"L'Uomo Tigre che lotta contro il male, combatte solo la malvagità"
Questa iconica sigla dei Cavalieri del Re è rimasta impressa nella memoria di più di una generazione e evidentemente anche dei fratelli Nicola e Marco De Angelis, produttori per Fabula Pictures che so. I due sono da poche ore al centro dell'attenzione dei fan, dopo la loro intervista a The Hollywood Reporter durante la quale hanno dichiarato di aver acquistato i diritti per girare un film live action su L'Uomo Tigre-Tiger Mask di Ikki Kajiwara e Naoki Tsuji in Italia edito da Panini Comics, dal quale venne tratta la famosa serie animata divenuta di culto nel 1969.
La produzione di questo film è già in uno stato avanzato. Il live action verrà infatti girato in Italia e Giappone con un regista straniero, "anche se alcuni italiani hanno già fatto un take e sono molto interessanti", presto si avranno novità, dichiarano, anche sull'attore protagonista che dovrebbe essere italiano. I due fratelli non si nascondono: ”Sarà un prodotto per la sala, nella nostra idea c’è già una trilogia”.
Dovrebbe trattarsi di una co-produzione con grandi nomi coinvolti, da Brandon Box (casa di produzione dietro anche la trasposizione di Dampyr) a Kodansha , Yohei Takami (responsabile dei Diritti/Media Business di Kodansha) si reputa entusiasta di avere l'occasione di riproporre L'Uomo Tigre al mondo intero, in una collaborazione all'insegna dell'amore per questo personaggio.
I fratelli dichiarano la loro passione per l'anime, sottolineando quanto sia importante raccontare storie universali "capaci di emozionare e coinvolgere il pubblico nazionale e internazionale".
L'intervista prosegue nell'annunciare altri progetti in cantiere per Fabula Production, molti dei quali tratti da fumetti, un mercato che i De Angelis trovano molto interessante e pieno di storie da cui attingere, come Battaglia di Roberto Recchioni e Leomacs, Cinzia di Leo Ortolani e Fucking Sakura di Giulio Macaione.
Ricordiamo che ci fu già un live action giapponese dal titolo Tiger Mask , uscito nei cinema del Sol Levante nel 2013
Fonti consultate:
The Hollywood Reporter
Cominciamo male.
Un film italiano, di dove dovrebbe essere il protagonista?
Chieti.. che fa un pò Kyoto.
No, è un film dell'uomo tigre, quindi il protagonista dovrebbe esser giapponese. Se si vuole rispettare la storia originale ovviamente.
Scherzi a parte ci starebbe bene visto il bel fisico muscoloso che ha, oltre ovviamente a essere un doppiatore/attore.
E la recitazione la lasciamo da parte?
Ahah Cat Man vs Tiger Mask! A Sarabanda abbiamo già avuto un live action vero!!! XD
Beh si parla della fuga di Naoto Date dal giappone in un paese estero alla fine del manga, l’idea di Naoto Date come mentore magari di un Alessandro Borghi pompato come un attore Marvel non mi dispiacerebbe e soprattutto tanta, tanta violenza (il film sará Rated 16, quindi come un horror)
Bè, se non ricordo male era un corto, con protagonista un bambino.....
Non ci resta che attendere il film per capire quale sarà tra le due.
Stavo leggendo incuriosito poi ho letto Dampyr è mi sono messo le mani nei capelli.
Un Film brutto per capirci.
Tra l'altro pure un grande flop, costano 15 milioni di euro e ne ha incassati al cinema 300mila. Un disastro.
Cosi a naso non prevedono nulla di buono per questo film dell'uomo tigre.
Non fate come il provinciale Favino, qua le opere d'arte sono di tutti, i confini nazionali sono lineette su pezzi di carta e noi siamo uguali ai giapponesi, guardando gli stessi cartoni i e leggendo gli stessi fumetti.
Leak dell'attore protagonista, che secondo alcune indiscrezioni si occuperà personalmente di cantare anche il tema principale della colonna sonora (una cover della storica sigla giapponese).
Scherzi a parte, per ora sono più perplesso che altro, vorrei capire quanto c'è di italiano, quanto c'è di giapponese e cosa ci sarà di giapponese. La cosa più logica sarebbe prendere un attore protagonista italiano per fargli fare Naoto (perché con un attore giapponese non puoi avere successo sul mercato occidentale) e poi usare lottatori reali giapponesi per le scene di wrestling, che tanto sono mascherati e quindi può essere chiunque, come lo spot del pachinko che fecero anni fa con tutto il roster della Pro-Wrestling Noah mascherato come i personaggi dell'anime che ha riscosso un enorme successo sul web. E non capisco come mai non ci abbiano pensato prima, dato che in Giappone i lottatori da mascherare decisamente non mancano e alcuni di essi (Hiroshi Tanahashi, Keiji Mutoh, Togi Makabe per citarne qualcuno) sanno persino recitare. Invece hanno fatto quella ciofeca del live del 2013, quello sì fra i peggiori live action mai realizzati, proprio perché non coglie assolutamente NULLA dello spirito della serie, dato che... manca il wrestling!
Aspettiamo qualche notizia più precisa e vediamo, alle brutte verrà una cosa casereccia come "Lone Tiger", il misconosciuto film americano basato sull'apocrifo Tiger Mask The Star di Hisao Maki, che era molto low budget ma si faceva guardare nel suo essere un film poraccio.
Gran bel pezzo, ma è un pensiero ingenuo che per giunta continua ad essere mal interpretato: John Lennon ammise che il testo di Imagine in realtà non voleva essere un inno alla pace, ma al comunismo.😅 E lui stesso era, sempre per sua ammissione, una gran brutta persona.
Ah, beh se John Lennon era cattivo, allora domani invado la Polonia senza troppi scrupoli.
Per come la vedo il trattamento potrebbe essere che il protagonista è un ragazzo arrabbiato col mondo che si butta nella lotta clandestina gestita dalla malavita, per poi ribellarsi quando dovrà scegliere tra salvare l'orfanotrofio dov'è vissuto e continuare a fare il tirapiedi del boss di turno.
(lo chiedo perché non conosco per nulla il settore).
Comunque più leggo cose sul web più i miei timori aumentano su questo film 😶, non la vedo bene.
Certo che si!
Naturalmente il livello è scarsino...
Il mercato, al di là di connessioni manga-anime non offre granchè, il gran bel film di Aronofsky, la simpatica commedia di Black che però è di tutt'altro genere e la recente serie, non di gran successo, Heels.
Quindi ben venga un film ben realizzato, che non cerchi però la strada facile del "mettiamoci qualche riferimento così accontentiamo i fan e amen", che abbia quindi una sceneggiatura solida e tutt'altro che semplicistica, e che sappia catturare non solo gli ideali alla base dell'opera originaria ma anche tutto l'ambiente "mascherato" mostratoci nel ring in ogni scontro.
Cosa tutt'altro che facile.
In ultimo, mi augurerei un primo film che non sia un "origini", cosa che piuttosto svilupperei nel 2° capitolo, ma che racconti una storia dura e cruda che si regga bene da sola.
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Naoto Dateo, er mejo der Colosseo (Semicit.)
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