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Arashi84

Volumi letti: 4/4 --- Voto 5
Se sei un fan delle Clamp, lo sai già, ne sei consapevole: il famoso quartetto è capace di creare storie bellissime per poi passare con estrema naturalezza ad altre altamente evitabili. "Wish" si colloca proprio in quest'ultimo, triste spazio.
Se la zuccherosità di "Card Captor Sakura" vi aveva fatto storcere il naso, preparatevi ad essere travolti da un'ondata di glucosio ancor più massiccia, senza contare che anche tutto il resto, rispetto alle avventure della cattura-carte, è lineare, banale e privo di mordente.
Sarà che dopo le teste mozzate e i morti di "X" le Clamp avevano voglia di dolcezza, sarà che non hanno resistito all'impulso di dare una velata ufficialità alla JotaroxKakyoin, coppia d'oro delle loro vecchie doujinshi, sarà che boh, il capriccio le ha portate a creare "Wish", la storia di un angioletto distratto e del suo incontro con un umano.

Kohaku è un angelo dolce e sbadatissimo, ma il suo compito in paradiso è estremamente importante: grazie al suo canto riesce infatti a far schiudere le uova da cui nasceranno i nuovi angioletti. A volte però i sentimenti entrano in contrasto con il senso del dovere e Kohaku abbandona il lavoro per recarsi sulla terra in cerca di Hisui, un arcangelo che ha lasciato il paradiso per recarsi sulla Terra. Se Hisui non tornerà nel regno dei cieli, Dio gli infliggerà una tremenda punizione e il piccolo Kohaku vuole impedire che ciò accada. Per sua fortuna s'imbatte in Shuichiro, un uomo dallo sguardo severo ma dall'animo gentile, che lo salva da una situazione scomoda e lo porta a casa con sé. Inizia quindi la dolce e caramellosa convivenza tra i due, ma il pericolo è dietro l'angolo: il dispettoso diavolo Koryu è pronto ad importunare in ogni modo l'angioletto e, soprattutto, vuole scoprire cosa egli sia venuto a fare sulla Terra.

Nei quattro volumi di cui si compone la serie le Clamp imbastiscono il loro solito universo narrativo fatto di amore, sacrificio, tabù, separazioni, avvicinamenti, frasi non dette e segreti (di Pulcinella), il tutto condito da miele, miele e ancora miele. Così tanto miele che anche Winnie the Pooh ne farebbe indigestione (e se conoscete l'orsetto panzone, capirete cosa intendo). "Wish" è un manga un po' troppo fine a se stesso, non racconta nulla di nuovo ma, soprattutto, utilizza i classici cliché clampiani in modo insulso, blando e poco coinvolgente. I protagonisti sono caratterizzati in modo peculiare ma risultano comunque piatti, le vicende sono poco dinamiche e intriganti; l'unica cosa che può destare interesse nel cuore dei più romantici è lo sviluppo delle storie d'amore che si intersecano nella trama. Anche queste, però, non risultano particolarmente coinvolgenti ed emozionanti, muovendosi sulla scia di piattezza generale dell'opera. Pare quasi che "Wish" sia stato creato con il solo intento di far impratichire la Nekoi con i disegni.
Come spesso capita, i personaggi sono stati utilizzati dalle autrici in altre loro opere e per qualche strano motivo li ho trovati più accattivanti in esse che non nel manga che gli ha dato origine; forse perché in questi crossover Kohaku si mostra più maturo e vissuto? Forse per un effetto nostalgia? Non saprei dirlo, ma in qualche modo ho apprezzato più le comparsate dei personaggi di "Wish" che non le loro vicende primarie.

