Non tormentarmi, Nagatoro!
"Ijiranaide, Nagatoro-san" si configura come un'arguta opera di analisi sociale su uno dei grandi temi che da sempre affligge la scuola giapponese: il bullismo.
Ah no, wait...
"Ijiranaide, Nagatoro-san" è una disturbante opera di analisi psicologica su uno dei temi più delicati della criminologia: la sindrome di Stoccolma.
Eh? Ho sbagliato ancora?
"Ijiranaide, Nagatoro-san" è una divertente commedia sentimentale scolastica, con alcuni richiami ecchi, un'opera leggera da non prendere seriamente.
Ok, adesso direi che ci siamo. Ma nel dettaglio?
Trama e storia: Ok, la trama di base ce l'avete in sinossi ed è sufficientemente chiara per cui non debba aggiungere altro.
N.B. Premetto che attualmente sono in pari con la pubblicazione giapponese, capitolo 140, e a meno di sorprese direi che siamo davvero alla fine. Per come stanno le cose allo stato attuale, per come è stata imbastita la trama di quest'ultimo ciclo, credo davvero che ormai manchi solo il finale (e aggiornerò sicuramente la recensione appena lo leggerò).
I primi volumi del manga sono i più acerbi, in termini di narrazione, ma anche quelli in cui ho riso di più, quindi quelli più divertenti, per il mio gusto personale. Posso capire benissimo, tuttavia, che qualcuno possa sentirsi triggerato all'idea di un rapporto otaku-bullo come quello che viene proposto nelle fasi iniziali. Nagatoro inizialmente è davvero un po' sopra le righe, eccessiva e, soprattutto per un lettore giovane che determinate situazioni magari le ha vissute realmente, questo può essere un ostacolo non da poco. Poi la cosa viene drasticamente ridotta, però sappiatelo, se siete quel tipo di persona sensibile all'argomento questo manga potrebbe darvi sensazioni molto negative.
Dal punto di vista della narrazione il manga presenta nel corso dei volumi il solito carnet di situazioni che sono il fondamento per questo genere di opera: il festival scolastico, la gita al mare, le terme, la visita al tempio di Capodanno, San Valentino, il matsuri, il primo appuntamento... ovvero tutto quel genere di cliché che fanno da sempre da fulcro a opere di questo tipo, che rappresentano esattamente il motivo per cui molti (me compreso) leggono un fumetto di questo genere, e che sarebbe strano non trovare in questa categoria di prodotto.
In linea di massima anche la rielaborazione di questi scenari archetipici non è niente di nuovo, ma ciò nonostante personalmente l'ho trovata gradevole, giacché ciascuno scenario contribuisce ad aggiungere un tassello alla relazione tra Nagatoro e il senpai, relazione che cresce in modo graduale, piacevole e diventa progressivamente sempre più "solida" ed "emotiva". Non fraintendete eh, siamo sempre nel campo dell'adolescenziale, parliamo di una commedia sentimentale per teenagers.
In ogni caso il modo in cui Nanashi racconta gli eventi in generale mi è piaciuto, con una commistione tra comico, demenziale e romantico che ho trovato di mio gusto. Più comico e demenziale nella prima parte, nettamente più romantico nell'ultima.
Il difetto più grosso che ho trovato riguarda l'estremizzazione ecchi del personaggio della presidentessa del club di arte. Capiamoci, ogni dettaglio anatomico è assolutamente coperto e non ci sono scene troppo provocanti, il livello è molto molto leggero. Tuttavia dopo un po' si percepisce in modo netto la forzatura di far comparire questo personaggio sempre nudo, e alla lunga il tutto diventa stucchevole. E, nella seconda parte dell'opera, l'autore indulge un po' troppo in situazioni ecchi ormai non più necessarie o funzionali alla trama, quasi a voler allungare il brodo.
Sviluppo dei personaggi: La crescita di Nagatoro, di Naoto e del loro rapporto è, di fatto, la storia. Il resto è contorno. La storia E` questi due personaggi. Se non ci fossero l'evoluzione dei due protagonisti e lo sviluppo della storia d'amore non ci sarebbe neppure il manga. Parliamo un po' del background dei personaggi. Sul senpai non c'è molto da dire. Fino al punto in cui gli eventi iniziano ad essere narrati ha vissuto un'esistenza grigia, monotona e isolata. La cosa viene ripetuta molte volte, non ha sostanzialmente esperienze pregresse di alcun tipo, fatta eccezione per il disegno e il club di arte. La sua vita, in senso lato, inizia nel momento dell'incontro con Nagatoro.
Il passato di Nagatoro è un po' più articolato e viene approfondito meglio. Non è certo una grande analisi, ma all'inizio della storia la ragazza ha comunque solo 14 anni, quindi ovviamente un numero di esperienze limitato. Ad ogni modo viene raccontato il suo percorso sportivo alle scuole medie, il rapporto con l'amica Gamou e alcuni altri dettagli che emergono qua e là. I personaggi secondari, dalle amiche di Nagatoro, ai suoi fratelli, ai membri del club di arte, eccetera, hanno un'analisi sommaria e viene raccontato davvero molto poco. Pur con qualche piccolo approfondimento qua e là su aspetti specifici. Nel complesso mi sento di dire che quanto è stato fatto è assolutamente adeguato al tipo di prodotto, parliamo pur sempre di un manga divertente e adolescenziale, non di un mattone dedicato a chi studia psicologia.
Disegni: Eh... alti e bassi sinceramente. Sia i personaggi sia i fondali sono tendenzialmente ben disegnati. In linea di massima il livello è buono, con alcune tavole che spiccano di tanto in tanto e che hanno un livello anche superiore. Però, soprattutto negli ultimi volumi, il riciclo di alcuni fondali, il recupero di vignette precedenti per creare i flashback, gli sfondi bianchi, alcune tavole eccessivamente e inutilmente grandi, fanno trasparire un senso di stanchezza da parte dell'autore. Verso gli ultimi numeri ho notato addirittura qualche personaggio sproporzionato o mal disegnato, quindi direi che è un bene il fatto che ci stiamo dirigendo a passo spedito verso il finale.
