I Fiori del Male (Kazuo Kamimura)
"Spargete il vostro polline velenoso in ogni luogo e abbellite il mondo con i fiori del male!"
I fiori del male.
La trama avra' per protagonisti Rannosuke Hanayagi e Sayuri Kawabata.
Rannosuke e' un sadico, oserei dire una persona malvagia, che non ha alcun tipo di rispetto e non da' alcun valore alla vita altrui, per lui le altre persone non sono altro che giocattoli da usare e rompere. Grazie alla sua scuola di ikebana, la piu' prestigiosa di tutta la nazione, Rannosuke si garantisce favori e protezione dal mondo esterno, questo gli permette di poter fare quello che vuole indisturbato.
Sayuri diventera' una delle sue vittime e per questo motivo si ritrovera' a suo malgrado coinvolta in questo mondo di manipolazione, sesso e violenza sia mentale che fisica.
Le tematiche trattate saranno principalmente il sadismo, la violenza ed il sesso. Io ci ho visto, anche se marginalmente, anche una critica alla legge a favore del piu' potente. Infatti spesso vedremo l'influenza che Rannosuke ha con il governo, addirittura e' cosi' influente che potrebbe scatenare una guerra con un altro paese se volesse.
Il sesso non e' bello, il sadismo non e' trattato in maniera lussuriosa, la violenza e' a tratti estrema ed ingiustificata. Questo e' cio' che si deve sapere di questo racconto, non e' una storia di redenzione, non c'e' il buono che salva la situazione, qui il cattivo ha il potere e puo' permettersi di fare cio' che vuole, poco importa se sara' disturbante, non conta nulla se lo troviamo giusto o sbagliato, voglio ribadire bene questo concetto perche' noi occidentali quando parliamo di sadismo sessuale, immaginiamo un qualcosa di sexy, che piace ad entrambi, qui non e' affatto cosi', Rannosuke stupra, droga, mutila, umilia, tortura ed infine, se sono fortunate, uccide le sue vittime, se ne ha la possibilita' in modo orribile.
Quindi in questa storia troverete tanta violenza siafisica che psicologica, non aspettatevi altro.
I personaggi sono tutti particolari e a loro volta iconici, probabilmente quello che spicca di piu' per ovvie ragioni sara' Rannosuke, anche Sayuri sara' molto interessante, il suo viaggio ed il suo sviluppo come personaggio esterno che poi si ritrova non volente in questo turbine di sadismo, sesso e violenza l'ho trovato quanto meno curioso, anche se nel finale mi sarei aspettato qualcosa in piu'.
Ci saranno altri personaggi di contorno che apparterranno quasi tutti al regno della violenza di Rannosuke, quindi anche se in alcuni contesti potrebbe sembrarci strano che queste persone non si scandalizzino per alcune scene che normalmente sarebbero quanto meno inquietanti o se sembreranno un po' troppo strani, il motivo e' perche' appartengono ad un contesto bizzarro.
Artisticamente l'opera si arrende al tempo a cui appartiene, il tratto e' deciso e chiaro, sfruttando bene la contrapposizione del bianco con questi neri molto solidi, e probabilmente per l'epoca non era affatto male, anche se essendo io cresciuto in un'epoca differente non posso non notare la differenza con le opere attuali, poi ovviamente e' molto personale, c'e' a chi lo stile vintage piace tanto, non e' il mio caso, ma non lo considero un difetto, in quanto i disegni saranno comunque in grado di rappresentare la storia in maniera decente e chiara.
Mi e' piaciuta davvero tanto la censura dei genitali con i fiori, in modo da non rendere l'opera vicina ad un hentai, perche' ripeto questo lavoro non vuole essere un qualcosa di sexy ma di disturbante.