Come già accennato, il disegno di "Wish" è stato affidato alla Nekoi, che nella simpatica postfazione non nasconde le difficoltà cui è andata incontro durante la lavorazione. Che i disegni non siano di Mokona si nota subito, poiché la Nekoi non possiede né il suo talento né la sua esperienza, ma poiché si tratta della prima opera lunga che le è stata affidata il risultato non è neanche così malvagio. Le tavole non sono particolarmente dettagliate e gli omaccioni della Nekoi, nelle loro (s)proporzioni, non hanno la stessa armonia di quelli della collega, però hanno comunque il loro fascino e trasmettono al meglio la sensazione di virilità e forza intrinseca al loro carattere. Punto forte della Nekoi, da sempre, i personaggi in versione chibi, che in questa serie abbondano.

"Wish" è un manga che può essere giudicato in tanti modi quanti sono i punti di vista, dipende da quello che si cerca in una storia, o più nello specifico, da cosa si cerca in un manga delle Clamp. Sarà che, ad eccezione di "Card Captor Sakura", ho sempre preferito i manga clampiani più forti e drammatici, o sarà che il miele non mi piace, ma "Wish" non mi ha trasmesso nessuna particolare emozione, non mi ha fatto amare/odiare nessuno dei suoi personaggi. È una storia che mi ha lasciato quasi del tutto indifferente anche nei suoi momenti agrodolci (eh sì, in mezzo al miele c'è una spunta di limone) ma allo stesso tempo non mi sento di bocciarla in toto perché si tratta comunque di una lettura piacevole, a tratti pucciosa e divertente. Magari è l'opera perfetta per i super romantici o per chi adora le storie buone e semplici, ma di certo non è il mio caso, anche perché da fan sfegatata delle Clamp, tendo sempre a volere il meglio possibile da quelle che sono le mie autrici preferite. Non voglio infierire con la valutazione, quindi colloco "Wish" appena sotto la sufficienza. In fondo sono buona, o forse, tutto questo miele ha finito per addolcire anche me.


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Ais Quin

Volumi letti: 4/4 --- Voto 4
Manga sceneggiato con una mentalità a parer mio troppo da doujinka, vale a dire in modo così superficiale da dare quasi l'impressione che la storia non riguardasse le autrici. Ma se non loro, chi? Possibile che dai tempi in cui, ancora sconosciute al grande pubblico, si divertivano ad esasperare la tensione sessuale tra i personaggi dei loro shōnen preferiti le CLAMP non abbiano imparato nulla? Mi rifiuto di crederlo. Ciò non toglie che con i suoi quattro volumi "Wish" costituisca un ben misero spettacolo, non tanto per la sua melensaggine quanto perché, appunto, non esiste un impianto narrativo degno di questo nome, con le conseguenze che si possono facilmente immaginare per quanto riguarda la credibilità dei suoi intenti.

Di ritorno da un'estenuante giornata lavorativa Shuichiro Kudo salva dalle grinfie di un corvo una creaturina che era rimasta impigliata fra i rami di un albero. Per ripagarlo della sua gentilezza quest'ultima, che si chiama Kohaku e che afferma di essere un angelo, si offre di esaudire un suo desiderio, ma anche dopo aver appurato di non stare sognando il giovane rifiuta perché non gli viene in mente nulla che non possa ottenere contando esclusivamente sulle proprie forze. Con la certezza che vi debba pur essere qualcosa che può fare per lui Kohaku decide di rimanere al suo fianco fintantoché non avrà trovato un modo per sdebitarsi, cercando nel frattempo di risolvere il mistero che si cela dietro la scomparsa dell'arcangelo Hisui, suo mentore e confidente, a seguito della quale aveva appunto deciso di recarsi sulla Terra in ricognizione. Ma cos'avrà in serbo il destino per il volenteroso angioletto e per Shuichiro, sempre più vicini nonostante le curiose premesse del loro rapporto?

