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Ninfea

Volumi letti: 24/24 --- Voto 6,5
Primo manhwa di cui affronto la lettura, la storia prende spunto da un antico mito coreano, tema che si trova diffuso in molte culture, che narra di una fanciulla vergine che viene data in sposa e sacrificata per placare l'ira di un dio, in questo caso il dio delle acque Habaek, divinità misteriosa (è un mostro oppure no?) tormentata da una maledizione.
Mi incuriosiva la storia tra un'umana e un dio, tematica sempre affascinante e molto dipende da come viene trattata, e in questo caso l'autrice ha saputo lavorare di fantasia, senza esagerare.
Ho dovuto un po' abituarmi allo stile dei disegni, particolari e diversi rispetto a quelli giapponesi, che per me hanno comunque una marcia in più; trovo molto belli gli sfondi e i particolari, la ricchezza dei dettagli di alcune tavole, (farfalle e fiori di loto abbondavano) non mi convincono sempre le figure che a volte trovo sproporzionate ed eccessivamente allungate, ma hanno senza dubbio il loro fascino. Molto belle le tavole a colori e suggestive le poesie che aprono gli albi, spesso collegate a miti.
Insomma, la grafica un po' spigolosa dell'autrice ha esiti altalenanti, almeno nei primi volumi, poi va migliorando col proseguo della storia.

In linea generale la serie mi è piaciuta, con le dovute riserve; a volte ho fatto un po' fatica a seguire la storia composta attraverso tanti flashback che spiegavano il passato dei vari personaggi, sono proprio questi salti temporali a rendere la trama a volte un poco confusa e non facilissima da seguire.
La storia però è coinvolgente e alcune vicende sono davvero emozionanti e intense; la storia d'amore tra Soa e Habaek è molto sofferta e contrastata da eventi e personaggi, ce ne sono molti all'interno della storia e non sempre riconoscibili a causa del tratto dell'autrice che per me, tende a livellare tutto, perciò bisogna fare attenzione ai dettagli, anche piccoli che fanno le differenze.
Nella storia ci sono intrighi e conflitti, proprio tra le varie divinità, elementi che mettono in difficoltà i nostri due protagonisti, che ora si avvicinano e ora si allontanano, un po' a causa dei loro atteggiamenti, un po' a causa di interferenze esterne, come ad esempio le ingerenze della madre di Habaek, oltre che dell'imperatore degli dei, personaggio ambizioso, contorto, dominato da uno strano livore, il meglio tratteggiato, tanto da emergere e mettere in ombra gli altri.
Poi ci sono le storie nella storia, con le sue citazioni che riprendono miti antichi che vedono protagonisti dei e umani che parlano d'amore e di morte; sono come scatole cinesi che si incastrano una nell'altra. Così troviamo i genitori di Habaek (la dea della morte e il re dell'est) e il loro amore struggente e doloroso, o la dea amica e innamorata di Habaek che cerca di osteggiare Soa, la prima moglie di Habaek scomparsa in maniera misteriosa, che ricompare manovrata da altri, sono solo alcune delle vicende che ampliano la trama, qualche volta complicandola, ma altre volte dandole quel tocco in più che lascia stupiti, come quando Habaek incontra sua figlia, ignorando la sua identità, personalmente il momento più dolce e commovente della storia.
I disegni migliorano con il proseguo dei volumi, ma il grosso limite dell'espressività di questi personaggi rimane invariato.
Le tavole sono sempre molto ricche e quelle a colori sono molto suggestive, delle vere scenografie dove trovano collocazione i personaggi, figure ieratiche e quasi sempre statiche.
Mi è piaciuto molto il finale, coerente, struggente e un po' malinconico; è l'unico momento in cui Soa, figura femminile delicata e gentile, sceglie liberamente di portare avanti il suo destino da umana, e qui sta la sua vera forza, quella che le fa accettare la sua vita, prima mi era sempre parsa un personaggio un po' in balia degli eventi.
Una lettura piacevole, ma che richiede un po' d'attenzione.
Voto 6 abbondante

Yumi_

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Yumi_

Volumi letti: 24/24 --- Voto 9
"La Sposa di Habaek" è un manhwa assolutamente spettacolare.
Tanto che ho divorato 24 volumi nel giro di 3 giorni.
Comunque sia, non mi dilungherò a raccontarvi la trama, bensì cercherò di esprimere un giudizio totalmente personale.

