Noise
Superbamente scritto da Tetsuya Tsutsui, “Noise” è un thriller ben orchestrato, teso ed incalzante, che scorre veloce dalla prima all’ultima pagina. I tre volumi di cui è composta l’opera si fanno divorare con piacere, il ritmo è serrato e perfettamente calibrato sulla lunghezza dell’intreccio.
Tsutsui si dimostra un grande maestro nella costruzione della tensione: il primo volume, da questo punto di vista, è magistrale nel modo in cui riesce a creare una progressione narrativa, che si fa via via più incalzante ad ogni pagina fino al climax centrale, attraverso l’uso di elementi semplicissimi.
Il racconto di “Noise” si rivela suggestivo fin dall’ambientazione scelta per la storia: lontano dai grandi e caotici centri urbani, la trama prende le mosse nella sperduta e pacifica campagna giapponese, sotto la cui apparente tranquillità si celano comunità di paese estremamente chiuse e minacciose nei confronti di elementi esterni che ne potrebbero turbare la quiete. Fin dal titolo, infatti, Tsutsui ci tiene ad evidenziare questo aspetto: un rumore, appunto, romperà irreparabilmente il silenzio placido del piccolo borgo.
È proprio ciò che succede a Keita Izumi e Jun Tanabe, protagonisti del fumetto, trovatisi a dover fronteggiare un evento inaspettato, che metterà in serio rischio non soltanto la loro vita ma anche l’intera cittadina di Shishikari. A questo proposito, la caratterizzazione dei personaggi è un altro punto a favore di “Noise”: tutti ben scritti e credibili nella loro psicologia, dotati di un background convincente che non viene mai urlato al lettore, ma solo suggerito con poche battute e qualche flashback ben piazzato per non spezzare il ritmo, scongiurando il rischio di un didascalismo invadente, il quale avrebbe irrimediabilmente compromesso la costruzione della suspense.
I lati oscuri dell’animo umano sono quelli che interessano davvero al mangaka, che si diverte ad inserire colpi di scena e ribaltamenti di prospettiva, utili a tenere alta l’attenzione dei lettori e a rendere più sfaccettati i personaggi principali.
Tsutsui è abile a restituire in poche pagine le dinamiche che regolano i contrasti di vedute fra il mondo della città e quello della campagna, rappresentandoli in primis tramite i diversi metodi di indagine delle forze di polizia. Non mancano i riferimenti alla società contemporanea, attraverso marcati rimandi alla tecnologia e alla strumentalizzazione dei mass media, vere armi a doppio taglio nella manipolazione dell’opinione pubblica. “Noise” è manga fortemente ancorato alla nostra contemporaneità, di cui l’autore si dimostra un acuto osservatore: gli accadimenti della storia sono tutti tristemente plausibili e si susseguono in una sceneggiatura solidissima, che forse presta il fianco soltanto sul finale, un po’ frettoloso e su alcuni sviluppi di trama, meglio descritti se si fosse spesa qualche pagina in più su di essi.
Anche i disegni e la regia delle tavole di Tsutsui sono funzionali al racconto: puliti e precisi, senza nessun estro, ma tutti studiati su inquadrature e tecniche cinematografiche (panoramiche, primi piani, piani americani, dettagli e cambi di fuoco), che accompagnano e sottolineano ciò che accade in scena.
In definitiva, “Noise” è una lettura fortemente consigliata, capace di emergere nel marasma di pubblicazioni mensili per la sua solidità generale e per l’autore, che si dimostra un’interessante voce del manga contemporaneo senza dubbio da osservare.
L’ottima edizione italiana della J -POP, provvista anche di cofanetto, è un’ulteriore buona motivazione per l’acquisto.
Tsutsui si dimostra un grande maestro nella costruzione della tensione: il primo volume, da questo punto di vista, è magistrale nel modo in cui riesce a creare una progressione narrativa, che si fa via via più incalzante ad ogni pagina fino al climax centrale, attraverso l’uso di elementi semplicissimi.
