Le voci di corridoio giravano già da un mesetto circa, ma solo ora giunge la conferma ufficiale del duplice progetto live action dedicato alla popolare opera seinen Oshi no Ko di Aka Akasaka e Mengo Yokoyari: la serie TV dal vivo sarà resa disponibile su Amazon Prime Video nell'autunno 2024, mentre è in lavorazione anche un film che uscirà nel 2025.
Il rilascio sarebbe dunque previsto, per ambo le opere, successivo alla seconda stagione della serie animata, che vedremo invece già nei prossimi mesi.
Il film dovrebbe essere incentrato sulla figura di Ai, mentre la serie dovrebbe prevedere Aqua per protagonista.
Del progetto, prodotto da Toei, è stata diffusa anche la prima visual con costumi di scena che conferma nel cast i seguenti attori:
Akasaka, sceneggiatore della storia originale del manga, ha così commentato in merito: "quando mi è stato chiesto se si potesse realizzare una versione live action del manga, sono rimasto molto impressionato, e ho continuato a chiedere al cast e al team di produzione 'ma ne siete davvero sicuri?'.
Mi sento davvero molto grato nei confronti di tutti coloro che l'hanno voluto approvare. In più, quello che è la sensazione che si ricava da un'opera ambientata nel mondo dello spettacolo e vista stavolta non dalla prospettiva di un mangaka, bensì dal punto di vista del vero settore dello spettacolo, beh... sono davvero curioso di saperlo. E spero che vorrete unirvi a me nel trovare questa risposta."
Ricordiamo che a metà dicembre, in un cafè di Tokyo si erano intraviste delle riprese che coinvolgevano diverse persone e con, al centro delle stesse, il giovane attore Kaito Sakurai (Arrivare a te, Ao Haru Ride, Vivant) a sfoggiare un'inedita capigliatura bionda. Ora sappiamo essere davvero quella di Aqua Hoshino, mentre ancora non è stato svelato il ruolo del versatile collega Jun Kaname che figurava accanto a Sakurai.
Serializzato su Weekly Jung Jump e con oltre 15 milioni di copie vendute, Oshi no Ko ha fatto il suo debutto in versione animata nella primavera 2023, imponendosi anche a livello musicale.
Il duo YOASOBI con la sua "Idol", sigla di apertura della serie, si è infatti imposto nella classifica "JAPAN Hot 100" di Billboard JAPAN, con oltre 527 milioni di ascolti in streaming, 148 milioni di visualizzazioni video e mezzo milione di download. Il brano è inoltre rimasto in testa alle classifiche per un record di 21 settimane consecutive, dal 19 aprile al 6 settembre, ed è ovviamente primo anche nella classifica "Hot Animation".
Il manga è giunto in patria al 13° tankobon, ed è pubblicato nel nostro Paese dall'editore J-Pop che ne ha dato alle stampe sinora undici volumi.
L'arrivo del dodicesimo è previsto a febbraio 2024.
Fonti consultate:
Comic Natalie
Twitter X - I
Il rilascio sarebbe dunque previsto, per ambo le opere, successivo alla seconda stagione della serie animata, che vedremo invece già nei prossimi mesi.
Il film dovrebbe essere incentrato sulla figura di Ai, mentre la serie dovrebbe prevedere Aqua per protagonista.
Del progetto, prodotto da Toei, è stata diffusa anche la prima visual con costumi di scena che conferma nel cast i seguenti attori:
- Asuka Saito (25 anni) su Ai Hoshino
- Nagisa Saito (20 anni) su Ruby Hoshino
- Kaito Sakurai (22 anni) su Aqua Hoshino
- Shimizu Ayano - Ano (24 anni) su Mem-cho
- Nanoka Hara (20 anni) su Kana Arima
- Miyuki Kayashima (19 anni) su Akane.
Akasaka, sceneggiatore della storia originale del manga, ha così commentato in merito: "quando mi è stato chiesto se si potesse realizzare una versione live action del manga, sono rimasto molto impressionato, e ho continuato a chiedere al cast e al team di produzione 'ma ne siete davvero sicuri?'.