Premetto, prima di tutto, che a parte i primi 2 o 3 volumi la storia si rivela abbastanza confusa. Personalmente all'inizio non capivo molto e pertanto mi ritrovavo a dover rileggere alcune parti più volte. Tutto questo però, migliora nel giro di qualche volume. Infatti, dopo appunto qualche numero di confusione tra presente/passato, il manhwa prende forma. Una forma che mi ha fatto venire i brividi.
E' un perfetto miscuglio tra amore, fantasia e tradizione cinese e coreana. A volte proprio per quest'ultimo aspetto si può rivelare più complicato del previsto, in quanto bisogna comprendere una cultura completamente diversa dalla nostra, ma anche questo mi ha lasciata di stucco. Un'opera molto elaborata con una storia a dir poco sublime.
La cosa ancora più spettacolare, a parer mio, sono i disegni e lo stile di Yun Mi-Kyung . Anche solo 'sfogliare' il manhwa senza leggerlo, è un piacere per gli occhi. Amo, in particolar modo, i paesaggi ricreati.

Vi consiglio assolutamente la lettura di questo manhwa, e ancora di più, vi consiglio di non arrendervi alle prime 'incomprensioni'.
Se non fosse stato proprio per quei momenti troppo ingarbugliati tra presente/passato che mi hanno lasciato inizialmente un po' delusa, avrei assolutamente dato 10/10.
In fine, mi sento di dover sottolineare anche altro punticino a favore di questo Manhwa, dettato dall'edizione della Flashbook. Questa infatti è dotata di sovracopertina, un'edizione morbidissima, e pagine a colori all'inizio di quasi tutti i volumi.
Ve lo consiglio assolutamente!!


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__HellGirl__

Volumi letti: 13/24 --- Voto 9
"Habaek-eui Shinbu" è un manhwa meglio conosciuto in Italia con il nome de "La sposa di Habaek". E' nato nel 2006 dalla mente di Yun Mi-Kyung e presenta un totale attuale di 15 volumi, editi in Italia dalla Flashbook Edizioni.

La storia racconta di una ragazza chiamata Soa, destinata a divenire il sacrificio di un villaggio dove da troppo tempo non piove, e a causa della siccità gli abitanti prendono l'ardua decisione di donare una moglie al Dio del Lago, Habaek. La giovane non si oppone poiché la vita della sua sorellina vale troppo, e se il suo sacrificio potesse salvarla allora nulla sarebbe vano. Inghiottita dalle acque assieme all'imbarcazione sacrificale, Soa non può fare a meno di ripensare ai momenti trascorsi nella sua vita e di chiedersi quale sarà d'ora in avanti il suo destino, quale aspetto avrà il Dio e soprattutto cosa ne farà di lei.

I manhwa, o meglio i "manga coreani", sono noti anche per la raffinatezza con cui narrano le loro storie, e "La Sposa di Habaek" è un ottimo risultato di eleganza e sentimenti, trama e concatenazioni che vincolano i personaggi a un unico passato, presente e futuro.
Molti sono i personaggi divini che prendono parte alle vicende, e forse ricordare i nomi coreani mi è risultato un po' complicato, causa la somiglianza fra loro, ma avendo letto 13 volumi in una sola giornata ho potuto constatare che, "La sposa di Habaek" è una storia innovativa, piena di fascino e mistero.

