In una recente intervista, il famoso regista Hiroyuki Imaishi ha parlato del motivo per cui crede che sarebbe impossibile oggi ricreare un anime come Kill la Kill.
Dopo una recente proiezione, in cui ha rivisitato degli episodi passati, Imaishi non ha potuto esimersi dal fare questa constatazione.
Imaishi ha spiegato che questa sensazione non gli è nuova ed è riemersa in ogni progetto che ha intrapreso, ma è stata particolarmente forte in questo caso. Ha sottolineato che Kill la Kill era un prodotto del suo tempo, realizzabile solo nelle condizioni specifiche e nell'ambiente creativo che esisteva allora.
Inoltre, la produzione di Kill la Kill non ha comportato molta pianificazione (anche se è stata maggiore di quella fatta durante la realizzazione del suo lavoro precedente, ovvero Gurren Lagann) e lo Studio Trigger non aveva le risorse necessarie a soddisfare pienamente le aspettative e le esigenze del progetto.
Ciò ha spinto lo staff oltre le proprie capacità. Però questo approccio molto impegnativo ha giocato un ruolo significativo nella crescita dello studio e nello sviluppo dell’anime.
Queste le parole di Imaishi:
“Per questa proiezione, dovevo scegliere un mio episodio preferito, quindi ne ho riguardato alcuni frammenti. E ancora una volta ho pensato che non è più possibile fare qualcosa del genere. Mi sento così per ogni nuovo progetto, ma questa volta mi sembrava particolarmente vero. Era qualcosa che potevamo creare solo allora. Non è stato pianificato meticolosamente, beh, c’era comunque maggiore pianificazione di Gurren Lagann, ma comunque lo studio Trigger all'epoca non aveva le possibilità di fornire ciò che il progetto voleva ottenere. Se allora la capacità produttiva era di 10, ne ordinavamo per 20. Ma grazie a ciò siamo riusciti a crescere“.
Fonte consultata:
animehunch
Dopo una recente proiezione, in cui ha rivisitato degli episodi passati, Imaishi non ha potuto esimersi dal fare questa constatazione.
Imaishi ha spiegato che questa sensazione non gli è nuova ed è riemersa in ogni progetto che ha intrapreso, ma è stata particolarmente forte in questo caso. Ha sottolineato che Kill la Kill era un prodotto del suo tempo, realizzabile solo nelle condizioni specifiche e nell'ambiente creativo che esisteva allora.
Inoltre, la produzione di Kill la Kill non ha comportato molta pianificazione (anche se è stata maggiore di quella fatta durante la realizzazione del suo lavoro precedente, ovvero Gurren Lagann) e lo Studio Trigger non aveva le risorse necessarie a soddisfare pienamente le aspettative e le esigenze del progetto.
Ciò ha spinto lo staff oltre le proprie capacità. Però questo approccio molto impegnativo ha giocato un ruolo significativo nella crescita dello studio e nello sviluppo dell’anime.
Queste le parole di Imaishi:
“Per questa proiezione, dovevo scegliere un mio episodio preferito, quindi ne ho riguardato alcuni frammenti. E ancora una volta ho pensato che non è più possibile fare qualcosa del genere. Mi sento così per ogni nuovo progetto, ma questa volta mi sembrava particolarmente vero. Era qualcosa che potevamo creare solo allora. Non è stato pianificato meticolosamente, beh, c’era comunque maggiore pianificazione di Gurren Lagann, ma comunque lo studio Trigger all'epoca non aveva le possibilità di fornire ciò che il progetto voleva ottenere. Se allora la capacità produttiva era di 10, ne ordinavamo per 20. Ma grazie a ciò siamo riusciti a crescere“.
Fonte consultata:
animehunch
Di solito ho altro a cui pensare che stare a riflettere sul 200% delle parole che uso per scrivere un commento online, e soprattutto per leggere tutti i commenti venuti prima dei miei. Senza contare poi che non mi piace quando citate soltanto le parti meno rilevanti e significative del miei commenti e ve ne sbattete solennemente di quello che voglio dire... Ma grazie comunque per la correzione.
