Ha debuttato il 5 aprile su Crunchyroll l'adattamento animato di Kowloon Generic Romance, tratto dal manga di Jun Mayuzuki, attualmente in corso sulle pagine di Weekly Young Jump di Shueisha.
Ma la vera sorpresa risale allo scorso ottobre, quando è stato annunciato in parallelo anche un film live action basato sulla stessa opera, realizzato dallo stesso team produttivo dell'anime: un caso raro nell'industria giapponese, dove spesso i due media viaggiano su binari diversi, con cast, tempi e persino network differenti.

Per la prima volta, invece, Kowloon Generic Romance si propone come un progetto "doppio", ma qual è l'obiettivo di questa inedita sinergia mediatica? A raccontarlo è Ryoya Arisawa, produttore di Bandai Namco Filmworks, coinvolto in entrambe le produzioni.
 
Kowloon Generic Romance anime
 
Benvenuti nella città murata di Kowloon, a Hong Kong, e nei suoi sovrappopolati bassifondi: un paesaggio urbano distopico dove le persone traboccano di nostalgia ed il passato, presente e futuro convergono. Qui Reiko Kujirai vi lavora come agente immobiliare, e sviluppa una certa affezione per il collega Hajime Kudō. La donna non ricorda nulla del proprio passato, ma quando un giorno rinviene una peculiare fotografia, scopre che un tempo l'uomo aveva una relazione con una donna d'aspetto proprio identico a lei. Un frammento per volta, tra le memorie nascoste del passato, Reiko scoprirà l'altra sé stessa, assieme a un grande segreto celato a Kowloon.

Ricordiamo che nell'anime, i protagonisti hanno le voci di Haruka Shiraishi (Reiko) e Tomokazu Sugita (Kudo), mentre nel live action i ruoli sono affidati a Riho Yoshioka e Koshi Mizukami.

Bandai Namco Filmworks ha all'attivo numerose produzioni anime e cinematografiche, ma Kowloon Generic Romance segna un punto di svolta: è la prima volta che lo studio realizza un progetto pensato fin dall'inizio per essere declinato sia in animazione che in live action.

"La nostra azienda lavora da molto tempo su film giapponesi e, sebbene io lavori principalmente sugli anime, mi occupo anche della produzione di effetti speciali ed è in questo contesto che ho prodotto un drama in seconda serata con il regista Koichi Sakamoto", spiega Arisawa. "Negli ultimi anni abbiamo visto crescere il numero di opere che hanno avuto successo sia come anime che come live action. Tuttavia, sono ancora pochissime quelle che riescono davvero a creare un collegamento coerente tra i due media, e da spettatore, questa mancanza mi ha sempre lasciato un senso di incompletezza".

Non tutte le storie, però, si prestano a un doppio adattamento. Alcune funzionano perfettamente come anime, ma risultano poco credibili una volta trasposte con attori in carne e ossa. Altre, al contrario, nascono per il live action ma non reggono sul fronte dell'animazione: "Mentre riflettevo su queste difficoltà, mi sono imbattuto in Kowloon Generic Romance. Avevo già notato come Come dopo la pioggia, sempre di Mayuzuki, fosse riuscito a brillare in entrambe le versioni, anime e live action, e questo mi ha fatto pensare che fosse possibile realizzare un progetto capace di esprimere la forza del manga originale in due linguaggi diversi, senza sacrificare coerenza e qualità. Così è nata l'idea di affrontare Kowloon come un unico progetto, coinvolgendo lo stesso team di produzione per entrambi gli adattamenti. Volevamo fare qualcosa che ancora pochi avevano tentato di realizzare".

Arisawa ha poi continuato: "Mistero e romanticismo convivono in modo splendido. Ciò che più colpisce è quella tensione narrativa che ti spinge a voler scoprire cosa accadrà dopo. È fondamentale, per una serie anime, saper catturare lo spettatore episodio dopo episodio". Un meccanismo, questo, che differisce profondamente da quello del cinema: "Un film live action, invece, può puntare tutto sull'intensità di due ore avvolte dal mistero. In entrambi i casi, però, le componenti visive giocano un ruolo cruciale: l'impatto delle immagini è fortissimo e le emozioni rappresentate sono talmente autentiche da risultare perfettamente naturali anche in un adattamento live action".
 
Kowloon Generic Romance live action

La sfida creativa è stata quella di valorizzare le peculiarità espressive dell'anime televisivo e del live-action, due adattamenti profondamente diversi per modalità di fruizione e costruzione narrativa: "La prima grande differenza è nella struttura. Fin dall'inizio, abbiamo deciso che l'anime avrebbe avuto un'impostazione simile a quella delle serie straniere: ogni puntata doveva concludersi con un colpo di scena, per mantenere viva la tensione e la curiosità. Abbiamo lavorato a stretto contatto con il regista Yoshiaki Iwasaki e lo sceneggiatore Jin Tanaka per costruire una trama che rendesse giustizia agli elementi di mistero e suspense che caratterizzano l'opera originale. Nel caso del live action, invece, abbiamo scelto di mettere al centro la componente romantica. L'opera originale contiene moltissimi elementi e il lavoro di adattamento ha richiesto un'attenta selezione dei contenuti, per garantire coerenza e fluidità in entrambe le versioni. Trovare un nucleo narrativo forte e armonico non è stato facile, ma era essenziale".

Come confermato dallo stesso Arisawa, per Kowloon Generic Romance l'obiettivo era chiaro: valorizzare il fascino unico dei personaggi. E per farlo è stato affidato il character design a Yuka Shibata, già apprezzata per il suo lavoro in Dopo la pioggia: "Era fondamentale restituire fedelmente le sensazioni dell'opera originale. Per il live action, invece, il casting è stato cruciale: volevamo interpreti che trasmettessero l'aura dei personaggi, senza risultare artefatti o simili a cosplayer. In questo senso, siamo riusciti a riunire un cast eccezionale, perfettamente in sintonia con lo spirito dell'opera".

Le riprese si sono svolte a Taiwan e, secondo quanto raccontato, gli attori Yoshioka e Mizukami si sono detti entusiasti di partecipare al progetto: "Tutto il cast, sia dell'anime che del live action, ama profondamente il manga originale, e questa passione non ha fatto altro che alzare l'asticella della qualità".

Un altro elemento centrale è proprio l'ambientazione: la leggendaria città murata di Kowloon è il cuore pulsante della storia. Per la versione live action, Taiwan ha fatto da scenario principale, con l'ausilio della CGI limitato solo alle parti impossibili da ricreare sul posto. Quanto all'anime, l'aspetto visivo ha rappresentato la prima vera sfida. "L'arte è fondamentale. Per questo abbiamo voluto coinvolgere Yuji Kaneko come direttore artistico. Solo quando abbiamo avuto la certezza di poter garantire al meglio l'aspetto artistico, abbiamo dato il via libera alla produzione".

Sarà interessante osservare come si evolverà da qui in avanti il legame tra l'anime e il film live action di Kowloon Generic Romance: "Mostrare la stessa opera da un punto di vista diverso non è semplice, e restano ancora incognite su come il pubblico accoglierà questa scelta, tuttavia, abbiamo intenzione di continuare a costruire connessioni tra i due adattamenti".

Ricordiamo che il manga di Kowloon Generic Romance ha debuttato sulla rivista Weekly Young Jump di Shueisha nel novembre 2019, mentre In Italia è edito da J-POP Manga.


Fonte consultata:
MANTANWEB