Hojo World 2 - Ciliegi in fiore
Attenzione, questo voto si riferisce all'ultimo oneshot: "un sogno di fine estate" il volume, nel totale, prende per me un onesto 8, ma sale a 10 per la magia dell'ultimo capitolo.
Sto scoprendo Hojo nell'ultima settimana, da bambino adoravo "Occhi di gatto" ma non sapevo fosse di questo autore, casualmente in una fiera dell'usato ho trovato il lotto degli "Hojo world" e mi sono innamorato della sia filosofia della sua narrazione, così leggera e comica a tratti, ma allo stesso tempo molto profonda.
E qui con "un sogno di fine estate", secondo me, siamo arrivati al culmine artistico, incredibile come negli anni 90 Hojo fosse così avanti con la mentalità per trattare in questo modo la sanità mentale, tratta i traumi infantili che ci trasciniamo nella nostra vita adulta senza nemmeno renderci conto, bias cognitivi che influiscono nelle scelte della vita di tutti i giorni, io non credo che il maestro fosse consapevole nei tecnicismi di tutte queste cose, ma con il suo osservato e la conoscenza dell'essere umano ha scritto questa perla, un vero peccato non esista una nuova edizione di questi volumi oneshot, sono una critica e uno specchio della società sublime. se li trovate prendete tutti e sei volumi delle serie.
Sto scoprendo Hojo nell'ultima settimana, da bambino adoravo "Occhi di gatto" ma non sapevo fosse di questo autore, casualmente in una fiera dell'usato ho trovato il lotto degli "Hojo world" e mi sono innamorato della sia filosofia della sua narrazione, così leggera e comica a tratti, ma allo stesso tempo molto profonda.
E qui con "un sogno di fine estate", secondo me, siamo arrivati al culmine artistico, incredibile come negli anni 90 Hojo fosse così avanti con la mentalità per trattare in questo modo la sanità mentale, tratta i traumi infantili che ci trasciniamo nella nostra vita adulta senza nemmeno renderci conto, bias cognitivi che influiscono nelle scelte della vita di tutti i giorni, io non credo che il maestro fosse consapevole nei tecnicismi di tutte queste cose, ma con il suo osservato e la conoscenza dell'essere umano ha scritto questa perla, un vero peccato non esista una nuova edizione di questi volumi oneshot, sono una critica e uno specchio della società sublime. se li trovate prendete tutti e sei volumi delle serie.
"Hojo World 2 - Ciliegi in fiore" è il secondo volume della trilogia che si occupa di raccogliere le opere brevi ideate e disegnate dal grande Tsukasa Hojo. Pubblicato per la prima volta in Giappone nel 1993, viene portato in Italia da Star Comics nell'Aprile del 2000.
In questo secondo capitolo sono racchiuse quattro storie molto coinvolgenti e dai toni drammatici, intitolate "Ciliegi in fiore", "Una famiglia ideale", "Taxi driver" e "Sogno di fine estate".
L'opera si apre con "Ciliegi in fiore", una sorta di introduzione, di episodio di prova, per quello che diverrà un futuro lavoro dell'autore, "Tra i raggi del sole". Il protagonista è un giovane ragazzo particolarmente legato affettivamente ad un albero di ciliegio, il quale sembra destinato a morire a breve. La speranza di salvarlo diviene più forte nel protagonista quando Sara, una sua coetanea, si trasferisce nella sua classe. Quest' ultima sembra in grado di cogliere ed interpretare i sentimenti delle piante, ed esse sembrano ricambiarla a dovere.
Una storia narrata con incredibile sensibilità, in grado di emozionare nonostante la sua brevità, e che si fa carico di portare un importante messaggio a favore della salvaguardia della natura.
"Una famiglia ideale" racconta le sfortune di un fotografo che in seguito ad un incidente ha momentaneamente perso la memoria, al punto tale da dimenticarsi persino di suo figlio e della donna amata. I ricordi sono un tesoro importante da conservare, non solo per noi stessi ma anche per le persone che ci stanno vicine.