A tenere malamente insieme la pietosa sequela di deus ex machina e di pistolotti esplicativi che costituisce la trama è la melassa secreta in abbondanza da ogni tavola, al punto che al povero lettore non resta che pregare di non fare la stessa fine di quei ventuno cittadini di Boston che, nel 1919, vennero travolti e uccisi da un dolcissimo tsunami di questa sostanza. È un manga di amori impossibili, questo, di forze all'apparenza inconciliabili ma che proprio per questo motivo non possono fare a meno di intersecarsi. Angeli a cui il Paradiso comincia a stare stretto, demoni non poi così malvagi, fantasmi del passato, reincarnazioni, una guerra tra Dio e Satana in procinto di scoppiare e un mortale, Shuichiro, al centro di un oscuro disegno: non si può dire che non vi sia abbastanza carne al fuoco, peccato che le prime a fare le schifiltose siano proprio le cuoche. Mi rivolgo ora alle donzelle: ricordate quando da piccole giocavate con le bambole alla famigliola? La profondità del canovaccio di "Wish" è esattamente la stessa, con Dio che di tanto in tanto fa la voce grossa off-panel in un fiacco tentativo di ricordarci chi è il capo e con un Satana decisamente fuori forma che accumula tutto lo sporco sotto il tappeto nella speranza che nessuno se ne accorga. Spiacente, cocco, ma quando si tratta di soggetti traballanti sono come la sfortuna, c'est à dire che ci vedo benissimo.

Ora vi svelo un piccolo segreto. Narra la leggenda - tutt'ora priva di una conferma ufficiale - che i personaggi di Shuichiro e di Kohaku altro non siano che la versione annacquata di Jotaro Kujo e Noriaki Kakyoin de "Le bizzarre avventure di Jojo", già protagonisti di un surreale segmento della raccolta "CLAMP in Wonderland" (paura, eh?). Inutile dire che eventuali associazioni di idee ad opera di un lettore già a conoscenza di questa diceria lasciano il tempo che trovano, in quanto la mente umana, se adeguatamente sollecitata, è imbattibile nel creare dei nessi fra cose non necessariamente collegate tra di loro. Fermo restando che ogni autore ha il diritto di ispirarsi a ciò che vuole, inoltre, direi che fare luce in merito all'originalità o meno dei personaggi in questione è l'ultimo dei problemi da affrontare quando si ha a che fare con una caratterizzazione degli stessi che, pur recando dei buoni spunti di partenza, risulta nel complesso deficitaria in quanto incapace di andare oltre ciò che vi viene raccontato (e non mostrato, o perlomeno non abbastanza) sul loro conto. Ciò è particolarmente evidente nel caso di Shuichiro, la cui capacità di adattarsi ad una situazione a dir poco anomala come quella in cui viene appunto a trovarsi stride non solo con il pragmatismo che in teoria lo contraddistingue, ma anche e soprattutto con il suo passato. Kohaku è già reso meglio, ma trovo che si sarebbe potuto insistere un po' di più su quel suo senso di inadeguatezza dovuto al fatto di non riuscire a rendersi utile come vorrebbe, che viene invece trattato alla stregua di un semplice puntiglio.
Che dire poi degli inutilissimi comprimari di questa storia? Tra quell'inforigurgito antropomorfo del nonno di Shuichiro, Hisui e Kokyuo che fanno i piccioncini, gli altri arcangeli puramente decorativi e il demone tsundere Koryuu (con tanto di mini harem al seguito) non ce n'è uno che si salvi. Va da sé che la loro pochezza è la diretta conseguenza di un intreccio su cui essi non incidono che in maniera opinabile e quasi sempre forzosa.

Il comparto grafico è curato da Tsubaki Nekoi, ivi al suo debutto come disegnatrice di punta del gruppo. Il suo è quello che io definisco un tratto "da primi della classe", ossia null'altro che piacevole alla vista: è infatti piuttosto sconfortante ritrovarsi a pensare che i costumi indossati da angeli e demoni sembrano più curati della psicologia degli stessi. Le linee sottilissime e la quasi totale assenza di sfondi, inoltre, lungi dal comunicare un senso di leggerezza, mi hanno dato un'impressione di fastidiosa incompletezza, come se il manga fosse stato pubblicato quando era ancora in fase di lavorazione.

