Dark Hair Captured
La storia si svolge in una galassia lontana, chiamata Cosmo Blu in cui, fra un pianeta e l'altro (Land Star), anziché il vuoto dello spazio esiste l'atmosfera, come fosse un immenso cielo. In questo cielo si muove una piccola astronave-ristorante, il Rai Rai, il cui proprietario, Manji, è un terrestre giunto in questa galassia trent'anni prima. Ora Manji vuole tornare a casa; per farlo ha bisogno di un'astronave molto più potente, e per acquistarla ha bisogno di molto denaro. Allo scopo viaggia da una Land Star all'altra, in cerca di preziosi tesori. Lo aiutano il figlio Captured e la bella Camel, originaria di Cosmo Blu.
Darkhair Captured = il prigioniero dai capelli scuri. Il titolo è estremamente esplicativo. Cosmo Blu è governata dalle 4 Grandi Madri che, come api regine, sono le uniche che possono procreare, popolando così le Land Star. I loro figli e figlie, come api operaie, devono obbedire alle loro leggi ed averne la massima cura. Captured è però nato dall'unione di un uomo ed una donna, una fanciulla di Cosmo Blu, ed i suoi capelli neri sono il marchio della sua diversità. Per questo egli è un prigioniero: di un mondo che lo ripudia e di leggi che lo condannano; prigioniero della sua condizione di parìa, temuto, detestato, disprezzato ed odiato da tutti gli altri abitanti, segnato da un'infanzia di maltrattamenti e soprusi. Ciò che lo salva è l'essere uno Spector Master, cioè possedere e padroneggiare un anello in cui è rinchiusa una divinità guerriera, la cui evocazione trasforma il suo braccio sinistro in una potente spada. In seguito ad una serie di vicissitudini, Captured decide di dichiarare guerra alle Grandi Madri, nel tentativo di cambiare le cose sovvertendo l'equilibrio su cui Cosmo Blu si è retto da sempre.
Scritto e disegnato dal '94 al '97, Dark Hair Captured è uno shonen tipico. Un protagonista tormentato e carismatico, una bella co-protagonista innamorata di lui, nemici sconfitti divenuti amici, mostri ed avversari sempre più potenti da abbattere, una sufficiente dose di introspezione che garantisce la crescita di Captured, qualche colpo di scena, momenti drammatici, qua e là qualche gag e tanta azione, battaglie e duelli.
Niente di nuovo dunque, una trama lineare, una tematica, quella antirazzista, non certo originale, ma comunque valida e ben rappresentata, un finale decente, anche se forse un po' scontato. Molte cose rimangono però inspiegate; l'autore non ci spiega, ad esempio, perchè Manji si sia allontanato dalla Terra, o quando e come Captured sia entrato in possesso di uno Spector, privilegio concesso a pochi eletti molto dotati.
Ciò che rende questo manga veramente particolare è l'originalissimo stile del suo autore, Ryusuke Mita, che potrebbe far storcere il naso a molti. I personaggi sono estremamente kawaii, molto carini. Captured stesso, nei primi volumi, è un adorabile nanerottolo. Dobbiamo aspettare gli ultimi volumi per vederlo un po' più cresciuto e maturo. Molto bello è il modo in cui Mita disegna gli occhi, sempre molto espressivi. Nell'ultimo volume sono proprio gli occhi a descrivere meglio lo stato d'animo di Captured, vuoti e gelidi quando entra in crisi, per poi tornare ad essere profondi e pieni di vita quando ritorna in sé.
Un tale stile è comunque poco consono ad uno shonen, ci vuole un po' ad abituarsi.
Particolare è anche l'attenzione di Mita ai dettagli estetici, pettinature, abbigliamento, armi ed armature sono curatissimi ed accattivanti. Altra dominante di Mita è il fanservice: le numerose donzelle sono sempre accuratamente (s)vestite e strategicamente inquadrate, ritratte in pose e situazioni sexy, con qualche licenza poetica sulle normali regole dell'anatomia. Inutile specificare che sono TUTTE bellissime e prosperose.
L'edizione italiana non è certo economica, ma i volumi sono leggermente più grandi della media (14,5 x 21), 192 pag. cadauno, e presentano tutti 4 belle pagine iniziali a colori. La carta è bianca e stampa e rilegatura sono buone.