Un'altra storia dal forte impatto emotivo, che si occupa di analizzare i rapporti e i dissapori che potrebbero venirsi a creare all'interno di una normale famiglia, ma che non si scorda di raccontarne anche le gioie, ritrovabili nella quotidianità di tutti i giorni.
"Taxi driver" racconta invece le vicende di uno sfortunato vampiro tassista, il quale è costantemente alla ricerca del sangue di una vergine per saziare almeno temporaneamente la propria sete. Un giorno una bella donna con le caratteristiche da lui richieste sale sulla sua auto, ma proprio nel momento più importante accade qualcosa di inaspettato, e il povero vampiro finisce per innamorarsi di lei.
Una bella storia d'amore, semplice ma efficace. Il protagonista di questo breve racconto ricorda in tutto e per tutto il più noto Ryo Saeba, e quindi è facile ipotizzare come si concluderà la vicenda nel momento in cui la ragazza verrà rapita da dei criminali.
Ultimo ma non meno importante, Sogno di fine estate" racconta le vicende di una ragazza che per un motivo sconosciuto non riesce più a relazionarsi col padre. In seguito ad uno sfortunato incidente la giovane finisce in coma, ed attraverso un sogno si ritroverà a fare i conti con il proprio passato, e con il trauma che le ha condizionato la vita.
Anche in questo caso ricorre il tema della famiglia e delle difficoltà di relazionarsi fra i vari membri che la compongono.
In conclusione, una raccolta veramente interessante e degna di essere letta. Una buona occasione per approcciarsi allo stile dell'autore nello caso in cui vi sia sconosciuto, e un ottimo approfondimento in caso contrario. A Tsukasa Hojo piacciono le opere lunghe e divertenti, ma con questa collana ha dimostrato di saperci anche con i racconti brevi.
In questo secondo capitolo sono racchiuse quattro storie molto coinvolgenti e dai toni drammatici, intitolate "Ciliegi in fiore", "Una famiglia ideale", "Taxi driver" e "Sogno di fine estate".
L'opera si apre con "Ciliegi in fiore", una sorta di introduzione, di episodio di prova, per quello che diverrà un futuro lavoro dell'autore, "Tra i raggi del sole". Il protagonista è un giovane ragazzo particolarmente legato affettivamente ad un albero di ciliegio, il quale sembra destinato a morire a breve. La speranza di salvarlo diviene più forte nel protagonista quando Sara, una sua coetanea, si trasferisce nella sua classe. Quest' ultima sembra in grado di cogliere ed interpretare i sentimenti delle piante, ed esse sembrano ricambiarla a dovere.
Una storia narrata con incredibile sensibilità, in grado di emozionare nonostante la sua brevità, e che si fa carico di portare un importante messaggio a favore della salvaguardia della natura.
"Una famiglia ideale" racconta le sfortune di un fotografo che in seguito ad un incidente ha momentaneamente perso la memoria, al punto tale da dimenticarsi persino di suo figlio e della donna amata. I ricordi sono un tesoro importante da conservare, non solo per noi stessi ma anche per le persone che ci stanno vicine.
Un'altra storia dal forte impatto emotivo, che si occupa di analizzare i rapporti e i dissapori che potrebbero venirsi a creare all'interno di una normale famiglia, ma che non si scorda di raccontarne anche le gioie, ritrovabili nella quotidianità di tutti i giorni.
"Taxi driver" racconta invece le vicende di uno sfortunato vampiro tassista, il quale è costantemente alla ricerca del sangue di una vergine per saziare almeno temporaneamente la propria sete. Un giorno una bella donna con le caratteristiche da lui richieste sale sulla sua auto, ma proprio nel momento più importante accade qualcosa di inaspettato, e il povero vampiro finisce per innamorarsi di lei.
