Knights of the Apocalypse
"Stigmata" è un fumetto pubblicato da Mag Garden nel 2007 e opera di un autore coreano Ya Seong Ko. Caratteristica di questo manga è la brevità: tre soli volumi per una storia che per venire bene ne aveva bisogno di almeno uno o due in più.
Diciamolo apertamente ci sono autori coreani che hanno creato opere bellissime: Shoma o Shin Angyo Onshi ad esempio restando nel fantasy, altri però si sono distinti nello stesso campo per la bruttezza: una fra tutti Rainbow. "Stigmata" era potenzialmente bellissimo: il primo volume costruisce la base della storia, il secondo aumenta l’interesse e il terzo ti da un finale molto affrettato.
In un mondo diverso dal nostro esistono il Vaticano e il clero i quali oltre ad essere una forza religiosa, sono una forza politica e militare: il compito dei loro uomini d’arme è distruggere i demoni, ma qualcuno di loro si occupa del lavoro sporco di uccidere uomini e donne in odore di eresia. Ciò sarebbe contrario ai loro precetti ma all’interno della Chiesa ci sono persone corrotte che usano addirittura gli Stigmaster per fare ciò.
Chi sono costoro? Portatori di stigmate dotati di sacri poteri per fare il bene del mondo.
Ho detto già troppo.
Alcuni sostengono che questo fumetto sia filo cattolico perché ci sono molti personaggi positivi collegati alla chiesa, altri sostengono il contrario perché ci sono comunque molte ombre. Io sostengo che è solo fiction e l’autore basandosi un po’ sulla realtà, un po’ su una minima conoscenza della tradizione demonologica ebraica e un po’ sul suo fiuto ha creato un’ opera interessante e che poteva essere ancora più interessante.
Voto? Otto
Diciamolo apertamente ci sono autori coreani che hanno creato opere bellissime: Shoma o Shin Angyo Onshi ad esempio restando nel fantasy, altri però si sono distinti nello stesso campo per la bruttezza: una fra tutti Rainbow. "Stigmata" era potenzialmente bellissimo: il primo volume costruisce la base della storia, il secondo aumenta l’interesse e il terzo ti da un finale molto affrettato.
In un mondo diverso dal nostro esistono il Vaticano e il clero i quali oltre ad essere una forza religiosa, sono una forza politica e militare: il compito dei loro uomini d’arme è distruggere i demoni, ma qualcuno di loro si occupa del lavoro sporco di uccidere uomini e donne in odore di eresia. Ciò sarebbe contrario ai loro precetti ma all’interno della Chiesa ci sono persone corrotte che usano addirittura gli Stigmaster per fare ciò.
Chi sono costoro? Portatori di stigmate dotati di sacri poteri per fare il bene del mondo.
Ho detto già troppo.
Alcuni sostengono che questo fumetto sia filo cattolico perché ci sono molti personaggi positivi collegati alla chiesa, altri sostengono il contrario perché ci sono comunque molte ombre. Io sostengo che è solo fiction e l’autore basandosi un po’ sulla realtà, un po’ su una minima conoscenza della tradizione demonologica ebraica e un po’ sul suo fiuto ha creato un’ opera interessante e che poteva essere ancora più interessante.
Voto? Otto
"Knight of the Apocalypse" è una serie breve, composta da tre volumi, nata per mano di Ya-Seong Ko e edita per l'italia da Star Comics.
La trama ci presenta un mondo non dissimile da quello nostrano, se non per una caratteristica peculiare, cioè la presenza di umani e esseri con poteri magici. Tutta la parte inerente alla magia, prenderà a piene mani ispirazione dal folklore religioso cristiano, quindi trasfigurando e parafrasando molti termini, miti e leggende, per asservirli ai fini della trama e connotarli dei significati che preferisce e più aggradano all'autore.
La storia parte in medias res, con l'immediata apparizione del Radam, corpo speciale formato da religiosi, equipaggiati con armi da fuoco magiche, che starà fronteggiando una di queste minacce.
Inizialmente l'autore cercherà d'imbastire una trama ben congegnata e intrigante, presentandoci pochi personaggi, che dovranno svelare un mistero, inerente alla passata guerra di 10 anni prima e un obbiettivo ben preciso, purtroppo il proseguo risulterà man mano sempre meno brillante, confuso e episodico, presentandoci stralci e idee che singolarmente, come capitoli autoconclusivi avrebbero anche potuto funzionare, ma messi insieme per poter formare una storia, mostrano tutti i loro limiti, per poi a metà della narrazione, sopraggiunge immediatamente un climax, che in maniera brusca e frettolosa, porta all'inaspettato dipanamento dei fatti, e infine alla successiva conclusione degli avvenimenti.
Purtroppo tale discontinuità di fondo, caratterizzata da un cambio di passo, rispetto alla velocità con cui si voleva portare avanti la narrazione, farà avvenire uno scontro brutale nella fruizione dell'opera, che farà risaltare l'inconsistenza di taluni personaggi e avvenimenti, che non hanno avuto quasi ragione di essere, rispetto all'economia dell'opera.
