Chi vi scrive è un amante dello sport in generale: tennis, basket, ciclismo, atletica, nuoto, sci, salto con gli sci, biathlon, calcio e qualsiasi sport trasmettano in TV. Si, a volte mi piace seguire anche gli sport di cui nemmeno conosco a fondo le regole. Allo stesso tempo sono anche un appassionato di manga (ma va?), li leggo da sempre, senza particolari distinzioni di genere o target, perché in fondo mi piacciono semplicemente le "storie belle". Tuttavia, per gusti personali, il genere sportivo tra queste storie mi ha sempre affascinato molto, il cosiddetto manga "spokon". Rough e Slam Dunk sono stati i primissimi manga sportivi che ho letto, non proprio due opere qualsiasi diciamo, seguiti da Noritaka, One Pound Gospel, L'uomo Tigre, Touch, Dash Kappei, Captain Tsubasa, Tetsuwan Girl, Rookies, H2, F - Motori in pista, La leggenda di Hikari, Jenny la tennista e Rocky Joe. Pensate, tutti questi titoli sono stati editati per la prima o unica volta più di 20 anni fa.

Negli ultimi anni tra le mille riflessioni legate a queste due passioni è nato un diavoletto in me, uno di quelli che ti si posiziona sulla spalla, che si vedono spesso nei film. Questo diavoletto mi suggeriva all'orecchio che vi era una certa mancanza di titoli sportivi tra gli scaffali di fumetterie e librerie. Era un suggeritore invadente, che mi infestava la mente, che cercavo di scacciare e che come un martello pneumatico continuava a parlare e parlare e parlare. Convinto che avesse torto, che non si basasse su dati certi e con il forte desiderio di scacciarlo ho cominciato a seguire con attenzione gli annunci degli editori, le loro interviste e le uscite manga del mese ed effettivamente tra queste vi erano solo rari accenni ai manga sportivi. Tuttavia non volevo demordere, volevo avere più convinzioni e ho lasciato trascorrere il tempo. Arriva così Lucca Comics and Games 2024, una settimana di libertà e spensieratezza con il diavoletto che aveva temporaneamente abbandonato il discorso, distrutto dalle notti in bianco per gli autografi e le serate in anfiteatro, fino all'incontro dal vivo con diverse persone che conosco. Avete presente quelle classiche persone che incontri solo in fiera? Ecco, proprio loro. Due chiacchiere, due battute e per cercare di fare conversazione propongo la classica domanda: "Contenti degli annunci di quest'anno?" e con mia grande sorpresa in più di un'occasione ottengo la stessa identica risposta: "Speravo in qualche spokon questa volta..... ma niente". Vedete anche voi il diavoletto sorridere? 



Torniamo seri ed abbandoniamo le mie personali e psicotiche voci nella testa. Poniamoci dunque un quesito che, a quanto pare, interessa molti appassionati: "Davvero gli editori oggi non puntano molto sul genere sportivo?". Prima di addentrarci nelle illazioni o supposizioni servirebbe però qualche dato, giusto per ragionare tutti assieme. Ma come farlo? Semplice! Prendi un appassionato che nel tempo libero conti il numero dei volumetti di manga sportivi usciti dal 1996 ad oggi e che conti il numero dei volumetti usciti in quello stesso anno, e faccia poi una semplice proporzione. Già, direte voi, e chi è così folle da fare questo lavoraccio? Sentite anche voi il diavoletto mentre viene sfruttato?

Per fare questo calcolo dovevo darmi però dei parametri. Siccome l'ipotesi era quella che gli editori rischino sempre meno nel proporre titoli di genere sportivo ho deciso quindi di escludere tutte le ristampe e, soprattutto, le nuove edizioni. Uniche eccezioni sono stati i manga ripresi da una casa editrice, come ad esempio Noritaka o Gaku in quanto, di fatto, erano titoli interrotti e mai conclusi in passato. Anche qui so cosa state pensando, come per il diavoletto sento le voci, perché escludere le nuove edizioni di titoli come Yawara!, Slam Dunk o Rocky Joe o Captain Tsubasa? Sono titoli sportivi che vengono pubblicati per gli amanti del genere. Per quanto mi riguarda è solo parzialmente vero. Sono titoli sportivi, su questo non ci piove, ma che spesso gli amanti del genere hanno già letto o riletto. Oggi gli appassionati del genere desidererebbero infatti NUOVI titoli. 