Una bella storia d'amore, semplice ma efficace. Il protagonista di questo breve racconto ricorda in tutto e per tutto il più noto Ryo Saeba, e quindi è facile ipotizzare come si concluderà la vicenda nel momento in cui la ragazza verrà rapita da dei criminali.
Ultimo ma non meno importante, Sogno di fine estate" racconta le vicende di una ragazza che per un motivo sconosciuto non riesce più a relazionarsi col padre. In seguito ad uno sfortunato incidente la giovane finisce in coma, ed attraverso un sogno si ritroverà a fare i conti con il proprio passato, e con il trauma che le ha condizionato la vita.
Anche in questo caso ricorre il tema della famiglia e delle difficoltà di relazionarsi fra i vari membri che la compongono.
In conclusione, una raccolta veramente interessante e degna di essere letta. Una buona occasione per approcciarsi allo stile dell'autore nello caso in cui vi sia sconosciuto, e un ottimo approfondimento in caso contrario. A Tsukasa Hojo piacciono le opere lunghe e divertenti, ma con questa collana ha dimostrato di saperci anche con i racconti brevi.
Si tratta di una serie di racconti brevi nel quale segnalo "Una famiglia ideale" e "Taxi Driver", che comunque non raggiungono l'eccellenza a cui è abituato un amante di Tsukasa Hojo, l'autore di Cat's Eye e City Hunter.
"Ciliegi in Fiore" è comunque un abbozzo di un altro manga più strutturato, "Tra i raggi di sole", che è decisamente meglio realizzato ma che a me non è piaciuto tantissimo. Si tratta, a mio parere, di opere minori.
L'acquisto di questo volume è giustificabile per completare la miniserie Hojo World dove il primo è un volume molto buono mentre il terzo è letteralmente STRATOSFERICO.
"Ciliegi in Fiore" è comunque un abbozzo di un altro manga più strutturato, "Tra i raggi di sole", che è decisamente meglio realizzato ma che a me non è piaciuto tantissimo. Si tratta, a mio parere, di opere minori.
L'acquisto di questo volume è giustificabile per completare la miniserie Hojo World dove il primo è un volume molto buono mentre il terzo è letteralmente STRATOSFERICO.
In questo manga sono presenti quattro brevi racconti: "Ciliegi in fiore", "Una famiglia ideale","Taxi driver", "Sogno di fine estate".
La prima storia è l'episodio pilota di "Tra i raggi di sole", infatti consiglio a tutti coloro che desiderano leggere anche l'altro manga di leggerla. Narra le vicende di una ragazza che si prende "cura" delle piante in modo molto speciale, è una storia originale e davvero bella.
La seconda storia narra le vicende di una padre vedovo che desidera risposarsi, il tutto viene raccontato, con molta delicatezza, dal punto di vista del figlio dell'uomo, che inizialmente non vede di buon occhio l'idea del padre.
La terza storia narra di un vampiro che fa il tassista e ogni notte va in cerca di vergini a cui succhiare il sangue, ma una sera incontra una giovane e promettente cantante che sfugge a dei criminali e... se ne innamora. Interessante notare che il palazzo dove vive il tassista è lo stesso di Ryo e Kaory (City Hunter).
La quarta storia narra di un difficile rapporto padre-figlia, infatti la ragazza odia suo padre ma non riesce a capire il motivo, soltanto dopo un sogno capirà la verità. Nota divertente di questa storia è l’"intrusione" nel sogno della protagonista di alcuni personaggi "storici" di Hojo quali: Hitomi, Toshio, Ryo e Kaori, i protagonisti di “Occhi di gatto” e “City Hunter”.
La prima storia è l'episodio pilota di "Tra i raggi di sole", infatti consiglio a tutti coloro che desiderano leggere anche l'altro manga di leggerla. Narra le vicende di una ragazza che si prende "cura" delle piante in modo molto speciale, è una storia originale e davvero bella.