Si poteva fare di più? Indubbiamente sì, ma la domanda è un'altra: c'era la volontà di farlo? Io, personalmente, ho ragione di dubitarne.


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^Tsukimi-chan27^

Volumi letti: 4/4 --- Voto 8
Se vi trovaste dinanzi ad un piccolo esserino in pericolo sul ramo di un albero pronto ad essere attaccato da un corvo nero, lo aiutereste?

Wish è una mini-serie di quattro volumi delle acclamate CLAMP, in Italia per Star Comics.

Un giorno come tanti il Dottor Shuichiro Kudo, nota su un albero una strana ma graziosa creatura dall'origine misteriosa. Shuichiro la salva da un corvo nero che stava tentando di attaccarlo.
Così la creatura si presenta, dicendo di chiamarsi Kohaku e di essere un angelo.
Shuichiro crede che sia il frutto della sua fantasia o magari una conseguenza della stanchezza post-lavoro, così torna a casa insieme a Kohaku senza pensarci troppo su.
Nonostante il riposo, Shuichiro continua a vedere Kohaku anche nei giorni seguenti, e comincia a credere nella sua natura di angelo. Quest'ultimo gli annuncia inoltre che, per ringraziarlo di averlo salvato, realizzerà un suo desiderio.
Ma a Shuichiro non interessa, perché per il momento non ha desideri.
Kohaku decide comunque di restargli accanto.
Ma perché un angelo dovrebbe scendere sulla Terra? Che rapporto s'instaurerà tra Shuichiro e Kohaku? Ci saranno degli ostacoli?

Davvero carino! Una bella idea che fila bene. I disegni sono come sempre fantastici, ma avrei preferito un po' più di colore nelle copertine.
Solo una cosa non mi è piaciuta, ma non posso parlarne perché farei spoiler, perciò farò solo un piccolo accenno: un rapporto campato in aria che, da amante di "rapporti e amori proibiti", avrei preferito fosse sviluppato meglio e più a lungo.
I personaggi sono caratterizzati abbastanza bene ma credo che il fatto che la serie conti solo quattro volumi abbia aggravato un po' il giudizio del lettore.
L'edizione è ottima: formato alla Black Butler, ma a differenza della Planet, la Star offre ottima rilegatura, vere pagine a colori e buona carta per soli 3,90€!
Consiglio questa mini-serie a tutti gli amanti e non delle CLAMP, e a chi apprezza i temi che riguardano gli angeli o i diavoli e i loro sentimenti!


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dade88

Volumi letti: 4/4 --- Voto 8
Lessi Wish incuriosito dalla bellezza della copertina, e ovviamente, dal fantastico marchio Clamp. Mi è spiaciuto fossero solo 4 volumi, perché la storia mi è piaciuta molto, avrei voluto continuasse.
La cosa più bella in assoluto di quest'opera è senza ombra di dubbio il disegno: un tratto bellissimo, in sintonia perfetta con lo stile della storia; delicato, soave e quasi spirituale, accompagna il lettore nel tentativo di credere negli angeli.

Il protagonista è l'angelo Kohaku, che in teoria non ha sesso, ma io lo interpreto con un bellissimo ragazzo, che una notte viene attaccato da un corvo sulla terra; a salvarlo però ci penserà Suichiro, chirurgo che passava da lì in quel momento, e che stranamente riesce a vedere gli angeli. Kohaku vorrà sdebitarsi del favore arrecatogli, e vorrà aiutare il medico nelle faccende di casa.
Il rapporto che si crea tra i due è fantastico: Kohaku è molto dolce e gentile, mentre Suichiro è freddo, ma contemporaneamente premuroso e protettivo, e salverà Kohaku anche una seconda volta, quando un demone di nome Koryuu (che come passatempo ha quello di fare dispetti a Kohaku) lo attacca.