Tutto il mondo decantato in questo manhwa appartiene alla mitologia coreana, alle divinità, ed è certamente una delle storie dalle ambientazioni più belle di sempre. Ho gradito molto i paesaggi, l'armonia che vi è fra l'antico e le leggende, ma anche le enormi divergenze che si vengono a creare da un amore sbocciato per caso, in un attimo, e i sentimenti duraturi nel tempo dovuti all'immortalità degli dèi.

Grande attenzione viene rivolta alla metodologia di pensiero delle divinità, e a questo proposito si potrà di certo constatare la grande diversità fra i mortali e gli eterni, ove i sentimenti divengono quasi impalpabili, destinati a svanire nel tempo, mentre l'umano, consapevole della sua breve vita, intende assaporare ogni attimo al massimo delle sue possibilità. Le battaglie e gli scontri che si vengono a creare nel mondo fantastico di Habaek donano un tocco magico, quasi incantato, al tutto e ad ogni personaggio viene data una certa importanza, così da approfondirne la psicologia e gli intenti.

Passando ad analizzare i lati negativi di questa serie, constatando a mia volta che non sono molti, essi potrebbero essere il costo, accompagnato però da una buona edizione, e i lunghi flashback dei personaggi. Accade spesso, infatti, che questi ultimi compiano lunghissimi salti nel passato, anche per più capitoli e volumi di seguito, che forse sarebbero potuti risultare meno pesanti se suddivisi meglio nella storia.

In conclusione, "La sposa di Habaek", risulta essere un manhwa delicato ed elegante, che unisce l'eterna vita degli dèi alla breve vita dei mortali, dando un tocco di innovazione e di magia che tanti continuano ad aspettare nei famosi shoujo. Non presenta il classico filone dove il sesso funge da fonte primaria per una buon proseguimento della trama, anzi, vi è un passo indietro e lascia intravedere un lato romantico poco amato di questi tempi, che fa intendere che si può ancora sognare una splendida storia d'amore senza doversi trovare di fronte al classico josei che, di trama, praticamente non ne ha.


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Mirari

Volumi letti: 12/24 --- Voto 5
La Sposa di Habaek è un manhwa incentrato sulla storia d'amore fra Habaek, una divinità, e Soa, una mortale.
Parliamo prima del "punto forte", del manga: i disegni. Perché "punto forte"? Perché i disegni sono estremamente curati, certe tavole in modo maniacale e sbalorditivo tanto sono ricche; tuttavia questa bellezza dei particolari cade, e perde buona parte del suo fascino, per un semplice fattore: il disegno di base. Spesso e volentieri le proporzioni dei corpi sono sballate e questo dà l'impressione al lettore che i particolari servano unicamente per coprire queste mancanze di base dell'anatomia, cosa che, personalmente, trovo molto fastidiose. Questo si nota anche nelle vesti, ampie e piene di panneggi e fronzoli, che non danno idea del movimento del corpo che c'è sotto, soprattutto dall'addome in giù, facendo così risultare le figure molto statiche e pesanti, ancorate a terra.
È difficile distinguere un personaggio dall'altro, perché si somigliano tutti in quanto l'autrice utilizza sempre lo stesso taglio di occhi, sopracciglia, labbra. Un'altra cosa fastidiosa è che i volti dei personaggi sembrano sempre apatici, inespressivi, anche se l'autrice ogni tanto mette dei chibi per "rimediare".
Gli sfondi e gli elementi d'arredo sono invece molto ben disegnati, un ottimo lavoro da parte degli assistenti.

Passato il punto forte arriviamo al resto: la trama. Quest'ultima è pesante, troppo piena, e l'autrice la infarcisce di flashback senza specificare quando essi iniziano o finiscono, confondendo e stufando il lettore intento a capire la trama, di per sé già complicata perché piena di personaggi, scene ed intrighi.
Quindi per disegni e trama potrebbe valere la regola: tanti fronzoli e (poco o) niente sostanza.

