akame ga Kill!" che del suo prequel 0 (troveremo anche qualche rimando a quest'opera), con l'unica pecca di risultare a volte un po' affrettato. Così come per le altre due opere, anche qui troviamo tante belle scene d'azione, combattimenti, e personaggi con cui si entra subito in empatia (nonostante -come detto- sarebbe stato meglio dedicare più spazio ad alcuni di loro).
Durante gli 8 volumi assisteremo a tradimenti, stragi, abusi e morti atroci, così come da prassi per la serie, in un susseguirsi di eventi e aumento di violenza che raggiunge il suo climax tra il quinto e il sesto volume, punto in cui si rallenta un po' per arrivare poi ad un finale sospeso, e con tanto ancora da dire.
Non so se sia stata una scelta dell'autore il fermarsi così (siamo appena all'inizio del viaggio di Hinowa) o se la cosa sia dipesa da uno scarso successo dell'opera ma l'ho trovato veramente un peccato, perché così viene lasciato nel limbo tutto quello che si era ben preparato durante tutti gli 8 numeri, ed ecco spiegato il perché di un voto buono, ma che sicuramente con altri numeri che avrebbero raccontato il continuo del viaggio sarebbe stato sicuramente ben più alto.
In definitiva se siete amanti di questo universo creato attorno ad Akame, o semplicemente cercate qualcosa in cui combattimenti, amore e crudeltà vengano illustrati senza tanti filtri, allora "Hinowa ga Crush!" è l'opera perfetta per voi, anche se dovete prepararvi sin dall'inizio ad un "non finale" perché altrimenti una volta finito vi lascerà un forte senso di vuoto per non poter sapere come finirà davvero il viaggio di Hinowa e i suoi nuovi compagni.
Sequel autonomo di "Akame ga kill".
Non necessita di leggere i prequel per capire cosa succede. La storia si svolge letteralmente in un altro continente. E anche se Akame si trova in questo nuovo ambiente (che ricorda molto il Giappone dell'era dei samurai) per trovare una cura alla sua condizione questo è solo un McGuffin.
La protagonista è Hinowa. E le vicende, anche se ritroveremo personaggi dei precedenti manga, sono completamente a sé stanti.
In passato "Akame ga kill" è stato spesso paragonato a "Il trono di spade", un paragone che mi ha fatto sempre storcere il naso. Ma in questo caso arriverei a dire che è abbastanza valido. Ci sono fazioni, c'è il sesso, ci sono i combattimenti fra eserciti, relazioni complesse fra i personaggi, gli intrigi... e, da come si propone la storia al momento attuale, c'è da aspettarsi che la storia si svilupperà in un arco di tempo di svariati anni (narrativi, non di pubblicazione). Non più uno shonen alla "Naruto" con morti e senza forza dell'amicizia che risolve tutto, ma un vero seinen con una trama che si dirama, e un focus su più personaggi.
Il cattivone di turno è un vero conquistatore che anche se per il più vuole aumentare il proprio potere e dominio, e non si preoccupa di uccidere chiunque si metta in mezzo alle sue ambizioni e prendere come concubina (o anche moglie, in rari casi) qualsiasi donna gli stimoli il pipino (indipendentemente dalla loro volontà, ovviamente) tiene al benessere della propria popolazione, se non altro per riflesso del proprio prestigio come sovrano. Quindi un totale cambio di tono dai cattivoni super over the top dei precedenti manga. Anche i protagonisti non muoiono con troppa facilità. Rimane la tensione del non sapere chi vivrà o morirà, ma i personaggi rilevanti di questo manga sono decisamente più longevi.
Quindi un manga fantasy-storico basato sui combattimenti. Con una trama relativamente matura, una certa dose di erotismo, e anche un po' di commedia che spezza la serietà della trama. Presenza femminile molto forte come rilevanza nella storia e nelle scene d'azione, ma senza scadere nell'odioso femminazismo "woke/SJW" all'americana.
Non necessita di leggere i prequel per capire cosa succede. La storia si svolge letteralmente in un altro continente. E anche se Akame si trova in questo nuovo ambiente (che ricorda molto il Giappone dell'era dei samurai) per trovare una cura alla sua condizione questo è solo un McGuffin.
La protagonista è Hinowa. E le vicende, anche se ritroveremo personaggi dei precedenti manga, sono completamente a sé stanti.
In passato "Akame ga kill" è stato spesso paragonato a "Il trono di spade", un paragone che mi ha fatto sempre storcere il naso. Ma in questo caso arriverei a dire che è abbastanza valido. Ci sono fazioni, c'è il sesso, ci sono i combattimenti fra eserciti, relazioni complesse fra i personaggi, gli intrigi... e, da come si propone la storia al momento attuale, c'è da aspettarsi che la storia si svilupperà in un arco di tempo di svariati anni (narrativi, non di pubblicazione). Non più uno shonen alla "Naruto" con morti e senza forza dell'amicizia che risolve tutto, ma un vero seinen con una trama che si dirama, e un focus su più personaggi.
