Il duro lavoro di Musubu
Pomeriggio di relax? Taaaaac! Regaliamo questi 30 euro ad Amazon e spariamoci una romcom senza tante pretese.
* Antefatto *
“Asoko de Hataraku Musubu-san” letteralmente, secondo Wikipedia, significa “Musubu, la ragazza che lavora lì”. Quindi vorrei iniziare dedicando agli adattatori di Star Comics un caloroso meme con la gente sorridente che applaude, e le classifiche frasi “sei un fenomeno”, “ora la mia vita avrà un senso” e “ingravidami”.
Wow, un vero colpo di genio senza eguali accostare il concetto di “duro” a un’occupazione in un’azienda che produce preservativi. Eh? Eh?
Stendiamo un velo pietoso e veniamo alla recensione, che è meglio.
* Trama e storia *
Il manga si configura come una commedia romantica leggera, gestita inizialmente a episodi singoli e in seguito su brevi archi. E’ comunque presente una trama che di fatto è la narrazione dell’evoluzione del rapporto tra i due protagonisti: Sagami e Musubu. I due si conoscono al lavoro ma ovviamente in breve tempo, per mezzo di equivoci e possibilità, la situazione evolve e così pure la relazione che passa da “lavorativa” a “situazione incerta” a “qualcosa di più”. Non c’è molto altro da dire, in verità, a meno di non voler fare spoiler.
Dovendo dare dei paletti di valutazione direi che gli sketch non sono così brillanti da suscitare la classica risata di pancia, ma non sono mai volgari e comunque riescono a regalare qualche sorriso qua e là, quindi raggiungono l’obiettivo. Le parti sentimentali sono ben dosate, abbastanza classiche, e scalderanno il cuore dei più sensibili, anche se avrei tolto qualche anno ai due protagonisti per rendere un minimo la cosa più credibile, perché a volte il tutto risulta un po’ cringe. La narrazione ha la giusta velocità, né troppo veloce né troppo lenta. Il finale ancora non c’è ma, a meno di sorprese, è palese e scritto fin dalla prima pagina. Ma al momento siamo appunto nel campo della speculazione, perché non è in vista in tempi brevi.
Che poi, scusate l’excursus, ma tanto non è molto lunga questa recensione, la questione della “velocità” va detto che è dettata da una pura questione di prospettiva.
Io ho fatto binge-reading dei 5 volumi in un pomeriggio, ma sta per uscire in Giappone, proprio in questi giorni, il sesto volume… e questo significa che questa storia nel Mangapaese se la stanno trascinando da sei anni. Dieci pagine al mese, per sei anni. Perché ovviamente questo manga è un filler, non una delle serie trainanti. Pensate a come deve sentirsi un lettore nipponico che, appassionato di questo manga, aspetta mese dopo mese di leggere il nuovo capitolo. Posto ovviamente che un tale individuo possa esistere realmente. Nei primi 5 volumi l’evoluzione c’è… ma non è che sia chissà quale evoluzione. Pensate come si sentirebbe questo ipotetico lettore entusiasta a sentirmi dire che la narrazione non è né troppo veloce né troppo lenta.
* Sviluppo dei personaggi *
La storia sostanzialmente prevede due personaggi, il resto è contorno.
Lui, Sagami, è un ventiquattrenne che si imbarazza in modo quasi irritante a parlare di sesso, e ha delle reazioni nei confronti di Musubu che sembrano quelle di un quattordicenne imbranato, alla prima cotta e che in alcuni frangenti fatica a tenere a bada i propri ormoni. Di lui nei quattro volumetti non viene detto quasi nulla. Non ha un background, non ha interessi e, almeno per ora, non ha sostanzialmente uno sviluppo.
