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GianniGreed

Volumi letti: 1/1 --- Voto 4
“Bitch on the Pole” è un manga hentai di un solo volume, scritto e disegnato da Koji Tabe.

La storia ha per protagonista una ragazza di nome Miki, che vuole realizzare il suo sogno di diventare la ballerina di pole dance più famosa del Giappone. Da ragazzina ha assistito all’esibizione di Jessica, la regina della pole dance e ne è rimasta folgorata. La ragazza riesce a farsi assumere nello stesso locale dove lavora il suo idolo ma per arrivare a condividere il palco con lei dovrà sudare parecchio (e non solo).

Sarò onesto perché è inutile girarci intorno: la trama del manga è quasi inesistente. Definirla “trama” è una parola grossa. È un manga hentai, e allora va bene, è giusto un pretesto per mostrare la protagonista che si dà da fare. Con la scusa di lei che deve imparare a muoversi a fare la pole dance e lo striptease, e ai suoi “istruttori” che le insegnano il modo giusto di farlo, l’autore può inserire scene di sesso senza farle sembrare troppo forzate.

Per quel che riguarda tali scene, nulla di troppo speciale da segnalare. Ci sono più o meno i soliti elementi presenti nei manga di questo tipo: sesso normale, lesbico, a tre. C’è pure una parte con una futanari, per non farci mancare nulla.
Le scene erotiche sono ben realizzate, e abbastanza eccitanti, pur non essendo esageratamente spinte.

Merito di questo è dei disegni, molto belli e molto curati. Le ragazze disegnate da Tabe sono parecchio appariscenti, dai corpi snelli ma formosi, e tutte molto sexy. Inoltre, dato che il volume è interamente a colori, i disegni risaltano ancora di più.

Il volume è uscito anche in un’edizione speciale, dove in allegato al manga c’è un book fotografico di una nota cosplayer, tale “Nonsummerjack”, che posa indossando i pochi abiti di una delle protagoniste.
Queste foto sono la parte più interessante di tutto il volume.

Insomma, per concludere, “Bitch on the Pole” è un manga hentai con una trama abbastanza insulsa ma con ottimi disegni. Per il genere al quale appartiene, sarebbe anche sufficiente, ma poteva essere leggermente migliore con giusto un po’ di cura in più.