Nonostante tutto, l'idea di fondo risulta interessante e concreta, quel minimo che basta, per poter riuscire a portare a conclusione la lettura, malgrado la confusione nata dal tentativo dell'autore di far tirare tutti i fili inizialmente imbastiti in precedenza, creando un raffazzonato e ingarbugliato insieme di avvenimenti, che non faranno altro che rendere ancora più evidente la presenza di idee e temi non sbocciati a dovere, risultando una conclusione non ben amalgamata all'intera storia e mal gestita di conseguenza, facendo diventare tutto quello estraneo allo scontro finale, elementi fini a se stesse e superflui.
I personaggi saranno poco interessanti, purtroppo caratterialmente non brilleranno particolarmente di nessun pregio distintivo, essendo stereotipati e releganti a dover interpretare un copione, scritto per poter essere seguito pedissequamente per portare avanti la trama e gli avvenimenti prescritti a posteriore.
Il maggior pregio, se non quasi l'unico, sarà inerente ai disegni, dove l'autore riesce a regalare qualche scena fanservice, che lasciano veramente il tempo che trovano rispetto all'intera economia dell'opera, e danno una parvenza di disperazione, per poter ammaliare il lettore, ma da il meglio di se, durante la rappresentazione delle figure angeliche e demoniache, con le loro ali e la raffigurazione dei loro poteri e armi, dove entrambi saranno molto dettagliati e d'impatto, infine per i personaggi in generali, riusciranno almeno su questo versante a godere di un minimo di cura e ad irretire almeno in piccola parte il lettore, nonostante alcuni radi scivoloni inerenti alla prospettiva delle componenti dei volti, mentre c'è da denotare il grande utilizzo di raffigurazioni deformed per i personaggi, che risultano sempre abbastanza simpatiche.
Infine l'edizione sarà materialmente basilare, senza sovracoperta, senza pagine a colori, senza nulla di particolare ad esclusione della dimensione generale dei volumi, che risulteranno generalmente un pò più alti e lunghi rispetto alla norma, ottima la comodità e fluidità nella sfogliazione, risultando comunque non fragili.
In conclusione "Knight of Apocalypse", è una serie che vive di due anime complementari, con un inizio che aspirava a raccontare una storia di più ampio respiro, e una conclusione sprint, in cui vengono falciate malamente molte tematiche e dei personaggi che erano stati presentati, nel mezzo si salvano in piccola misura i disegni e le idee, purtroppo sfumate in parte, mentre le rimanenti riescono a raggiungere, per lo meno, un compimento sensato.
La trama ci presenta un mondo non dissimile da quello nostrano, se non per una caratteristica peculiare, cioè la presenza di umani e esseri con poteri magici. Tutta la parte inerente alla magia, prenderà a piene mani ispirazione dal folklore religioso cristiano, quindi trasfigurando e parafrasando molti termini, miti e leggende, per asservirli ai fini della trama e connotarli dei significati che preferisce e più aggradano all'autore.
La storia parte in medias res, con l'immediata apparizione del Radam, corpo speciale formato da religiosi, equipaggiati con armi da fuoco magiche, che starà fronteggiando una di queste minacce.
Inizialmente l'autore cercherà d'imbastire una trama ben congegnata e intrigante, presentandoci pochi personaggi, che dovranno svelare un mistero, inerente alla passata guerra di 10 anni prima e un obbiettivo ben preciso, purtroppo il proseguo risulterà man mano sempre meno brillante, confuso e episodico, presentandoci stralci e idee che singolarmente, come capitoli autoconclusivi avrebbero anche potuto funzionare, ma messi insieme per poter formare una storia, mostrano tutti i loro limiti, per poi a metà della narrazione, sopraggiunge immediatamente un climax, che in maniera brusca e frettolosa, porta all'inaspettato dipanamento dei fatti, e infine alla successiva conclusione degli avvenimenti.
Purtroppo tale discontinuità di fondo, caratterizzata da un cambio di passo, rispetto alla velocità con cui si voleva portare avanti la narrazione, farà avvenire uno scontro brutale nella fruizione dell'opera, che farà risaltare l'inconsistenza di taluni personaggi e avvenimenti, che non hanno avuto quasi ragione di essere, rispetto all'economia dell'opera.
Nonostante tutto, l'idea di fondo risulta interessante e concreta, quel minimo che basta, per poter riuscire a portare a conclusione la lettura, malgrado la confusione nata dal tentativo dell'autore di far tirare tutti i fili inizialmente imbastiti in precedenza, creando un raffazzonato e ingarbugliato insieme di avvenimenti, che non faranno altro che rendere ancora più evidente la presenza di idee e temi non sbocciati a dovere, risultando una conclusione non ben amalgamata all'intera storia e mal gestita di conseguenza, facendo diventare tutto quello estraneo allo scontro finale, elementi fini a se stesse e superflui.
I personaggi saranno poco interessanti, purtroppo caratterialmente non brilleranno particolarmente di nessun pregio distintivo, essendo stereotipati e releganti a dover interpretare un copione, scritto per poter essere seguito pedissequamente per portare avanti la trama e gli avvenimenti prescritti a posteriore.