Ebbene, dopo tanto parlare ecco i dati: 
 


Il primo dato che balza all'occhio è che a fine anni '90 e nei primi anni 2000 il genere sportivo riempiva, in percentuale, molto di più gli scaffali delle fumetterie rispetto ai giorni nostri. Il trend purtroppo è andato in calando, con qualche isolata parvenza di ripresa, con addirittura punte minime tra gli anni 2018 e 2022. Negli ultimi due anni il genere sportivo è tornato ad esalare qualche flebile respiro, poi vedremo in quale forma, ma certo ben distante dai fasti di un tempo. Basti pensare infatti che nel 2003 uscivano il 20% in più di volumi sportivi rispetto ad oggi (97 vs 82), in controtendenza rispetto al dato che ci dice che nel 2024 vengono/verranno pubblicati, in generale, il triplo dei volumi rispetto al 2003 (2075 vs 691). 

Ora, analizziamo cosa viene editato oggi. Abbiamo "in corso" solamente 19 titoli che tra le pagine propongono anche il genere sportivo. Tra questi 19 titoli includo anche manga che hanno visto un solo volume editato negli ultimi 9 anni come Real o che chissà se mai rivedremo più o che sono opere correlate o legate ad altri grandi titoli come Let's Haikyu o Haikyu!! Club o Blue Lock - Episode Nagi o Mix. A trainare la carrozza dei titoli "nuovi" restano quasi unicamente manga sportivi come Blue Lock, Blue Box, Initial D, Giant Killing, Medalist, The Boxer, Welcome to the Ballroom e Dance Dance Danseur. Tutte opere valide, ma in questo panorama così ricco e variegato di titoli è un po' pochino non trovate? 

Un altro dato interessante, dal 1996 ad oggi sono stati editati 139 titoli sportivi. Qualcuno ha avuto più fortuna, qualcuno meno fortuna, alcuni come Rough o Rocky Joe sono stati più chiacchierati con la loro riedizione, ma in ogni caso sono stati appunto 139 i tentativi di portare un manga sportivo in Italia. Sapete quanti sono oggi i titoli sportivi inediti in Italia? Secondo il nostro database, che è ricchissimo ma ovviamente non completo al 100%, i titoli sportivi inediti in Italia sono 1331. Tra questi ci sono autentiche perle dell'editoria giapponese, scritti ed illustrati da mostri sacri del fumetto nipponico. Ora, non voglio aprire l'elenco infinito di potenziali titoli che si potrebbero pubblicare o che mi piacerebbe leggere, tuttavia non si può certo dire che non vi sia l'imbarazzo della scelta. 



Ma quindi perché i nuovi manga sportivi arrivano ormai in maniera centellinata in Italia? Eh, fammi indovino e ti farò ricco, diceva qualcuno. È la domanda che probabilmente ci poniamo tutti noi appassionati di questo genere, senza critiche o convinzioni o saccenteria nei confronti degli editori, ma appunto basandoci sui numeri, purtroppo impietosi di questi ultimi 10 anni, abbondanti. Probabilmente i dati di vendita di molte opere del passato hanno fatto desistere molte case editrici dal rischiare ulteriormente in questo genere, spesso vittima di opere molto lunghe o di sport non molto seguiti in Italia. Senza dati di vendita alla mano non mi è possibile confermare questa supposizione, solo dedurla. Tuttavia in Giappone i manga sportivi sembrano essere ancora apprezzati tra il pubblico, basta infatti analizzare le classifiche di vendita settimanali nipponiche. Tra i primi 20 posti ci sono ovviamente molto spesso opere conosciute, edite in Italia, ma tra quelle inedite troviamo un'alta percentuale di manga sportivi, come ad esempio MF Ghost, Ao Ashi, Kinnikuman, Yowamushi Pedal, la "saga" di Major, The Days of Diamond, Shutoko SPL o Boukyaku Battery solo per citare le classifiche degli ultimi due mesi. La sensazione che pervade il diavoletto tuttavia è che se per quasi tutti gli altri manga inediti presenti nelle classifiche vi siano delle possibili e future pubblicazioni in Italia, la stessa sensazione il diavoletto non la avverte per queste opere citate sopra. Ovviamente sarebbe eventualmente contento di essere smentito.    

Ora, con questo articolo non si vuol far scatenare un movimento, uno "#spokongate" o cose simili. La storia ha insegnato che chiedere, segnalare o far sentire la propria voce con cortesia ed educazione aiuta gli editori a comprendere che esiste una reale esigenza da parte degli appassionati. Una persona sola però conta quel che conta in questo ambito, per cui "con tenacia, grinta e superando le difficoltà" vi chiedo: c'è qualcun altro come me che "non si abbatte ma combatte per averla vinta"? (cit.)