Mingo - Non pensare che tutti gli italiani siano popolari con le ragazze
In Italia, al momento non esiste un manga simile, è unico per molti versi:
Primo fra tutti è stato scritto da un italiano che vive e lavora da anni in Giappone, ha pubblicato laggiù questo manga ed è stato acquisito dalla Dynit e portato in italia.
Serie completa, questi 4 volumi parlano della vita di un immigrato italiano in Giappone spesso in toni divertenti e istruttivi per chi vorrebbe conoscere le usanze odierne del Paese del Sol Levante: i costi degli affitti, i possibili lavori part-time, il costo della vita, le usanze tipiche.
Mingo da bambino si appassionò ai manga e agli anime ma col tempo la sua cultura otaku si estese e lo portò ad estraniarsi dai coetanei tutti appassionati di calcio e motori finchè, dopo essersi laureato in lingue, decide di trasferirsi dall'altro capo del mondo senza particolari obbiettivi per il futuro, ma spinto da una forte passione per la cultura giapponese.
Comincia così la sua vita a Tokyo, frequenta una scuola di lingua dove troverà altri italiani che diventeranno i suoi più cari amici: Marika, sempre vestita in stile Lolita e appassionata a quella moda ; Antonio, quarantenne che vive in Giappone da tanti anni continuando a estendere il visto studentesco, amante dei videogiochi di vecchia generazione; Alex, che di lavoro fa il modello, molto ciarliero e sempre pronto a rimorchiare, amante del calcio; e infine Piero, ragazzo pigrissimo che non mette spesso il piede fuori casa, con un canale youtuber dove fa sessioni di gaming il live streaming.
Infine Mena, graziosa giapponese col sogno di debuttare all'estero un giorno, colpo di fulmine per Mingo che vorrebbe tanto fidanzarsi con lei, ma la sua estrema timidezza gli renderà la vita difficile. Ce la farà il nostro Mingo a confessare i suoi sentimenti?
La cosa interessante di questo manga è l'esperienza (basata su fatti realmente accaduti) di un italiano in una terra così diversa dalla nostra come il Giappone e le numerose differenze che ne emergono, spesso narrate in toni ironici : la facilità nel trovare lavoro, da persona banalissima in Italia a ritrovarsi facilmente a fare il modello, il cibo tipico giapponese, i Dog cafè, l'Hanami (la tipica fioritura dei ciliegi) come vengono visti gli Italiani in Giappone e molto altro.
Divertente è stato vedere certi gesti tipici nostrani qui scontatissimi, ma nel manga siglati con didascalia per spiegare ai giapponesi cosa significhino, non dimentichiamoci che questo manga è stato pubblicato in primis in Giappone e la cosa è risultata assai spassosa.
I disegni sono abbastanza buoni, non eccelsi, ma parliamo del primo lavoro di Peppe, italiano approdato in Giappone col sogno di diventare mangaka, un esordio davvero interessante, sono curiosa di vedere i prossimi lavori che, da una sua intervista, scopro potrebbero essere più seri narrativamente. La Dynit ha fatto un'ottima edizione di qualità.
L'originalità di questo manga sta nel unire l'amore per l'Italia a quello per il Giappone, quindi consiglio la lettura a tutti gli amanti della cultura otaku e del Giappone in generale, a chi ama gli slice of life dai toni leggeri.
Primo fra tutti è stato scritto da un italiano che vive e lavora da anni in Giappone, ha pubblicato laggiù questo manga ed è stato acquisito dalla Dynit e portato in italia.
Serie completa, questi 4 volumi parlano della vita di un immigrato italiano in Giappone spesso in toni divertenti e istruttivi per chi vorrebbe conoscere le usanze odierne del Paese del Sol Levante: i costi degli affitti, i possibili lavori part-time, il costo della vita, le usanze tipiche.
Mingo da bambino si appassionò ai manga e agli anime ma col tempo la sua cultura otaku si estese e lo portò ad estraniarsi dai coetanei tutti appassionati di calcio e motori finchè, dopo essersi laureato in lingue, decide di trasferirsi dall'altro capo del mondo senza particolari obbiettivi per il futuro, ma spinto da una forte passione per la cultura giapponese.
Comincia così la sua vita a Tokyo, frequenta una scuola di lingua dove troverà altri italiani che diventeranno i suoi più cari amici: Marika, sempre vestita in stile Lolita e appassionata a quella moda ; Antonio, quarantenne che vive in Giappone da tanti anni continuando a estendere il visto studentesco, amante dei videogiochi di vecchia generazione; Alex, che di lavoro fa il modello, molto ciarliero e sempre pronto a rimorchiare, amante del calcio; e infine Piero, ragazzo pigrissimo che non mette spesso il piede fuori casa, con un canale youtuber dove fa sessioni di gaming il live streaming.
Infine Mena, graziosa giapponese col sogno di debuttare all'estero un giorno, colpo di fulmine per Mingo che vorrebbe tanto fidanzarsi con lei, ma la sua estrema timidezza gli renderà la vita difficile. Ce la farà il nostro Mingo a confessare i suoi sentimenti?
La cosa interessante di questo manga è l'esperienza (basata su fatti realmente accaduti) di un italiano in una terra così diversa dalla nostra come il Giappone e le numerose differenze che ne emergono, spesso narrate in toni ironici : la facilità nel trovare lavoro, da persona banalissima in Italia a ritrovarsi facilmente a fare il modello, il cibo tipico giapponese, i Dog cafè, l'Hanami (la tipica fioritura dei ciliegi) come vengono visti gli Italiani in Giappone e molto altro.
Divertente è stato vedere certi gesti tipici nostrani qui scontatissimi, ma nel manga siglati con didascalia per spiegare ai giapponesi cosa significhino, non dimentichiamoci che questo manga è stato pubblicato in primis in Giappone e la cosa è risultata assai spassosa.
I disegni sono abbastanza buoni, non eccelsi, ma parliamo del primo lavoro di Peppe, italiano approdato in Giappone col sogno di diventare mangaka, un esordio davvero interessante, sono curiosa di vedere i prossimi lavori che, da una sua intervista, scopro potrebbero essere più seri narrativamente. La Dynit ha fatto un'ottima edizione di qualità.
L'originalità di questo manga sta nel unire l'amore per l'Italia a quello per il Giappone, quindi consiglio la lettura a tutti gli amanti della cultura otaku e del Giappone in generale, a chi ama gli slice of life dai toni leggeri.