Spendo due parole per una nota a margine. Nagatoro è l'unico personaggio femminile dell'opera ad essere realmente filiforme e a non avere praticamente seno. Tutte le altre ragazze sono disegnate con curve ben definite, seni prosperosi o, in alcuni casi, anche eccessivi. Ora, io normalmente sono estremamente contrario a quando nei manga vengono sessualizzati personaggi dai tratti prepuberali o addirittura bambineschi. Non è, purtroppo, una cosa rara (soprattutto nei manga ecchi) e mi dà sinceramente piuttosto fastidio. Ma non mi è sembrato questo il caso. Nagatoro ha un fisico filiforme ma non la si percepisce mai come una bambina.
Mi sento di dire con una certa sicurezza che questa sia stata una scelta voluta. Una scelta che, personalmente, ho trovato interessante, considerando anche la tipologia di prodotto, che spesso punta anche su un certo tipo di fisicità per intrattenere il lettore. L'ho interpretata come una volontà da parte di Nanashi di indicare una netta differenza tra Nagatoro e tutte le altre anche dal punto di vista fisico, oltre che caratteriale ed emotivo, chiarendo tramite quello che l'interesse del senpai sicuramente non è puramente legato a motivi estetici, ma va oltre.
Dialoghi: La maggior parte dei dialoghi sono divertenti, adatti all'età dei protagonisti raffigurati. Si mantengono sempre su un tono abbastanza leggero, quasi mai volgare (ci sono giusto un paio di cadute di stile), anche nei momenti in cui il senpai viene provocato in modo un po' più esplicito. Mano a mano che il manga si avvia alla conclusione, mentre i toni si fanno un po' più seri, i dialoghi ovviamente evolvono adattandosi alla trama e diventando più introspettivi. Niente di particolare da segnalare... tranne forse il fatto che in alcuni frangenti ci sono intere pagine completamente (o quasi) prive di testo. Una scelta che io apprezzo solo quando è ben motivata... e qui non sempre lo è.
La mia valutazione complessiva è sicuramente in parte viziata dal fatto che questo genere di prodotto è letteralmente cucito sui miei gusti. Una commedia adolescenziale che miscela situazioni comiche e romantiche, una protagonista femminile tsundere, una storia d'amore che evolve e si approfondisce col tempo, un pizzico di ecchi divertente che non diventa né eccessivo né volgare.
Purtroppo anche questo manga non è perfetto, quindi perde qualche punto qua e là e arriva "solo" a ricevere un 8. Che comunque è un ottimo voto eh, e rispecchia in pieno il fatto che l'ho letteralmente divorato in meno di una settimana e sono andato pure a compensare la parte non ancora pubblicata in italiano, cosa che non facevo da tantissimo tempo.
Ah no, wait...
"Ijiranaide, Nagatoro-san" è una disturbante opera di analisi psicologica su uno dei temi più delicati della criminologia: la sindrome di Stoccolma.
Eh? Ho sbagliato ancora?
"Ijiranaide, Nagatoro-san" è una divertente commedia sentimentale scolastica, con alcuni richiami ecchi, un'opera leggera da non prendere seriamente.
Ok, adesso direi che ci siamo. Ma nel dettaglio?
Trama e storia: Ok, la trama di base ce l'avete in sinossi ed è sufficientemente chiara per cui non debba aggiungere altro.
N.B. Premetto che attualmente sono in pari con la pubblicazione giapponese, capitolo 140, e a meno di sorprese direi che siamo davvero alla fine. Per come stanno le cose allo stato attuale, per come è stata imbastita la trama di quest'ultimo ciclo, credo davvero che ormai manchi solo il finale (e aggiornerò sicuramente la recensione appena lo leggerò).
I primi volumi del manga sono i più acerbi, in termini di narrazione, ma anche quelli in cui ho riso di più, quindi quelli più divertenti, per il mio gusto personale. Posso capire benissimo, tuttavia, che qualcuno possa sentirsi triggerato all'idea di un rapporto otaku-bullo come quello che viene proposto nelle fasi iniziali. Nagatoro inizialmente è davvero un po' sopra le righe, eccessiva e, soprattutto per un lettore giovane che determinate situazioni magari le ha vissute realmente, questo può essere un ostacolo non da poco. Poi la cosa viene drasticamente ridotta, però sappiatelo, se siete quel tipo di persona sensibile all'argomento questo manga potrebbe darvi sensazioni molto negative.
Dal punto di vista della narrazione il manga presenta nel corso dei volumi il solito carnet di situazioni che sono il fondamento per questo genere di opera: il festival scolastico, la gita al mare, le terme, la visita al tempio di Capodanno, San Valentino, il matsuri, il primo appuntamento... ovvero tutto quel genere di cliché che fanno da sempre da fulcro a opere di questo tipo, che rappresentano esattamente il motivo per cui molti (me compreso) leggono un fumetto di questo genere, e che sarebbe strano non trovare in questa categoria di prodotto.
In linea di massima anche la rielaborazione di questi scenari archetipici non è niente di nuovo, ma ciò nonostante personalmente l'ho trovata gradevole, giacché ciascuno scenario contribuisce ad aggiungere un tassello alla relazione tra Nagatoro e il senpai, relazione che cresce in modo graduale, piacevole e diventa progressivamente sempre più "solida" ed "emotiva". Non fraintendete eh, siamo sempre nel campo dell'adolescenziale, parliamo di una commedia sentimentale per teenagers.