Mi sento davvero molto grato nei confronti di tutti coloro che l'hanno voluto approvare. In più, quello che è la sensazione che si ricava da un'opera ambientata nel mondo dello spettacolo e vista stavolta non dalla prospettiva di un mangaka, bensì dal punto di vista del vero settore dello spettacolo, beh... sono davvero curioso di saperlo. E spero che vorrete unirvi a me nel trovare questa risposta."
Ricordiamo che a metà dicembre, in un cafè di Tokyo si erano intraviste delle riprese che coinvolgevano diverse persone e con, al centro delle stesse, il giovane attore Kaito Sakurai (Arrivare a te, Ao Haru Ride, Vivant) a sfoggiare un'inedita capigliatura bionda. Ora sappiamo essere davvero quella di Aqua Hoshino, mentre ancora non è stato svelato il ruolo del versatile collega Jun Kaname che figurava accanto a Sakurai.
Serializzato su Weekly Jung Jump e con oltre 15 milioni di copie vendute, Oshi no Ko ha fatto il suo debutto in versione animata nella primavera 2023, imponendosi anche a livello musicale.
Il duo YOASOBI con la sua "Idol", sigla di apertura della serie, si è infatti imposto nella classifica "JAPAN Hot 100" di Billboard JAPAN, con oltre 527 milioni di ascolti in streaming, 148 milioni di visualizzazioni video e mezzo milione di download. Il brano è inoltre rimasto in testa alle classifiche per un record di 21 settimane consecutive, dal 19 aprile al 6 settembre, ed è ovviamente primo anche nella classifica "Hot Animation".
Il manga è giunto in patria al 13° tankobon, ed è pubblicato nel nostro Paese dall'editore J-Pop che ne ha dato alle stampe sinora undici volumi.
L'arrivo del dodicesimo è previsto a febbraio 2024.
Fonti consultate:
Comic Natalie
Twitter X - I
spero solo che sta benedetta serie venga portata in italia...vorrie tanto sapere che problemi ci sono a riguardo.
A parte che non funziona così, ma non è una questione di soldi.
Cioè, lunedì c'è pure stata una live con Orlando in cui si è fatto capire che Oshi no Ko è una di quelle serie che non possono arrivare (poi il fatto che la cosa non sembri chiara nemmeno nei commenti della news sulla live mi lascia abbastanza perplesso).
Non tutti possono seguire un intera live per avere un informazione
Azi pure.peggio guardarsi ogni possibile live qui e altrove sperando che diano informazioni utili
vi hanno accontentato
Nessuno è obbligato a seguire niente come nessuno è obbligato a commentare se non è informato.
Chi non ha avuto modo di guardarla chiede, chi l'ha seguita bene risponde.
Se tu invece ritieni preferibile che tutti facciano caciara non so che dirti.
Va bene che nel mondo idol certe cose non stupiscono ma anche lì si tende a non esagerare.
Nello specifico cosa hanno detto?
stiamo parlando di un anime su idol al top non qualcosa di medio
La donna che fa Ai Hoshino era la faccia di uno dei piú grandi gruppi idol chiamato Nogizaka 46. Io sarei piú preoccupato sul suo recitare visto che non credo ne abbia esperienza.
Il cast fisicamente a essere brutto non é, ma come hai detto tu il manga/anime idealizza la bellezza dei personaggi e dalle foto in questa news non mi sembra che trasmetta la stessa cosa.
Vedremo, io sono piú preoccupato per la recitazione.
Non sono iscritto a Twitch quindi non ho visto la live. Perché questo divieto?
Ecco appunto, io non ho seguito la live e l’ho chiesto anche nell’articolo dedicato.
Perché oshi no ko, demon slave, le maghette (ce ne sono altre?) non possono arrivare?
Tu dici che non è una questione di soldi, allora mi diresti per favore quale sarebbe il motivo?
Perché in altre nazioni sono arrivate… perché qui no? Cosa avrebbero detto per spiegare la cosa?
Io non voglio commentare senza sapere, ma allora illuminatemi…
Oppure invece di elemosinare spettatori al live pena l'oiblio potreste scrivere il problema
ci pensa direttamente la produzione giapponese a renderli cringe
Ma state a ripetere le stesse cose?!