Il maggior pregio, se non quasi l'unico, sarà inerente ai disegni, dove l'autore riesce a regalare qualche scena fanservice, che lasciano veramente il tempo che trovano rispetto all'intera economia dell'opera, e danno una parvenza di disperazione, per poter ammaliare il lettore, ma da il meglio di se, durante la rappresentazione delle figure angeliche e demoniache, con le loro ali e la raffigurazione dei loro poteri e armi, dove entrambi saranno molto dettagliati e d'impatto, infine per i personaggi in generali, riusciranno almeno su questo versante a godere di un minimo di cura e ad irretire almeno in piccola parte il lettore, nonostante alcuni radi scivoloni inerenti alla prospettiva delle componenti dei volti, mentre c'è da denotare il grande utilizzo di raffigurazioni deformed per i personaggi, che risultano sempre abbastanza simpatiche.
Infine l'edizione sarà materialmente basilare, senza sovracoperta, senza pagine a colori, senza nulla di particolare ad esclusione della dimensione generale dei volumi, che risulteranno generalmente un pò più alti e lunghi rispetto alla norma, ottima la comodità e fluidità nella sfogliazione, risultando comunque non fragili.
In conclusione "Knight of Apocalypse", è una serie che vive di due anime complementari, con un inizio che aspirava a raccontare una storia di più ampio respiro, e una conclusione sprint, in cui vengono falciate malamente molte tematiche e dei personaggi che erano stati presentati, nel mezzo si salvano in piccola misura i disegni e le idee, purtroppo sfumate in parte, mentre le rimanenti riescono a raggiungere, per lo meno, un compimento sensato.
"Giusto è evidente. Il cavallo sta nella stalla, il cane sta nella cuccia. Il prete sta nel pretile... ehm, nella Chiesa" - Suor Rosa
INTRODUZIONE
Knight of the Apocalypse è un manga ideato dal mangaka coreano Ko Ya Sung, autore anche di Redrum 327 e di Lost Seven. Il manga è stato pubblicato su Mag Garden a partire dal 2007 e in totale conta solamente 3 volumetti. In Italia il manga è stato portato dalla Star Comics, nella vecchia edizione da 3,50€.
TRAMA
Ci troviamo in un mondo fantastico, dove compaiono di continuo oscuri demoni. A combattere questi demoni spetta al "Randam", Istituto dei Crimini Occulti, i loro membri sono preti e suore, ma tra loro si distinguono 4 Stingmaster (detentori di poteri sorprendenti). La Guerra Santa avvenuta dieci anni prima riuscì ad allontanare i demoni dal mondo dei comuni esseri umani, ma l'Apocalisse venne solo rimandata di dieci anni, in quanto inevitabile. Il genere umano sta per essere coinvolto in uno scontro tra forze demoniache e le forze ecclesiastiche (del Randam). Il Randam è alla ricerca dello Stigmaster, il Padre Gabriel Iota. Riusciranno a trovarlo prima dell'inevitabile? E poi chi è in realtà Padre Gabriel Iota?
CONSIDERAZIONI
Il manga sicuramente è molto buono, anche abbastanza originale, con la presenza di personaggi ben caratterizzati. La storia può apparire un po' frettolosa, in quanto l'autore aveva a disposizione solamente 3 volumi per concludere l'opera, quindi si è visto costretto a velocizzare il passo. Ma nonostante tutto non cade nel banale, anzi riesce in pochi volumi a offrire diversi colpi di scena. Il manga è anche divertente, con la presenza di diverse gag davvero esilaranti. L'unica pecca è il numero davvero limitato di volumi, solamente 3. Però, non so per quale motivo, è riuscito veramente a prendermi, lo consiglio a coloro i quali volessero una lettura abbastanza spensierata ed allegra, con tematiche sacre/religiose. Il tratto di Ko Ya Sung è veramente molto bello. L’edizione italiana della Star Comics è buona, non eccellente ma comunque si difende; il prezzo di ogni singolo volume è di 3,50€, l’edizione non prevede le pagine a colori, ma va bene lo stesso. Il mio voto finale è un bel 9 (un po' tiratino, forse anche troppo). Leggetevelo e fatevi due risate, che fanno sempre bene.
INTRODUZIONE
Knight of the Apocalypse è un manga ideato dal mangaka coreano Ko Ya Sung, autore anche di Redrum 327 e di Lost Seven. Il manga è stato pubblicato su Mag Garden a partire dal 2007 e in totale conta solamente 3 volumetti. In Italia il manga è stato portato dalla Star Comics, nella vecchia edizione da 3,50€.
