Tramite le sue pagine social, Yamato Video sta continuando a comunicare i titoli delle serie che saranno trasmesse in simulcast su ANiME Generation, canale tematico su Amazon Prime Video, nella stagione autunnale. Nelle ultime ore, infatti, è stato annunciato Dandadan, serie che "troverà un posto speciale e un trattamento deluxe" nel palinsesto, stando a quanto scritto dall'editore.
Le nuove acquisizioni annunciate in precedenza sono Loner Life In Another World, Haigakura, la terza stagione di Arifureta, e All'incontro per rimorchiare c'erano solo ragazzi - Goukon. Continuano il loro percorso DanMachi, con la quinta stagione in arrivo, e Tonbo!, con la seconda. In prosecuzione, troviamo 2.5 Dimensional Seduction, Secret AiPri e One Piece.
Sempre per quanto riguarda Dandadan, adattamento animato del manga di Yukinobu Tatsu, vi riportiamo di seguito una serie di video promozionali, oltre a informazioni sul cast e sullo staff.
Il duo Creepy Nuts esegue la opening "Otokone", mentre ZUTOMAYO la ending "TAIDADA".
Faranno parte del cast:
Fūga Yamashiro (assistente alla regia in Keep Your Hands Off Eizouken!) dirige l'anime per Science SARU, e Hiroshi Seko ne cura sceneggiatura e series composition. Naoyuki Onda (Psycho-Pass 3) si occupa del design dei personaggi, mentre Yoshimichi Kameda (Mob Psycho 100) di quello di alieni ed entità soprannaturali. Kensuke Ushio (Liz e l'uccellino azzurro) compone le musiche.
Il manga è serializzato su Shonen Jump +, di Shueisha, a partire dal mese di aprile del 2021, ed è pubblicato in Italia da J-POP Manga.
Fonte consultata:
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Le nuove acquisizioni annunciate in precedenza sono Loner Life In Another World, Haigakura, la terza stagione di Arifureta, e All'incontro per rimorchiare c'erano solo ragazzi - Goukon. Continuano il loro percorso DanMachi, con la quinta stagione in arrivo, e Tonbo!, con la seconda. In prosecuzione, troviamo 2.5 Dimensional Seduction, Secret AiPri e One Piece.
Sempre per quanto riguarda Dandadan, adattamento animato del manga di Yukinobu Tatsu, vi riportiamo di seguito una serie di video promozionali, oltre a informazioni sul cast e sullo staff.
Il duo Creepy Nuts esegue la opening "Otokone", mentre ZUTOMAYO la ending "TAIDADA".
Ken Takakura è un ragazzo vittima di atti di bullismo. Un giorno, il giovane inizia a dialogare per caso con la sua compagna di classe Momo Ayase. Lui è un fanatico dell'occulto, mentre lei crede soltanto nei fantasmi. I due, per una scommessa, decidono di recarsi separatamente in zone associate sia all'occulto che al soprannaturale. Visitando i rispettivi luoghi, entrambi si devono ricredere... Inizia così la loro avventura.
Faranno parte del cast:
- Shion Wakayama - Momo Ayase;
- Natsuki Hanae - Ken Takakura (Okarun);
- Mayumi Tanaka - Turbononna;
- Kazuya Nakai - Alieno Serpo;
- Nana Mizuki - Seiko Ayase;
- Ayane Sakura - Aira Shiratori;
- Kaito Ishikawa - Jiji (Jin Enjо̄ji);
- Ryūzaburō Ōtomo - Mostro di Flatwoods;
- Kikuko Inoue - Acrobata dai capelli setosi;
- Tomokazu Seki - Dover Demon;
- Tomokazu Sugita - Taro;
- Fumi Hirano - Hana.
Fūga Yamashiro (assistente alla regia in Keep Your Hands Off Eizouken!) dirige l'anime per Science SARU, e Hiroshi Seko ne cura sceneggiatura e series composition. Naoyuki Onda (Psycho-Pass 3) si occupa del design dei personaggi, mentre Yoshimichi Kameda (Mob Psycho 100) di quello di alieni ed entità soprannaturali. Kensuke Ushio (Liz e l'uccellino azzurro) compone le musiche.
Il manga è serializzato su Shonen Jump +, di Shueisha, a partire dal mese di aprile del 2021, ed è pubblicato in Italia da J-POP Manga.
Fonte consultata:
Sì, sarà proprio così.
E non siamo solo noi in Italia ad avere una situazione simile.
