Hot Gimmick
"Hot Gimmick" a mio avviso è uno shoujo raro: l'autrice sceglie come ambientazione un complesso residenziale aziendale. Si tratta di un contesto in cui vivono gli impiegati della stessa azienda e dove la collocazione in alto nel condominio rappresenta la loro posizione all'interno della gerarchia aziendale. Nel piano più in alto, infatti, è presente la residenza della famiglia più prestigiosa e nei piani bassi le famiglie degli impiegati; le cui mogli amministrano la quotidianità del palazzo, intrattengono pubbliche relazioni e assicurano il rispetto delle regole degli spazi comuni (ingresso, zona rifiuti, etc...).
In questo contesto sociale e clima di regole condominiali si instaura la relazione tra Hatsumi, terza figlia di un impiegato, e Ryoki, il figlio unico della famiglia più prestigiosa e potente dell'Azienda. Un equivoco in cui sarà coinvolta la sorella minore e che metterebbe in discussione la sua famiglia, induce Hatsumi ad accettare il ricatto di diventare "schiava" e aspirante fidanzata di Ryoki. Si tratta di due personaggi dai caratteri e le abitudini agli antipodi: una ragazza arrendevole (forse troppo), scialba e nella media, molto affezionata alla sua famiglia; un rampollo individualista, bello e genio negli studi, che ha sempre ottenuto tutto quello che ha voluto e che non attribuisce alla famiglia un valore. Mentre si legge la storia cresce la curiosità perché ci si chiede se Hatsumi imparerà a controbattere la prepotenza di Ryoki e se lui avrà la pazienza di comprendere una Hatsumi dedita alla famiglia.
Il rapporto tra Hatsumi e Ryoki è arricchito da vicende che interesseranno dei personaggi secondari collegati ad Hatsumi: il ritorno di un amico di infanzia al quale lei è molto legata, un fratello stranamente possessivo, una sorella minore allegra e a suo agio con i ragazzi (al contrario di Hatsumi). Ciascuno di loro viaggia all'interno della storia con una sua traiettoria ed è l'intreccio di questi eventi che ti portano a voltare pagina dopo pagina, anche quando le scene non sono dominate dai protagonisti. I personaggi sono interessanti non celano dei lati da outsider: vendicativi, incoerenti, possessivi. Una fiera dell'imperfezione in cui Hatsumi si inserisce come una sarta per appianare conflitti e con spirito pacificatore (in alcune scene è molto evidente la modalità "principessa da salvare").
Le vicende dei protagonisti e dei personaggi principali si ripercuotono anche sulle dinamiche condominiali tra gli adulti e i familiari dei protagonisti. Sono legate a vicende passate che nel corso dei volumi si tenterà di scoprire in quanto hanno un impatto sul legame affettivo che lega i personaggi. È uno dei rari casi in cui i carattere arrendevole e indeciso della protagonista può essere considerato coerente. Vista la complessità degli intrecci, un altro carattere forte avrebbe complicato la storia.
Ho letto questo fumetto più di tre volte e ogni volta ho colto degli aspetti nuovi. La prima volta ho seguito la serializzazione, la seconda volta l'ho letto tutto d'un fiato, la terza volta ho esclamato "wow, lo avevo sottovalutato". Lo suggerisco a chi cerca di accedere ad un ventaglio di emozioni ampio: humor, tenerezza, trepidazione, vergogna, mistero, azione, sentimenti border-line.
In questo contesto sociale e clima di regole condominiali si instaura la relazione tra Hatsumi, terza figlia di un impiegato, e Ryoki, il figlio unico della famiglia più prestigiosa e potente dell'Azienda. Un equivoco in cui sarà coinvolta la sorella minore e che metterebbe in discussione la sua famiglia, induce Hatsumi ad accettare il ricatto di diventare "schiava" e aspirante fidanzata di Ryoki. Si tratta di due personaggi dai caratteri e le abitudini agli antipodi: una ragazza arrendevole (forse troppo), scialba e nella media, molto affezionata alla sua famiglia; un rampollo individualista, bello e genio negli studi, che ha sempre ottenuto tutto quello che ha voluto e che non attribuisce alla famiglia un valore. Mentre si legge la storia cresce la curiosità perché ci si chiede se Hatsumi imparerà a controbattere la prepotenza di Ryoki e se lui avrà la pazienza di comprendere una Hatsumi dedita alla famiglia.
