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Enid

Volumi letti: 1/1 --- Voto 5
Pubblicato nel 1996 oltre all'omonimo racconto, Kaine, raccoglie altre tre one shot realizzate dalla Yuki alla fine degli anni ottanta.

Magical Mystery Tour ha come protagonista la sedicenne Saya, fortunata vincitrice di un viaggio per una persona a Los Angeles. La giapponese verrà accolta nella metropoli americana da Minobu, la guida assegnatale per tutta la durata del soggiorno, che le comunica che la prima notte sarà ospite della famiglia proprietaria della ditta promotrice del concorso, i Tojo.
La ricca famiglia tuttavia nasconde parecchi segreti, specialmente Takako - la moglie del presidente - sembra tirare le fila di un piano che metterà in grave pericolo la sedicenne giapponese. Ma, soprattutto, chi sarà veramente la giovane ragazza così somigliante a Saya che le appare nei luoghi più appartati di villa Tojo? Cosa vorrà mai da lei?
Nonostante il titolo richiami esplicitamente l'album dei The Beatles è più che ovvio che il racconto, anche se appartenente a una sfera artistica completamente diversa da quella della musica, non abbia niente a che vedere con la qualità del prodotto del quartetto inglese risalente al '67. Devo dire che è quasi uno scempio vederlo anche solo associato a un tale lavoro.

Lo stesso discorso vale per Un'arancia a Orologeria che richiama il lungometraggio di Kubrick del 1971. Mi chiedo per quale motivo la Yuki continui a inserire corrispondenze tra autori/libri/film/canzoni famose che non hanno niente a che vedere con ciò da lei disegnato e quasi contemporaneamente mi rispondo che è altamente probabile che sia per fare pubblicità considerando che molti dei suoi prodotti sono racconti brevi e che la maggior parte di essi, dato il loro alto tasso di noiosità, non meriterebbero di essere anche solo sfogliati.
Un'arancia a Orologeria, quindi, non differisce molto dal classico racconto della Yuki: Jam è una ragazzina tredicenne fan del gruppo Orange Bomb e un giorno, per caso, incontra il chitarrista del citato gruppo, tale Tatsumi. Ragazzo talentuoso, compone egli solo tutti i brani degli Orange Bomb, ma molto timido che si imbarazza per nulla attualmente è in conflitto con Gai, il cantante. Jam si insinuerà nella vita dei due e tra incontri, conversazioni e fughe dai paparazzi si svilupperà quest'ennesimo racconto che però non prevede elementi di mistero e tanto meno di indagine; e quindi cosa rimane se si toglie dai racconti della Yuki la fondamentale parte della magia/assassinio/giallo/intrigo&tradimento? Il nulla, ecco cosa rimane.
Tokyo Top non si discosta molto dal precedente racconto considerando che anche i protagonisti sono gli stessi, con l'aggiunta di un paio di altri personaggi, e le vicende ruotano ancora intorno all'ambito dello spettacolo e alle storie d'amore che nascono tra i comprimari.

Di differente stampo risulta invece Kaine, lavoro cupo e nettamente più interessante rispetto agli altri racconti presenti nel volume. Le vicende narrate ruotano intorno all'affascinante ma dannato cantante Kaine che, vittima di un grave incidente automobilistico, rimarrà in coma per un mese. Al suo risveglio lo attenderà una realtà ben diversa da quella che si sarebbe aspettato, con la quale il ragazzo dovrà imparare a confrontarsi. Come ci si sente quindi a dover vivere la vita di un altro? Quanto può essere forte il desiderio di evasione dalla nostra quotidianità? Si può realizzare lo scambio perfetto di identità tra due gemelli tanto simili esternamente quanto diversi internamente?
Immersi in un continuo intreccio di realtà e fantasia, verità e menzogna, il lettore si avvicina a uno racconto che possiede una delle sceneggiature più convincenti tra quelle realizzate dalla Yuki; peccato però si sviluppi e trovi la sua fine in soli due capitoli.

Nella sua totalità il volume resta comunque deludente a causa della presenza delle prime banali one shot e di un tratto ancora troppo acerbo per essere apprezzato. Consigliato solo per la lettura dell'omonimo racconto.


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Vernella

Volumi letti: 1/1 --- Voto 8
<i>"Più forte è la luce e più oscura e pesante è l'ombra che ne deriva."</i>
Kaine è un racconto davvero appassionante, un incrocio tra lo psicologico e il poliziesco che accompagna il protagonista nella ricerca della sua identità nel mondo senza scrupoli dell'industria musicale, al confine tra arte e becere operazioni di mercato. La trama, piena di colpi di scena, è impreziosita da una parte da profonde riflessioni e dall'altra da un pizzico di omoerotismo.
Le altre tre storie, invece, lavori degli esordi dell'autrice, sono molto più infantili, sebbene mai banali, e concentrano il loro fascino soprattutto sulla comicità; uno stacco interessante dalla drammaticità di Kaine!


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RyOGo

Volumi letti: 1/1 --- Voto 7
Di storie basate sulla musica, specialmente rock, ne sono arrivate in Italia: basti pensare a Kiss Me Licia (Love Me Night), a Creamy, BECK, Nana, ai manga Othello e Full Moon, e tra poco Kilari.
Cos'ha di particolare Kaine?
Prima di tutto il genere investigativo, che difficilmente è compatibile con quello musicale; difatti il protagonista non dovrà indagare solo sul suo passato, ma anche su un'altra faccenda scottante.
Poi l'atmosfera che si viene a creare: se è vero che Kiss Me Licia prende spunto dalle visual band di quegli anni (44 Magnum e Novela su tutte) e Othello prende a man bassa dalla scena rock di fine anni '90 (soprattutto il leader della band, identico a un chitarrista e stilista realmente esistente), l'aria che si respira in questa produzione di Kaori Yuki è molto "ero guro", ricorda da vicino le band prodotte dalla Artist Society e PS Company, coi loro testi basati su sangue e morte, e tutto ciò lo si respira all'interno del racconto, ben disegnato e dal ritmo incalzante. Forse il poco spazio non permette di approfondire le tematiche e soprattutto i personaggi al meglio, ma abbastanza da rendere la storia intrigante.
Le altre due storie brevi invece sono state fatte agli esordi, il tratto è acerbo e si lasciano sì leggere, ma effettivamente sono solo dei riempitivi, comunque strappano qualche sorriso.