La seconda storia narra le vicende di una padre vedovo che desidera risposarsi, il tutto viene raccontato, con molta delicatezza, dal punto di vista del figlio dell'uomo, che inizialmente non vede di buon occhio l'idea del padre.
La terza storia narra di un vampiro che fa il tassista e ogni notte va in cerca di vergini a cui succhiare il sangue, ma una sera incontra una giovane e promettente cantante che sfugge a dei criminali e... se ne innamora. Interessante notare che il palazzo dove vive il tassista è lo stesso di Ryo e Kaory (City Hunter).
La quarta storia narra di un difficile rapporto padre-figlia, infatti la ragazza odia suo padre ma non riesce a capire il motivo, soltanto dopo un sogno capirà la verità. Nota divertente di questa storia è l’"intrusione" nel sogno della protagonista di alcuni personaggi "storici" di Hojo quali: Hitomi, Toshio, Ryo e Kaori, i protagonisti di “Occhi di gatto” e “City Hunter”.
Hojo World 2, come lo stesso titolo vi avrà già suggerito, è il secondo volumetto di tre contenente tutte le opere brevi di Tsukasa Hojo, pubblicate in Giappone in varie riviste e poi accorpate all’interno di questa collana. Anche questi tre albi sono stati importati qui in Italia grazie alla Star Comics, che li ha pubblicati all’interno della collana Point Break nei primi mesi del 2000. Stessa collana su cui sono state poi pubblicate le altre storie brevi di Hojo, Tra i Raggi del Sole composta da tre albi e Rash, serializzata in soli 2 volumetti. L’edizione è quella classica dell’editore perugino, edizione economica che comunque si attesta su un ottimo livello qualità-prezzo. Buona la carta così come la copertina, inchiostro che non lascia tracce sulla punta delle dita, pagine che non lasciano trasparire cosa c’è oltre. Mancano editoriali di spessore e tavole illustrate a colori che avrebbero impreziosito un’opera di spessore come questa. Il prezzo di copertina puntava sulle 6000 lire, che dovrebbero attestarsi sui 3 euro circa attuali. Mettendoci l’inflazione della moneta direi che come edizione si attesta sulla classica edizione attuale Star Comics da 4,20 euro.
L’intera collana rappresenta a mio giudizio una piccola perla che non può assolutamente mancare nella collezione personale di qualsiasi appassionato di manga, ma che consiglierei anche a qualsiasi fruitore abituale di letteratura in genere e questo secondo volumetto non fa eccezioni. Le opere scritte e ideate da Tsukasa Hojo puntano in alto, riescono a trasmettere molto al lettore con tematiche che variano di volta in volta, da storia a storia, ma che mantengono sempre una linea di drammaticità sentita fortemente durante la lettura.
Drammaticità che ritroviamo anche all’interno delle quattro storie brevi presenti in questo secondo volume.
La prima storia, che dà il titolo all’intero albo, è “Ciliegi in fiore”, e rappresenta l’episodio pilota della successiva opera di Hojo, “Tra i Raggi del Sole”, composta da soli tre volumetti e pubblicata dalla Star sempre su Point Break qualche mese dopo l’albo in questione. Parla della storia di un ragazzino, il quale è fortemente legato a un albero di ciliegio che sorge nel suo giardino e che in passato, a detta del ragazzo, gli salvò la vita. Ora il tanto amato albero sembra sia destinato a giungere ai suoi ultimi momenti, ed è qui che entra in scena la nuova compagna di classe del ragazzo, la quale oltre alle vicende scolastiche risulterà essere sua vicina di casa in quanto, il prestante e “Falconizzato” papà della bimba è titolare di un vivaio itinerante. La bambina, dotata di particolari poteri che definirei “esper”, ha la capacità di parlare con le piante e di capire i loro sentimenti, da qui nascerà un racconto ben caratterizzato che trova quale unica pecca la brevità delle pagine concessegli.