Il rapporto tra Hatsumi e Ryoki è arricchito da vicende che interesseranno dei personaggi secondari collegati ad Hatsumi: il ritorno di un amico di infanzia al quale lei è molto legata, un fratello stranamente possessivo, una sorella minore allegra e a suo agio con i ragazzi (al contrario di Hatsumi). Ciascuno di loro viaggia all'interno della storia con una sua traiettoria ed è l'intreccio di questi eventi che ti portano a voltare pagina dopo pagina, anche quando le scene non sono dominate dai protagonisti. I personaggi sono interessanti non celano dei lati da outsider: vendicativi, incoerenti, possessivi. Una fiera dell'imperfezione in cui Hatsumi si inserisce come una sarta per appianare conflitti e con spirito pacificatore (in alcune scene è molto evidente la modalità "principessa da salvare").
Le vicende dei protagonisti e dei personaggi principali si ripercuotono anche sulle dinamiche condominiali tra gli adulti e i familiari dei protagonisti. Sono legate a vicende passate che nel corso dei volumi si tenterà di scoprire in quanto hanno un impatto sul legame affettivo che lega i personaggi. È uno dei rari casi in cui i carattere arrendevole e indeciso della protagonista può essere considerato coerente. Vista la complessità degli intrecci, un altro carattere forte avrebbe complicato la storia.
Ho letto questo fumetto più di tre volte e ogni volta ho colto degli aspetti nuovi. La prima volta ho seguito la serializzazione, la seconda volta l'ho letto tutto d'un fiato, la terza volta ho esclamato "wow, lo avevo sottovalutato". Lo suggerisco a chi cerca di accedere ad un ventaglio di emozioni ampio: humor, tenerezza, trepidazione, vergogna, mistero, azione, sentimenti border-line.
Sono freschissima di lettura, in quanto l'ho finito giusto 10 minuti fa e me lo sono mezzo divorato in una settimana, quindi voglio subito mettere su carta (anzi, tastiera) le mie impressioni.
Complessivamente il voto sarebbe stato un 7,5, in quanto i primi volumi (fino al quinto circa) sono davvero strepitosi, mi hanno tenuta incollata che manco il Vinavil (basti pensare che me li sono divorata tutti di seguito in solo una serata). Alcune situazioni e certe scene mi hanno lasciato proprio a bocca aperta, per come sono state trattate. Insomma, un enorme effluvio di emozioni e interesse. Dal sesto in poi circa invece perde un po' di mordente, non vi saprei neanche spiegare il perché o il per come, sta di fatto che le scintille che aveva fatto nei primi volumi, si affievoliscono.
A quel 7,5 complessivo però ho aggiunto un mezzo voto per la storia secondaria della sorella che ho trovato tenerissima, e l'altro mezzo voto per il one shot finale, nell'ultimo volume, che ho trovato stupendo... (mi stava pure commuovendo... e non è manco una storia triste, ma sarò sensibile, che ci devo fare! Davvero molto ma molto bella).
C'è anche da dire che è pieno zeppo di colpi di scena, anche se li si individua già col binocolo fin dall'inizio, ma la cosa curiosa era proprio vedere come sarebbero stati gestiti.
I volumi inoltre sono esauriti, seguendo la classica tradizione delle opere della Planet Manga, quindi l'ho dovuta recuperare usata in blocco pagandola 30 euro, ma non mi pento assolutamente dell'acquisto. Anzi, ora che è finita mi dispiace pure, anche se non sarebbe potuta comunque continuare, già così secondo me alcune situazioni sono state tirate avanti anche un pochino troppo... ma sta di fatto che alla fin fine mi sono affezionata a tutti loro.
Quindi che dire, ragazzi, io ve lo consiglio! Soprattutto se siete in cerca di uno shojo con leggere tracce smut e avete voglia di intrattenervi con qualcosa di poco pretenzioso, che fa leva soprattutto sul lato emotivo.