Questa è la trama riassunta, ma in tutto questo ci sono delle chicche veramente interessanti, che però non sono state ben affrontate per mancanza di spazio: i messaggeri di Dio, raffigurati come dei teneri coniglietti, che mandano il Suo messaggio attraverso dei fiori, il rapporto tra gli arcangeli che spesso è poco chiaro, in altri fin troppo esplicito, l'intervento del figlio di Satana, che in fondo potrebbe avere un ruolo più centrale nella storia.
Il finale non è come uno si aspetta, ma alla fine non si rimane di sasso, è come un bel finale che però possiede un ultima scappatoia (ovviamente utilizzata).
Un manga che esprime dolcezza, tenerezza, amore e un pizzico di commedia. Vale la pena di leggerlo solo per gustarsi il disegno! La storia va a gusti: con l'idea iniziale si poteva fare di più, ma comunque a me è piaciuta parecchio.


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Nico_Robin

Volumi letti: 4/4 --- Voto 6
Appena sufficiente, le CLAMP potevano sicuramente fare di meglio. Per i disegni si sente la mancanza di Mokona, dato che in Wish sono stati curati da Sastuki. La storia è carina: un giorno un uomo di nome Shuichiro salva un angelo di nome Kohaku, che in cambio gli promette di realizzare un desiderio; ma poi la vicenda inizia a perdere colpi fino a giungere al clamoroso finale <b>[Attenzione, spoiler!]</b> con la morte improvvisa di Shuichiro. Secondo me si poteva benissimo dire che Shuichiro era figlio di Satana, vista la somiglianza tra i due, invece questo mi sembra un finale inventato all'ultimo momento.
<b>[Fine spoiler.]</b>
Conclusione: carino, ma niente di che.


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Doll_in_the_Hell

Volumi letti: 4/4 --- Voto 5
"Wish" è una miniserie di 4 tankbon edita in Italia dalla Star Comics, ideata e disegnata dalle CLAMP, famoso gruppo di disegnatrici giapponesi.
La trama è più o meno questa: un angelo di nome Kohaku scende sulla terra in cerca dell'arcangelo del Vento che non è più in paradiso, e si imbatte in un gatto che lo attacca. Viene salvato da un umano di nome Shuichiro, che fa fuggire il gatto. L'angelo gli dice che per sdebitarsi esaudirà un qualsiasi desiderio, Shuichiro risponde che non ne ha, così l'angelo comincia a vivere sulla Terra con l'umano, aspettando che Shuichiro decida cosa desiderare. Man mano che la storia va avanti aumenteranno i personaggi, entrerà in scena l'arcangelo Hisui, scappato con il figlio di Satana, poi il demone Kokuyo, infine "l'antagonista", un piccolo demonietto di nome Koryuu che adora fare scherzi e dispetti al povero angioletto, insieme alle sue gatte-servitrici.

Il disegno è in tipico stile CLAMP: per niente anatomico, spigoloso, pieno di fronzoli. Le copertine sono terribilmente noiose, tutte con Kohaku in diverse pose, con un fiore in mano, si distinguono solo per le diverse tonalità di colori pastello. Graficamente però non è così male lo svolgimento della storia: non si fa fatica a leggere le vignette, scorrono abbastanza bene e il tratto è pulito.
La storia invece è molto noiosa, sinceramente troppo dolce e zuccherosa, piena di amore, bontà, gratitudine. Kohaku è talmente buono e gentile da dare l'idea di essere stupido, e gli altri personaggi hanno comportamenti strani: il figlio di Satana è gentile e cerca di aiutare Kohaku (ma non è il successore del Re dei Demoni?), l'arcangelo Hisui pensa a cucinare, fare il tè, lavare (è uno dei 4 arcangeli, bah!), Shuichiro è un medico distaccato e silenzioso che cede facilmente all'imbarazzo (chissà perché poi...) e gli arcangeli hanno tutti pregi e difetti come normali esseri umani.

Personalmente, penso che quest'opera sia quasi insignificante, e poi il finale decisamente è strano, quasi patetico.
Quest'opera a mio parere non arriva alla sufficienza, e ci si può ben risparmiare di leggerla. A meno che non vogliate leggere qualcosa di davvero insipido!