Esattamente, qui sul sito ci sono diversi utenti davvero ossessionati che cercano sempre scuse per inserire lamentele sul politically correct in ogni sezione commenti spesso senza nemmeno leggerne l'articolo, quando poi in realtà il Giappone avrebbe più che altro il problema opposto fra donne oggetto in metà degli anime e come appunto dicevi altre serie fatte con fantasie verso minorenni non troppo nascoste e non ripudiate quanto dovrebbero essere in un paese normale
Questo è mistificare la realtà a proprio piacimento però, anche 20 anni fa molte serie top non suprevano 1000 copie lo stesso, ad essersi abbassato sono i picchi, non i livelli medi, gli ecchi 20 anni fa vendevano mediamente meglio perché andavano di più, ora si son livellati al resto delle serie e vendono di più altri generi, è la quantità di produzione che fa capire quali serienvanno più di moda
Ma non ha senso il confronto coi battle shonen, quelli a parte alcune eccezioni hanno sempre venduto mediamente poco
Magari lo fanno semplicemente perché sono cringe, una mutanda fuori contesto peggiora il prodotto, non lo migliora asd
Ah quindi una mutanda è controversa, invece una relazione poligamia e incestuosa no?
Se una cosa
Direi che possiamo chiudere qui.
Il vero motivo per cui serie con elementi ecchi sembrano venire censurate di più è che sono ormai diventate mainstream, mentre invece prima erano la nicchia e passavano inosservate (ed era più probabile che diventassero OAV piuttosto che serie tv). Senza contare che il web dà visibilità mondiale anche a quelle che altrimenti verrebbero viste solo da quattro gatti giapponesi (non che cambi più di tanto in molti casi, i gatti se non sono quattro sono sei e non sono più tutti jappi). Quindi negli studios c'è più la percezione di "darsi una regolata". Anche perchè come dicevo sopra il mercato anime rispetto allo scorso decennio ha cambiato direzione ed è tornato a rivolgersi ad un pubblico più eterogeneo invece di inseguire soltanto gli otaku.
Quindi non c'è nessun "complotto" (gigalol) ma semplicemente leggi di mercato. Rendetevi conto che alla maggior parte del pubblico non frega niente se Tiziacaia mostra le poppe o le mutandine o si fa trombare da Tiziocaio, o comunque non cerca solo quello in una storia.
Non è un procedimento velocissimo ma sta accadendo, ed è alquanto triste che neghiate il tutto solo perché non volete apparire come dei maniaci del complotto.
Lol, dei tre conoscevo solo NicoNico.
Che grandi perdite, come farà il fandom occidentale a cavarsela senza dei siti giapponesi semi-sconosciuti e per giunta a pagamento?
Tutta colpa delle scie chimiche!!111!!11
1) Non è un mio problema se non sei a conoscenza di questi siti, tolto il fatto che basta NicoNico come prova dell'assurdità della situazione.
2) Del fandom occidentale poco importa, il problema sta proprio all'origine ovvero stanno cambiando e censurando opere sul nascere.
Ripeto, negare la realtà perché si passa per cattvi/pazzi è folle, ma presto ve ne renderete conto
Non so quale significato alto ci vedi nel termine autoriale, ma è il semplice rimando all'autore, se in un'opera ci vedi la mano dell'autore l'autorialità è innegabile.
In tutti gli anime che ho visto di Imaishi il suo coinvolgimento era palese anche senza vedere i crediti, nel 9 di Gridman la mano di Ikarashi è evidentissima (non come nel 10 di Tengoku Daimakyo ma comunque abbastanza da renderlo l'episodio più particolare di tutta la serie).
Se invece volevi lamentarti dell'uso del termine autoriale come generico complimento alla serie guarda, sono d'accordo, le parole sono importanti e la lingua italiana ha mille altri termini più corretti da usare al suo posto.
Ma parlando di uno studio in cui ogni regista è identificabilissimo e molto spesso lo sono pure gli episodi singoli per via di chi ci ha lavorato, mi sembra innegabile che ci sia molto degli autori nelle opere Trigger.
Per altro quello che critichi a Trigger è esattamente quello che Anno faceva in Gainax (le coincidenze!) anni prima (e no, non sto dicendo che Imaishi è un regista del livello di Anno, ma riempire gli anime di citazioni delle cose di cui si è otaku non è una cosa nuova e non dice niente sull'opera e sulla mano dell'autore, che andrebbe giudicato dal resto dell'opera).
Perché non c'entra niente con AC?
E che i circuiti di pagamento siano contro il porno e soprattutto certe tipologia di porno non lo scopri oggi a meno di non essere vissuto in una caverna (pornhub ha avuto vicissitudini cicliche con i pagamenti via CC).