Complessivamente il voto sarebbe stato un 7,5, in quanto i primi volumi (fino al quinto circa) sono davvero strepitosi, mi hanno tenuta incollata che manco il Vinavil (basti pensare che me li sono divorata tutti di seguito in solo una serata). Alcune situazioni e certe scene mi hanno lasciato proprio a bocca aperta, per come sono state trattate. Insomma, un enorme effluvio di emozioni e interesse. Dal sesto in poi circa invece perde un po' di mordente, non vi saprei neanche spiegare il perché o il per come, sta di fatto che le scintille che aveva fatto nei primi volumi, si affievoliscono.
A quel 7,5 complessivo però ho aggiunto un mezzo voto per la storia secondaria della sorella che ho trovato tenerissima, e l'altro mezzo voto per il one shot finale, nell'ultimo volume, che ho trovato stupendo... (mi stava pure commuovendo... e non è manco una storia triste, ma sarò sensibile, che ci devo fare! Davvero molto ma molto bella).
C'è anche da dire che è pieno zeppo di colpi di scena, anche se li si individua già col binocolo fin dall'inizio, ma la cosa curiosa era proprio vedere come sarebbero stati gestiti.
I volumi inoltre sono esauriti, seguendo la classica tradizione delle opere della Planet Manga, quindi l'ho dovuta recuperare usata in blocco pagandola 30 euro, ma non mi pento assolutamente dell'acquisto. Anzi, ora che è finita mi dispiace pure, anche se non sarebbe potuta comunque continuare, già così secondo me alcune situazioni sono state tirate avanti anche un pochino troppo... ma sta di fatto che alla fin fine mi sono affezionata a tutti loro.
Quindi che dire, ragazzi, io ve lo consiglio! Soprattutto se siete in cerca di uno shojo con leggere tracce smut e avete voglia di intrattenervi con qualcosa di poco pretenzioso, che fa leva soprattutto sul lato emotivo.
Questo shojo narra la vita quotidiana all'interno di una specie di "condominio aziendale" in cui vivono le famiglie di chi lavora in una data ditta; l'appartamento in cui si abita indica a che livello della gerarchia aziendale lavora il capofamiglia, probabilmente una realtà normalissima in Giappone.
La protagonista della storia è Hatsumi, una ragazza particolarmente ingenua e tonta, con un carattere troppo buono e accondiscendente per essere reale (si spera), in definitiva un tipino insicuro e banale che non rappresenta per nulla una novità nel panorama shojo. Quello che colpisce è che solitamente ragazze come lei sono maltrattate un po' da tutti ma poi arriva il cavalier servente a salvarle, invece su questo punto Hot Gimmick fa la differenza. Povera Hatsumi! Nessun principe azzurro che la salvi da se stessa, questo nonostante siano in tre a ronzarle attorno.
<b>[Attenzione, spoiler!]</b>
Il primo è il fratello maggiore, Shinogu, carino e intelligente ma troppo buono pure lui, che ne è innamorato ma lei non capisce e quando ci arriva non lo può ricambiare. Personalmente lo trovo il personaggio più patetico della storia perché sembra aver dedicato la sua vita alla sorella e lei non merita una simile devozione.
Il secondo è il grande amico d'infanzia Azusa, modello professionista troppo figo per essere vero, sembra interessarsi a lei ma poi si scopre essere un tipo esageratamente contorto (alla nostra sub-eroina non basterebbero 10 vite per comprenderlo) con dei spregevoli doppi fini. L'autrice cerca poi di giustificare il personaggio narrandone il difficile passato, ma a conti fatti risulta solo che Azusa è un idiota che ha bisogno di incolpare il prossimo delle sue sfighe. Un personaggio che non maturerà per tutta la storia: rancoroso e con manie di vendetta fino in fondo.
Il terzo è Ryoki, il nemico d'infanzia, lo studente migliore del Giappone che si infatua di colei che stenta la sufficienza in una scuola con la nomea di essere per ritardati: sulla carta non sembrano aver molto da dirsi, infatti la comprensione tra i due è nulla! Ryoki tramite un ricatto costringe Hatsumi a diventare la sua schiava (beh, un ricatto del genere poteva funzionare solo con lei perché una ragazza normale lo avrebbe mandato a quel paese) poi però pian pianino Ryoki si affeziona ad Hatsumi ma la sua insicurezza e un carattere estremamente infantile lo porteranno a dimostrare in modo deviato il suo affetto per lei. Dal canto suo Hatsumi è troppo ottusa per comprendere gli stati d'animo di Ryoki, e ciò porterà il ragazzo ad essere continuamente esasperato dal comportamento della schiava prima, dell'apprendista fidanzata poi.