A seguire troveremo “Una famiglia ideale”, storia anch’essa di spessore connaturata da un forte senso di drammaticità che trova però in questo caso un epilogo pienamente positivo anche se Hojo non svela pienamente come andrà a finire, lasciando quindi anche in questo caso al lettore una possibilità su come far proseguire la vicenda.
Terza storia presente è “Taxi driver”, che sfrutta un filone in questo periodo molto abusato quale può essere quello dei vampiri. Il protagonista della vicenda è infatti un povero vampiro “decaduto” rispetto ai fasti e alla nobiltà della sua stirpe che per sopravvivere, sia economicamente che “sanguignamente”, fa il tassista notturno. Naturalmente si tratta di un vampiro dall’indole buona che ricorda però in molti aspetti il noto Ryo Saeba. Storia questa che si conclude ahimè tragicamente, rendendo però l’opera un qualcosa che non possa apparire assolutamente banale (ciò naturalmente in previsione alla situazione attuale, in cui siamo bombardati da film, fiction e manga sui vampiri. All’epoca della serializzazione ciò sicuramente non era sentito).
Ultima storia presente nel secondo albo della collana è “Sogno di fine estate”, che incentra la storia sulle vicende di una giovane ragazza, orfana di madre, che prova un forte sentimento inspiegato di odio verso la figura paterna. Da qui vedremo l’evolversi della situazione e ci saranno spiegate le motivazioni di questo particolare sentimento che troverà infine, pur senza qualche picco di drammaticità, soluzione.
Insomma quattro avventure dalle tematiche non molto puerili, che però non impediscono la lettura anche al più giovane degli appassionati che magari le leggerà sotto un’altra ottica, le quali si differenziano dalle più scanzonate opere dell’autore.
Ed è qui il bello di Hojo, autore a mio giudizio completo che riesce a far emergere molto dai suoi racconti. Hojo studia i personaggi e li analizza con cura, mette il lettore nella condizione di immedesimarsi e di entrare nella psiche del o dei personaggi. Anche nelle altre opere, quali Cat’s Eye e City Hunter, troviamo sempre una cura nella realizzazione, che non si basa solo su scenette comiche pronte a far emergere un sorriso compiaciuto sulle labbra del lettore, ma anche su tematiche più forti. Qui, pur nella brevità della narrazione ciò è presente e ancor più concentrato, Hojo si dimostra un autore capace di puntare in alto, al pari di importanti letterati entrati ormai nella storia.
Un dieci secondo me meritato per la bellezza dei disegni e per la poesia che le storie riescono a trasmettere, insomma è questo uno di quei casi in cui si può parlare a tutti gli effetti del fumetto come nona arte.
Problematica attuale è reperire l’opera che è fuori catalogo e non è più acquistabile dal servizio arretrati Star Comics. Unica possibilità di acquisto è riferirsi ad una fumetteria che magari ancora tiene qualche copia dimenticata in magazzino o sugli scaffali o puntare, un po’ tristemente a mio dire, sul mercato dell’usato. Situazione che vorrei veder ben presto sbloccata perché sicuramente una collana del genere merita di essere sempre reperibile e meriterebbe anche un’edizione degna delle storie che contiene. Non nego quindi il mio desiderio che presto qualche editore italiano decida di riproporre quest’opera, magari pubblicata all’interno di soli 2 volumetti come mi sembra sia stato fatto in Giappone, in una bella edizione di qualità con sovracopertina, così come tutte le altre opere, minori o meno, di Hojo.
L’intera collana rappresenta a mio giudizio una piccola perla che non può assolutamente mancare nella collezione personale di qualsiasi appassionato di manga, ma che consiglierei anche a qualsiasi fruitore abituale di letteratura in genere e questo secondo volumetto non fa eccezioni. Le opere scritte e ideate da Tsukasa Hojo puntano in alto, riescono a trasmettere molto al lettore con tematiche che variano di volta in volta, da storia a storia, ma che mantengono sempre una linea di drammaticità sentita fortemente durante la lettura.