Parliamo dei personaggi: a parte forse un paio di eccezioni, che per altro non sono neanche sufficientemente approfondite, tutti gli altri non hanno caratterizzazione, sono piatti e scialbi, una nebulosa presenza fra i mille decori delle tavole, nulla di più. Soa, la protagonista, è piuttosto malriuscita come personaggio perché l'autrice non è riuscita (o non ha voluto) rendere partecipe il lettore del perché prende certe decisioni, perché fa certe cose e perché ne pensa o dice altre, quando magari nel capitolo precedente aveva affermato l'opposto; sembra lasciata allo sbaraglio.

A onor del vero, c'è da dire che un paio di cose le ho apprezzate di questo manhwa: le bellissime citazioni all'inizio dei volumi, accompagnate da un paio di splendide tavole a colori, e la resa dell'atmosfera magica che circonda la vicenda.
Senza basi solide tuttavia, sia di trama che di personaggi e disegno, e considerando anche la confusione e la pesantezza della storia, non me la sono sentita di dare a quest'opera una sufficienza. Ero indecisa sul dare 4 o 5, ma alla fine ho optato per il voto più alto fra i due. Un vero peccato.

Lu.Ce

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Lu.Ce

Volumi letti: 12/24 --- Voto 3
Il mio voto è stato 3 solo perché mi piacciono abbastanza i disegni, nonostante delle volte siano troppo pesanti, come del resto lo è la trama.
La storia racconta appunto di una ragazza, Soa, che viene mandata al dio delle acque, Habeak, per placare la siccità del villaggio. Inizialmente la storia mi intrigava molto, soprattutto perché Habeak di giorno era un bambino, ma di notte diventava adulto (la sua vera forma) a causa di una maledizione. All'inizio infatti la storia si basa su questo.

Ma più la storia va avanti, e più si fa complicata, poiché piena di flashback che oltretutto non si capisce bene dove iniziano e dove finiscono. Per di più c'è la ex sposa di Habeak, Nangbin, che in teoria sarebbe morta, ma poi si scopre che non lo è perché riappare, ma poi si scopre che non è davvero lei, poi però appare davvero, ma non si capisce se è cattiva o buona...
Oltre a questo c'è la presentazione anche di tutti gli dei che abitano con Habeak, e tra tutti solo una (almeno fino ad adesso) sembra sincera. Tutti, e dico davvero TUTTI, tradiscono Habeak e Soa.

Insomma al 12esimo volumetto io non ci ho ancora capito nulla. Ho inteso qualcosa solo perché ho letto due volte tutti i volumi, cosa che non mi era mai successa perché quando leggo presto davvero attenzion.
Inoltre la trama è davvero pesante. Mai strappa un sorriso, e, come ho già detto, i disegni sono un po' troppo curati e pieni. Sembra quasi che l'autrice spenda tutte le energie per fare dei disegni perfetti piuttosto che alleggerire la trama.
Personalmente mi sono pentita di aver preso questo manhwa. E sinceramente non ho intenzione di spendere altri 5,90 per numeri che non chiariscono mai la storia ma che continuano ad aumentarla fino a farla diventare ripetitiva e troppo, troppo pesante.

Mela

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Mela

Volumi letti: 9/24 --- Voto 10
È il mio manwha preferito, l'unica cosa che non riesco mai a sopportare è l'attesa interminabile fra un'uscita e l'altra di un numero! Però per il resto è una delle storie più affascinanti della mitologia coreana e orientale, la storia del dio delle acque e della sua sposa. In questo fumetto si mischiano storie d'amore, intrighi fra divinità, storie passate e rivendicazioni di troni, apparizioni fantastiche, storie di orgoglio e dolore. La trama è fitta e scura, se non si legge tutta la storia fino alla fine non si capisce tutto fino in fondo, ma proprio grazie a questa sua particolare trama è un manwha che vale la pena leggere.