La storia d'amore (?) tra Ryoki e Hatsumi è l'elemento che più affascina in questo manga, non perché ci sia da prendere esempio (per carità no) ma perché è una relazione atipica per uno shojo: Ryoki tratta Hatsumi in modo crudele ma credibilissimo, ribadisco, niente principi azzurri da queste parti!
Consigliato a chi sa leggere una storia senza voler identificarsi a tutti i costi con i suoi protagonisti (cosa assolutamente da evitare in questo shojo) un manga da leggere con distacco e una punta di sadismo, solo così si potranno apprezzare le cattiverie che Ryoki dice ad Hatsumi (una per tutte: "Devi pensare a me impiegando tutto il tuo piccolo cervello.").
<b>[Fine spoiler.]</b>
Un ultimo accenno lo meritano i disegni: sono veramente mediocri, mani enormi e non si capisce la differenza tra una ragazza normale (Hatsumi) e una incredibilmente carina (la sorella di Hatsumi).
La protagonista della storia è Hatsumi, una ragazza particolarmente ingenua e tonta, con un carattere troppo buono e accondiscendente per essere reale (si spera), in definitiva un tipino insicuro e banale che non rappresenta per nulla una novità nel panorama shojo. Quello che colpisce è che solitamente ragazze come lei sono maltrattate un po' da tutti ma poi arriva il cavalier servente a salvarle, invece su questo punto Hot Gimmick fa la differenza. Povera Hatsumi! Nessun principe azzurro che la salvi da se stessa, questo nonostante siano in tre a ronzarle attorno.
<b>[Attenzione, spoiler!]</b>
Il primo è il fratello maggiore, Shinogu, carino e intelligente ma troppo buono pure lui, che ne è innamorato ma lei non capisce e quando ci arriva non lo può ricambiare. Personalmente lo trovo il personaggio più patetico della storia perché sembra aver dedicato la sua vita alla sorella e lei non merita una simile devozione.
Il secondo è il grande amico d'infanzia Azusa, modello professionista troppo figo per essere vero, sembra interessarsi a lei ma poi si scopre essere un tipo esageratamente contorto (alla nostra sub-eroina non basterebbero 10 vite per comprenderlo) con dei spregevoli doppi fini. L'autrice cerca poi di giustificare il personaggio narrandone il difficile passato, ma a conti fatti risulta solo che Azusa è un idiota che ha bisogno di incolpare il prossimo delle sue sfighe. Un personaggio che non maturerà per tutta la storia: rancoroso e con manie di vendetta fino in fondo.
Il terzo è Ryoki, il nemico d'infanzia, lo studente migliore del Giappone che si infatua di colei che stenta la sufficienza in una scuola con la nomea di essere per ritardati: sulla carta non sembrano aver molto da dirsi, infatti la comprensione tra i due è nulla! Ryoki tramite un ricatto costringe Hatsumi a diventare la sua schiava (beh, un ricatto del genere poteva funzionare solo con lei perché una ragazza normale lo avrebbe mandato a quel paese) poi però pian pianino Ryoki si affeziona ad Hatsumi ma la sua insicurezza e un carattere estremamente infantile lo porteranno a dimostrare in modo deviato il suo affetto per lei. Dal canto suo Hatsumi è troppo ottusa per comprendere gli stati d'animo di Ryoki, e ciò porterà il ragazzo ad essere continuamente esasperato dal comportamento della schiava prima, dell'apprendista fidanzata poi.
La storia d'amore (?) tra Ryoki e Hatsumi è l'elemento che più affascina in questo manga, non perché ci sia da prendere esempio (per carità no) ma perché è una relazione atipica per uno shojo: Ryoki tratta Hatsumi in modo crudele ma credibilissimo, ribadisco, niente principi azzurri da queste parti!
