M Haha Musume Choukyou Nikki
“M Haha Musume Choukyou Nikki” è un manga hentai di un solo volume, scritto e disegnato da Fuusen Club. Si tratta di una storia dai contenuti forti a tema sadomaso.
Il protagonista della storia è un ragazzo di nome Gousuke. Brutto, grasso e senza nessun talento particolare, viene continuamente bullizzato dai suoi compagni di scuola. In un certo giorno, il ragazzo decide di suicidarsi ma proprio in quel momento incontra, o meglio si scontra, con una bella ragazza. Cadendo, la ragazza rivela inavvertitamente di non portare le mutandine ma di avere una corda che le stringe la vagina. A quella visione, e non avendo nulla da perdere Gousuke prova ad assalire la ragazza. Scoperto dagli insegnanti viene però fermato e sospeso da scuola. Mentre è a casa a causa della sospensione, Gousuke riceve la visita della madre della ragazza che ha tentato di violentare. A differenza di quello che pensa il ragazzo, la donna non è lì per fargli il cazziatone, ma al contrario chiede a Gousuke di mantenere il segreto della figlia, spiegando che lei è una masochista, una donna che gode e prova piacere venendo picchiata e comandata da un padrone e che sta allenando la figlia a fare lo stesso. La donna offre a Gousuke una grande occasione: se accetta di aiutare la figlia a risvegliare il suo lato masochista potrà diventare il loro padrone e loro due saranno le sue schiave sessuali.
È difficile giudicare i contenuti di questo manga se non si ha la giusta dose di apertura mentale. Tempo fa, all’epoca dell’uscita del libro di “Cinquanta sfumature di grigio” e del successivo film, alcuni gridarono allo scandalo, ma ciò che viene raccontato lì è una passeggiata nel parco in confronto alle cose mostrate in questo manga. Le due donne protagoniste della storia subiscono di tutto e di più. Vengono picchiate, torturate, umiliate sia fisicamente che psicologicamente, ma fa tutto parte di un gioco perverso che accettano di fare. Colpite con bastoni, legate, bruciate con candele, punte con aghi e spilloni, costrette a bere urina, a subire clisteri e a defecare in pubblico, portate fino al limite estremo del dolore fisico e della sanità mentale. Loro però godono in questo modo, e lo stesso Gousuke che all’inizio aveva dei limiti e si domandava fin dove poteva spingersi con le due donne, diventa presto un sadico che gode nel torturarle e umiliarle.
I disegni di Fuusen Club sono di buona qualità. Le due donne protagoniste sono belle e sexy, e le vignette sono tutte chiare e pulite, molto ordinate. Le scene di sesso violento sono ben rappresentate e molto d’effetto. L’autore non ci va leggero con la rappresentazione grafica delle torture, perciò come detto più su, non è un manga per tutti, specialmente per chi è particolarmente sensibile alla violenza o si scandalizza facilmente.
Per quel che mi riguarda, per me è solo un manga, finito di leggere, chiuso il discorso. C’è gente che gode nel farsi picchiare e torturare? Affari loro. Non sto qua a esprimere giudizi sul modo di vivere di nessuno, mi limito a giudicare un manga che parla di questo mondo.
Alla fine questo volume è un manga hentai di buona qualità pur nei suoi contenuti estremi. Ha una storia che ha un senso compiuto ed è ben disegnato. Se poi, per qualche motivo il lettore è interessato all’elemento sadomaso, può anche essere considerato eccitante.
Il protagonista della storia è un ragazzo di nome Gousuke. Brutto, grasso e senza nessun talento particolare, viene continuamente bullizzato dai suoi compagni di scuola. In un certo giorno, il ragazzo decide di suicidarsi ma proprio in quel momento incontra, o meglio si scontra, con una bella ragazza. Cadendo, la ragazza rivela inavvertitamente di non portare le mutandine ma di avere una corda che le stringe la vagina. A quella visione, e non avendo nulla da perdere Gousuke prova ad assalire la ragazza. Scoperto dagli insegnanti viene però fermato e sospeso da scuola. Mentre è a casa a causa della sospensione, Gousuke riceve la visita della madre della ragazza che ha tentato di violentare. A differenza di quello che pensa il ragazzo, la donna non è lì per fargli il cazziatone, ma al contrario chiede a Gousuke di mantenere il segreto della figlia, spiegando che lei è una masochista, una donna che gode e prova piacere venendo picchiata e comandata da un padrone e che sta allenando la figlia a fare lo stesso. La donna offre a Gousuke una grande occasione: se accetta di aiutare la figlia a risvegliare il suo lato masochista potrà diventare il loro padrone e loro due saranno le sue schiave sessuali.
È difficile giudicare i contenuti di questo manga se non si ha la giusta dose di apertura mentale. Tempo fa, all’epoca dell’uscita del libro di “Cinquanta sfumature di grigio” e del successivo film, alcuni gridarono allo scandalo, ma ciò che viene raccontato lì è una passeggiata nel parco in confronto alle cose mostrate in questo manga. Le due donne protagoniste della storia subiscono di tutto e di più. Vengono picchiate, torturate, umiliate sia fisicamente che psicologicamente, ma fa tutto parte di un gioco perverso che accettano di fare. Colpite con bastoni, legate, bruciate con candele, punte con aghi e spilloni, costrette a bere urina, a subire clisteri e a defecare in pubblico, portate fino al limite estremo del dolore fisico e della sanità mentale. Loro però godono in questo modo, e lo stesso Gousuke che all’inizio aveva dei limiti e si domandava fin dove poteva spingersi con le due donne, diventa presto un sadico che gode nel torturarle e umiliarle.
I disegni di Fuusen Club sono di buona qualità. Le due donne protagoniste sono belle e sexy, e le vignette sono tutte chiare e pulite, molto ordinate. Le scene di sesso violento sono ben rappresentate e molto d’effetto. L’autore non ci va leggero con la rappresentazione grafica delle torture, perciò come detto più su, non è un manga per tutti, specialmente per chi è particolarmente sensibile alla violenza o si scandalizza facilmente.
Per quel che mi riguarda, per me è solo un manga, finito di leggere, chiuso il discorso. C’è gente che gode nel farsi picchiare e torturare? Affari loro. Non sto qua a esprimere giudizi sul modo di vivere di nessuno, mi limito a giudicare un manga che parla di questo mondo.
Alla fine questo volume è un manga hentai di buona qualità pur nei suoi contenuti estremi. Ha una storia che ha un senso compiuto ed è ben disegnato. Se poi, per qualche motivo il lettore è interessato all’elemento sadomaso, può anche essere considerato eccitante.