"tipo il cambio etnico"
però avete tenuto gli occhi chiusi o fatto spallucce per il casting solo asiatico per thermae romae, fullmetal alchemist, attack on titan e promised neverland.
"il cambio di sessualità o il cambio di sesso."
dimmi dove?
i più vituperati dragon ball evolution, death note o saint seiya non hanno nulla di simile.
Prima si criticava la mancanza di fedeltà (che poi manco quelli nipponici sono spesso fedeli), ora si critica anche facendo critiche inventate tipo "sto tizio è gay".
Sempre la solita ipocrisia,
Per thermae romane avevano provato a fare il casting cercando degli antichi romani, ma non si presentò nessuno
un caso, quindi un singolo caso fa la maggioranza?
forse c'è da fare un po' di distinguo che valgono per tutte l produzioni e prodotti ovviamente.
il cast. Penso sia ovvio che dipende dove il prodotto venga realizzato e da chi. FAccio un esempio assurdo. Se in Zimbawe producessero un film su giulio cesare non ci troverei nulla di strano se Cesare fosse "poco" latino. Allo stesso modo se in islanda facessero uno spin off di Black panther non griderei allo scandalo se il protagonista fosse bianco. Produzione non ricchissima, attori disponibili non proprio rappresentativi di tutto il mondo possono essere dei limiti. Anche se ho una produzione internazionale e qualsiasi etnia a disposizione, ma devo scegliere fra un ottimo attore, ma di etnia errata, e un pessimo attore dell'etnia giusta, sceglierei il primo. Almeno sulla carta e spesso funzione (vedi Fury nei film marvel).
Per cui la tua obiezione sulle etnie nei fil di produzione nipponica un po' cade, così come cade anche per quelle USA.. anche se mentre da una parte si usano gli attori che si hanno, dall'altra si vanno a cercare appositamente. Quindi sì, si chiuse un occhio perchè è comprensibile che se hai solo attori giapponesi, usi attori giapponesi. Un po' meno se hai a disposizione attori di qualsiasi etnia e scegli apposta quella errata (Black in Cowboy è il primo esempio che mi viene in mente), però come detto prima, dipende anche dalla qualità degli attori a disposizione.
Sceneggiatura. Qui è diverso e peggio. Perchè nella sceneggiatura non hai limitazioni o scogli da superare per rimanere aderente al soggetto originale su certi aspetti. Se cambi al sessualità di un personaggio è perchè volevi intenzionalmente cambiarla, non perchè non avevi alternative. Vuol dire che hai voluto inserire del tuo in un opera che non è tua.
Feye è un caso. forse singolo forse, no. Non lo so. Ma c'è. Non sarà la prassi, ma è un campanello. Nelle produzioni nipponiche viene cambiata la sessualità dei personaggi? Onestamente non lo so. Ipotizzo di no.
Qua il concetto è semplice: dove è stato creato Oshi No Ko?
In Giappone, quindi il live action è più oppurtuno che venga fatto in Giappone da giapponesi.
E comunque è innegabile che le produzioni americane snaturano i personaggi. Basta guardare i live action che fa Netflix, a confronto il live action italiano di Kiss me Licia con le fettine panate è oro.
escludendo Oshi no Oko che manco mi interessa parlo in generale, di come vengono fatti due misure differenti i live action USA e Giappone.
Della Netflix è uscito OnePiece che uno dei più acclamati, ed è propio uno dei manga che non avrebbe funzionato se il live action lo realizzavano in patria.
Si Oda voleva una produzione estera.
Quindi no, non esiste un problema di chi li produce ma il come, che poi se esce un adattamento positivo menziono Alita e Edge of Tomorrow fate finta che non esistono.
l'autore di My hero academia si mostro favorevole al live action del suo manga, perchè non gli fai uno squillo.