TRAMA
Ci troviamo in un mondo fantastico, dove compaiono di continuo oscuri demoni. A combattere questi demoni spetta al "Randam", Istituto dei Crimini Occulti, i loro membri sono preti e suore, ma tra loro si distinguono 4 Stingmaster (detentori di poteri sorprendenti). La Guerra Santa avvenuta dieci anni prima riuscì ad allontanare i demoni dal mondo dei comuni esseri umani, ma l'Apocalisse venne solo rimandata di dieci anni, in quanto inevitabile. Il genere umano sta per essere coinvolto in uno scontro tra forze demoniache e le forze ecclesiastiche (del Randam). Il Randam è alla ricerca dello Stigmaster, il Padre Gabriel Iota. Riusciranno a trovarlo prima dell'inevitabile? E poi chi è in realtà Padre Gabriel Iota?
CONSIDERAZIONI
Il manga sicuramente è molto buono, anche abbastanza originale, con la presenza di personaggi ben caratterizzati. La storia può apparire un po' frettolosa, in quanto l'autore aveva a disposizione solamente 3 volumi per concludere l'opera, quindi si è visto costretto a velocizzare il passo. Ma nonostante tutto non cade nel banale, anzi riesce in pochi volumi a offrire diversi colpi di scena. Il manga è anche divertente, con la presenza di diverse gag davvero esilaranti. L'unica pecca è il numero davvero limitato di volumi, solamente 3. Però, non so per quale motivo, è riuscito veramente a prendermi, lo consiglio a coloro i quali volessero una lettura abbastanza spensierata ed allegra, con tematiche sacre/religiose. Il tratto di Ko Ya Sung è veramente molto bello. L’edizione italiana della Star Comics è buona, non eccellente ma comunque si difende; il prezzo di ogni singolo volume è di 3,50€, l’edizione non prevede le pagine a colori, ma va bene lo stesso. Il mio voto finale è un bel 9 (un po' tiratino, forse anche troppo). Leggetevelo e fatevi due risate, che fanno sempre bene.
Ricordo di aver acquistato questo manga perché molto incuriosito dalla copertina, dal titolo, e dalle prime pagine che sfogliai. Vedendo le prime pagine, infatti, pensai che questa sarebbe stata sicuramente una buona serie da cominciare, perché avevo notato dei buoni disegni, scene serie e ben disegnate, ma anche comiche e buffe per alcuni tratti. Insomma, una storia che pareva più che buona, era del mio genere preferito, uno Shounen, ed era il mio primo Manhwa, cioè un fumetto coreano e non giapponese come i manga che ero abituato a leggere, e soprattutto la serie si concludeva con tre soli volumi. Tutto perfetto starete pensando, invece purtroppo non è così.
Infatti, dopo il solo primo volume, il livello qualitativo complessivo della serie cala, non saprei spiegare bene il motivo, ma io ho avuto questa impressione. Dopo aver letto il primo numero di questo Knight of the Apoclypse, sicuramente il migliore dei tre, mi aspettavo che nei numeri successivi la trama decollasse e si evolvesse in modo molto migliore di quello che in realtà ho poi potuto leggere. Il primo volume infatti poneva davvero delle ottime basi per un buonissimo manga, anche più lungo dei tre numeri pensai. Purtroppo però, come già detto, andando avanti con la lettura vidi che non fu così.
Unico punto in favore di questo manga sono i buoni disegni di Ko Ya Sung, che con un tratto pulito e abbastanza buono, riesce anche a caratterizzare abbastanza bene i vari personaggi, anche se forse il protagonista poteva essere meglio concepito.
Non consiglio dunque questa serie, o meglio, il mio suggerimento è quello di non farvi ingannare dal bel titolo, i buoni disegni, e l’apparente valida trama, come purtroppo ho fatto io. Do comunque la sufficienza a quest’opera, ma solo perché probabilmente potrebbe piacere ad altri. In definitiva comunque non mi sento di bocciare in pieno questo manga, che, anche se possiede molti lati negativi, sicuramente superiori a quelli positivi, potrebbe essere una buona lettura per alcuni.
Buona l’edizione italiana curata da Star Comics, con formato standard per questa casa editrice. Buono anche il rapporto qualità-prezzo.
Infatti, dopo il solo primo volume, il livello qualitativo complessivo della serie cala, non saprei spiegare bene il motivo, ma io ho avuto questa impressione. Dopo aver letto il primo numero di questo Knight of the Apoclypse, sicuramente il migliore dei tre, mi aspettavo che nei numeri successivi la trama decollasse e si evolvesse in modo molto migliore di quello che in realtà ho poi potuto leggere. Il primo volume infatti poneva davvero delle ottime basi per un buonissimo manga, anche più lungo dei tre numeri pensai. Purtroppo però, come già detto, andando avanti con la lettura vidi che non fu così.
Unico punto in favore di questo manga sono i buoni disegni di Ko Ya Sung, che con un tratto pulito e abbastanza buono, riesce anche a caratterizzare abbastanza bene i vari personaggi, anche se forse il protagonista poteva essere meglio concepito.
Non consiglio dunque questa serie, o meglio, il mio suggerimento è quello di non farvi ingannare dal bel titolo, i buoni disegni, e l’apparente valida trama, come purtroppo ho fatto io. Do comunque la sufficienza a quest’opera, ma solo perché probabilmente potrebbe piacere ad altri. In definitiva comunque non mi sento di bocciare in pieno questo manga, che, anche se possiede molti lati negativi, sicuramente superiori a quelli positivi, potrebbe essere una buona lettura per alcuni.