NTO87

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NTO87

Volumi letti: 4/4 --- Voto 6
Premetto che, indipendentemente dal voto e dal valore oggettivo, ho gradito molto Wish e l'ho trovato deliziosamente dolce e lieve.
Certo è indubbio che il titolo presenti qualche difetto: prima di tutto non si può dire che il suo punto di forza sia l'originalità, sia dal punto di vista della storia che dei personaggi. La prima è piuttosto banale e sa di già visto (ha un "format" molto/troppo simile a Oh!Mia Dea), i personaggi sono gli stereotipi ormai abitudinari delle Clamp sia come caratterizzazione fisica che psicologica, addirittura ci sono le medesime tipologie di coppia; troverete insomma, girovagando per l'universo clampiano, molti altri Kohaku, molti Hisui, molti Shuichiro ecc...
Un particolare, inoltre, che mi ha poco convinto è stato il finale, che mi ha trasmesso una sensazione di forzato, di stridente, come se non fosse perfettamente allineato con il resto della storia. In seguito sono venuta a sapere che probabilmente questo era dovuto all'autocensura delle stesse autrici, che si sono viste costrette a modificare il reale finale a causa del rifiuto, da parte dell'editore, di pubblicare una conclusione da lui considerata troppo forte (!) per il pubblico di riferimento.
L' arte è stata affidata a Tsubaki Nekoi, che si difende bene e ci offre un disegno leggero ed etereo perfettamente allineato all'atmosfera della storia.
In conclusione, pur non essendo un capolavoro, consiglio Wish ai fan delle Clamp e a chi voglia leggere un manga leggero ma dolce, che fa della tenerezza e dei buoni sentimenti la sua principale caratteristica, e fa scappare anche qualche sorriso.


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Kaochan

Volumi letti: 4/4 --- Voto 4
Letto ultimamente, soprattutto per farmi un'idea di cosa aspettarmi da Kobato, visto che da più parti ho letto accostamenti tra questi due manga, non so se devo iniziare a preoccuparmi, avendo di Kobato stesso il numero 2 ed essendo in attesa del numero 1: questo perché Wish non mi è piaciuto granché, a causa dell'estrema superficialità della storia, e poi va aggiunto che in generale non ho un buon rapporto col soprannaturale. Angeli? Diavoli? Mah... Comunque, in questo caso mi piacerebbe chiedere alle magnifiche 4 quale era il senso di mettere in mezzo simili creature, visto che di fatto angeli, diavoli, arcangeli e perfino il figlio di Satana possono fare un po' quello che gli pare, e se posso dire, nonostante non sia una fervente cattolica, questo sistematico saccheggio da parte degli autori orientali della religione cristiana, di cui raramente si prendono la briga di capire davvero qualcosa, comincia un po' a darmi fastidio: ok quando, come in DGM, il materiale di partenza viene rielaborato in modo originale, non se il senso di tutto è farci vedere un Kohaku o un Koryu in versione puccia, oppure un modo per le autrici di sbizzarrirsi con costumi complicati.
Il finale è l'unica cosa decente del manga, forse perché temevo qualche assurdità peggiore, ma comunque non basta a risollevare un manga che ho trovato complessivamente a dir poco bruttino, insulso e insipido.


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Shaoranlover

Volumi letti: 4/4 --- Voto 7
Wish è un manga del prolifico gruppo CLAMP. Serializzato in Giappone a partire dal 1996, è composto da 4 volumetti editi in Italia da Star Comics.
La trama segue le vicissitudini di Kohaku, l’angelo prediletto del Signore, inviato sulla Terra per adempiere un'importante missione, e Shuichirou, un giovane medico che salva Kohaku da un emissario del Demonio. Generoso come sempre, Kohaku non può non contraccambiare il gesto dell'uomo, e decide di rimanere insieme a lui finché non potrà esaudire un suo desiderio, portando avanti nel frattempo il suo incarico.
Ai due, si aggiungeranno altri personaggi molto particolari: Koryuu, un diavolo il cui unico motivo di vita è tormentare il fiducioso angioletto, Hisui e Kokuyo, il primo l'arcangelo scomparso dal regno dei cieli la cui ricerca spetta al nostro protagonista, il secondo il figlio di Satana, e molti altri, come le due gatte-servitrici di Koryuu, Ryuuri e Hari.