"E comunque è innegabile che le produzioni americane snaturano i personaggi."
immagino non hai mai visto come li hanno resi nei live action nipponici di Devilman, Tiger Mask e Cat's Eye e Attack on Titan
Il problema é che molte persone in questo sito vedono con gli occhiali con le lenti rosa qualsiasi cosa fatta jp. Non credo ci sia un live action made in japan che sia bello/decente a meno che non scaviamo nei shoujo manga dove la realizzazione da manga/anime a realtá non é difficile. Per il resto come hai detto tu non credo ci sia un live action made in japan che sia decente. Full metal alchemist, attack of titan etc. fanno tutti pena.
Edit: invece per i manga shoujo o come oshi no ko dove non ci sono effetti speciali di solito il problema jp é la qualitá della recitazione
In realtà a me sono proprio i live action in se che non mi fanno impazzire, se poi ci si mette il fatto che i personaggi tratti da un anime non sono neanche giapponesi è peggio ancora.
Questo live action però devo dire che mi ispira, in primis perchè mi piace Oshi no Ko, ma anche perchè essendo fatto in Giappone oltre ad avere un'ambientazione sicuramente più fedele e l'audio giapponese (cose che indubbiamente lo avvicinano all'anime) hanno anche potuto far interpretare Ai ad una idol, scelta che per me è ottima.
Concordo poi sul fatto che i live action di anime non slice of life sono quasi sempre brutti ma questo vale indipendentemente dal paese di produzione (vedi per esempio il caso eclatante di Death Note), è proprio sbagliato farli secondo me.
Sí concordo con te.
Per quanto riguarda Ai la mia preoccupazione é che essendo un personaggio cosí complesso non so se Asuka Saito, senza esperienza da attrice (a parte qualcosina guardando la wiki) come possa renderla. Parlando di live action ho dato un'occhiata zombie 100, e la sua collega Mai Shiraishi (ex-idol del suo stesso gruppo) non ha recitato molto bene e ai miei occhi il suo livello di recitazione stonava rispetto al resto del cast. Ho letto addirittura alcuni dire che l'hanno messa come protagonista per aumentare il numero di visualizzazioni da parte dei suoi fan e non per le sue doti artistiche (non so fino a che livello sia vera questa cosa o se sia semplicemente una cattiveria che le persone che la criticano dicono). Purtroppo Ai é un personaggio veramente complesso. A parte questo sono anche curioso di come realizzano la parte in cui i due protagonisti sono neonati.
Insomma probabilmente daró un'occhiata a questo live action per curiositá ma lo vedró senza aspettative. Se é bello meglio, se é brutto non rimango deluso.
Potrebbe anche essere, anche in Oshi no Ko per esempio si parlava di come a volte ci siano queste dinamiche. Io però voglio essere ottimista, per me uscirà fuori qualcosa di carino.
Per ora non possiamo far altro che aspettare
Tranquillo il vero motivo non lo diranno mai, neanche ufficiosamente o per via traverse, già successo innumerevoli volte.
Non l'hanno mai detto, sono sempre restati sul generico.
Se per sciagura venisse licenziato e messo su Netflix vorrebbe dire dover dar loro dei soldi per poterlo guardare, e Netflix non merita niente.
Speravo onestamente che ormai questo tipo di argomentazioni fosse una cosa del passato e che dopo 10 anni di streaming legale si fosse capito che non portare una serie legalmente non è un buon servizio verso il prodotto.
Lo so, e onestamente mi dispiace anche. Però Netflix nello specifico non me lo farò mai andare giù con tutte le sue politiche contro gli utenti. E anche Prime Video, con i suoi sotto abbonamenti.
L'unico buono è Crunchyroll, che fortunatamente ha la maggioranza degli anime.
Per la verità, penso che qui le lenti rosa per le produzioni made in jp non si vedano proprio. Se una cosa non è fatta bene, credo non ci siamo mai astenuti dal criticarla anche pesantemente, si veda ad esempio quando uscirono i film live action di Attack on Titan, che palesemente non sono quello che dovevano essere (però attenzione: alcune delle motivazioni sul perché sono state fatte certe cose vanno ricercare proprio in Isayama che così le volle nello specifico, per cui...)
Premesso che i gusti sono gusti, e pertanto se hai visto 100 live action giapponesi e ti hanno fatto tutti schifo, sicuramente significa che non sono di tuo gusto e ci sta, ma mi permetto ugualmente di chiederti quanti ne hai visti, e se hai avuto modo di spaziare sui generi.