Pensa poi che in Francia e Germania la serie arriverà addirittura su ben quattro piattaforme diverse: ADN, Netflix, Crunchyroll e Amazon per mezzo del canale tematico che ADN ha di recente aperto.
Dan Da Dan insomma è presente dappertutto.
Se i diritti sono di Yamato dovrebbe andare solo Amazon PV. Poi tutto è possibile...
Sarebbe ancora più bello se il doppiaggio fosse trasmesso da tutti, così si evita di avere n abbonamenti attivi.
Probabilmente hanno una sublicenza non esclusiva, anche Kinnikuman è uscito sia su Netflix che su Anime Generation.
Quattro, se si contano gli amanti delle ciurme di One Piece.
Sono d'accordo con te.
Adattamento, doppiaggio e sottotitoli dovrebbero essere condivisi e non appannaggio esclusivo di una sola piattaforma.
Anche sul discorso della concorrenza la penso allo stesso modo.
sì, e chi li paga?
Mi fa strano vedere che la serie uscirà su ben tre servizi, ma vabbè, penso al guarderò da Crunchyroll.
sì, certo, ma quale delle tante piattaforme, loro stanno dicendo che doppiaggi, sottotitoli ecc ecc dovrebbero essere disponibili per tutti, ma sti doppiaggi qualcuno dovrà farlo, non è che un editore si imbarca il costo del doppiaggio e poi gli altri se lo pigliano a piacimento
se io pago sia in termini di soldi che di tempo per fare una cosa personalmente voglio che sia mia quantomeno per tot tempo, il rendere tutto libero per tutti per me sarebbe controproducente e porterebbe a far meno di quel che fanno
I sottotitoli e il doppiaggio li farebbe chi ha in mano la licenza e distribuisce il prodotto ai sub licenziatari in quel territorio.
In questo caso facciamo finta che avvenga con Dandadan il doppiaggio lo farebbe Mediatoon (o chi per lei) per poi darlo alle diverse piattaforme.
Per fare un esempio occidentale (nel sud est asiatico questa cosa avviene molto più frequentemente) basta citare quello che ha fatto VIZ con Zom 100 un anno fa dove la serie è visibile nel North America con anche il doppiaggio in Inglese su 3 piattaforme: Netflix, Hulu e Crunchyroll.
Sì, ma in quel caso i distributori come farebbe a decidere cosa doppiare fra le serie in loro possesso e quanto farle pagare alle piattaforme?... sicuro il distributore non può andare a perderci, quindi se doppia una serie come minimo deve rientrare di quel costo, ma in caso deve sapere prima ancora di doppiare quante piattaforme vogliono quella determinata serie e quanto sono disposte a spendere, e in caso si ritrovano con una serie doppiata e due Player su 3 a volere la serie subito, fa pagare una cifra più alta ai 2, e se dopo poco arriva il terzo player a volere la serie che succede?
Ragionandoci sopra non è una cosa così semplice da attuare
Esatto. Il senso è che adattamento e doppiaggio lo pagano sempre le piattaforme, ma indirettamente, pagando il licenziatario o un intermediario che si occupa della localizzazione. Il punto è non avere una piattaforma che di fatto diventa proprietaria del prodotto, che è quello che sta un po' ammazzando il mercato e riducendo artificialmente la concorrenza senza far migliorare le condizioni per gli utenti. Spostando la localizzazione fuori ci sarebbe un prodotto finito, potenzialmente licenziabile a più piattaforme (quindi ci si può investire di più) ma come prodotto già adattato, e non sotto controllo di una piattaforma specifica. Le piattaforme pagano il lavoro già fatto e poi si devono dare battaglia sulla qualità del servizio e non vivendo di rendita.
Tutto potenzialmente è difficile. Lo era anche fare lo streaming e poi sottotitolare i prodotto e infine doppiarli, ma lo hanno fatto. Qui cambierebbe solo di avere qualcuno in mezzo. Tra l'altro penso faciliterebbe anche i rapporti con l'editoria per le versioni home video che a questo punto potrebbero essere licenziate dalla stessa entità. Oppure servirsi di realtà locali per gli adattamenti.
Capisco che le piattaforme attuali hanno interesse ad avere esclusive e avere propri prodotti, però oltre a non essere sostenibile alla fine renderà sempre più difficile migliorare il servizio pur aumentando i costi, a scapito dei consumatori.
Quoto tutto!
Non c'è altro da aggiungere.