Buona l’edizione italiana curata da Star Comics, con formato standard per questa casa editrice. Buono anche il rapporto qualità-prezzo.
"Knights of the Apocalypse" di Ko Ya Sung, è una serie breve di tre volumetti. Ho letto molto volentieri questa serie, scorrevole e leggera.
La trama non è nulla di nuovo in realtà: quattro cavalieri dell'apocalisse, i cosiddetti Stigmaster (chiamati così per la presenza di stigmate sul loro corpo, soprattutto sulle mani) combattono le forze del male, demoni, diavoli e creature infernali per proteggere la gente e salvare la terra dalla distruzione. Roba già sentita, no? Però in fin dei conti non è uno di quei manga sempre sull'orlo del tragico e con l'alone di morte in ogni pagina: non mancano le gaffe (simpaticissima la protagonista, sorella Rosa, detta "suora violenta"), i momenti di rivelazioni, pagine gradevoli e scene da lasciare col fiato sospeso.
La trama, in breve, tratta la storia di un ragazzo che viene investito da una suora, Sorella Rosa, e perde la memoria. Essa lo porta con sé per curarlo, e durante un combattimento con un demone lui si rivelerà uno dei 4 Stigmaster leggendari, che nascondeva sigillato un potere divino fortissimo. Così l'organizzazione religioso-governativa assolda il ragazzo, che risponde al leggendario nome di Gabriel Iota, e lo fa combattere in modo da fargli riacquistare la memoria.
<b>[Attenzione, spoiler!]</b>
Durante i 3 tankbon i protagonisti conosceranno altri 3 Stigmaster con poteri sacri leggendari, poi la sorella minore del signore delle tenebre e alcuni combattenti e preti che vivono per salvare e aiutare la gente: ognuno di loro gli insegnerà qualcosa e gli darà la forza per andare avanti e il potere per combattere il signore delle tenebre. Verso la fine ci saranno parecchie scoperte e rivelazioni, come la nascita degli Stigmaster oppure la fonte del loro potere, ma alla fine, come ogni buon manga non troppo impegnativo la fine ci mostrerà un'epoca felice, dove i diavoli sono tornati all'inferno e Padre Iota e sorella Rosa dirigono una vita spensierata e felice dedicata all'aiuto dei poveri, secondo la parola di Dio.
<b>[Fine spoiler.]</b>
Insomma, la trama, semplice e abbastanza scorrevole, riserva però qualche sorpresa, i disegni sono ben fatti e gradevoli (qualche scena qua e là è meno curata, qualcuna di più), bellissime le scene d'azione che prendono una o due pagine intere, ma di meno quelle che invece sono "ficcate a forza" in una pagina, più confusionarie e forzate. Fatte bene anche le scene di particolare violenza o truculente: interessante come l'autore curi particolari dettagli.
Qua e là certe scene e disegni sanno di già visto, forse in alcuni punti ricorda Trinity Blood. La cosa che mi è piaciuta sicuramente di più è la difesa della religione cristiana e il fatto di mostrarla come una religione che dà forza e speranza, e si mette a disposizione di poveri, malati e bisognosi.
Insomma, a mio parere risulta un'opera affascinate, che può dare soddisfazioni al lettore pur essendo composta da soli tre tankbon, e riprendendo spunto qua e là da opere più famose. Lo consiglio a chi è amante dell'avventura condita con dettagli sovrannaturali e combattimenti qua e là. Merita proprio un bel 7.
La trama non è nulla di nuovo in realtà: quattro cavalieri dell'apocalisse, i cosiddetti Stigmaster (chiamati così per la presenza di stigmate sul loro corpo, soprattutto sulle mani) combattono le forze del male, demoni, diavoli e creature infernali per proteggere la gente e salvare la terra dalla distruzione. Roba già sentita, no? Però in fin dei conti non è uno di quei manga sempre sull'orlo del tragico e con l'alone di morte in ogni pagina: non mancano le gaffe (simpaticissima la protagonista, sorella Rosa, detta "suora violenta"), i momenti di rivelazioni, pagine gradevoli e scene da lasciare col fiato sospeso.
La trama, in breve, tratta la storia di un ragazzo che viene investito da una suora, Sorella Rosa, e perde la memoria. Essa lo porta con sé per curarlo, e durante un combattimento con un demone lui si rivelerà uno dei 4 Stigmaster leggendari, che nascondeva sigillato un potere divino fortissimo. Così l'organizzazione religioso-governativa assolda il ragazzo, che risponde al leggendario nome di Gabriel Iota, e lo fa combattere in modo da fargli riacquistare la memoria.