Lei, Musubu, di anni ne ha ventisei e nessuna esperienza sentimentale pregressa. Lavorando come ricercatrice e disegnando preservativi non ha grossi inibizioni nel discutere degli aspetti tecnici del sesso, eppure si emoziona e arrossisce come una scolaretta delle media quando parla con Sagami o quando le fanno un complimento. E ovviamente non ha mai parlato con un'amica o con la madre, visto che pare avere come minimo qualche incertezza su come funzioni una relazione. Boh… è una relazione che per come sono definiti i due protagonisti, e per quello che è il loro modo di comportarsi, avrei ritenuto accettabile solo togliendo almeno 5 anni ad entrambi. Mi rendo conto che però a quel punto l’imbastitura iniziale basata sul lavoro dei due sarebbe probabilmente caduta.
* Disegni *
I disegni di Taishi Mori, se devo dirla tutta, non mi hanno convinto granché. Innanzitutto non mi piace molto il modo in cui disegna i lineamenti dei visi femminili, che sono poco inclini al mio gusto e personalmente in più di un punto ho trovato addirittura sgraziati. A dire il vero sono anche, in un certo senso, più maturi e realistici, non sono quei visini pucciosi carini kawaii dagli occhi grandi dei manga che ritraggono protagoniste teenagers, ma in generale sono anche sicuramente meno accattivanti. In secondo luogo i fondali in tante tavole (soprattutto dei primi volumi) sono davvero “non pervenuti”. Giusto un retino appiccicato dietro i personaggi e tanti saluti. Da questo punto di vista, secondo me, si poteva sicuramente fare di più. Mi sembra che ci sia stato un miglioramento verso la fine, o forse ho semplicemente smesso di farci caso.
* Dialoghi e scrittura *
Buona parte dei dialoghi tecnici all’interno dell’azienda sono sensati, adeguati all’ambiente di lavoro, ma immagino che non sia questo il cardine su cui poggiare la valutazione di questo parametro.
Il problema infatti sono i dialoghi tra Sagami e Musubu, che dovrebbero invece fare da trainante visto che nel manga sostanzialmente non c’è nient’altro. Dialoghi che sono in vari punti davvero un po’ troppo infantili considerando l’età dei protagonisti. Spezzo una lancia in favore di alcune situazioni vagamente ambigue nei primi volumi che mi hanno fatto sorridere, e di qualche concessione romantica nella seconda parte, ma forse è un po’ pochino.
_____
* In definitiva *
La mia valutazione complessiva insomma è sotto la sufficienza. E’ un manga godibile che ti fa passare un pomeriggio in serenità mentre leggi i 5 volumetti bevendoti una tisana al calduccio sotto la trapunta sul divano. Non è stressante, non si corre il rischio di trovarsi con l’adrenalina a mille. Non è emozionante, non vi ridurrà in lacrime con un nodo in gola. Alla fine è un prodotto talmente soft da essere davvero del tutto evanescente. E alla fine non ti lascia niente.
* Antefatto *
“Asoko de Hataraku Musubu-san” letteralmente, secondo Wikipedia, significa “Musubu, la ragazza che lavora lì”. Quindi vorrei iniziare dedicando agli adattatori di Star Comics un caloroso meme con la gente sorridente che applaude, e le classifiche frasi “sei un fenomeno”, “ora la mia vita avrà un senso” e “ingravidami”.
Wow, un vero colpo di genio senza eguali accostare il concetto di “duro” a un’occupazione in un’azienda che produce preservativi. Eh? Eh?
Stendiamo un velo pietoso e veniamo alla recensione, che è meglio.
* Trama e storia *
Il manga si configura come una commedia romantica leggera, gestita inizialmente a episodi singoli e in seguito su brevi archi. E’ comunque presente una trama che di fatto è la narrazione dell’evoluzione del rapporto tra i due protagonisti: Sagami e Musubu. I due si conoscono al lavoro ma ovviamente in breve tempo, per mezzo di equivoci e possibilità, la situazione evolve e così pure la relazione che passa da “lavorativa” a “situazione incerta” a “qualcosa di più”. Non c’è molto altro da dire, in verità, a meno di non voler fare spoiler.