In ogni caso il modo in cui Nanashi racconta gli eventi in generale mi è piaciuto, con una commistione tra comico, demenziale e romantico che ho trovato di mio gusto. Più comico e demenziale nella prima parte, nettamente più romantico nell'ultima.
Il difetto più grosso che ho trovato riguarda l'estremizzazione ecchi del personaggio della presidentessa del club di arte. Capiamoci, ogni dettaglio anatomico è assolutamente coperto e non ci sono scene troppo provocanti, il livello è molto molto leggero. Tuttavia dopo un po' si percepisce in modo netto la forzatura di far comparire questo personaggio sempre nudo, e alla lunga il tutto diventa stucchevole. E, nella seconda parte dell'opera, l'autore indulge un po' troppo in situazioni ecchi ormai non più necessarie o funzionali alla trama, quasi a voler allungare il brodo.
Sviluppo dei personaggi: La crescita di Nagatoro, di Naoto e del loro rapporto è, di fatto, la storia. Il resto è contorno. La storia E` questi due personaggi. Se non ci fossero l'evoluzione dei due protagonisti e lo sviluppo della storia d'amore non ci sarebbe neppure il manga. Parliamo un po' del background dei personaggi. Sul senpai non c'è molto da dire. Fino al punto in cui gli eventi iniziano ad essere narrati ha vissuto un'esistenza grigia, monotona e isolata. La cosa viene ripetuta molte volte, non ha sostanzialmente esperienze pregresse di alcun tipo, fatta eccezione per il disegno e il club di arte. La sua vita, in senso lato, inizia nel momento dell'incontro con Nagatoro.
Il passato di Nagatoro è un po' più articolato e viene approfondito meglio. Non è certo una grande analisi, ma all'inizio della storia la ragazza ha comunque solo 14 anni, quindi ovviamente un numero di esperienze limitato. Ad ogni modo viene raccontato il suo percorso sportivo alle scuole medie, il rapporto con l'amica Gamou e alcuni altri dettagli che emergono qua e là. I personaggi secondari, dalle amiche di Nagatoro, ai suoi fratelli, ai membri del club di arte, eccetera, hanno un'analisi sommaria e viene raccontato davvero molto poco. Pur con qualche piccolo approfondimento qua e là su aspetti specifici. Nel complesso mi sento di dire che quanto è stato fatto è assolutamente adeguato al tipo di prodotto, parliamo pur sempre di un manga divertente e adolescenziale, non di un mattone dedicato a chi studia psicologia.
Disegni: Eh... alti e bassi sinceramente. Sia i personaggi sia i fondali sono tendenzialmente ben disegnati. In linea di massima il livello è buono, con alcune tavole che spiccano di tanto in tanto e che hanno un livello anche superiore. Però, soprattutto negli ultimi volumi, il riciclo di alcuni fondali, il recupero di vignette precedenti per creare i flashback, gli sfondi bianchi, alcune tavole eccessivamente e inutilmente grandi, fanno trasparire un senso di stanchezza da parte dell'autore. Verso gli ultimi numeri ho notato addirittura qualche personaggio sproporzionato o mal disegnato, quindi direi che è un bene il fatto che ci stiamo dirigendo a passo spedito verso il finale.
Spendo due parole per una nota a margine. Nagatoro è l'unico personaggio femminile dell'opera ad essere realmente filiforme e a non avere praticamente seno. Tutte le altre ragazze sono disegnate con curve ben definite, seni prosperosi o, in alcuni casi, anche eccessivi. Ora, io normalmente sono estremamente contrario a quando nei manga vengono sessualizzati personaggi dai tratti prepuberali o addirittura bambineschi. Non è, purtroppo, una cosa rara (soprattutto nei manga ecchi) e mi dà sinceramente piuttosto fastidio. Ma non mi è sembrato questo il caso. Nagatoro ha un fisico filiforme ma non la si percepisce mai come una bambina.
Mi sento di dire con una certa sicurezza che questa sia stata una scelta voluta. Una scelta che, personalmente, ho trovato interessante, considerando anche la tipologia di prodotto, che spesso punta anche su un certo tipo di fisicità per intrattenere il lettore. L'ho interpretata come una volontà da parte di Nanashi di indicare una netta differenza tra Nagatoro e tutte le altre anche dal punto di vista fisico, oltre che caratteriale ed emotivo, chiarendo tramite quello che l'interesse del senpai sicuramente non è puramente legato a motivi estetici, ma va oltre.
Dialoghi: La maggior parte dei dialoghi sono divertenti, adatti all'età dei protagonisti raffigurati. Si mantengono sempre su un tono abbastanza leggero, quasi mai volgare (ci sono giusto un paio di cadute di stile), anche nei momenti in cui il senpai viene provocato in modo un po' più esplicito. Mano a mano che il manga si avvia alla conclusione, mentre i toni si fanno un po' più seri, i dialoghi ovviamente evolvono adattandosi alla trama e diventando più introspettivi. Niente di particolare da segnalare... tranne forse il fatto che in alcuni frangenti ci sono intere pagine completamente (o quasi) prive di testo. Una scelta che io apprezzo solo quando è ben motivata... e qui non sempre lo è.
La mia valutazione complessiva è sicuramente in parte viziata dal fatto che questo genere di prodotto è letteralmente cucito sui miei gusti. Una commedia adolescenziale che miscela situazioni comiche e romantiche, una protagonista femminile tsundere, una storia d'amore che evolve e si approfondisce col tempo, un pizzico di ecchi divertente che non diventa né eccessivo né volgare.
Purtroppo anche questo manga non è perfetto, quindi perde qualche punto qua e là e arriva "solo" a ricevere un 8. Che comunque è un ottimo voto eh, e rispecchia in pieno il fatto che l'ho letteralmente divorato in meno di una settimana e sono andato pure a compensare la parte non ancora pubblicata in italiano, cosa che non facevo da tantissimo tempo.