Ripeto, èmcome fa il distributore a decidere cosa doppiare, dovrebbero sapere in principio quali e quante piattaforme vogliono quali serie e muoversi in partenza, come possono prendersi il rischio di doppiare senza sapere se poi rientrano
No questo non è mai stato difficile, semplicemente non esisteva un mercato, voi non state parlando di creare un nuovo mercato, ma di rielaborare quello che già è in atto con migliaia di teste che già vi lavorano e che sono rodate in questo modo
No, facendo come state dicendo voi non si ha qualcuno in mezzo, le parti in gioco sarebbero sempre quelle, solo che si darebbe molto più rischio d'impresa ai distributori... io personalmente ci vedo solo svantaggi a lasciar decidere ai distributori come gestire il modo in cui trattare una serie
Oddio, ancora all'home video pensate, in HV quello che arriva arriva praticamente in perdita, nessuno si accollerebbe il costo di una vosa che potrebbe licenziare chiunque e in qualunque momento
Ma infatti per me il concetto che le serie se le può acquistare chiunque ci sta, e il far fare il lavoro di traduzione e o doppiaggio al distributore che poi da a tutti la stessa versione che trovo poco plausibile, anche perché avere tutto da per tutto uguale farebbe perdere di significato l'esistenza stessa di più piattaforme
Un po come sui giochi, playstation, switch e xbox (questa meno) esistono perché hanno i loro giochi, se non ci fossero quelli non esisterebbero più e sarebbe tutto PC e addio concorrenza
Lo stesso modo in cui decide di comprare la licenza della serie quando ci sono le aste. Deve capire quale siano le serie di valore e investirci sopra aka fare il proprio lavoro.
Queste cose si fanno molto tempo prima che la serie venga messa in onda, ovviamente non lo puoi fare per lo stagionale fatto in fretta e furia che nessuno o quasi si guarderà.
Si parla di prodotti come Dandadan ovviamente.
Questo per inciso non è che deve per forza di cose essere legato ai simuldub.
Un distributore per decidere deve valutare cosa valga la pena oppure no. C'è sicuramente una componente di rischio ma il mestiere è quello. E non è diverso da quello che fanno le piattaforme di streaming, solo che lì si crea un circolo per cui una piattaforma accentra tutte le licenze, c'è meno rischio ma c'è anche meno contrattazione e meno vantaggi per tutti.
Il marcato che dici essersi creato prima è nato soprattutto grazie alla pirateria che ha fatto fiutare l'affare giocando come banco di prova sull'esperienza utente. Sono condizioni diverse. Però ora questo mercato va rivisto perché dopo l'abbuffata iniziale sono emersi i problemi che già erano stati pronosticati all'inizio.
I distributori come dici avrebbero più rischio, ma si slegherebbero i prodotti dalle piattaforme. Inoltre niente vieta che nelle contrattazioni entrino le piattaforme con l'impegno a portare la serie e quindi di fatto dare modo al distributore di essere più sicuro se trattare un prodotto o meno. Ci si può parlare anche durante l'iter, non necessariamente a lavori conclusi. Questo permette anche a nuove piattaforme di entrare in un secondo momento.
All'home video ci si pensa perché è ancora l'unico modo di possedere un prodotto, il resto sono soldi che finiscono nel vuoto e su cui non hai controllo. E le licenze delle piattaforme di streming non sono affatto una tutela. Nemmeno quelle di acquisto digitale con drm come visto nel recente caso della truffaldina Sony.
Che l'home video sia in perdita francamente non lo so, dati attendibili sui costi e sul resto non ne ho visti. Sicuramente sono prezzi poco sostenibili per i consumatori, forse a causa degli accordi a monte, che andrebbero rivisti.
L'avere lo stesso prodotto su più piattaforme significherebbe che queste debbano investire sul servizio piuttosto sul prodotto. E mi pare ce ne sia disperato bisogno data l'esperienza media di utilizzo. Altrimenti quello che rimarrebbero è solo un accesso a pagamento ad un bene esclusivo. Se introduci la concorrenza le piattaforme si darebbero battaglia nel fornire un servizio migliore al prezzo più competitivo. Forse crescerebbero meno velocemente ma in modo più sostenibile e non ti troveresti nuovi balzelli e limitazioni all'utilizzo a cadenza continua.
Allora mi sfugge cosa sarebbe il trattamento deluxe…
Sto piangendo. La sto rivedendo e(/o) riascoltando in loop da un'ora quasi quasi.
E' bellissima, e se ci fosse stato veramente allo Space mio quel 7 e 8 Settembre avrei urlato in sala, criston!!