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pippy989

Volumi letti: 6/24 --- Voto 10
Da un paio di anni, e forse più, a questa parte, ho scoperto il meraviglioso mondo celato dai manhwa coreani. Tra i titoli più accreditati in questa categoria, sicuramente vi rientra il recente "The Bride of the Water God - La Sposa di Habaek". Spesso le persone tendono ad escludere a priori le produzioni coreane perché hanno uno stile più "marcato", scuro. Io vorrei porre una riflessione su tale questione: ma avete visto la ricchezza delle pagine di un manhwa e nello specifico di questo? I background sono stupendi, comunicano una vivacità di colori brillanti nonostante non vi siano in realtà, una dinamicità e un fascino che incantano. La sposa di Habaek è tra quelli più ricchi dal punto di vista del disegno, forse perché ambientato in un mondo pieno di divinità, contornato da fiori di loto e posti incantevoli.
La storia, devo ammetterlo, è abbastanza ingarbugliata! A volte devo rileggere un capitolo più volte perché in ognuno vi sono personaggi e passaggi importanti per il susseguirsi delle vicende. Una ragazza bellissima ma comune, Soah, che incontra il Dio dell' acqua, lo scorbutico Habaek, in qualità di sua promessa sposa; dall'altra parte il forte e possessivo Mui, che ostenta la sua passione e che forse non è poi uno sconosciuto come crede Soah...
Questi e molti altri personaggi, come l'enigmatica e misteriosa Nangbin, defunta donna amata da Habaek, renderanno questo lavoro sempre più avvincente e soprattutto intrigante.
Ripeto, non fatevi ingannare dalla difficoltà iniziale della storia, o da come talvolta le vignette si spostino da uno spazio temporale all'altro... Questo è un eccellente manhwa che merita di essere acquistato proprio per la sua complessità, caratteristica presente in molti manhwa in generale.
Un bel 10 a un capolavoro coreano a cui segnalo una piccola nota dolente, ovvero la lentezza delle uscite. Per il resto, è da leggere!


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Darkarel

Volumi letti: 3/24 --- Voto 9
La storia parla della giovane Soa che, costretta dalla famiglia a sposarsi con il dio delle acque Habaek, si ritrova in un mondo divino dove l'inganno i segreti e i sentimenti la fanno da padrona. Una storia intrigante, dai tratti quasi aulici, incantevoli brevi poesie inserite tra i capitoli e disegni dettagliati, appassionati e delicati. I personaggi, man mano che il racconto prosegue, esprimono sempre di più la loro personalità.

Unica nota negativa (come detto anche da altri) è la storia, sfortunatamente ridotta a 6 volumi, almeno per ora in quanto da notizie pare che debba ancora concludersi in patria, questo comporta che spesso è difficile interpretare e comprendere i vari flashback.

Un fumetto interessante e delicato da leggere più volte con passione ed attenzione per poterne apprezzare tutti i dettagli.

lallastellina

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lallastellina

Volumi letti: 4/24 --- Voto 10
Appena l'ho visto ho semplicemente pensato: <b>Tu sei miooo!</b>
Il disegno lo amo alla follia... assolutamente particolare e fuori dal comune.
I paesaggi e di personaggi disegnati fino ai minimi particolari sono eccezionali!
Di una delicatezze infinita sono i disegni che mi sembrano poesia ^^... La storia inizialmente sembra facile da seguire ma quando diventa appena un po più intricata devi soffermarti a leggere bene perché la bellezza dello sfondo ti distrae (a me capita!). La trama è assolutamente originale, piena di colpi di scena! Sono assolutamente curiosa di sapere come va avanti! Ci sono spesso a lato delle piccole poesie bellissime ^^ .

my_name_is_fata

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my_name_is_fata

Volumi letti: 3/24 --- Voto 7
Assolutamente non male... il tratto coreano mi piace molto. Tuttavia questo fumetto ha più di una pecca. La trama incasinata tra flashback e realtà, la storia lunga e complessa condensata in soli sei volumetti... insomma, è una piccola graziosa creazione mal sfruttata, ma senza ombra di dubbio pregevole.