Consigliato a chi sa leggere una storia senza voler identificarsi a tutti i costi con i suoi protagonisti (cosa assolutamente da evitare in questo shojo) un manga da leggere con distacco e una punta di sadismo, solo così si potranno apprezzare le cattiverie che Ryoki dice ad Hatsumi (una per tutte: "Devi pensare a me impiegando tutto il tuo piccolo cervello.").
<b>[Fine spoiler.]</b>
Un ultimo accenno lo meritano i disegni: sono veramente mediocri, mani enormi e non si capisce la differenza tra una ragazza normale (Hatsumi) e una incredibilmente carina (la sorella di Hatsumi).
Hot Gimmick è un classico shojo fra mille, allora perché un voto insufficiente?
La principale pecca di questo manga sono i personaggi: la maggior parte sono banali, scontati e ricalcano i classici stereotipi dello shojo, senza cercare di rendersi un briciolo interessanti. La protagonista è il personaggio più penoso di cui sia mai venuta a conoscenza: passiva, sottomessa, patologicamente indecisa, ingenua se non ottusa, poco intelligente e buona ai limiti del ridicolo; questa è Hatsumi, e rimane tale dal primo all'ultimo numero, senza la minima crescita interiore. Ah, dimenticavo che, nonostante sia così, tutti la amano segretamente.
<b>[Attenzione, spoiler!]</b>
Poi abbiamo, ovviamente, la schiera di bellocci che le vanno dietro. Azusa è il modello-amico d'infanzia che fa il gentile con la protagonista ma (colpo di scena) in realtà la usa solo come arma di vendetta contro il padre di lei. L'idea di far cadere il mito del "bravo ragazzo" è buona e regge, ma solo per una manciata di volumi; poi diventa una figura abbastanza insulsa e buona solo come tappabuchi. Ryoki è il classico arrogante figlio di papà pieno di soldi che diventa il "vero amore" della protagonista nonostante faccia l'infante egoista una volta sì e una volta sì. Poi, apriti cielo, l'unico spasimante passabile del terzetto: Shinogu. Intelligente, modesto, gentile, indipendente, gran lavoratore... fratello di Hatsumi e innamorato di lei. Stranamente il suo personaggio è l'unico che, bene o male, regge fino alla fine e che ha un qualche tipo di crescita (anche se avrebbe potuto essere articolata meglio).
Un'altra pecca è il rapporto fra Ryoki e Hatsumi che è tutto fuorché amore come lo si vorrebbe spacciare, in quanto lui la vuole come si desidera un gatto o un giocattolo nuovo, la comanda a bacchetta e lei, essendo decerebrata, dopo qualche lamentela di rito gli dà sempre corda invece di mandarlo a quel paese come si meriterebbe.
<b>[Fine spoiler.]</b>
I disegni sono passabili, a parte le mani che sono mostruosamente grandi, e lo spunto della trama, benché visto e rivisto, ha alcuni spunti carini, ma tutto questo e Shinogu non bastano a risollevare un intero manga. Voto insufficiente, e forse anche troppo generosa.
La principale pecca di questo manga sono i personaggi: la maggior parte sono banali, scontati e ricalcano i classici stereotipi dello shojo, senza cercare di rendersi un briciolo interessanti. La protagonista è il personaggio più penoso di cui sia mai venuta a conoscenza: passiva, sottomessa, patologicamente indecisa, ingenua se non ottusa, poco intelligente e buona ai limiti del ridicolo; questa è Hatsumi, e rimane tale dal primo all'ultimo numero, senza la minima crescita interiore. Ah, dimenticavo che, nonostante sia così, tutti la amano segretamente.
<b>[Attenzione, spoiler!]</b>
Poi abbiamo, ovviamente, la schiera di bellocci che le vanno dietro. Azusa è il modello-amico d'infanzia che fa il gentile con la protagonista ma (colpo di scena) in realtà la usa solo come arma di vendetta contro il padre di lei. L'idea di far cadere il mito del "bravo ragazzo" è buona e regge, ma solo per una manciata di volumi; poi diventa una figura abbastanza insulsa e buona solo come tappabuchi. Ryoki è il classico arrogante figlio di papà pieno di soldi che diventa il "vero amore" della protagonista nonostante faccia l'infante egoista una volta sì e una volta sì. Poi, apriti cielo, l'unico spasimante passabile del terzetto: Shinogu. Intelligente, modesto, gentile, indipendente, gran lavoratore... fratello di Hatsumi e innamorato di lei. Stranamente il suo personaggio è l'unico che, bene o male, regge fino alla fine e che ha un qualche tipo di crescita (anche se avrebbe potuto essere articolata meglio).