Drammaticità che ritroviamo anche all’interno delle quattro storie brevi presenti in questo secondo volume.
La prima storia, che dà il titolo all’intero albo, è “Ciliegi in fiore”, e rappresenta l’episodio pilota della successiva opera di Hojo, “Tra i Raggi del Sole”, composta da soli tre volumetti e pubblicata dalla Star sempre su Point Break qualche mese dopo l’albo in questione. Parla della storia di un ragazzino, il quale è fortemente legato a un albero di ciliegio che sorge nel suo giardino e che in passato, a detta del ragazzo, gli salvò la vita. Ora il tanto amato albero sembra sia destinato a giungere ai suoi ultimi momenti, ed è qui che entra in scena la nuova compagna di classe del ragazzo, la quale oltre alle vicende scolastiche risulterà essere sua vicina di casa in quanto, il prestante e “Falconizzato” papà della bimba è titolare di un vivaio itinerante. La bambina, dotata di particolari poteri che definirei “esper”, ha la capacità di parlare con le piante e di capire i loro sentimenti, da qui nascerà un racconto ben caratterizzato che trova quale unica pecca la brevità delle pagine concessegli.
A seguire troveremo “Una famiglia ideale”, storia anch’essa di spessore connaturata da un forte senso di drammaticità che trova però in questo caso un epilogo pienamente positivo anche se Hojo non svela pienamente come andrà a finire, lasciando quindi anche in questo caso al lettore una possibilità su come far proseguire la vicenda.
Terza storia presente è “Taxi driver”, che sfrutta un filone in questo periodo molto abusato quale può essere quello dei vampiri. Il protagonista della vicenda è infatti un povero vampiro “decaduto” rispetto ai fasti e alla nobiltà della sua stirpe che per sopravvivere, sia economicamente che “sanguignamente”, fa il tassista notturno. Naturalmente si tratta di un vampiro dall’indole buona che ricorda però in molti aspetti il noto Ryo Saeba. Storia questa che si conclude ahimè tragicamente, rendendo però l’opera un qualcosa che non possa apparire assolutamente banale (ciò naturalmente in previsione alla situazione attuale, in cui siamo bombardati da film, fiction e manga sui vampiri. All’epoca della serializzazione ciò sicuramente non era sentito).
Ultima storia presente nel secondo albo della collana è “Sogno di fine estate”, che incentra la storia sulle vicende di una giovane ragazza, orfana di madre, che prova un forte sentimento inspiegato di odio verso la figura paterna. Da qui vedremo l’evolversi della situazione e ci saranno spiegate le motivazioni di questo particolare sentimento che troverà infine, pur senza qualche picco di drammaticità, soluzione.
Insomma quattro avventure dalle tematiche non molto puerili, che però non impediscono la lettura anche al più giovane degli appassionati che magari le leggerà sotto un’altra ottica, le quali si differenziano dalle più scanzonate opere dell’autore.
Ed è qui il bello di Hojo, autore a mio giudizio completo che riesce a far emergere molto dai suoi racconti. Hojo studia i personaggi e li analizza con cura, mette il lettore nella condizione di immedesimarsi e di entrare nella psiche del o dei personaggi. Anche nelle altre opere, quali Cat’s Eye e City Hunter, troviamo sempre una cura nella realizzazione, che non si basa solo su scenette comiche pronte a far emergere un sorriso compiaciuto sulle labbra del lettore, ma anche su tematiche più forti. Qui, pur nella brevità della narrazione ciò è presente e ancor più concentrato, Hojo si dimostra un autore capace di puntare in alto, al pari di importanti letterati entrati ormai nella storia.
