Il Castello del Drago
L'unica cosa che mi è rimasta in mente dopo aver terminato questa breve ma intensa lettura del "castello del drago" di Toyokazu Matsunaga è la delusione di non aver potuto vedere il pieno potenziale di questa serie.
Da questa parte in poi troverete degli spoiler della serie:
Iniziando con l'analisi della componente narrativa, l'incipit di questo manga può farvi venire il dubbio già nei primissimi capitoli di essere davanti a quella classica storia onirica dove non c'è bisogno di prendere seriamente tutto quello che succede, però più si va avanti con i capitoli e più si scopre che non sarà così, l'autore ha provato maldestramente a spiegare con razionalità la maggior parte degli avvenimenti (usando soprattutto la fantascienza) e il tutto finisce per essere una minestra colma di tematiche e generi contrastanti fra loro, in sintesi troppe cose e troppo grandi per questa serie che già dall'inizio probabilmente mirava a non andare oltre i 3/5 volumi
Passando per i disegni invece non mi ritengo completamente deluso anche del suo stile, spesso è abbozzato ma molto capace nel progettare dei character design dettagliati e ben definiti quando doveva (tra cui il drago e la trasformazione di Hiro), però non giustificano la carenza che ha avuto negli sfondi e nella cura dei vari modelli e costruzioni degli interni, che finiscono per essere troppo abbozzati, anche se funzionali per le scene dinamiche (in quel caso un assistente mirato alla sola cura dello sfondo sarebbe stato perfetto)
In sintesi non saprei proprio se consigliare o meno la lettura, avrei preferito essere testimone della storia dei fratelli travestiti da conigli in un lungometraggio animato, preferibilmente con la stessa direzione di un qualsiasi classico ghibli o anche ai livelli di un Tekkonkinkret
Da questa parte in poi troverete degli spoiler della serie:
Iniziando con l'analisi della componente narrativa, l'incipit di questo manga può farvi venire il dubbio già nei primissimi capitoli di essere davanti a quella classica storia onirica dove non c'è bisogno di prendere seriamente tutto quello che succede, però più si va avanti con i capitoli e più si scopre che non sarà così, l'autore ha provato maldestramente a spiegare con razionalità la maggior parte degli avvenimenti (usando soprattutto la fantascienza) e il tutto finisce per essere una minestra colma di tematiche e generi contrastanti fra loro, in sintesi troppe cose e troppo grandi per questa serie che già dall'inizio probabilmente mirava a non andare oltre i 3/5 volumi
Passando per i disegni invece non mi ritengo completamente deluso anche del suo stile, spesso è abbozzato ma molto capace nel progettare dei character design dettagliati e ben definiti quando doveva (tra cui il drago e la trasformazione di Hiro), però non giustificano la carenza che ha avuto negli sfondi e nella cura dei vari modelli e costruzioni degli interni, che finiscono per essere troppo abbozzati, anche se funzionali per le scene dinamiche (in quel caso un assistente mirato alla sola cura dello sfondo sarebbe stato perfetto)
In sintesi non saprei proprio se consigliare o meno la lettura, avrei preferito essere testimone della storia dei fratelli travestiti da conigli in un lungometraggio animato, preferibilmente con la stessa direzione di un qualsiasi classico ghibli o anche ai livelli di un Tekkonkinkret