Il racconto di “Noise” si rivela suggestivo fin dall’ambientazione scelta per la storia: lontano dai grandi e caotici centri urbani, la trama prende le mosse nella sperduta e pacifica campagna giapponese, sotto la cui apparente tranquillità si celano comunità di paese estremamente chiuse e minacciose nei confronti di elementi esterni che ne potrebbero turbare la quiete. Fin dal titolo, infatti, Tsutsui ci tiene ad evidenziare questo aspetto: un rumore, appunto, romperà irreparabilmente il silenzio placido del piccolo borgo.
È proprio ciò che succede a Keita Izumi e Jun Tanabe, protagonisti del fumetto, trovatisi a dover fronteggiare un evento inaspettato, che metterà in serio rischio non soltanto la loro vita ma anche l’intera cittadina di Shishikari. A questo proposito, la caratterizzazione dei personaggi è un altro punto a favore di “Noise”: tutti ben scritti e credibili nella loro psicologia, dotati di un background convincente che non viene mai urlato al lettore, ma solo suggerito con poche battute e qualche flashback ben piazzato per non spezzare il ritmo, scongiurando il rischio di un didascalismo invadente, il quale avrebbe irrimediabilmente compromesso la costruzione della suspense.
I lati oscuri dell’animo umano sono quelli che interessano davvero al mangaka, che si diverte ad inserire colpi di scena e ribaltamenti di prospettiva, utili a tenere alta l’attenzione dei lettori e a rendere più sfaccettati i personaggi principali.
Tsutsui è abile a restituire in poche pagine le dinamiche che regolano i contrasti di vedute fra il mondo della città e quello della campagna, rappresentandoli in primis tramite i diversi metodi di indagine delle forze di polizia. Non mancano i riferimenti alla società contemporanea, attraverso marcati rimandi alla tecnologia e alla strumentalizzazione dei mass media, vere armi a doppio taglio nella manipolazione dell’opinione pubblica. “Noise” è manga fortemente ancorato alla nostra contemporaneità, di cui l’autore si dimostra un acuto osservatore: gli accadimenti della storia sono tutti tristemente plausibili e si susseguono in una sceneggiatura solidissima, che forse presta il fianco soltanto sul finale, un po’ frettoloso e su alcuni sviluppi di trama, meglio descritti se si fosse spesa qualche pagina in più su di essi.
Anche i disegni e la regia delle tavole di Tsutsui sono funzionali al racconto: puliti e precisi, senza nessun estro, ma tutti studiati su inquadrature e tecniche cinematografiche (panoramiche, primi piani, piani americani, dettagli e cambi di fuoco), che accompagnano e sottolineano ciò che accade in scena.
In definitiva, “Noise” è una lettura fortemente consigliata, capace di emergere nel marasma di pubblicazioni mensili per la sua solidità generale e per l’autore, che si dimostra un’interessante voce del manga contemporaneo senza dubbio da osservare.
L’ottima edizione italiana della J -POP, provvista anche di cofanetto, è un’ulteriore buona motivazione per l’acquisto.
«Noise» è un manga, disegnato e scritto da Tetsuya Tsutsui, lineare e piacevole alla lettura, un thriller che alterna saggiamente momenti tranquilli ad altri molto frenetici.
Il successo inaspettato della vendita di una qualità di fichi poco diffusa in Giappone dona lustro e notorietà ad un piccolo villaggio del Giappone, attirando anche pericolosi soggetti, mettendo a dura prova la pace che si vive e la tranquillità che si respira nel luogo.
Il posto più tranquillo al mondo è un villaggio di campagna giapponese dove l'età media dei pochi abitanti è molto alta, eppure luoghi isolati come questi sono sempre spunti di buone storie, cosa si celi dietro a tale tranquillità, cosa può nascondere, cosa può nascere dal posto più pacifico del mondo. Non ci troveremo di fronte ad un nuovo Shiki ma il modo di pensare degli abitanti è simile, coerente, vogliono mantenere la propria tranquillità.