Per altro la cosa strana è che sia rimasto il pagamento via Amex, visto che insieme a Paypal è uno dei circuiti che vieta certi contenuti (infatti su Fakku non è mai stato possibile pagare con Amex, per fare un esempio).
Detto questo, è anche un diritto di un circuito di pagamento non voler essere associato a certi contenuti perché pensa (a ragione o a torto) siano una cattiva pubblicità (come lo era pornhub quando uscivano i vari scandali).
Poi si può discutere all'infinito di quanto la società occidentale sia bacchettona e bla bla, ma anche basta usare il termine politically correct come un jolly, quando il suo significato e specifico e non c'entra una mazza coi discorsi che vengono fatti in queste news.
If all you have is a hammer, everything looks like a nail.
Però please non utilizzare immagini del videogame quando si parla dell'anime di Kill la Kill
-DLsite, sito di vendita di doujin (manga), visual novel (videogiochi), ecc. (non per forza pornografici).
-Fantia, praticamente Patreon giapponese spesso usato da artisti giapponesi (con contenuti non per forza pornografici) per poterli supportare.
-NicoNico Douga, sito multimediale giapponese (tipo YouTube) che ha fatto da caposaldo per contenuti otaku negli anni 2000 (dove ci vediate la pornografia qua non so).
Non so te ma io la situazione la vedo inerente ai contenuti di AC, soprattutto se si considera la rubrica "Pillole dal Giappone" (che spesso non ha nulla a che vedere con animazione, manga e videogiochi) e l'articolo su Onlyfans sul vietare contenuti pornografici (anche questo cosa c'entra con animazione, manga e videogiochi è un mistero).
Se poi non vi interessa è un altro discorso.
Se preferite uso i termini come "puritanesimo occidentale" o "buonismo occidentale" ma i risultati di ciò che succede per via di queste pressioni puramente ideologiche non cambiano.
Non c'è peggior sordo di chi non vuole sentire
Nakajima: I think even I would tone down the depiction of the Mankanshoku family. I think kids today probably wouldn't allow things like peeking into the bath.”
Non parla solo di quello, la scena del bagno è solo un esempio. Il discorso generale comprende anche il semplice fanservice. Che comunque certo, di base non sarebbe una gran perdita, l’importante è che non si vada a toccare la trama.
E no, nessuno sta dicendo che “il politically correct sta rovinando gli anime”, però sta rovinando un sacco di altre cose e la paura che vada a mettere le mani anche lì c’è. Inoltre non ho mai citato “il woke”, che è una buzzword che vuol dire tutto e niente.
Ora son curioso però, su cosa dovrebbe “prendere un pelino di coscienza in più” il Giappone secondo te? Non mi sembra stiano facendo niente di così grave al momento, tolto magari che potrebbero darsi una calmata col fanservice sulle loli.
Onlyfans era il generico articolo fuffa di AC per generare commenti scandalizzati (ma vedo che Ironic negli anni è giustamente diventato più insofferente ai commenti fessi) onestamente faccio fatica a sentirne la mancanza.
Poi onestamente che, per dire, Humikane postasse illustrazioni (di loli, per altro) su fantia o che su dlsite ci sia il mondo, tra roba pornografica e no non la vedo una cosa così legata al resto delle notizie su AC.
Faccio fatica a credere che ci sia più di 1% dell'utenza di AC che abbia speso su fantia/dlsite/niconico/booth (quest'ultimo tra l'altro mi pare sia ancora salvo, di sicuro per la roba non adulta dovrebbero ancora accettare paypal).
Ma non sono puramente idiologiche, per quanto siano un riflesso di certi aspetti della cultura occidentale, il problema più grosso è che i circuiti di pagamento hanno paura di finire a processo, e l'accoppiata "contenuti adulti" + "paura ci siano anche minorenni" fa sì che questa crociata non finirà tanto presto.
La colpa è anche del fatto che Visa è finita a processo in un caso di pedopornografia (caso di Serena Fleites).
Se i circuiti di pagamento sono responsabili dei contenuti dei siti non puoi aspettarti non prendano misure per scongiurare accadano questi casi.
E tutto questo con la notizia su Kill la Kill non c'entra una mazza.
Se non si fosse capito, sto sempre parlando di Kill la Kill
Il doppiaggio è fatto bene e con voci molto azzeccate. Ryuko e Satsuki soprattutto sono perfette.
Sarò impopolare, ma anche la voce di Mako mi è piaciuta moltissimo.
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