Slice come Kore'eda che adatta Little Sister di Akimi Yoshida ad esempio l'hai visto? Oppure Makanai, sempre suo, su Netflix? Action "jump" come Rurouni Kenshin o Yu Yu Hakusho? Di One Piece di Netflix che ne pensi?
Oppure lato mystery thriller con Don't call it mystery, The Killer Inside, o ancora per spaziare ancor più con Ikebukuro West Gate Park (non quell'abominio dell'anime, ovviamente), Alice in Borderland, One Room Angel, Ooku, kinou nani tabeta e chi più ne ha più ne metta... mi fermo a questi pochi titoli.
Non apprezzare le trasposizioni giapponesi è lecito, però credo che porre delle affermazioni assolute sia lecito farlo dietro una ragion d'essere, ovvero se sono adeguatamente motivate. Fare di tutt'erba un fascio, invece, non porta nulla di buono a nessuno.
Ti stupirà sapere invece che, almeno personalmente, trovo molto più 'cringiosi' molti adattamenti live action di storie da shojo manga, che non altri generi di storie. E questo perché l'aggiunta di 'filtri' di colore, cuoricini o altre cose che sì, in un anime stanno bene, ma in un live action non sempre, a mio parere non aiuta proprio.
Anche in questo caso, mi permetto di dissentire. Come abbiamo espresso più volte, è fuor di dubbio che guardare un prodotto televisivo 3D giapponese non sia la stessa cosa che con un telefilm o un film occidentale. La barriera "di un altro mondo" c'è, non si può negare, e non a tutti può piacere né ci si può magari abituare se proprio non piace. Inoltre, come negli anime, ci sono drama buoni e altri fatti coi piedi e con zero budget, questo sì, certamente. Come dappertutto. Proprio per questo non si possono livellare tutti allo zero.
In Yu Yu Hakusho c'è un'attrice che ha ispirato Tarantino per Kill Bill, che era stata chiamata da Hollywood e ha rifiutato (per ritrosia e modestia). In Kinou nani Tabeta c'è lo stesso attore protagonista del film Drive my Car, candidato come Miglior Film l'anno scorso agli Oscar. In Godzilla Minus One c'è un attore (candidato ai Japan Academy Prize come miglior attore) che recita e doppia da quando aveva due anni e lo Studio Ghibli e Shinkai fanno a gara per averlo ogni volta. E potrei andare avanti all'infinito con esempi di questo tipo.
Seriamente siamo ancora persuasi che i giapponesi "non sappiano recitare"?
Se poi invece vogliamo dire "il cast per il momento non mi convince, meglio vederlo all'opera prima di giudicare" o "sembrano troppo giovani e/o inesperti" allora è un'altra cosa, in quel caso mi posso ritrovare d'accordo.
Onestamente non capisco la tua risposta come se parlassi a nome di tutto il sito quando nei commenti (non solo in questa news) vedo spesso gente che sdegna robe occidentali e osannano quelle jap quando spesso hanno effetti speciali scadenti e pessima recitazione. Per questo ho detto quella frase. Mi fa strano che te ne esci cosí quando non si parlava con te e quando cerchi di parlare a nome di tutti gli utenti.
Prendere solo una parte della frase é un'altra cosa strana che hai fatto. Dont call a mistery é shoujo/josei ed infatti é ben fatto. One piece netflix non é giapponese, Yu yu ha brutta recitazione e pessimi effetti speciali, Rurouni Kenshin é cosí e cosí. Alice in borderland ha un problema di trama, per vari motivi che non sto a elencare non mi é piaciuto granché, ho droppato alla fine della prima. Ikebukuro west gate park é vecchiotto e non lo ricordo bene, non sto a elencarti le recensioni di tutto quello che ho visto se no non finiamo piú.
Insomma qui nessuno ha fatto tutt'erba un fascio a parte te. Visto che dividi i quote come ti fa comodo e ti contraidici nelle tue risposte.
Ti stupirá che i josei/shoujo non sono solo cuoricini ma anche robe come Dont call it mystery visto che l'hai citato tu.