Un dieci secondo me meritato per la bellezza dei disegni e per la poesia che le storie riescono a trasmettere, insomma è questo uno di quei casi in cui si può parlare a tutti gli effetti del fumetto come nona arte.
Problematica attuale è reperire l’opera che è fuori catalogo e non è più acquistabile dal servizio arretrati Star Comics. Unica possibilità di acquisto è riferirsi ad una fumetteria che magari ancora tiene qualche copia dimenticata in magazzino o sugli scaffali o puntare, un po’ tristemente a mio dire, sul mercato dell’usato. Situazione che vorrei veder ben presto sbloccata perché sicuramente una collana del genere merita di essere sempre reperibile e meriterebbe anche un’edizione degna delle storie che contiene. Non nego quindi il mio desiderio che presto qualche editore italiano decida di riproporre quest’opera, magari pubblicata all’interno di soli 2 volumetti come mi sembra sia stato fatto in Giappone, in una bella edizione di qualità con sovracopertina, così come tutte le altre opere, minori o meno, di Hojo.
Raccolta di quattro racconti autoconclusivi, in questo secondo volume sono presenti le migliori storie brevi della collana, sia dal punto di vista grafico che di trama.
Quattro storie delicate e coinvolgenti, con un eccellente equilibro tra comicità e dramma, come tipico dello stile di Hojo, sullo sfondo, non per nulla, compaiono diversi crossover con le più note opere dell'autore.
Il primo e il terzo racconto hanno elementi di sovrannaturale, il secondo e il quarto si incentrano maggiormente sull'ambito psicologico.
<i>Ciliegi in Fiore</i>: la storia che apre il volume si può leggere come il prequel del successivo "Tra i raggi del Sole", ritorna qui il personaggio di Sara, eterna bambina in grado di comunicare con le anime di piante e fiori.
<i>Una famiglia ideale</i>: I ricordi non sono importanti solo per la persona stessa, ma anche per coloro che le vogliono bene, senza di essi cosa rimane dei legami di affetto, di amore, di famiglia..?
Hiroyuki è un giovane fotografo che divide il suo tempo tra la professione e suo figlio Kazuya, il suo sogno è di scattare una foto che ritragga la sua famiglia finalmente completa ed unita; Kazuya è un bambino delle elementari il cui unico desiderio è che il rapporto tra lui e suo padre resti quello di sempre, unico e senza "estranei" ad interferire; Reiko è una stilista che, per amore di Hiroyuki, vorrebbe poter entrare a far parte di questo legame.
Desideri inconciliabili, che vengono bruscamanete messi da parte quando, in un incidente, Horoyuki perde ogni ricordo di se e delle persone a lui care...
<i>Taxi driver</i>: narra una storia alquanto insolita, Akira, il protagonista, è infatti un vampiro che, per "adattarsi ai tempi", lavora come taxista notturno; il fatto di essersi integrato con la società moderna non significa abbandonare le antiche passioni, ovvero la caccia al sangue di belle ragazze vergini! ...in un modo o nell'altro Hojo sempre lì va a parare!
Come predatore notturno, però, Akira non ottiene grandi successi, dato che il suo buon cuore risulta spesso d'ostacolo: quando un "bel bocconcino" sale su suo taxi e, addormentatasi, inizia a piangere nel sonno, non trova di meglio che accoglierla nel suo appartamento; ma la ragazza, Nagisa, una volta sveglia non pare avere alcuna intenzione di lasciare la casa, anche dopo aver scoperto la sua vera natura.
Convivenza che procurerà al povero vampiro non pochi problemi quando il passato di Nagisa tornerà a reclamarla...
<i>Sogno di fine estate</i>: è il racconto più onirico e introspettivo. Misako è una studentessa d'arte e durante la notte ha un sogno rincorrente, un sogno sfuggente su una bambina di passato da lei dimenticato; sogno che lascia nella sua mente una sensazione d'angoscia.
La sua paura dell'acqua, la diffidenza per il padre, i disegni che che compone... potrebbero essere collegati, ma in che modo?