<b>[Attenzione, spoiler!]</b>
Durante i 3 tankbon i protagonisti conosceranno altri 3 Stigmaster con poteri sacri leggendari, poi la sorella minore del signore delle tenebre e alcuni combattenti e preti che vivono per salvare e aiutare la gente: ognuno di loro gli insegnerà qualcosa e gli darà la forza per andare avanti e il potere per combattere il signore delle tenebre. Verso la fine ci saranno parecchie scoperte e rivelazioni, come la nascita degli Stigmaster oppure la fonte del loro potere, ma alla fine, come ogni buon manga non troppo impegnativo la fine ci mostrerà un'epoca felice, dove i diavoli sono tornati all'inferno e Padre Iota e sorella Rosa dirigono una vita spensierata e felice dedicata all'aiuto dei poveri, secondo la parola di Dio.
<b>[Fine spoiler.]</b>
Insomma, la trama, semplice e abbastanza scorrevole, riserva però qualche sorpresa, i disegni sono ben fatti e gradevoli (qualche scena qua e là è meno curata, qualcuna di più), bellissime le scene d'azione che prendono una o due pagine intere, ma di meno quelle che invece sono "ficcate a forza" in una pagina, più confusionarie e forzate. Fatte bene anche le scene di particolare violenza o truculente: interessante come l'autore curi particolari dettagli.
Qua e là certe scene e disegni sanno di già visto, forse in alcuni punti ricorda Trinity Blood. La cosa che mi è piaciuta sicuramente di più è la difesa della religione cristiana e il fatto di mostrarla come una religione che dà forza e speranza, e si mette a disposizione di poveri, malati e bisognosi.
Insomma, a mio parere risulta un'opera affascinate, che può dare soddisfazioni al lettore pur essendo composta da soli tre tankbon, e riprendendo spunto qua e là da opere più famose. Lo consiglio a chi è amante dell'avventura condita con dettagli sovrannaturali e combattimenti qua e là. Merita proprio un bel 7.
<I>"Ed ecco un cavallo bianco. E colui che lo cavalcava aveva un arco e gli fu data una corona, ed egli uscì fuori come vincitore e per vincere… Allora uscì fuori un altro cavallo rosso, e a colui che lo cavalcava fu dato di togliere la pace dalla terra, affinché gli uomini si uccidessero gli uni gli altri, e gli fu data una grande spada… ed ecco un cavallo nero; e colui che lo cavalcava aveva una bilancia in mano. .. ed ecco un cavallo giallastro; e colui che lo cavalcava aveva nome la Morte, e dietro ad essa veniva l'Ades. Ed ecco, si fece un grande terremoto, e il sole divenne nero come un sacco di crine, e la luna divenne come sangue e le stelle del cielo caddero sulla terra…E i re della terra, i grandi, i ricchi, i capitani, i potenti, ogni schiavo ed ogni uomo libero si nascosero nelle spelonche e fra le rocce dei monti e dicevano ai monti e alle rocce: «Cadeteci addosso e nascondeteci dalla faccia di colui che siede sul trono e dall'ira dell'Agnello, perché è venuto il gran giorno della sua ira; e chi può resistere?»"</I>
Il libro dell’apocalisse è uno dei più controversi e di difficile interpretazione di tutta la Bibbia. Il messaggio veicolato è duro e profondo ed intriso di una sacralità senza pari. Come dal titolo Stigmata - Knight of Apocalypse dovrebbe ispirarsi a questo importante passo della Bibbia, ad ulteriori conferme di questo sono più volte ripetute nel manga e nelle copertine alcuni passi scritti in latino.
<B>[Attenzione Spoiler]</B>
La storia del manga re-interpreta il passo di San Giovanni in maniera particolare; troviamo quindi i 4 cavalieri dell’apocalisse (figli di angeli corrotti e uomini), troviamo l’angelo caduto, troviamo i demoni e lo scontro tra il bene e il male. Tuttavia la storia ha molto meno sacralità e profondità, al centro vi è il RADEM, organismo militare della chiesa, istituto speciale che si occupa dei reprime i demoni che si sta preparando ad una nova “guerra sacra” ovvero lo scontro tra uomini e esseri maligni. Fondamentali pedine della guerra sono proprio gli stigmaster tra cui si ritrova il protagonista principale ovvero Gabriel Iota.
Antagonista dello stesso di pari forza cosi come di opposta personalità è Katan o meglio la reincarnazione di SEMEYAZA famoso angelo ribellatosi a Dio. L’autore dimostra infatti di conoscere molto bene l’angelologia citando gli Egrigori, di cui SEMEYAZA era a capo; questo era un gruppo di 200 angeli che abbandonarono il paradiso per congiungersi con ragazze umane da cui nacque una stirpe di esseri maledetti.
La storia ricalca questo mito rappresentando espressamente i demoni e gli stigmaster come figli di quest’incorcio. Gli altri angeli che compaiono nel manga hanno proprio i nomi di quegli Egregori, uno su tutti Amezarak.
Primo punto a favore del manga è proprio questa sua fedeltà ad un mito religioso, la stessa chiesa ed il Papa vengono citati espressamente sebbene con nomi e in luoghi diversi.
La trama sebbene sviluppata in 3 volumi riesce ad aprire e chiudere il suo arco narrativo anche se in alcuni punti risulta parecchio complessa, confusionaria e poco limpida. L’utilizzo di flashback risulta essere un punto a favore perché contribuisce a creare un’ottima dose di mistero. Gli stessi personaggi sono interessanti, almeno i 4 protagonisti, infatti gli stessi Kata e Iota alla fine non risulteranno altro che vittime del loro potere e della volontà di altri.