Come è evidente sin dalle copertine a chi ha letto almeno un lavoro CLAMP più noto al grande pubblico, lo stile si discosta un po' dalla loro produzione abituale, in quanto in Wish il ruolo di disegnatrice primaria è stato ricoperto da Tsubaki Nekoi, che sino ad allora si era occupata prevalentemente delle parti in super-deformed, come in Magic Knight Rayearth; parti che saranno presenti anche qui, con la forma chibi di Kohaku e Koryuu. Per questa ragione, Wish è graficamente più simile a L'uomo per me, Lawful Drugstore e a Mi piaci perchè mi piaci, mentre in XXXHolic Nekoi si concentra sui personaggi maschili.
Il suo "esordio" in questa veste si fonde completamente con l’opera: l’assenza di retini, il suo tratto sottilissimo, arioso e solare si accordano alla perfezione con la natura di Kohaku e di tutto il manga, estremamente dolce e spontaneo, che sa parlare direttamente agli occhi e al cuore del lettore.

Nonostante la brevità del fumetto, la caratterizzazione è ben riuscita, già dalla fisionomia e dai primissimi capitoli la psicologia dei singoli personaggi è chiara, e andrà approfondendosi sempre più; Kohaku è un angelo per definizione, candido e altruista, non sa dubitare di nulla e appare perciò molto ingenuo nel mondo terrestre. Shuichirou invece è il tipico uomo CLAMP, alto, tenebroso, e di poche parole, mentre Koryuu è come un bambino che esprime le proprie emozioni attraverso dei dispetti più o meno gravi, e anche gli altri tre arcangeli, oltre a Hisui, per quanto compaiano nell’ultimo tankoubon, sono facilmente identificabili dai lettori.
Quest’insieme di disegni, caratteri, e una storyline semplice e scorrevole, rende Wish fresco e immediato.

Un aspetto da notare nell’edizione italiana è l’eliminazione dell’elemento shounen-ai; nel piccolo riassunto iniziale che fa da introduzione a ogni numero, gli esseri celesti vengono definiti come asessuati. Ciò è dovuto alla sensibilità di questa componente, che potrebbe forse turbare un cristiano occidentale, ma non la cultura giapponese da cui trae vita il manga: le entità sovrannaturali possiedono sì poteri e caratteristiche differenti dagli umani, ma condividono la stessa anima. È perciò normale e innocuo vedere due angeli, Kohaku e Hisui, scoprire l’amore, e, con esso, se stessi.
In effetti, non esiste nulla di più innocente di Wish, in cui il tema principale è il trionfo dei buoni sentimenti: Koryuu si comporta in maniera malvagia, ma vuole un gran bene a Kohaku e lo aiuterà e sosterrà, e così anche Dio, che sembra condannare l’affetto dei suoi angeli, in realtà si preoccupa solamente della loro felicità, proteggendo in particolar modo Kohaku nella sofferenza che dovrà affrontare al termine della storia.
Da questa manomissione, comunque pienamente comprensibile, la versione Star Comics si riscatta con un’ottima reperibilità, un formato leggermente più ampio, una buona carta e pagine a colori, il tutto al costo delle stampe consuete, con un buon rapporto qualità/prezzo dunque.

In definitiva, si tratta di un manga pregevole, considerato secondario solo per non essere molto conosciuto. È una storia d’amore gradevole, delicata e zuccherosissima che, penso, farebbe bene a tutti leggere, e di cui consiglio anche la visione della speciale clip animata.