Questo manga fa parte del "trio delle dispettose" (Takagi, Uzaki e Nagatoro) ovvero commedie romcom in cui le protagoniste femminili provano qualcosa per il protagonista maschile, ma nascondono il loro imbarazzo appunto attraverso dispetti o tormenti.
Il bello di Nagatoro è che dimostra una piacevolissima e continua evoluzione nel corso dei volumetti, nel primo lei è proprio una bulla antipatica (anche se ci sono piccoli disegni extra che malcelano le sue vere intenzioni) e il suo senpai è un imbranato che non riesce a farsi valere.Lei spesso viene dipinta quasi come un demone, una donna gatto che ama tormentarlo quando in realtà non è per nulla così.
E' piacevole come però il rapporto tra i due cresce e migliora capitolo dopo capitolo, l'imbarazzo di lei c'è ancora, ma se ne esce con frasi, gesti che fanno capire quanto ci tenga e d'altro canto il senpai comincia ad apprezzare le parti migliori del carattere della ragazza e questo aiuta a cambiarlo, a renderlo più consapevole di sé e delle sue potenzialità. I tormenti diventano sempre meno e la relazione diventa sempre più profonda, mantenendo come una dolcissima comicità come contorno.
Un bel cast di personaggi sebbene meno nutrito rispetto ad un Komi che a volte aiuta o mette in difficoltà i due, e poi c'è sempre quel bel passare del tempo tipico ormai di molte commedie moderne (Komi, Kaguya, Quintessential) che aiuta ad uscire da quello che poteva pericolosamente diventare una sorta di commedia con gag ripetitive.
Ci sono parecchie scene memorabili di cui non dico per non spoilerare, comunque la lettura vale proprio la pena per chi ama questo genere di manga.
La JPop fa inoltre sempre delle belle edizioni e anche qui siamo il primo paese come uscite (Giappone escluso, si intende)
Promosso!
Il bello di Nagatoro è che dimostra una piacevolissima e continua evoluzione nel corso dei volumetti, nel primo lei è proprio una bulla antipatica (anche se ci sono piccoli disegni extra che malcelano le sue vere intenzioni) e il suo senpai è un imbranato che non riesce a farsi valere.Lei spesso viene dipinta quasi come un demone, una donna gatto che ama tormentarlo quando in realtà non è per nulla così.
E' piacevole come però il rapporto tra i due cresce e migliora capitolo dopo capitolo, l'imbarazzo di lei c'è ancora, ma se ne esce con frasi, gesti che fanno capire quanto ci tenga e d'altro canto il senpai comincia ad apprezzare le parti migliori del carattere della ragazza e questo aiuta a cambiarlo, a renderlo più consapevole di sé e delle sue potenzialità. I tormenti diventano sempre meno e la relazione diventa sempre più profonda, mantenendo come una dolcissima comicità come contorno.
Un bel cast di personaggi sebbene meno nutrito rispetto ad un Komi che a volte aiuta o mette in difficoltà i due, e poi c'è sempre quel bel passare del tempo tipico ormai di molte commedie moderne (Komi, Kaguya, Quintessential) che aiuta ad uscire da quello che poteva pericolosamente diventare una sorta di commedia con gag ripetitive.
Ci sono parecchie scene memorabili di cui non dico per non spoilerare, comunque la lettura vale proprio la pena per chi ama questo genere di manga.
La JPop fa inoltre sempre delle belle edizioni e anche qui siamo il primo paese come uscite (Giappone escluso, si intende)
Promosso!
Piccola premessa: questa recensione riguarda i 73 capitoli che ho letto.
"Ijiranaide Nagatoro San", considerato principalmente per la sua trasposizione animata di grande successo, è un manga di genere commedia romantica scritto e disegnato da Nanashi. Racconta la vita di Naoto, un introverso ragazzo, otaku, appassionato di arte e ex vittima di bullismo e che per tale motivo tende ad isolarsi, ma alla sua vita si aggiungerà un po' di "pepe" a seguito del suo incontro con una figura opposta a lui ovvero Nagatoro, una ragazza che tenderà ad avvicinarsi a lui e ad infastidirlo.
Il manga che dovrebbe essere comico presenta uno dei peggiori inizi che abbia mai visto all'interno di un manga, iniziando nei primi due volumi in cui assisteremo a scene di puro bullismo ingiustificato sotto ogni aspetto da parte di Nagatoro nei confronti di Naoto, soprattutto nel primo capitolo in cui Naoto viene preso in giro e insultato personalmente da una ragazza che non aveva mai visto prima e che non ha il minimo diritto di assumere uno spregevole atteggiamento per una questione di puro rispetto, il personaggio di Nagatoro con le sue espressioni grottesche e i suoi modi di approcciarsi ad una persona introversa completamente sbagliati viene subito percepita da me come un personaggio negativo, privo di valori e insegnamenti. In tutto quello che si vede nei primi due volumi sarà quindi un manga pseudo comico che tenta di essere appunto comico con scene di puro bullismo, mentre questi atteggiamenti non si potranno più considerare tali a partire dal terzo volume.