La chiesa invece cosi come rappresentata ne esce senza dubbio sconfitta permanendo forte il senso che i giapponesi hanno della religione cristiana e del nostro Dio, considerati oppressori perché veicolatori di principi morali rigidi, cosi come si faceva espressamente riferimento in Angel Sanctuary. Anche qui la critica è forte attaccando la chiesa corrotta e spietata e Dio rappresentato come un essere distaccato che si diverte a manipolare un gioco da lui creato. Visione del tutto opposta alla religiosità giapponese dove i principi morali provengono dal basso, e quindi dalla stessa società, e gli dei fanno parte del mondo che gli circonda.
Al contrario però di Angel Sanctuary dove la critica è a tutto spiano, il manga Stigmata riesce in fine a mostrare l’aspetto positivo della religione cristiana considerata come elemento di speranza e di aggregazione per la sua forza soprattutto simbolica.
<B>[Fine Spoiler]</B>
I disegni sono molto belli anche se altalenanti e in alcuni tratti poco curati, mentre in altre tavole molto approfonditi. Si comprende come l’autore avrebbe potuto dare di più considerando che è lo stesso di Redrum327 i cui disegni sono fantastici.
L’inesperienza di Ko Ya Sung, coreano di adozione commerciale giapponese, si manifesta però in alcuni punti di forte debolezza del manga, come l’ispirazione, molto forte quasi copiatura, presa nei personaggi e nella storia da Chrono Crusade e Full Metal Alchemist. La stessa storia come detto in alcuni punti non è molto chiara. Non mancheranno però scenette comiche che di sicuro faranno scoppiare qualche sorriso.
Il punto debole però a mio avviso più importante del manga è la sua atmosfera. Nonostante i temi trattati l’autore non riesce a dare al manga una sorta di sacralità e imponenza che questo tipo di argomento avrebbe dovuto creare lasciando un effetto di indifferenza che ha poco di buono.
Insomma è un manga gradevole anche se non rappresenta niente di eccezionale tuttavia per essere di soli 3 volumi si presenta interessante.
LightLife
Il libro dell’apocalisse è uno dei più controversi e di difficile interpretazione di tutta la Bibbia. Il messaggio veicolato è duro e profondo ed intriso di una sacralità senza pari. Come dal titolo Stigmata - Knight of Apocalypse dovrebbe ispirarsi a questo importante passo della Bibbia, ad ulteriori conferme di questo sono più volte ripetute nel manga e nelle copertine alcuni passi scritti in latino.
<B>[Attenzione Spoiler]</B>
La storia del manga re-interpreta il passo di San Giovanni in maniera particolare; troviamo quindi i 4 cavalieri dell’apocalisse (figli di angeli corrotti e uomini), troviamo l’angelo caduto, troviamo i demoni e lo scontro tra il bene e il male. Tuttavia la storia ha molto meno sacralità e profondità, al centro vi è il RADEM, organismo militare della chiesa, istituto speciale che si occupa dei reprime i demoni che si sta preparando ad una nova “guerra sacra” ovvero lo scontro tra uomini e esseri maligni. Fondamentali pedine della guerra sono proprio gli stigmaster tra cui si ritrova il protagonista principale ovvero Gabriel Iota.
Antagonista dello stesso di pari forza cosi come di opposta personalità è Katan o meglio la reincarnazione di SEMEYAZA famoso angelo ribellatosi a Dio. L’autore dimostra infatti di conoscere molto bene l’angelologia citando gli Egrigori, di cui SEMEYAZA era a capo; questo era un gruppo di 200 angeli che abbandonarono il paradiso per congiungersi con ragazze umane da cui nacque una stirpe di esseri maledetti.
La storia ricalca questo mito rappresentando espressamente i demoni e gli stigmaster come figli di quest’incorcio. Gli altri angeli che compaiono nel manga hanno proprio i nomi di quegli Egregori, uno su tutti Amezarak.
Primo punto a favore del manga è proprio questa sua fedeltà ad un mito religioso, la stessa chiesa ed il Papa vengono citati espressamente sebbene con nomi e in luoghi diversi.
La trama sebbene sviluppata in 3 volumi riesce ad aprire e chiudere il suo arco narrativo anche se in alcuni punti risulta parecchio complessa, confusionaria e poco limpida. L’utilizzo di flashback risulta essere un punto a favore perché contribuisce a creare un’ottima dose di mistero. Gli stessi personaggi sono interessanti, almeno i 4 protagonisti, infatti gli stessi Kata e Iota alla fine non risulteranno altro che vittime del loro potere e della volontà di altri.