Un'altra pecca è il rapporto fra Ryoki e Hatsumi che è tutto fuorché amore come lo si vorrebbe spacciare, in quanto lui la vuole come si desidera un gatto o un giocattolo nuovo, la comanda a bacchetta e lei, essendo decerebrata, dopo qualche lamentela di rito gli dà sempre corda invece di mandarlo a quel paese come si meriterebbe.
<b>[Fine spoiler.]</b>
I disegni sono passabili, a parte le mani che sono mostruosamente grandi, e lo spunto della trama, benché visto e rivisto, ha alcuni spunti carini, ma tutto questo e Shinogu non bastano a risollevare un intero manga. Voto insufficiente, e forse anche troppo generosa.
Hot Gimmick. Solo un manga shoujo, smut, romantico nella media. A parte il fatto che è addirittura inferiore alla media.
Ho letto i primi 4 volumi e non ho potuto evitare di fermarmi lì.
Questo manga è incentrato sulle (dis)avventure di Hatsumi, una tipica ragazzina timida, ingenua e innocente da shoujo manga. Ah, dimenticavo: è a dir poco insulsa, idiota, decelebrata, insignificante, indecisa e insopportabile oltre ogni limite, insomma una Mary-Sue coi fiocchi. Nonostante queste sue numerose "qualità", essendo (purtroppo) la protagonista, ovviamente è deciso che deve avere 3 strafighi che le fanno la corte, e infatti così è. Il primo è suo fratello (e qui vediamo subito il fattore incest che fa sempre audience), che naturalmente tiene ben nascosti i suoi sentimenti alla cara sorellina, e guarda caso è l'unico dei pretendenti di Hatsumi a non essere un bastardo; poi c'è Ryoki, che inizialmente sembra lo stronzo della situazione, invece poi ci sarà un cosiddetto "colpo di scena" (tanto per non fare addormentare il lettore); infine abbiamo il caro (lol) Azusa, il tipico fighetto, che, guarda un pò, è l'esatto opposto di Ryoki: inizialmente pare gentile e affidabile, poi si rivela un maniaco pezzo di ****. Insomma Hatsumi si è fatta proprio un bell'harem, della serie meglio perderli che trovarli (fratello a parte... almeno lui è un personaggio decente).
Non si sa neppure da dove cominciare con l'elencare i difetti di questo manga, ma proviamoci lo stesso.
Prima cosa: i disegni. Blandi, piatti, quasi inguardabili. Poco dettagliati è dir poco. Il naso è disegnato in modo osceno, le mani pure. Guardate solo la copertina del primo volume. Hatsumi ha proprio un'espressione che denota tutta la sua intelligenza di ameba. Per non parlare della sua bruttezza (interiore ed esteriore). Mettendo la mia adorazione per Hatsumi da parte, uno può anche passare sopra ai disegni mediocri se la storia è ben fatta, ma non è questo il caso. E qui arriviamo al secondo difetto: la storia. Essendo già un tipo di manga molto comune, dovrebbe avere qualcosa che lo differenzi dalla massa di shoujo smut, giusto? Sbagliato. Sempre la solita tiritera: ragazza insulsa e verginella che viene spartita da vari ragazzi stereotipati e quindi un manga di cui possiamo già vedere la fine (sicuramente un'ovvietà immane piena di colpi di scena assurdi per non far capire che l'autrice non ha più idea di che ***** scrivere) e capire fin dall'inizio chi si metterà con chi. Per non parlare delle scene smut, che sono tutto meno che sexy. Mi ricordo ancora l'assurdità delle scene rape, irreali al massimo.