Il difetto principale secondo me e' stato il troppo potere che Rannosuke ha, infatti, proprio all'apertura del racconto, quando Rannosuke verra' accusato in una corte di tribunale degli stupri, torture, mutilazioni ed omicidi di 834 ragazze, semplicemente lui ammettera' i suoi crimini e comincera' ad offendere ed apostrofare in maniera vergognosa tutti i presenti, cio' nonostante Rannosuke riuscira', con alcuni escabotage giuridici, (non molto chiari onsetamente) a ritornare alla vita di sempre. E' vero che cio' ci proietta immediatamente nel mondo e nella mente di Rannosuke, ma al contempo mi viene estremamente difficile pensare che una persona del genere per quanto potente venga rilasciata dopo aver ammesso crimini tanto crudeli.
Altra cosa che proprio non mi ha soddisfatto e' stato il finale di Sayuri, credo che sarebbe stato estremamente gradevole un momento di rivalsa della nostra sfortunata protagonista nell'atto finale, che comunque avrebbe potuto lasciare il finale quasi invariato, invece sembra quasi che Sayuri sia incerta riguardo se stessa, in alcune scene e' decisa, in altre sembra na pecorella smarrita, in altre ancora sembra come se stesse covando un demonio nascosto. Davvero un peccato, avrei dato sicuramente un 10 se alla fine ci fosse stata quella scintilla in piu' da parte di Sayuri.
In conclusione, I fiori del male e' un racconto macabro, dove assisteremo alla violenza attuata da persone potenti non perche' sia finalizzata a qualcosa ma perche' semplicemente queste persone possono. Il sadismo, lo stupro e la violenza saranno alla base di quest'opera e difficilmente vi restera' impressa per altro. Se non altro, la storia ha un filo conduttore coerente, un inizio ed una fine per quasi tutti i personaggi, e calcolando la data di pubblicazione immagino anche molto coraggiosa per l'epoca.
Alla fine questa lettura mi ha tenuto incollato alla sedia per vedere dove andasse a parare quindi comunque riesce quanto meno nell'intento di intrattenere il lettore.
Altra considerazione importante, l'opera abbraccia a piene mani la cultura e la psicologia giapponese, quindi anche se con da un punto di vista occidentale, alcune scene potrebbero sembrare irreali, considerando la cultura nipponica, prendono tutt'altra forma.
Opera che credo sia da collezione specialmente per gli amanti di questi lavori vintage, consigliata ad un pubblico maturo e non facilmente impressionabile.
I fiori del male.
La trama avra' per protagonisti Rannosuke Hanayagi e Sayuri Kawabata.
Rannosuke e' un sadico, oserei dire una persona malvagia, che non ha alcun tipo di rispetto e non da' alcun valore alla vita altrui, per lui le altre persone non sono altro che giocattoli da usare e rompere. Grazie alla sua scuola di ikebana, la piu' prestigiosa di tutta la nazione, Rannosuke si garantisce favori e protezione dal mondo esterno, questo gli permette di poter fare quello che vuole indisturbato.
Sayuri diventera' una delle sue vittime e per questo motivo si ritrovera' a suo malgrado coinvolta in questo mondo di manipolazione, sesso e violenza sia mentale che fisica.
Le tematiche trattate saranno principalmente il sadismo, la violenza ed il sesso. Io ci ho visto, anche se marginalmente, anche una critica alla legge a favore del piu' potente. Infatti spesso vedremo l'influenza che Rannosuke ha con il governo, addirittura e' cosi' influente che potrebbe scatenare una guerra con un altro paese se volesse.
Il sesso non e' bello, il sadismo non e' trattato in maniera lussuriosa, la violenza e' a tratti estrema ed ingiustificata. Questo e' cio' che si deve sapere di questo racconto, non e' una storia di redenzione, non c'e' il buono che salva la situazione, qui il cattivo ha il potere e puo' permettersi di fare cio' che vuole, poco importa se sara' disturbante, non conta nulla se lo troviamo giusto o sbagliato, voglio ribadire bene questo concetto perche' noi occidentali quando parliamo di sadismo sessuale, immaginiamo un qualcosa di sexy, che piace ad entrambi, qui non e' affatto cosi', Rannosuke stupra, droga, mutila, umilia, tortura ed infine, se sono fortunate, uccide le sue vittime, se ne ha la possibilita' in modo orribile.
Quindi in questa storia troverete tanta violenza siafisica che psicologica, non aspettatevi altro.