In conclusione uno shonen tipico dal disegno atipico, una lettura piacevole e poco impegnativa. Chi ama gli shonen dovrebbe dargli un'occhiata, se non altro per curiosità. Chi preferisce invece storie più mature ed approfondite può farne tranquillamente a meno.
Darkhair Captured = il prigioniero dai capelli scuri. Il titolo è estremamente esplicativo. Cosmo Blu è governata dalle 4 Grandi Madri che, come api regine, sono le uniche che possono procreare, popolando così le Land Star. I loro figli e figlie, come api operaie, devono obbedire alle loro leggi ed averne la massima cura. Captured è però nato dall'unione di un uomo ed una donna, una fanciulla di Cosmo Blu, ed i suoi capelli neri sono il marchio della sua diversità. Per questo egli è un prigioniero: di un mondo che lo ripudia e di leggi che lo condannano; prigioniero della sua condizione di parìa, temuto, detestato, disprezzato ed odiato da tutti gli altri abitanti, segnato da un'infanzia di maltrattamenti e soprusi. Ciò che lo salva è l'essere uno Spector Master, cioè possedere e padroneggiare un anello in cui è rinchiusa una divinità guerriera, la cui evocazione trasforma il suo braccio sinistro in una potente spada. In seguito ad una serie di vicissitudini, Captured decide di dichiarare guerra alle Grandi Madri, nel tentativo di cambiare le cose sovvertendo l'equilibrio su cui Cosmo Blu si è retto da sempre.
Scritto e disegnato dal '94 al '97, Dark Hair Captured è uno shonen tipico. Un protagonista tormentato e carismatico, una bella co-protagonista innamorata di lui, nemici sconfitti divenuti amici, mostri ed avversari sempre più potenti da abbattere, una sufficiente dose di introspezione che garantisce la crescita di Captured, qualche colpo di scena, momenti drammatici, qua e là qualche gag e tanta azione, battaglie e duelli.
Niente di nuovo dunque, una trama lineare, una tematica, quella antirazzista, non certo originale, ma comunque valida e ben rappresentata, un finale decente, anche se forse un po' scontato. Molte cose rimangono però inspiegate; l'autore non ci spiega, ad esempio, perchè Manji si sia allontanato dalla Terra, o quando e come Captured sia entrato in possesso di uno Spector, privilegio concesso a pochi eletti molto dotati.
Ciò che rende questo manga veramente particolare è l'originalissimo stile del suo autore, Ryusuke Mita, che potrebbe far storcere il naso a molti. I personaggi sono estremamente kawaii, molto carini. Captured stesso, nei primi volumi, è un adorabile nanerottolo. Dobbiamo aspettare gli ultimi volumi per vederlo un po' più cresciuto e maturo. Molto bello è il modo in cui Mita disegna gli occhi, sempre molto espressivi. Nell'ultimo volume sono proprio gli occhi a descrivere meglio lo stato d'animo di Captured, vuoti e gelidi quando entra in crisi, per poi tornare ad essere profondi e pieni di vita quando ritorna in sé.
Un tale stile è comunque poco consono ad uno shonen, ci vuole un po' ad abituarsi.
Particolare è anche l'attenzione di Mita ai dettagli estetici, pettinature, abbigliamento, armi ed armature sono curatissimi ed accattivanti. Altra dominante di Mita è il fanservice: le numerose donzelle sono sempre accuratamente (s)vestite e strategicamente inquadrate, ritratte in pose e situazioni sexy, con qualche licenza poetica sulle normali regole dell'anatomia. Inutile specificare che sono TUTTE bellissime e prosperose.
L'edizione italiana non è certo economica, ma i volumi sono leggermente più grandi della media (14,5 x 21), 192 pag. cadauno, e presentano tutti 4 belle pagine iniziali a colori. La carta è bianca e stampa e rilegatura sono buone.
In conclusione uno shonen tipico dal disegno atipico, una lettura piacevole e poco impegnativa. Chi ama gli shonen dovrebbe dargli un'occhiata, se non altro per curiosità. Chi preferisce invece storie più mature ed approfondite può farne tranquillamente a meno.