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Gackt

Volumi letti: 1/4 --- Voto 7
Un manga delle CLAMP molto carino. Lo stile è quello tipico delle autrici, sia per quanto riguarda i disegni che il modo di organizzare lo scorrimento della narrazione. Sono presenti elementi shonen ai, tanto amati dal gruppetto. Una commedia godibile, non un capolavoro, ma sicuramente uno dei manga più dolci delle CLAMP.

*Francy*

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*Francy*

Volumi letti: 4/4 --- Voto 9
Adorabile!!
Una delle miniserie più carine, dolci ma non per questo eccessivamente melense o infantili partorite dalle Clamp!
L'ho amato tanto tanto tantissimo! =^^= E anche se in America Kohaku e Isui vengono definiti con lo "she" (lei) e mia ferma opinione che le Clamp li abbiano intesi come maschi (dopotutto alle due demoni gatto il seno gliel'hanno fatto, con tutto che dovrebbero essere asessuate, no? Quindi quelli che hanno il petto maschile sono maschi... V_V)...
Ergo, è un semi-shonen ai! *_* Kawaaai!

Sakurasamonuzzi

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Sakurasamonuzzi

Volumi letti: 4/4 --- Voto 7
Un manga decisamente carino e leggero, in puro stile CLAMP.
I disegni sono sempre bellissimi, la storia, dai toni leggermente tristi, è degna di loro.
Insomma, un manga carino e scorrevole, magari da alternare ad uno dai toni più forti e coinvolgenti.
Voto: 7

SilverMoon

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SilverMoon

Volumi letti: 4/4 --- Voto 7
[ATTENZIONE, contiene spoiler e anticipazioni]
Ora passo a fare la recensione dei manga... Wish... manga carino, bei disegni soprattutto l'angioletto e il divoletto da bimbi... la storia racconta di un'angioletto andato sulla terra incaricato dal signore per ritrovare un'arcangelo sparito, ma lui non ha fatto una buona ascesa sulla terra e rimane su un'albero dove comincia a piagniucolare. Un umano lo trova e lo aiuta e quest'ultimo deciso a riscattarsi del favore gli promette di rimaner con lui finchè lui non avesse qualche desiderio, ma l'uomo non ha desideri e l'angioletto continua a rimanere con lui... a impatto l'uomo sembra chiuso e un po distaccato invece si comporta bene con l'angelo... facendolo innamorare... intanto si scopre che l'arcangelo scomparso è in realtà scappato perchè innamorato del figlio di Satana e i due si nascondono nell'unico punto dove non possono essere rilevati con la loro "luce", ovvero sul ponte che collega gli inferi al paradiso... e chiedono all'angioletto di non rivelare nulla al signore perchè li avrebbe divisi e puniti. Durante il racconto ci sono scontri tra l'angioletto e il diavoletto (venuto dagli inferi x cercare il suo padrone)... c'è una peculiarità che distingue questi 2... l'angioletto di giorno può diventare grande e la notte torna piccolo mentre il diavoletto di giorno è piccolo e la notte diventa adulto... per questo le sfide o meglio i dispetti non sono mai sulla stessa linea di forza perchè c'è sempre chi è più debole... intanto l'uomo ricorda episodi del suo passato, ricorda dell'amore per la madre che lo aveva lasciato e che lui credeva fosse il suo angelo, ma lei in punto di morte gli disse che lei era l'angelo del padre e che lui invece ne aveva un'altro che un giorno avrebbe ritrovato... beh dopo tanto l'uomo è riuscito a capire che il suo angelo l'aveva avuto sempre accanto a se e che l'aveva trovato il giorno che l'aveva sentito piagnucolare... la storia finisce che... [...][Moderatore: taglio, nn è il caso di rovinare il finale ;-)]

Shiraka

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Shiraka

Volumi letti: 4/4 --- Voto 8
Lavoro tipico e degno delle bravissime Clamp! la storia forse presenta qualche tipico deja vu, ma è piuttosto gradevole. I disegni sono favolosi e i dialoghi ben impostati, Enjoy! n.n