Devil King
Per quanto ci siano belle opere in circolazione anche fra i manga pubblicati dagli autori attuali sto cercando di approcciarmi anche ai grandi autori del passato. Dopo Tezuka, Mitsuteru Yokoyama, Goseki Kojima, Shigeru Mizuki, etc. sono arrivato a Takao Saito.Per chi non lo conoscesse è l’autore di opere come "Golgo 13", "Survivol", "Japan Sinks"… uno degli autori più conosciuti del genere gekiga e, dunque, un maestro nel campo del seinen.
Nato nel 1936 e morto nel 2021 è stato tirato in ballo ultimamente per una polemica postuma alla sua morte fra coloro che si auguravano la conclusione del suo monumentale "Golgo 13" (iniziato nel 1969) e la sua decisione di lasciarlo continuare dai suoi collaboratori. Non ha di questi problemi l’opera di cui andremo a parlare adesso: "Devil King" che è stato iniziato nel 1974 e dura solo quattro volumi (sì: ho scelto questo manga anche perché non volevo iniziare un autore a me sconosciuto, se non per fama, leggendo un opera molto lunga).
In quattro volumi abbiamo un’opera che quadra il cerchio come dico io, ovvero non lascia niente in sospeso.
Quest’opera parte dagli esperimenti di uno scienziato che decide di voler cambiare il corso del mondo e della modernizzazione che secondo lui portano l’umanità alla distruzione: acqua e aria inquinata, grigio smog al posto dell’azzurro del cielo.
Non voglio spoilerare più di tanto, ma visto che tutti lo considerano pazzo decide di creare qualcosa in grado di convincere gli uomini: ciò che gli serve è un Dio!
In quattro volumi pieni di colpi di scena dove in tanti cercano di controllare questa creatura gigante vi potrete fare un’idea di come è corrotta la società e come l’intervento divino scateni il peggio delle persone e non il meglio.
Come sapete con la religione è meglio non scherzare e di pochi giorni fa la notizia del tentato omicidio dell’autore anglo-indiano Salman Rushdie e lì l’ordine non derivava direttamente da Dio ma da un uomo l’ayatollah Khomeini morto più di trent’anni fa.
Qui c’è una creatura che si spaccia per Dio e fa miracoli: cosa sarà in grado di scatenare fra la gente di Tokyo?
Comunque questo fumetto è promosso: gli do nove e lo consiglio agli amanti del gekiga, anche se non ci sono duelli con la spada come in Hiroshi Hirata o in Sanpei Shirato.
Nato nel 1936 e morto nel 2021 è stato tirato in ballo ultimamente per una polemica postuma alla sua morte fra coloro che si auguravano la conclusione del suo monumentale "Golgo 13" (iniziato nel 1969) e la sua decisione di lasciarlo continuare dai suoi collaboratori. Non ha di questi problemi l’opera di cui andremo a parlare adesso: "Devil King" che è stato iniziato nel 1974 e dura solo quattro volumi (sì: ho scelto questo manga anche perché non volevo iniziare un autore a me sconosciuto, se non per fama, leggendo un opera molto lunga).
In quattro volumi abbiamo un’opera che quadra il cerchio come dico io, ovvero non lascia niente in sospeso.
Quest’opera parte dagli esperimenti di uno scienziato che decide di voler cambiare il corso del mondo e della modernizzazione che secondo lui portano l’umanità alla distruzione: acqua e aria inquinata, grigio smog al posto dell’azzurro del cielo.
Non voglio spoilerare più di tanto, ma visto che tutti lo considerano pazzo decide di creare qualcosa in grado di convincere gli uomini: ciò che gli serve è un Dio!
In quattro volumi pieni di colpi di scena dove in tanti cercano di controllare questa creatura gigante vi potrete fare un’idea di come è corrotta la società e come l’intervento divino scateni il peggio delle persone e non il meglio.
Come sapete con la religione è meglio non scherzare e di pochi giorni fa la notizia del tentato omicidio dell’autore anglo-indiano Salman Rushdie e lì l’ordine non derivava direttamente da Dio ma da un uomo l’ayatollah Khomeini morto più di trent’anni fa.
Qui c’è una creatura che si spaccia per Dio e fa miracoli: cosa sarà in grado di scatenare fra la gente di Tokyo?
Comunque questo fumetto è promosso: gli do nove e lo consiglio agli amanti del gekiga, anche se non ci sono duelli con la spada come in Hiroshi Hirata o in Sanpei Shirato.