I personaggi sono tutti ben caratterizzati, soprattutto la coppia di amici Keita Izumi e Jun Tanabe. Da evidenziare la splendida caratterizzazione di Tadashi Okazaki, tutti sapranno usare il cervello quando servirà, a volte riuscendo a stupire il lettore. Ben resa nella sua realtà anche la crudeltà delle persone, il tentare di negare anche l'evidenza, il cercare di deviare il discorso, accusare prima di essere accusato, rientra tutto nella psicologia criminale, realizzata alla perfezione nella sua pericolosità.
Nessuno si arrenderà alla prima difficoltà, anzi arrendersi sarà la cosa più difficile quando si ragiona con la testa, quando si vuole realmente difendere qualcosa o qualcuno. Scorrendo le pagine si ha la sensazione di assistere quasi ad un film o ad una bella puntata di una serie tv poliziesca. Forse si poteva osare qualcosa nel finale, la sensazione che si ha a fine lettura è che gli mancava poco per essere un piccolo capolavoro
Il disegno è di buona qualità, si preferisce un tratto semplice, i visi sono ben delineati, ogni scena è comprensibile, chiara.
Consigliato a chi cerca un buon thriller con personaggi che sanno ragionare e agire di conseguenza.
Il successo inaspettato della vendita di una qualità di fichi poco diffusa in Giappone dona lustro e notorietà ad un piccolo villaggio del Giappone, attirando anche pericolosi soggetti, mettendo a dura prova la pace che si vive e la tranquillità che si respira nel luogo.
Il posto più tranquillo al mondo è un villaggio di campagna giapponese dove l'età media dei pochi abitanti è molto alta, eppure luoghi isolati come questi sono sempre spunti di buone storie, cosa si celi dietro a tale tranquillità, cosa può nascondere, cosa può nascere dal posto più pacifico del mondo. Non ci troveremo di fronte ad un nuovo Shiki ma il modo di pensare degli abitanti è simile, coerente, vogliono mantenere la propria tranquillità.
I personaggi sono tutti ben caratterizzati, soprattutto la coppia di amici Keita Izumi e Jun Tanabe. Da evidenziare la splendida caratterizzazione di Tadashi Okazaki, tutti sapranno usare il cervello quando servirà, a volte riuscendo a stupire il lettore. Ben resa nella sua realtà anche la crudeltà delle persone, il tentare di negare anche l'evidenza, il cercare di deviare il discorso, accusare prima di essere accusato, rientra tutto nella psicologia criminale, realizzata alla perfezione nella sua pericolosità.
Nessuno si arrenderà alla prima difficoltà, anzi arrendersi sarà la cosa più difficile quando si ragiona con la testa, quando si vuole realmente difendere qualcosa o qualcuno. Scorrendo le pagine si ha la sensazione di assistere quasi ad un film o ad una bella puntata di una serie tv poliziesca. Forse si poteva osare qualcosa nel finale, la sensazione che si ha a fine lettura è che gli mancava poco per essere un piccolo capolavoro
Il disegno è di buona qualità, si preferisce un tratto semplice, i visi sono ben delineati, ogni scena è comprensibile, chiara.
Consigliato a chi cerca un buon thriller con personaggi che sanno ragionare e agire di conseguenza.
Noise è un seinen manga scritto e disegnato da Testuya Tsutsui tra il 2017 e il 2020. L’opera consta di tre volumetti ed è edita in Italia da J-POP.
La trama ruota attorno ad un avvenimento che scuote la quiete di un villaggio di campagna (Shishikari). Infatti, come è possibile intuire dal titolo, è il “rumore” che disturba la quiete che mette in moto le azioni dei personaggi presentati nel corso dell’opera. Si susseguiranno, dunque, diverse azioni, all’apparenza crudeli, che però sono mosse da uno scopo altruista, ovvero il ripristino dello status quo. Il lettore rimane catturato dal susseguirsi degli eventi ricchi di azione e drammaticità. In alcuni punti sembra di vedere una serie simile a "CSI: Miami" con la differenza però, che la storia del manga è ambientata principalmente in un villaggio di campagna giapponese. Ottima, infine, anche la caratterizzazione dei personaggi.