Beh altra risposta strana per due motivi:
1. tu citi il top, grazie al menghele.
2. Fai passare quello che ho detto come "i giapponesi non sappiano recitare" quando non é vero.
Io ho detto piú volte che in questa news sono preoccupato per la recitazione perché non vorrei andasse a finire come la pushatissima Hashimoto Kanna o come la collega Mai Shiraishi (zombie 100) che entrambe recitano male ma sono state scelte/vengono scelte per popolaritá in giappone.
A livello piú generale c'é una grande distizione in roba che esce stagionalmente nella televisione nipponica. Non puoi uscirtene che é tutto bello. Il livello di recitazione o trama decente o esecuzione di live action il 90% é pura spazzatura. Da lí viene il mio "di solito". Oshi no ko sará uno dei solito live action stagionali. Che centrano robe da oscar o film complessi con tanto badget. '
Sinceramente le tue risposte sono cosí strane che non vorrei continuare la discussione, sembri una persona piuttosto chiusa nel tuo mondo, che non legge attentamente quello che vogliono dire gli altri e interpreti tutto a modo tuo. Mi ha leggermente stranito e dato fastidio come volevi girare quello che ho detto a modo tuo. Da aggiungere che mi ha stranito anche come sei sulla difensiva come se avessi parlato male di un membro della tua famiglia. Sinceramente non vorrei continuare a parlare con te, ma trovavo giusto almeno rispondere a questo
ma tutto ok? Dalle risposte che ti ha dato Lara non si percepisce nulla di tutto ciò che hai scritto. Se poi ti senti attaccato è un problema tuo, se sei "stranito" riguarda solo te.
Ogni opinione è lecita ma.. a me sembra l'esatto opposto, nessuno osanna niente a prescindere e le serie giapponesi sono spesso oggetto di critica e scrutinio puntigliose, talvolta sensate talvolta gratuite anche prima dell'uscita. (come o più che in questa news o in quelle di OP e Yu Yu)
Puoi dire (ci mancherebbe) che il LA di yu yu non è fedele o che non ti piace, ma dire che sia recitato male non è proprio un'opinione comune, anzi. Che sia stato un successo e che gli effetti speciali siano fatti particolarmente bene sono dati di fatto.
I numeri di Alice in Borderland (serie che neanche a me ha fatto impazzire) sono certificati da Netflix: è tra le top in lingua non inglese in entrambe le stagioni.
Beh ma non sono famose solo in Giappone, ma in modo massivo anche in Asia e in maniera minore anche qua da noi e nel resto del mondo, entrambe. Ed è pratica comune nelle serie un po dappertutto (almeno qui sul pianeta terra intendo) scegliere (anche) nomi noti. Poi dissento sulla recitazione, più che adeguata alle opere e ai ruoli che hanno interpretato. Anzi a mio parere la partecipazione di Mai Shiraishi in Z100 ha elevato la qualità dell'opera.
Mai sentito nessuno dire che "è tutto bello". Allo stesso tempo "uscirsene" con il 90% é pura spazzatura è un'affermazione ardita e anche una generalizzazione. La produzione nipponica è sterminata, e vanta opere di tutti i generi e recitate con stili, budget e registi ed anche intenti totalmente differenti. Ogni opinione è lecita ma ovviamente può anche essere oggetto di critica.
Mi spiace non essere stata da te compresa, ma altri messaggi che mi precedono mi fanno intendere che il mio scritto è perfettamente comprensibile nei suoi intenti.
In ogni caso non ti obbligo oltre. Ci tengo solo a precisare che non mi permetterei mai di parlare "a nome di tutti gli utenti": io parlo per me come utente, e per la sezione di cui sono parte, per i colleghi e la politica editoriale che questo sito manda avanti, come staffer.
Infine:
Premesso che ti pregherei di evitare paragoni impropri, a me sembra che le mie osservazioni siano l'opposto. A me piace invitare alla riflessione e all'apertura. Lo ritengo qualcosa di importante e formativo, in quest'ambito così ostracizzato ma non solo. Poi sta a ognuno di intendere e cogliere ciò che può o che vuole (o meno).
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