Dal terzo volume il comportamento di Nagatoro diventerà leggermente regolato e si potrà tranquillamente considerare quel tipo di amico fastidioso che alla fine vuole solo giocare. L'obbiettivo di Nagatoro sarà quello di stuzzicare Naoto molestandolo a scopo di riuscire a farlo reagire e quindi a farlo uscire dal suo guscio, obiettivo che si raggiungerà molto lentamente sottoponendo il lettore a decide e decine di capitoli di cui una buona parte sono notevolmente simili, avremo quasi sempre la stessa ambientazione, (l'aula d'arte) i soliti due personaggi (Nagatoro e Naoto) e le solite gag, che si baseranno su insulti che saranno quasi sempre gli stessi (esempi: 'fai schifo', 'pervertito') doppi sensi per lo più sessuali, fan service di tipo ecchi e ulteriori situazioni imbarazzanti. Andando avanti nelle lettura si avverte una forte presenza di monotonia che rapidamente mi ha annoiato assai e una forte mancanza di inventiva nel creare delle scene divertenti; la messa in scena della maggior parte delle gag è quindi assai becera, povera e superficiale, con un continuo sfruttamento della figura della ragazzina e del corpo femminile. Non a caso si può notare molteplici volte che Nanashi impiega molto più impegno nel disegnare Nagatoro e non a caso sono presenti numerose scene in cui tutti i personaggi femminili dell'opera vengono sessualizati, addirittura ad un certo punto verrà introdotta la presidentessa del club di arte, una ragazza dalle fattezze sproporzionate che comparirà nuda in gran parte delle scene in cui compare, come se presentarsi nudi in mezzo alla gente come se fosse qualcosa che una liceale farebbe normalmente. Gli altri personaggi secondari saranno delle vere e proprie macchiette di puro contorno, oltre ad essere pochi non avranno mai capitoli dedicati a loro (almeno nei 73 capitoli che ho letto) e saranno lapalissianamente tutti personaggi femminili che provocheranno Naoto in senso sessuale e che verranno appunto sottoposti a scene di fan service in cui vengono sessualizate e in certe scene anche esplicitamente.
Parlando invece dei disegni abbiamo un livello medio pari a quello di altre opere di questi generi, abbiamo un vero e proprio compito sia nel impostazione delle tavole e nei disegni che può benissimo piacere o no, a me personalmente non dice assolutamente nulla, Nanashi come ho già detto si impegna maggiormente nel disegnare i personaggi femminili per farli risultare attraenti.
Passiamo alle conclusioni: nel complesso ci sono i primi cinque volumi di livello molto basso, sono la parte in cui più si sentono i problemi che ho spiegato, invece i volumi successivi saranno leggermente meno peggio, quindi meno fan service e meno monotonia in generale, ma solo lievemente perciò sono volumi che reputo estremamente mediocri. Nagatoro è quindi un manga che non finirò. Penso che ci siano manga di questo tipo che meritano decisamente di più, ci sono modi migliori per rilassarsi e stare tranquilli con un manga adatto a queste esigenze e questo manga non è di certo "Ijiranaide Nagatoro San".
"Ijiranaide Nagatoro San", considerato principalmente per la sua trasposizione animata di grande successo, è un manga di genere commedia romantica scritto e disegnato da Nanashi. Racconta la vita di Naoto, un introverso ragazzo, otaku, appassionato di arte e ex vittima di bullismo e che per tale motivo tende ad isolarsi, ma alla sua vita si aggiungerà un po' di "pepe" a seguito del suo incontro con una figura opposta a lui ovvero Nagatoro, una ragazza che tenderà ad avvicinarsi a lui e ad infastidirlo.
Il manga che dovrebbe essere comico presenta uno dei peggiori inizi che abbia mai visto all'interno di un manga, iniziando nei primi due volumi in cui assisteremo a scene di puro bullismo ingiustificato sotto ogni aspetto da parte di Nagatoro nei confronti di Naoto, soprattutto nel primo capitolo in cui Naoto viene preso in giro e insultato personalmente da una ragazza che non aveva mai visto prima e che non ha il minimo diritto di assumere uno spregevole atteggiamento per una questione di puro rispetto, il personaggio di Nagatoro con le sue espressioni grottesche e i suoi modi di approcciarsi ad una persona introversa completamente sbagliati viene subito percepita da me come un personaggio negativo, privo di valori e insegnamenti. In tutto quello che si vede nei primi due volumi sarà quindi un manga pseudo comico che tenta di essere appunto comico con scene di puro bullismo, mentre questi atteggiamenti non si potranno più considerare tali a partire dal terzo volume.
Dal terzo volume il comportamento di Nagatoro diventerà leggermente regolato e si potrà tranquillamente considerare quel tipo di amico fastidioso che alla fine vuole solo giocare. L'obbiettivo di Nagatoro sarà quello di stuzzicare Naoto molestandolo a scopo di riuscire a farlo reagire e quindi a farlo uscire dal suo guscio, obiettivo che si raggiungerà molto lentamente sottoponendo il lettore a decide e decine di capitoli di cui una buona parte sono notevolmente simili, avremo quasi sempre la stessa ambientazione, (l'aula d'arte) i soliti due personaggi (Nagatoro e Naoto) e le solite gag, che si baseranno su insulti che saranno quasi sempre gli stessi (esempi: 'fai schifo', 'pervertito') doppi sensi per lo più sessuali, fan service di tipo ecchi e ulteriori situazioni imbarazzanti. Andando avanti nelle lettura si avverte una forte presenza di monotonia che rapidamente mi ha annoiato assai e una forte mancanza di inventiva nel creare delle scene divertenti; la messa in scena della maggior parte delle gag è quindi assai becera, povera e superficiale, con un continuo sfruttamento della figura della ragazzina e del corpo femminile. Non a caso si può notare molteplici volte che Nanashi impiega molto più impegno nel disegnare Nagatoro e non a caso sono presenti numerose scene in cui tutti i personaggi femminili dell'opera vengono sessualizati, addirittura ad un certo punto verrà introdotta la presidentessa del club di arte, una ragazza dalle fattezze sproporzionate che comparirà nuda in gran parte delle scene in cui compare, come se presentarsi nudi in mezzo alla gente come se fosse qualcosa che una liceale farebbe normalmente. Gli altri personaggi secondari saranno delle vere e proprie macchiette di puro contorno, oltre ad essere pochi non avranno mai capitoli dedicati a loro (almeno nei 73 capitoli che ho letto) e saranno lapalissianamente tutti personaggi femminili che provocheranno Naoto in senso sessuale e che verranno appunto sottoposti a scene di fan service in cui vengono sessualizate e in certe scene anche esplicitamente.