Voto Trama: 8
Per quanto riguarda i disegni, le tavole risultano abbastanza pulite e chiare nel tratto. Si alternano tavole con sfondi ben realizzati e dettagliati a tavole prive di sfondo ma che mettono in risalto i volti dei personaggi. Ammirando alcune tavole si nota come l’autore voglia realizzare degli effetti dallo spiccato carattere cinematografico. A tal fine l’autore utilizza la stessa vignetta mettendo però a fuoco piani diversi, giocando e sfruttando le diverse profondità di campo.
Voto Disegni: 8
Per quanto riguarda l’edizione pubblicata in Italia, la J-POP ha pubblicato i tre volumetti all’interno di un BOX (al costo di 22.5€) ma i volumetti saranno anche disponibili singolarmente al prezzo di 7.5€. I volumetti sono nel classico formato tankobon (12.5 x 18) e dotati di sovraccoperta. Il primo volume presenta pagine iniziali a colori. Anche nel terzo volume sono presenti due pagine a colori. La qualità della carta è ottima e le sovraccoperte son ben realizzate, ma in alcune vignette sono presenti dei refusi nel testo scritto.
Voto Edizione: 7
Consiglio la lettura a chi apprezza il genere drammatico e poliziesco, con quel tocco di azione che non guasta mai. L’autore in soli tre volumi ha saputo costruire una storia solida e ricca anche di nozioni interessanti. Noise è il “rumore” che è in antitesi con una caratteristica tipica dei villaggi di campagna: la quiete, intesa come stato di tranquillità o assenza di turbamento. Questo contrasto che spinge gli uomini ad azioni avventate è il motore dell’intera vicenda e l’autore riesce a delineare in modo sapiente tale conflitto.
Voto Complessivo: 8
La trama ruota attorno ad un avvenimento che scuote la quiete di un villaggio di campagna (Shishikari). Infatti, come è possibile intuire dal titolo, è il “rumore” che disturba la quiete che mette in moto le azioni dei personaggi presentati nel corso dell’opera. Si susseguiranno, dunque, diverse azioni, all’apparenza crudeli, che però sono mosse da uno scopo altruista, ovvero il ripristino dello status quo. Il lettore rimane catturato dal susseguirsi degli eventi ricchi di azione e drammaticità. In alcuni punti sembra di vedere una serie simile a "CSI: Miami" con la differenza però, che la storia del manga è ambientata principalmente in un villaggio di campagna giapponese. Ottima, infine, anche la caratterizzazione dei personaggi.
Voto Trama: 8
Per quanto riguarda i disegni, le tavole risultano abbastanza pulite e chiare nel tratto. Si alternano tavole con sfondi ben realizzati e dettagliati a tavole prive di sfondo ma che mettono in risalto i volti dei personaggi. Ammirando alcune tavole si nota come l’autore voglia realizzare degli effetti dallo spiccato carattere cinematografico. A tal fine l’autore utilizza la stessa vignetta mettendo però a fuoco piani diversi, giocando e sfruttando le diverse profondità di campo.
Voto Disegni: 8
Per quanto riguarda l’edizione pubblicata in Italia, la J-POP ha pubblicato i tre volumetti all’interno di un BOX (al costo di 22.5€) ma i volumetti saranno anche disponibili singolarmente al prezzo di 7.5€. I volumetti sono nel classico formato tankobon (12.5 x 18) e dotati di sovraccoperta. Il primo volume presenta pagine iniziali a colori. Anche nel terzo volume sono presenti due pagine a colori. La qualità della carta è ottima e le sovraccoperte son ben realizzate, ma in alcune vignette sono presenti dei refusi nel testo scritto.
Voto Edizione: 7
Consiglio la lettura a chi apprezza il genere drammatico e poliziesco, con quel tocco di azione che non guasta mai. L’autore in soli tre volumi ha saputo costruire una storia solida e ricca anche di nozioni interessanti. Noise è il “rumore” che è in antitesi con una caratteristica tipica dei villaggi di campagna: la quiete, intesa come stato di tranquillità o assenza di turbamento. Questo contrasto che spinge gli uomini ad azioni avventate è il motore dell’intera vicenda e l’autore riesce a delineare in modo sapiente tale conflitto.
Voto Complessivo: 8