Infine, ma i difetti sarebbero molti di più, abbiamo il terzo e più grande difetto: i personaggi. La protagonista, sulla quale mi sono già soffermata abbastanza, è talmente idiota che è quasi esilarante (ridiamo per non piangere). Quelli che dovrebbero essere i bishounen sono tutto meno che interessanti. Neanche i personaggi secondari si salvano.
E la lettrice dovrebbe identificarsi con la protagonista? Con una Mary-Sue mezza ritardata che non capisce niente di come va il mondo e che dopo essere quasi stuprata da un gruppo di ragazzi chiede scusa al tipo che aveva organizzato tutto? Proprio un bell'esempio! Ma per piacere. Probabilmente alle femministe verrebbe una gastrite (tipo quella che ho io adesso mentre scrivo questa recensione) a leggere questo manga. Vedere una ragazza cretina che si lascia fare qualsiasi cosa senza protestare è offensivo e irritante.
Alcuni manga magari non hanno disegni eccellenti ma una trama interessante, altri potranno non avere una trama originale ma compensano con dei disegni splendidi e personaggi ben caratterizzati; Hot Gimmick non ha nulla di tutto ciò.
Passate oltre, non vi perdete nulla.
Ho letto i primi 4 volumi e non ho potuto evitare di fermarmi lì.
Questo manga è incentrato sulle (dis)avventure di Hatsumi, una tipica ragazzina timida, ingenua e innocente da shoujo manga. Ah, dimenticavo: è a dir poco insulsa, idiota, decelebrata, insignificante, indecisa e insopportabile oltre ogni limite, insomma una Mary-Sue coi fiocchi. Nonostante queste sue numerose "qualità", essendo (purtroppo) la protagonista, ovviamente è deciso che deve avere 3 strafighi che le fanno la corte, e infatti così è. Il primo è suo fratello (e qui vediamo subito il fattore incest che fa sempre audience), che naturalmente tiene ben nascosti i suoi sentimenti alla cara sorellina, e guarda caso è l'unico dei pretendenti di Hatsumi a non essere un bastardo; poi c'è Ryoki, che inizialmente sembra lo stronzo della situazione, invece poi ci sarà un cosiddetto "colpo di scena" (tanto per non fare addormentare il lettore); infine abbiamo il caro (lol) Azusa, il tipico fighetto, che, guarda un pò, è l'esatto opposto di Ryoki: inizialmente pare gentile e affidabile, poi si rivela un maniaco pezzo di ****. Insomma Hatsumi si è fatta proprio un bell'harem, della serie meglio perderli che trovarli (fratello a parte... almeno lui è un personaggio decente).
Non si sa neppure da dove cominciare con l'elencare i difetti di questo manga, ma proviamoci lo stesso.
Prima cosa: i disegni. Blandi, piatti, quasi inguardabili. Poco dettagliati è dir poco. Il naso è disegnato in modo osceno, le mani pure. Guardate solo la copertina del primo volume. Hatsumi ha proprio un'espressione che denota tutta la sua intelligenza di ameba. Per non parlare della sua bruttezza (interiore ed esteriore). Mettendo la mia adorazione per Hatsumi da parte, uno può anche passare sopra ai disegni mediocri se la storia è ben fatta, ma non è questo il caso. E qui arriviamo al secondo difetto: la storia. Essendo già un tipo di manga molto comune, dovrebbe avere qualcosa che lo differenzi dalla massa di shoujo smut, giusto? Sbagliato. Sempre la solita tiritera: ragazza insulsa e verginella che viene spartita da vari ragazzi stereotipati e quindi un manga di cui possiamo già vedere la fine (sicuramente un'ovvietà immane piena di colpi di scena assurdi per non far capire che l'autrice non ha più idea di che ***** scrivere) e capire fin dall'inizio chi si metterà con chi. Per non parlare delle scene smut, che sono tutto meno che sexy. Mi ricordo ancora l'assurdità delle scene rape, irreali al massimo.
Infine, ma i difetti sarebbero molti di più, abbiamo il terzo e più grande difetto: i personaggi. La protagonista, sulla quale mi sono già soffermata abbastanza, è talmente idiota che è quasi esilarante (ridiamo per non piangere). Quelli che dovrebbero essere i bishounen sono tutto meno che interessanti. Neanche i personaggi secondari si salvano.