Parlando invece dei disegni abbiamo un livello medio pari a quello di altre opere di questi generi, abbiamo un vero e proprio compito sia nel impostazione delle tavole e nei disegni che può benissimo piacere o no, a me personalmente non dice assolutamente nulla, Nanashi come ho già detto si impegna maggiormente nel disegnare i personaggi femminili per farli risultare attraenti.
Passiamo alle conclusioni: nel complesso ci sono i primi cinque volumi di livello molto basso, sono la parte in cui più si sentono i problemi che ho spiegato, invece i volumi successivi saranno leggermente meno peggio, quindi meno fan service e meno monotonia in generale, ma solo lievemente perciò sono volumi che reputo estremamente mediocri. Nagatoro è quindi un manga che non finirò. Penso che ci siano manga di questo tipo che meritano decisamente di più, ci sono modi migliori per rilassarsi e stare tranquilli con un manga adatto a queste esigenze e questo manga non è di certo "Ijiranaide Nagatoro San".
Ho iniziato a leggere il manga per puro caso e mi ha veramente appassionato e divertito! Leggero, semplice e positivo, tratta i soliti temi relativi all'amore tra adolescenti in un modo originale e intelligente: in un crescendo di situazioni più o meno "classiche" del genere (festival estivo, festival scolastico, gita al mare, malattia e relative/reciproche visite a casa, pioggia e fornitura di vestiti asciutti, primo dell'anno con la visita al tempio, ecc ... ma questi giap si divertono solo così?) andremo a vedere che la protagonista Hayase Nagatoro e il suo "forzato" senpai (Naoto) evolvono capitolo per capitolo sempre più verso quel sentimento di affetto e amore reciproco tanto atteso e che poi si spera possa essere rappresentato anche negli step successivi...
Mutatis mutandis, la situazione e la storia tra Hayase e Naoto sembra per certi versi simile a quella di Sakura e Haruki di "Voglio mangiare il tuo pancreas"... Lo so il paragone è azzardato: la storia di Sakura e Haruki è comunque "intrisa" di profonda tristezza e ben altra introspezione (per chi volesse leggere manga o vedere l'anime, lo consiglio vivamente), ma le premesse caratteriali dei protagonisti, l'interazione iniziale tra loro e la loro evoluzione è quasi simile.
Hayase e Sakura sono accomunate dalla vitalità e dalla energia e voglia di vivere, nonché dalla curiosità (e l'attrazione) verso coetanei in apparenza poco brillanti, schivi, scontrosi, riservati (Haruki e Naoto) con la missione più o meno "velata" di provare a capirli, conquistarli e a renderli più socievoli. In entrambi i casi i soggetti maschili denotano una sensibilità e profondità d'animo non comuni agli altri coetanei e comportandosi in tal modo non faranno che far innamorare (e innamorarsi) delle controparti...
Il titolo del manga (e dell'anime) non devono trarre in inganno: di bullismo c'è poco o nulla e anche quello "apparente" all'inizio della trama (più di stampo comico che sadico) serve solo ad Hayase per "rompere il ghiaccio" verso Naoto e avere la scusa per continuare a tampinarlo: emblematica la scena della biblioteca in cui lei si ferma a valutare i bozzetti manga di Naoto (a differenza delle altre amiche) e li commenta in modo critico fino a far piangere Naoto... Le osservazioni non erano casuali e nemmeno distruttive tout court.
Di certo all'inizio ci va un po' pesante, ma poi col passare del tempo sfumano più in un atteggiamento di simpatica e interessata "benevolenza" per mascherare il reale interessamento di Hayase verso Naoto, che, a sua volta, inizia a considerarla come "essenziale" alla sua esistenza fino a desiderare di cercarla (e facendosi coraggio per coinvolgerla) per qualsiasi attività (e lei che, nonostante l'atteggiamento, non disdegna ... vedasi scena del tempio all'inizio dell'anno).
Qualche parola in più va spesa per Hayase: è un personaggio che non può non piacere. Passa dalle reazioni infantili che denotano la sua età a momenti di generosità, dolcezza e bontà d'animo sia nei confronti di Naoto sia verso gli altri. E' pure responsabile sia verso se stessa, sia verso gli altri e sa apprezzare sempre (dimostrandolo anche indirettamente) i gesti di gentilezza di Naoto che pian piano le dimostrerà il suo interesse. La sua espressività e le sue reazioni spesso "esagerate" fanno parte del personaggio, lei resta in ogni caso "insicura" e bisognosa di attenzioni, comprensione e conferme ogni qual volta le cose non vanno secondo le aspettative ... aspetti tipici di qualsiasi adolescente. Il suo personaggio "funziona" proprio perché necessita della continua interazione e confronto con gli altri... e un personaggio come Naoto la completa non solo come coppia, ma anche e soprattutto come "guida"...
Su Naoto ci sarebbe solo da scrivere che grazie a Hayase inizia a vedere il rapporto e le interazioni con gli altri e a cambiare, cercandosi di integrare al meglio delle sue possibilità con chi lo circonda. E' inutile sottolineare che il suo isolamento non è per scelta ma per necessità (in passato è stato vittima di fenomeni di bullismo) e alla fine per difendersi si è chiuso cercando il più possibile di evitare i rischi di interazione con gli altri per non soffrire... Hayase parte nel modo peggiore con lui, ma pian piano farà breccia nella sua corazza a forza di cercarlo e di coinvolgerlo in tutte quelle attività tipiche dei ragazzi della loro età. Ma pur con tutti i suoi limiti è anche una persona matura, capace anche di gesti "coraggiosi" e forti...