Dovendo dare dei paletti di valutazione direi che gli sketch non sono così brillanti da suscitare la classica risata di pancia, ma non sono mai volgari e comunque riescono a regalare qualche sorriso qua e là, quindi raggiungono l’obiettivo. Le parti sentimentali sono ben dosate, abbastanza classiche, e scalderanno il cuore dei più sensibili, anche se avrei tolto qualche anno ai due protagonisti per rendere un minimo la cosa più credibile, perché a volte il tutto risulta un po’ cringe. La narrazione ha la giusta velocità, né troppo veloce né troppo lenta. Il finale ancora non c’è ma, a meno di sorprese, è palese e scritto fin dalla prima pagina. Ma al momento siamo appunto nel campo della speculazione, perché non è in vista in tempi brevi.
Che poi, scusate l’excursus, ma tanto non è molto lunga questa recensione, la questione della “velocità” va detto che è dettata da una pura questione di prospettiva.
Io ho fatto binge-reading dei 5 volumi in un pomeriggio, ma sta per uscire in Giappone, proprio in questi giorni, il sesto volume… e questo significa che questa storia nel Mangapaese se la stanno trascinando da sei anni. Dieci pagine al mese, per sei anni. Perché ovviamente questo manga è un filler, non una delle serie trainanti. Pensate a come deve sentirsi un lettore nipponico che, appassionato di questo manga, aspetta mese dopo mese di leggere il nuovo capitolo. Posto ovviamente che un tale individuo possa esistere realmente. Nei primi 5 volumi l’evoluzione c’è… ma non è che sia chissà quale evoluzione. Pensate come si sentirebbe questo ipotetico lettore entusiasta a sentirmi dire che la narrazione non è né troppo veloce né troppo lenta.
* Sviluppo dei personaggi *
La storia sostanzialmente prevede due personaggi, il resto è contorno.
Lui, Sagami, è un ventiquattrenne che si imbarazza in modo quasi irritante a parlare di sesso, e ha delle reazioni nei confronti di Musubu che sembrano quelle di un quattordicenne imbranato, alla prima cotta e che in alcuni frangenti fatica a tenere a bada i propri ormoni. Di lui nei quattro volumetti non viene detto quasi nulla. Non ha un background, non ha interessi e, almeno per ora, non ha sostanzialmente uno sviluppo.
Lei, Musubu, di anni ne ha ventisei e nessuna esperienza sentimentale pregressa. Lavorando come ricercatrice e disegnando preservativi non ha grossi inibizioni nel discutere degli aspetti tecnici del sesso, eppure si emoziona e arrossisce come una scolaretta delle media quando parla con Sagami o quando le fanno un complimento. E ovviamente non ha mai parlato con un'amica o con la madre, visto che pare avere come minimo qualche incertezza su come funzioni una relazione. Boh… è una relazione che per come sono definiti i due protagonisti, e per quello che è il loro modo di comportarsi, avrei ritenuto accettabile solo togliendo almeno 5 anni ad entrambi. Mi rendo conto che però a quel punto l’imbastitura iniziale basata sul lavoro dei due sarebbe probabilmente caduta.
* Disegni *
I disegni di Taishi Mori, se devo dirla tutta, non mi hanno convinto granché. Innanzitutto non mi piace molto il modo in cui disegna i lineamenti dei visi femminili, che sono poco inclini al mio gusto e personalmente in più di un punto ho trovato addirittura sgraziati. A dire il vero sono anche, in un certo senso, più maturi e realistici, non sono quei visini pucciosi carini kawaii dagli occhi grandi dei manga che ritraggono protagoniste teenagers, ma in generale sono anche sicuramente meno accattivanti. In secondo luogo i fondali in tante tavole (soprattutto dei primi volumi) sono davvero “non pervenuti”. Giusto un retino appiccicato dietro i personaggi e tanti saluti. Da questo punto di vista, secondo me, si poteva sicuramente fare di più. Mi sembra che ci sia stato un miglioramento verso la fine, o forse ho semplicemente smesso di farci caso.
