Da molto tempo sappiamo che il brand Final Fantasy non è più un campione di incassi, nonostante una qualità piuttosto alta dei vari prodotti. Gli ultimi arrivati, Final Fantasy VII Rebirth (in arrivo anche su PC il 23 gennaio) e Final Fantasy XVI, hanno infatti deluso le aspettative di Square-Enix, trovando come "causa" l'essere esclusive temporanee su Sony PlayStation.
 
In arrivo dappertutto?

A confermare nuovamente la nuova direzione presa dal publisher, ci hanno pensato Yoshinori Kitase e Naoki Yoshida, i due autori storici del franchise che, intervistati da IGN Brazil, hanno detto la loro sulla resa dei Final Fantasy e del rapporto con Sony.
Nonostante non abbiamo i dati di vendita ufficiali di Final Fantasy VII Rebirth, le parole di Kitase non fanno certo presagire una certa soddisfazione. Sicuramente non è stato un flop, ma la direzione deve cambiare. È per questo che Final Fantasy non potrà più essere un brand legato a una singola piattaforma.

Questo soprattutto perché i costi per la produzione di un videogioco sono aumentati in maniera considerevole negli ultimi anni, e l'unico modo di rientrare e rendere profittevole il proprio lavoro è quello di aprirsi ad altri mercati. Non è più un segreto, ad esempio, che vari Final Fantasy arriveranno su Xbox e la release più ravvicinata su PC di Rebirth rispetto al Remake è un altro segnale.

Questo significa che Final Fantasy VII Reunion o qualunque sarà il suo nome, arriverà direttamente su tutte le piattaforme? Non si può ancora avere la certezza e dipende dagli accordi stipulati con Sony. Ma siamo ormai certi che se dipendesse soltanto da Square-Enix, Final Fantasy arriverebbe dappertutto, persino sulla nuova Switch.



Fonte: IGN Brazil