Il cattivone di turno è un vero conquistatore che anche se per il più vuole aumentare il proprio potere e dominio, e non si preoccupa di uccidere chiunque si metta in mezzo alle sue ambizioni e prendere come concubina (o anche moglie, in rari casi) qualsiasi donna gli stimoli il pipino (indipendentemente dalla loro volontà, ovviamente) tiene al benessere della propria popolazione, se non altro per riflesso del proprio prestigio come sovrano. Quindi un totale cambio di tono dai cattivoni super over the top dei precedenti manga. Anche i protagonisti non muoiono con troppa facilità. Rimane la tensione del non sapere chi vivrà o morirà, ma i personaggi rilevanti di questo manga sono decisamente più longevi.
Quindi un manga fantasy-storico basato sui combattimenti. Con una trama relativamente matura, una certa dose di erotismo, e anche un po' di commedia che spezza la serietà della trama. Presenza femminile molto forte come rilevanza nella storia e nelle scene d'azione, ma senza scadere nell'odioso femminazismo "woke/SJW" all'americana.
"Hinowa ga Yuku" è una serie manga in corso dal 2017, composta attualmente da quattro volumi, ed è ambientata nello stesso mondo di "Akame ga Kill".
La storia ci porta su una piccola isola, ovvero l'isola di Wakoku, un'isoletta di pescatori, ma che è strategica per una guerra in corso da oltre un secolo, nonostante questo, la fortezza ha sempre resistito. Molti abitanti del posto sognano di fare carriera nell'esercito, tra questi c'è anche Hinata, una ragazza che ha perso sua madre, Hinowa, in guerra, quest'ultima era una talentuosa combattente, ma si è scontrata con una combattente dell'esercito nemico, dotata di poteri magici molto forti. E su quest'isola, a dare manforte a Hinata e ai suoi compagni, c'è anche Akame, dopo che una tempesta l'ha portata sull'isola: gli eventi sono, infatti, successivi alla fine di "Akame ga Kill".
Passiamo ora alla caratterizzazione dei personaggi, devo dire che i personaggi sono molto ben fatti, sono molto credibili, vediamo soldati che vogliono fare carriera, chi è interessato solo al denaro, chi alle donne, chi vuole solo aiutare i propri parenti e sistemarsi, e gente che ha raggiunto posizioni di comando solo per via di raccomandazioni, e anche chi ci tiene a portare la pelle a casa, dopo ogni battaglia, e non gli importa del resto, i personaggi suscitano molta tenerezza, in senso positivo, li vedi come molto reali, e fai il tifo per loro.
Passiamo ora al disegno, nulla da dire, come "Akame ga Kill": bello ma non eccezionale, su questo punto direi 7,5 su 10, per rendere l'idea. Una nota particolare sui combattimenti, da questi si vede che siano sempre sullo stile e nel mondo di "Akame ga Kill", ovviamente i combattimenti hanno un ruolo importantissimo nell'opera, e sono ben fatti, sono molto frenetici, ma c'è anche un pizzico di strategia, non è solo questione di tirare colpi e menare le mani.
In conclusione: un'opera molto interessante, che per il momento mi sta piacendo molto, e che consiglio, sia per i fan di "AKame ga Kill" che per chi si approccia per la prima volta a questo mondo.
Voto finale: 7,5
La storia ci porta su una piccola isola, ovvero l'isola di Wakoku, un'isoletta di pescatori, ma che è strategica per una guerra in corso da oltre un secolo, nonostante questo, la fortezza ha sempre resistito. Molti abitanti del posto sognano di fare carriera nell'esercito, tra questi c'è anche Hinata, una ragazza che ha perso sua madre, Hinowa, in guerra, quest'ultima era una talentuosa combattente, ma si è scontrata con una combattente dell'esercito nemico, dotata di poteri magici molto forti. E su quest'isola, a dare manforte a Hinata e ai suoi compagni, c'è anche Akame, dopo che una tempesta l'ha portata sull'isola: gli eventi sono, infatti, successivi alla fine di "Akame ga Kill".
Passiamo ora alla caratterizzazione dei personaggi, devo dire che i personaggi sono molto ben fatti, sono molto credibili, vediamo soldati che vogliono fare carriera, chi è interessato solo al denaro, chi alle donne, chi vuole solo aiutare i propri parenti e sistemarsi, e gente che ha raggiunto posizioni di comando solo per via di raccomandazioni, e anche chi ci tiene a portare la pelle a casa, dopo ogni battaglia, e non gli importa del resto, i personaggi suscitano molta tenerezza, in senso positivo, li vedi come molto reali, e fai il tifo per loro.
Passiamo ora al disegno, nulla da dire, come "Akame ga Kill": bello ma non eccezionale, su questo punto direi 7,5 su 10, per rendere l'idea. Una nota particolare sui combattimenti, da questi si vede che siano sempre sullo stile e nel mondo di "Akame ga Kill", ovviamente i combattimenti hanno un ruolo importantissimo nell'opera, e sono ben fatti, sono molto frenetici, ma c'è anche un pizzico di strategia, non è solo questione di tirare colpi e menare le mani.
In conclusione: un'opera molto interessante, che per il momento mi sta piacendo molto, e che consiglio, sia per i fan di "AKame ga Kill" che per chi si approccia per la prima volta a questo mondo.
Voto finale: 7,5