La chiesa invece cosi come rappresentata ne esce senza dubbio sconfitta permanendo forte il senso che i giapponesi hanno della religione cristiana e del nostro Dio, considerati oppressori perché veicolatori di principi morali rigidi, cosi come si faceva espressamente riferimento in Angel Sanctuary. Anche qui la critica è forte attaccando la chiesa corrotta e spietata e Dio rappresentato come un essere distaccato che si diverte a manipolare un gioco da lui creato. Visione del tutto opposta alla religiosità giapponese dove i principi morali provengono dal basso, e quindi dalla stessa società, e gli dei fanno parte del mondo che gli circonda.
Al contrario però di Angel Sanctuary dove la critica è a tutto spiano, il manga Stigmata riesce in fine a mostrare l’aspetto positivo della religione cristiana considerata come elemento di speranza e di aggregazione per la sua forza soprattutto simbolica.
<B>[Fine Spoiler]</B>
I disegni sono molto belli anche se altalenanti e in alcuni tratti poco curati, mentre in altre tavole molto approfonditi. Si comprende come l’autore avrebbe potuto dare di più considerando che è lo stesso di Redrum327 i cui disegni sono fantastici.
L’inesperienza di Ko Ya Sung, coreano di adozione commerciale giapponese, si manifesta però in alcuni punti di forte debolezza del manga, come l’ispirazione, molto forte quasi copiatura, presa nei personaggi e nella storia da Chrono Crusade e Full Metal Alchemist. La stessa storia come detto in alcuni punti non è molto chiara. Non mancheranno però scenette comiche che di sicuro faranno scoppiare qualche sorriso.
Il punto debole però a mio avviso più importante del manga è la sua atmosfera. Nonostante i temi trattati l’autore non riesce a dare al manga una sorta di sacralità e imponenza che questo tipo di argomento avrebbe dovuto creare lasciando un effetto di indifferenza che ha poco di buono.
Insomma è un manga gradevole anche se non rappresenta niente di eccezionale tuttavia per essere di soli 3 volumi si presenta interessante.
LightLife
Un manga senza troppe pretese. Avrei dato un 6, ma aggiungo un punto per i disegni, ben fatti, e le scenette comiche, che a volte strappano un sorriso. La trama non è originale, la solita storia dei cavalieri dell'Apocalisse che combattono contro demoni di ogni sorta.
Al di là della trama e dei disegni, il manga è chiarissimamente una scopiazzatura di Chrono Crusade. I personaggi (Yota : Chrono = Rosa : Rosette) sono identici, ed i temi trattati sono perlopiù uguali. Non si avvicina nemmeno lontanamente al valore di Chrono Crusade, però per esser una storia in tre volumetti non è nemmeno troppo male.
Al di là della trama e dei disegni, il manga è chiarissimamente una scopiazzatura di Chrono Crusade. I personaggi (Yota : Chrono = Rosa : Rosette) sono identici, ed i temi trattati sono perlopiù uguali. Non si avvicina nemmeno lontanamente al valore di Chrono Crusade, però per esser una storia in tre volumetti non è nemmeno troppo male.
Nulla di eclatante, riesce comunque ad essere un titolo che supera la sufficienza, sopratutto per la completezza che riesce a raggiungere in soli 3 numeri. Sia la trama che lo stile non spiccano per originalità, probabilmente a causa dell'inesperienza dell'autrice. Ottimo uso di flashback per raccontare la storia antecedente agli eventi principali.
Una bella serie che in pochi numeri riesce comunque a tener soddisfatto il lettore! Prende spunto da molti altri manga unendo le caratteristiche migliori e riesce ad esprimerle grazie a un disegno curato e piacevole! Unica pecca sono le evidenti scopiazzature prese dagli altri manga! La suora sembra uscita da Chrono Crusade, mentre il prete (non ricordo come si chiama) è uguale a Roy Mustang di Full Metal Alchemist.
Devo essere sincero, il titolo di quest'opera mi aveva incuriosito non poco (oltre al fatto che si tratta di una storia breve) nonostante mi abbia poi lasciato molti dubbi.
Tralasciando alcune scelte estetiche che spesso e volentieri strizzano l'occhio all'universo Cyberpunk (con la dovuta premessa che è un giapponese ad interpretarla - quindi il tutto risulterà abbastanza pacchiano), la trama è abbastanza accattivante, le citazioni evidenti (Trigun e Bastard! su tutti) ed i personaggi risultano piacevoli anche se a tratti un pò forzati (ma questo forse è dovuto all'inesperienza dell'autore). Discutibile è il ritmo narrativo che spesso e volentieri risulta confusionario e poco incisivo a dispetto di una storia che invece sarebbe potuta decollare fin dal primo volumetto.
Tralasciando alcune scelte estetiche che spesso e volentieri strizzano l'occhio all'universo Cyberpunk (con la dovuta premessa che è un giapponese ad interpretarla - quindi il tutto risulterà abbastanza pacchiano), la trama è abbastanza accattivante, le citazioni evidenti (Trigun e Bastard! su tutti) ed i personaggi risultano piacevoli anche se a tratti un pò forzati (ma questo forse è dovuto all'inesperienza dell'autore). Discutibile è il ritmo narrativo che spesso e volentieri risulta confusionario e poco incisivo a dispetto di una storia che invece sarebbe potuta decollare fin dal primo volumetto.