Come in tutte le rom-com scolastiche, gli altri personaggi restano un po' di contorno: attesa la timidezza di Naoto, non ci sono amici; lato Hayase, ci sono le tre compagne di classe che sono più "utili" a rendere le situazioni più peperine e comiche e, per quanto ho visto finora, la sorella che fin dalla prima interazione con Naoto non perde occasione per stuzzicare entrambi per vedere fino a che punto siano interessati l'uno dell'altra... poi c'è la presidentessa del club dell'arte di cui è membro Naoto... che non si fa molti problemi a spogliarsi ... e qui si potrebbe parlare di un minimo di componente "ecchi"...
Va beh, il manga è etichettato come un prodotto per ragazzi e a parte qualche situazione ben gestita, mi sembra che siamo ben lontani dalla volgarità: anzi, le trasparenze, le provocazioni, gli ammiccamenti rendono questo manga meno "mieloso" e un po' più reale rispetto ad altri tutti sguardi, imbarazzi, sogni, equivoci e sofferenza sentimentale. Anche i ragazzi hanno una componente "fisica" da cui non possono prescindere e che va raccontata... e in questo il manga fa ancora centro per il modo più o meno diretto e scanzonato con cui lo fa.
Resto in attesa di vedere come andrà a finire e, se del caso, aggiornare la recensione.
Mutatis mutandis, la situazione e la storia tra Hayase e Naoto sembra per certi versi simile a quella di Sakura e Haruki di "Voglio mangiare il tuo pancreas"... Lo so il paragone è azzardato: la storia di Sakura e Haruki è comunque "intrisa" di profonda tristezza e ben altra introspezione (per chi volesse leggere manga o vedere l'anime, lo consiglio vivamente), ma le premesse caratteriali dei protagonisti, l'interazione iniziale tra loro e la loro evoluzione è quasi simile.
Hayase e Sakura sono accomunate dalla vitalità e dalla energia e voglia di vivere, nonché dalla curiosità (e l'attrazione) verso coetanei in apparenza poco brillanti, schivi, scontrosi, riservati (Haruki e Naoto) con la missione più o meno "velata" di provare a capirli, conquistarli e a renderli più socievoli. In entrambi i casi i soggetti maschili denotano una sensibilità e profondità d'animo non comuni agli altri coetanei e comportandosi in tal modo non faranno che far innamorare (e innamorarsi) delle controparti...
Il titolo del manga (e dell'anime) non devono trarre in inganno: di bullismo c'è poco o nulla e anche quello "apparente" all'inizio della trama (più di stampo comico che sadico) serve solo ad Hayase per "rompere il ghiaccio" verso Naoto e avere la scusa per continuare a tampinarlo: emblematica la scena della biblioteca in cui lei si ferma a valutare i bozzetti manga di Naoto (a differenza delle altre amiche) e li commenta in modo critico fino a far piangere Naoto... Le osservazioni non erano casuali e nemmeno distruttive tout court.
Di certo all'inizio ci va un po' pesante, ma poi col passare del tempo sfumano più in un atteggiamento di simpatica e interessata "benevolenza" per mascherare il reale interessamento di Hayase verso Naoto, che, a sua volta, inizia a considerarla come "essenziale" alla sua esistenza fino a desiderare di cercarla (e facendosi coraggio per coinvolgerla) per qualsiasi attività (e lei che, nonostante l'atteggiamento, non disdegna ... vedasi scena del tempio all'inizio dell'anno).
Qualche parola in più va spesa per Hayase: è un personaggio che non può non piacere. Passa dalle reazioni infantili che denotano la sua età a momenti di generosità, dolcezza e bontà d'animo sia nei confronti di Naoto sia verso gli altri. E' pure responsabile sia verso se stessa, sia verso gli altri e sa apprezzare sempre (dimostrandolo anche indirettamente) i gesti di gentilezza di Naoto che pian piano le dimostrerà il suo interesse. La sua espressività e le sue reazioni spesso "esagerate" fanno parte del personaggio, lei resta in ogni caso "insicura" e bisognosa di attenzioni, comprensione e conferme ogni qual volta le cose non vanno secondo le aspettative ... aspetti tipici di qualsiasi adolescente. Il suo personaggio "funziona" proprio perché necessita della continua interazione e confronto con gli altri... e un personaggio come Naoto la completa non solo come coppia, ma anche e soprattutto come "guida"...
Su Naoto ci sarebbe solo da scrivere che grazie a Hayase inizia a vedere il rapporto e le interazioni con gli altri e a cambiare, cercandosi di integrare al meglio delle sue possibilità con chi lo circonda. E' inutile sottolineare che il suo isolamento non è per scelta ma per necessità (in passato è stato vittima di fenomeni di bullismo) e alla fine per difendersi si è chiuso cercando il più possibile di evitare i rischi di interazione con gli altri per non soffrire... Hayase parte nel modo peggiore con lui, ma pian piano farà breccia nella sua corazza a forza di cercarlo e di coinvolgerlo in tutte quelle attività tipiche dei ragazzi della loro età. Ma pur con tutti i suoi limiti è anche una persona matura, capace anche di gesti "coraggiosi" e forti...
Come in tutte le rom-com scolastiche, gli altri personaggi restano un po' di contorno: attesa la timidezza di Naoto, non ci sono amici; lato Hayase, ci sono le tre compagne di classe che sono più "utili" a rendere le situazioni più peperine e comiche e, per quanto ho visto finora, la sorella che fin dalla prima interazione con Naoto non perde occasione per stuzzicare entrambi per vedere fino a che punto siano interessati l'uno dell'altra... poi c'è la presidentessa del club dell'arte di cui è membro Naoto... che non si fa molti problemi a spogliarsi ... e qui si potrebbe parlare di un minimo di componente "ecchi"...