* Dialoghi e scrittura *
Buona parte dei dialoghi tecnici all’interno dell’azienda sono sensati, adeguati all’ambiente di lavoro, ma immagino che non sia questo il cardine su cui poggiare la valutazione di questo parametro.
Il problema infatti sono i dialoghi tra Sagami e Musubu, che dovrebbero invece fare da trainante visto che nel manga sostanzialmente non c’è nient’altro. Dialoghi che sono in vari punti davvero un po’ troppo infantili considerando l’età dei protagonisti. Spezzo una lancia in favore di alcune situazioni vagamente ambigue nei primi volumi che mi hanno fatto sorridere, e di qualche concessione romantica nella seconda parte, ma forse è un po’ pochino.
_____
* In definitiva *
La mia valutazione complessiva insomma è sotto la sufficienza. E’ un manga godibile che ti fa passare un pomeriggio in serenità mentre leggi i 5 volumetti bevendoti una tisana al calduccio sotto la trapunta sul divano. Non è stressante, non si corre il rischio di trovarsi con l’adrenalina a mille. Non è emozionante, non vi ridurrà in lacrime con un nodo in gola. Alla fine è un prodotto talmente soft da essere davvero del tutto evanescente. E alla fine non ti lascia niente.
Ho acquistato il primo volume alla sua uscita, e in seguito gli altri, senza sapere di preciso a cosa andassi incontro. Dopo aver letto i primi tre volumi, penso che sia un'opera originale e che abbia la capacità di svilupparsi su argomenti strettamente legati alla sessualità o comunque legati allo "sviluppo" di preservativi; senza cadere in volgarità o i soliti stereotipi e aneddoti e scenette, come ci si potrebbe aspettare da un'opera simile.
I vari personaggi sono ben caratterizzati, anche in ragione del fatto che non ce ne vengono presentati moltissimi; cosa che è giustificata poi dall'introspezione che il mangaka propone sulla relazione tra Musubu e Sagami. Quindi una rom-com ben disegnata e da leggere se si cerca qualcosa di leggero.
I vari personaggi sono ben caratterizzati, anche in ragione del fatto che non ce ne vengono presentati moltissimi; cosa che è giustificata poi dall'introspezione che il mangaka propone sulla relazione tra Musubu e Sagami. Quindi una rom-com ben disegnata e da leggere se si cerca qualcosa di leggero.
Mi sono interessato a questo titolo a causa dell'originalità dei temi trattati, e devo dire di non essere rimasto per nulla deluso.
L'opera racconta la storia di un ragazzo che, appena assunto da un'azienda produttrice di oggetti in gomma, tra cui dei preservativi, si innamora di una ragazza addetta alla ricerca e allo sviluppo di questi ultimi.
Quello che ne viene fuori è una commedia romantica davvero originale, che sa far divertire con l'ambiguità delle situazioni, ma allo stesso tempo non scade mai nel volgare.
In conclusione sono pienamente soddisfatto dalla lettura del primo volume di quest'opera secondo me divertente ed originale; beninteso non voglio dire che sia il manga dell'anno, ma per chi cerca una commedia romantica per intrattenersi, rilassarsi e divertirsi mi sento di consigliarlo.
L'opera racconta la storia di un ragazzo che, appena assunto da un'azienda produttrice di oggetti in gomma, tra cui dei preservativi, si innamora di una ragazza addetta alla ricerca e allo sviluppo di questi ultimi.
Quello che ne viene fuori è una commedia romantica davvero originale, che sa far divertire con l'ambiguità delle situazioni, ma allo stesso tempo non scade mai nel volgare.
In conclusione sono pienamente soddisfatto dalla lettura del primo volume di quest'opera secondo me divertente ed originale; beninteso non voglio dire che sia il manga dell'anno, ma per chi cerca una commedia romantica per intrattenersi, rilassarsi e divertirsi mi sento di consigliarlo.