I personaggi sono tutti particolari e a loro volta iconici, probabilmente quello che spicca di piu' per ovvie ragioni sara' Rannosuke, anche Sayuri sara' molto interessante, il suo viaggio ed il suo sviluppo come personaggio esterno che poi si ritrova non volente in questo turbine di sadismo, sesso e violenza l'ho trovato quanto meno curioso, anche se nel finale mi sarei aspettato qualcosa in piu'.
Ci saranno altri personaggi di contorno che apparterranno quasi tutti al regno della violenza di Rannosuke, quindi anche se in alcuni contesti potrebbe sembrarci strano che queste persone non si scandalizzino per alcune scene che normalmente sarebbero quanto meno inquietanti o se sembreranno un po' troppo strani, il motivo e' perche' appartengono ad un contesto bizzarro.
Artisticamente l'opera si arrende al tempo a cui appartiene, il tratto e' deciso e chiaro, sfruttando bene la contrapposizione del bianco con questi neri molto solidi, e probabilmente per l'epoca non era affatto male, anche se essendo io cresciuto in un'epoca differente non posso non notare la differenza con le opere attuali, poi ovviamente e' molto personale, c'e' a chi lo stile vintage piace tanto, non e' il mio caso, ma non lo considero un difetto, in quanto i disegni saranno comunque in grado di rappresentare la storia in maniera decente e chiara.
Mi e' piaciuta davvero tanto la censura dei genitali con i fiori, in modo da non rendere l'opera vicina ad un hentai, perche' ripeto questo lavoro non vuole essere un qualcosa di sexy ma di disturbante.
Il difetto principale secondo me e' stato il troppo potere che Rannosuke ha, infatti, proprio all'apertura del racconto, quando Rannosuke verra' accusato in una corte di tribunale degli stupri, torture, mutilazioni ed omicidi di 834 ragazze, semplicemente lui ammettera' i suoi crimini e comincera' ad offendere ed apostrofare in maniera vergognosa tutti i presenti, cio' nonostante Rannosuke riuscira', con alcuni escabotage giuridici, (non molto chiari onsetamente) a ritornare alla vita di sempre. E' vero che cio' ci proietta immediatamente nel mondo e nella mente di Rannosuke, ma al contempo mi viene estremamente difficile pensare che una persona del genere per quanto potente venga rilasciata dopo aver ammesso crimini tanto crudeli.
Altra cosa che proprio non mi ha soddisfatto e' stato il finale di Sayuri, credo che sarebbe stato estremamente gradevole un momento di rivalsa della nostra sfortunata protagonista nell'atto finale, che comunque avrebbe potuto lasciare il finale quasi invariato, invece sembra quasi che Sayuri sia incerta riguardo se stessa, in alcune scene e' decisa, in altre sembra na pecorella smarrita, in altre ancora sembra come se stesse covando un demonio nascosto. Davvero un peccato, avrei dato sicuramente un 10 se alla fine ci fosse stata quella scintilla in piu' da parte di Sayuri.
In conclusione, I fiori del male e' un racconto macabro, dove assisteremo alla violenza attuata da persone potenti non perche' sia finalizzata a qualcosa ma perche' semplicemente queste persone possono. Il sadismo, lo stupro e la violenza saranno alla base di quest'opera e difficilmente vi restera' impressa per altro. Se non altro, la storia ha un filo conduttore coerente, un inizio ed una fine per quasi tutti i personaggi, e calcolando la data di pubblicazione immagino anche molto coraggiosa per l'epoca.
Alla fine questa lettura mi ha tenuto incollato alla sedia per vedere dove andasse a parare quindi comunque riesce quanto meno nell'intento di intrattenere il lettore.
Altra considerazione importante, l'opera abbraccia a piene mani la cultura e la psicologia giapponese, quindi anche se con da un punto di vista occidentale, alcune scene potrebbero sembrare irreali, considerando la cultura nipponica, prendono tutt'altra forma.
Opera che credo sia da collezione specialmente per gli amanti di questi lavori vintage, consigliata ad un pubblico maturo e non facilmente impressionabile.