Un vero peccato che sia uscito in sordina e poco distribuito. Probabilmente nemmeno il distributore sapeva fosse nelle sale 😕
Quindi due adattamenti diversi.
Ma anche netflix italia ha daima?
Certo doppiano una cosa già doppiata, sappiamo tutti che sono i migliori a buttare soldi, ma così sarebbe troppo
Comunque nessuno la sta criticando, si discute solo su sto fatto del trattamento extra.
Le due serie più popolari le portano tutti, e cmq se c'è una critica da fare non vedo perché non si dovrebbe fare, ricordo gente come te che non si doveva criticare vvvvid allo stesso modo, e sappiamo tutti che fine ha fatto
Dai basta cavazzoni
Non sono critiche, ma dei capricci. E paragonare anime generation allo stato pietoso in cui riversava vvvvid è completa malafede.
È diverso, voi volete tutto e subito e non sapete aspettare. Criticate in modo esagerato una realtà nazionale quando chi detiene la stragrande maggioranza dei simulcast stagionali doppia poco o niente, ha una comunicazione assolutamente inesistente e un servizio scadente.
ma siamo cosi' sicuri che la situazione anime in Italia stia cosi' male? in Spagna ciò che non arriva su Crunchy, Netflix o Disney non arriva punto e basta. Oshi no Ko qui in Spagna non e' arrivato, in Italia si'. Insomma a me sembra che Anime Generation stia facendo un gran servizio. Abbiamo la gran maggioranza degli anime che escono disponibili su qualche piattaforma, se pensiamo a come stavamo dieci anni fa bisognerebbe forse cambiare i toni apocalittici che leggo.
stato pietoso?, le critiche a vvvid venivano già fatte quando ancora doveva andare in onda DS e in nelle stagioni in cui fecero le loro stagioni più forti in assoluto in termini di quantita e per tutti era al top, certo ora AG è in un'altra situazione, e cmq nessuno ha fatto un paragone, ho solo detto che è giusto criticare, senza la critica non si può migliorare
la malafede la ha chi vede in quello di Yamato un palinsesto ricco, perché i fatti dicono che portano 3 serie che porta anche la concorrenza, una serie ormai andata in declino, e altre 7 che sono scarti (vediamo se lo è pure l'ottava), paradossalmente con solo BlueBox e Ranma Netflix ha un palinsesto più interessante di quello di Yamato
ma dove sarebbe sta critica esagerata, fin ora si era solo detto di essere perplessi su sta dicitura deluxe data al simulcast di dandadan, quando Netflix lo sta portando in simuldub, non mi sembra si siano levati i forconi verso Yamato
in spagna è uscito su anime-box, ed è anche già doppiato/in doppiaggi (su ann non si capsice visto che c'è solo il nome della doppiatrice di kana e non il resto del cast)
Non saprei come risponderti. Sono abbastanza sicuro che io e le altre persone nei commenti vogliamo cose diverse tra di noi, perché ci includi nello stesso gruppo e pretendi di sapere cosa vogliamo senza che lo abbiamo nemmeno enunciato?
Sicuri mai. Però non è così che la raccontano gli stessi editori da anni, a cui fanno eco le discussioni delle varie testate? Che poi è l'argomentazione usata sempre da loro per giustificare le difficoltà, i prezzi alti, per pregare di andare al cinema o acquistare l'home video?
Però trovo che la situazione sia spesso stagnante, con dei picchi ogni tanto, ma che non si è mai evoluta nel tempo: prodotti trattati sempre con poca cura o come prodotti di serie b, comunicazione imprecisa o affidata ai partner, costi che salgono senza aumento di qualità, in generale poco polso su cosa vogliono gli utenti.
La cosa è simile al cinema: solo perché abbiamo avuto un paio di mesi di film portati in sala (spesso in sordina e in proiezione evento) non vuol dire che ci sia stata una svolta dopo un periodo ancora più triste e forse grazie anche alla spinta di nuovi attori che hanno dimostrato come tutto ciò che si è detto negli anni su gusti e interessi degli spettatori erano solo informazioni di comodo non supportate dai fatti (e che colpevolizzavano solo spettatori ed esercenti).
In tutto questo l'unica costante che vedo è la presenza nei decenni della solita manciata di editori che si accaparrano i prodotti e decidono le sorti del mercato.
No, 'petta; che c'entra Cavazzoni?
Non l'ho capita. :'^)
Fuori i nomi
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