Va beh, il manga è etichettato come un prodotto per ragazzi e a parte qualche situazione ben gestita, mi sembra che siamo ben lontani dalla volgarità: anzi, le trasparenze, le provocazioni, gli ammiccamenti rendono questo manga meno "mieloso" e un po' più reale rispetto ad altri tutti sguardi, imbarazzi, sogni, equivoci e sofferenza sentimentale. Anche i ragazzi hanno una componente "fisica" da cui non possono prescindere e che va raccontata... e in questo il manga fa ancora centro per il modo più o meno diretto e scanzonato con cui lo fa.
Resto in attesa di vedere come andrà a finire e, se del caso, aggiornare la recensione.
Una storia peculiare.
Premetto che non sono uno sfegatato di letteratura o animazione giapponese, difatti oltre ad anime classici come «Dragon ball», non mi sono spinto molto oltre. Però ammetto che questo manga ha suscitato in me un "non so cosa"; non nascondo che, mentre sfogliavo le pagine dell'opera, avevo costantemente un sorriso, molto simile a quello della protagonista. Forse sarò sadico io, ma ho trovato esilaranti le azioni della protagonista e le reazioni del "Senpai".
La storia in se è un miscuglio di temi classici adolescenziali che si possono trovare nei classici romanzi per adolescenti, difatti è evidente come si concluderà la storia, forse ci saranno dei futuri plotwist, chi lo sa.
Fatto sta che, seppur la storia possa essere riassunta in maniera banale, come una storia d'amore tra due adolescenti classici nella letteratura (la ragazza popolare e molto "tenace" e il ragazzo non popolare e timido), il fatto che sia condita dal sadismo comico e amoroso di Nagatoro e dalla progressiva crescita caratteriale del Senpai che lentamente esce dal suo guscio, lascia sempre un colmo di curiosità nel voler sapere cosa si inventerà Nagatoro per stuzzicare il Senpai; come reagirà e come crescerà il Senpai; quale prossima avventura adolescenziale i due affronteranno insieme; prima che, alquanto probabilmente, i due possano finalmente mettersi insieme.
Non nego che vorrei che questo finale sia il più lontano possibile e spero che l'autore si spinga a raccontare anche gli avvenimenti che si presenteranno anche dopo questo "primo finale"o "atteso climax".
Parlando dello stile artistico usato per rappresentare l'opera, io l'ho trovato molto gradevole, anche se di certo non un capolavoro artistico con dettagli eclatanti, e adatto all'opera.
Difatti la protagonista è un gioiello agli occhi soprattutto per le facce che fa: il Senpai, è il solito "senza spina dorsale" ed è rappresentato abbastanza bene; i personaggi di contorno, stessa cosa, il loro design è bello e molto gradevole da guardare, anche se ricoprono poche pagine dell'opera.
In conclusione, un'opera peculiare nel suo genere, che consiglio da leggere, perché la trovo una storia unica, anche nella sua, forse, banalità, e perché Nagatoro è realmente un personaggio stupendo, caratterialmente, e sono sicuro che ruberà un sorriso anche a voi.
*il voto che ho assegnato è il voto che si merita adesso e potrebbe variare in futuro.
Premetto che non sono uno sfegatato di letteratura o animazione giapponese, difatti oltre ad anime classici come «Dragon ball», non mi sono spinto molto oltre. Però ammetto che questo manga ha suscitato in me un "non so cosa"; non nascondo che, mentre sfogliavo le pagine dell'opera, avevo costantemente un sorriso, molto simile a quello della protagonista. Forse sarò sadico io, ma ho trovato esilaranti le azioni della protagonista e le reazioni del "Senpai".
La storia in se è un miscuglio di temi classici adolescenziali che si possono trovare nei classici romanzi per adolescenti, difatti è evidente come si concluderà la storia, forse ci saranno dei futuri plotwist, chi lo sa.
Fatto sta che, seppur la storia possa essere riassunta in maniera banale, come una storia d'amore tra due adolescenti classici nella letteratura (la ragazza popolare e molto "tenace" e il ragazzo non popolare e timido), il fatto che sia condita dal sadismo comico e amoroso di Nagatoro e dalla progressiva crescita caratteriale del Senpai che lentamente esce dal suo guscio, lascia sempre un colmo di curiosità nel voler sapere cosa si inventerà Nagatoro per stuzzicare il Senpai; come reagirà e come crescerà il Senpai; quale prossima avventura adolescenziale i due affronteranno insieme; prima che, alquanto probabilmente, i due possano finalmente mettersi insieme.
Non nego che vorrei che questo finale sia il più lontano possibile e spero che l'autore si spinga a raccontare anche gli avvenimenti che si presenteranno anche dopo questo "primo finale"o "atteso climax".
Parlando dello stile artistico usato per rappresentare l'opera, io l'ho trovato molto gradevole, anche se di certo non un capolavoro artistico con dettagli eclatanti, e adatto all'opera.
Difatti la protagonista è un gioiello agli occhi soprattutto per le facce che fa: il Senpai, è il solito "senza spina dorsale" ed è rappresentato abbastanza bene; i personaggi di contorno, stessa cosa, il loro design è bello e molto gradevole da guardare, anche se ricoprono poche pagine dell'opera.
In conclusione, un'opera peculiare nel suo genere, che consiglio da leggere, perché la trovo una storia unica, anche nella sua, forse, banalità, e perché Nagatoro è realmente un personaggio stupendo, caratterialmente, e sono sicuro che ruberà un sorriso anche a voi.
*il voto che ho assegnato è il voto che si merita adesso e potrebbe variare in futuro.