E la lettrice dovrebbe identificarsi con la protagonista? Con una Mary-Sue mezza ritardata che non capisce niente di come va il mondo e che dopo essere quasi stuprata da un gruppo di ragazzi chiede scusa al tipo che aveva organizzato tutto? Proprio un bell'esempio! Ma per piacere. Probabilmente alle femministe verrebbe una gastrite (tipo quella che ho io adesso mentre scrivo questa recensione) a leggere questo manga. Vedere una ragazza cretina che si lascia fare qualsiasi cosa senza protestare è offensivo e irritante.
Alcuni manga magari non hanno disegni eccellenti ma una trama interessante, altri potranno non avere una trama originale ma compensano con dei disegni splendidi e personaggi ben caratterizzati; Hot Gimmick non ha nulla di tutto ciò.
Passate oltre, non vi perdete nulla.
Dopo avere letto i primi due volumi volevo lasciar perdere: è insopportabile la passività della protagonista a tutti i soprusi fisici e psicologici che le infliggono gli altri personaggi. Ma, avendo letto molte recensioni positive, ho deciso di proseguire. In effetti ad un certo punto la storia vola. Si arriva alla fine tutto di un fiato. La storia di un personaggio, in particolare, (il fratello adottivo della protagonista di cui lui è innamorato) vale tutta la lettura. Però nel complesso questo manga non mi è piaciuto al 100%: l'assurdo finale mi ha deluso perchè va contro ogni buon senso. Anche Hot Gimmick S, come finale alternativo, è insoddisfacente. Magari ci fosse un seguito...
Ne' troppo bello, ne' noioso. La storia parte con semplicità e cresce dinamicamente svelando un poco alla volta i personaggi e la loro visione della vita. La trama diventa sempre più improbabile per le assurde complicazioni che si assommano con incredibile facilità ma questo tiene sveglia l'attenzione anche se il finale potrebbe essere migliore. Una piacevole lettura non troppo impegnativa. Good!
Trovo questo manga meraviglioso e coinvolgente! Mi ha preso così tanto che l'ho letto tutto d'un fiato senza soste in pochi giorni (va bè, ero a casa in malattia e avevo poco altro da fare, lo ammetto, ma questo non c'entra..^_^). L'intreccio è reso vivo dalla moltitudine di personaggi molto ben caratterizzati, pieni di sfaccettature diverse, ognuno con la propria particolarità... personaggi a cui è difficile non affezionarsi o per i quali è impossibile non parteggiare in un modo o nell'altro. Solo il lieto fine risulta essere l'unica cosa un pochino scontata (ma d'altronde meno male che ci sono). Nel contesto generale di una trama ben sviluppata, avvincente e particolareggiata, ma restano comunque alcuni piccoli colpi di scena finali a mantenere desta fino all'ultimo l'attenzione del lettore (per es. la triste e imprevista sorte del fratello di Hatsumi... ci sono rimasta malissimo, lo confesso, io ero una di quelle che parteggiava per lui al 50% '_').
Hot Gimmick resta dunque per adesso uno tra i miei fumetti preferiti, che mi ha fatto piangere, ridere, disperare... vorrei cancellarlo dalla mia memoria solo per poterlo rileggere con lo stesso entusiasmo della prima volta. Voto 10, se si può dare un voto alle forti emozioni e ai magoni provati...
Hot Gimmick resta dunque per adesso uno tra i miei fumetti preferiti, che mi ha fatto piangere, ridere, disperare... vorrei cancellarlo dalla mia memoria solo per poterlo rileggere con lo stesso entusiasmo della prima volta. Voto 10, se si può dare un voto alle forti emozioni e ai magoni provati...
Era partito molto bene: uno shoujo non tanto banale, intrighi, problemi familiari... sinceramente andando avanti è peggiorato, come quando un autore non ha più idee...
Hot gimmick è davvero un bellissimo fumetto. All'inizio i disegni non mi piacevano proprio, ma poi mi sono fatta coinvolgere dalla trama. L'unica cosa che sinceramente non mi piace tanto, è il fatto che la Aihara ha disegnato a Ryoki delle mani mega. E poi come proporzioni dei corpi, tutti i ragazzi rispetto a Hatsumi sono energumeni, ma belli!!!!