Intrappolata in un mondo a metà tra il sogno e il ricordo, Misako dovrà trovare la risposta, celata all'interno della sua mente.
La lettura e/o l'acquisto sono caldamente consigliati, sia ai fan di Tsukasa Hojo (che ritroveranno i temi e le atmosfere tipiche dell'autore, qui al suo meglio) che per i neofiti, in cerca di un semplice piacere per gli occhi; essendo edito agli inizi del 2000, però, il volume potrebbe essere di difficile reperibilità.
Quattro storie delicate e coinvolgenti, con un eccellente equilibro tra comicità e dramma, come tipico dello stile di Hojo, sullo sfondo, non per nulla, compaiono diversi crossover con le più note opere dell'autore.
Il primo e il terzo racconto hanno elementi di sovrannaturale, il secondo e il quarto si incentrano maggiormente sull'ambito psicologico.
<i>Ciliegi in Fiore</i>: la storia che apre il volume si può leggere come il prequel del successivo "Tra i raggi del Sole", ritorna qui il personaggio di Sara, eterna bambina in grado di comunicare con le anime di piante e fiori.
<i>Una famiglia ideale</i>: I ricordi non sono importanti solo per la persona stessa, ma anche per coloro che le vogliono bene, senza di essi cosa rimane dei legami di affetto, di amore, di famiglia..?
Hiroyuki è un giovane fotografo che divide il suo tempo tra la professione e suo figlio Kazuya, il suo sogno è di scattare una foto che ritragga la sua famiglia finalmente completa ed unita; Kazuya è un bambino delle elementari il cui unico desiderio è che il rapporto tra lui e suo padre resti quello di sempre, unico e senza "estranei" ad interferire; Reiko è una stilista che, per amore di Hiroyuki, vorrebbe poter entrare a far parte di questo legame.
Desideri inconciliabili, che vengono bruscamanete messi da parte quando, in un incidente, Horoyuki perde ogni ricordo di se e delle persone a lui care...
<i>Taxi driver</i>: narra una storia alquanto insolita, Akira, il protagonista, è infatti un vampiro che, per "adattarsi ai tempi", lavora come taxista notturno; il fatto di essersi integrato con la società moderna non significa abbandonare le antiche passioni, ovvero la caccia al sangue di belle ragazze vergini! ...in un modo o nell'altro Hojo sempre lì va a parare!
Come predatore notturno, però, Akira non ottiene grandi successi, dato che il suo buon cuore risulta spesso d'ostacolo: quando un "bel bocconcino" sale su suo taxi e, addormentatasi, inizia a piangere nel sonno, non trova di meglio che accoglierla nel suo appartamento; ma la ragazza, Nagisa, una volta sveglia non pare avere alcuna intenzione di lasciare la casa, anche dopo aver scoperto la sua vera natura.
Convivenza che procurerà al povero vampiro non pochi problemi quando il passato di Nagisa tornerà a reclamarla...
<i>Sogno di fine estate</i>: è il racconto più onirico e introspettivo. Misako è una studentessa d'arte e durante la notte ha un sogno rincorrente, un sogno sfuggente su una bambina di passato da lei dimenticato; sogno che lascia nella sua mente una sensazione d'angoscia.
La sua paura dell'acqua, la diffidenza per il padre, i disegni che che compone... potrebbero essere collegati, ma in che modo?
Intrappolata in un mondo a metà tra il sogno e il ricordo, Misako dovrà trovare la risposta, celata all'interno della sua mente.
La lettura e/o l'acquisto sono caldamente consigliati, sia ai fan di Tsukasa Hojo (che ritroveranno i temi e le atmosfere tipiche dell'autore, qui al suo meglio) che per i neofiti, in cerca di un semplice piacere per gli occhi; essendo edito agli inizi del 2000, però, il volume potrebbe essere di difficile reperibilità.