Con l'uscita del venticinquesimo e ultimo episodio è stato ufficialmente annunciata la messa in produzione della seconda stagione di Blue Box, adattamento animato del manga omonimo di Kouji Miura.
A seguito dell'annuncio non sono state rilasciate ulteriori informazioni, tranne la pubblicazione di un breve trailer e una nuova visual.

Yūichirō Yano (Moyashimon, Lupin III - Ritorno alle origini) ha diretto l'anime per Telecom Animation Film, con Yūko Kakihara (Buddy Daddies, Cells at Work!, Chihayafuru 2) alla series composition, e Miho Tanino (Tower of God, Blue Thermal) al character design. In Italia la serie è disponibile su Netflix, in versione sottotitolata.
Il manga viene serializzato da Shueisha su Weekly Shōnen Jump a partire dal 2021, conta al momento diciannove volumi all'attivo, e in Italia è pubblicato da Star Comics.
Fonte consultata:
Anime News Network
A seguito dell'annuncio non sono state rilasciate ulteriori informazioni, tranne la pubblicazione di un breve trailer e una nuova visual.
Lo studente delle medie Taiki Inomata frequenta la Eimei Academy, una scuola con un importante programma sportivo. Il ragazzo fa parte della squadra di badminton maschile ed è innamorato della giocatrice di basket Chinatsu Kano, una ragazza che si allena ogni mattina in palestra. Un giorno di primavera, per uno strano scherzo del destino, la ragazza inizia a vivere a casa di Taiki. Volendo diventare un degno compagno per Chinatsu, il giovane insegue il suo stesso sogno: partecipare alle Nazionali iniziando ad allenarsi più duramente, tutto per costruire una forte relazione con la sua nuova coinquilina.

Yūichirō Yano (Moyashimon, Lupin III - Ritorno alle origini) ha diretto l'anime per Telecom Animation Film, con Yūko Kakihara (Buddy Daddies, Cells at Work!, Chihayafuru 2) alla series composition, e Miho Tanino (Tower of God, Blue Thermal) al character design. In Italia la serie è disponibile su Netflix, in versione sottotitolata.
Il manga viene serializzato da Shueisha su Weekly Shōnen Jump a partire dal 2021, conta al momento diciannove volumi all'attivo, e in Italia è pubblicato da Star Comics.
Fonte consultata:
Anime News Network
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Ecco, questa è un'altra panzana da smentire, Blue Box non è affatto un anime sportivo, è un anime sentimentale con uno sfondo sportivo vago e giusto accennato, tra l'altro con la pretesa di presentare addirittura due sport senza la capacità di trattarne seriamente nemmeno uno.
Haikyu è un anime sportivo, che ti insegna la pallavolo a livello tecnico nei minimi dettagli. Non Blue Box.
Scusa, ma sai, quando si fa la lista dei generi di una serie si va per ordine di prevalenza, e io cosa ho scritto per prima?.... ah giusto, avrai letto il commento come hai sfogliato i capitoli del manga xD
E un anime sportivo non ti deve insegnare per forza le regole, sennò serie come Kuroko che il 99% delle cose che dicono sono baggianate cos'è, un fantasy?... in più qua lo sport è un sottogenere, serve a sviluppare i personaggi, non a farti imparare i giochi
Negare che ci sia lo sport in BB è come negare che in Dress up darling ci sia il cosplay
In Blue Box tu utente non sai assolutamente niente del basket a parte che Chinatsu gioca a basket, non sai quasi nulla del badminton a parte che Taiki gioca a badminton e fa qualche progresso, non vedi nemmeno le gioie e i dolori dei protagonisti per i loro risultati sportivi se non liquidati in pochi minuti in qualche episodio particolare.
No, Blue Box è un anime romantico a vago sfondo sportivo, nulla di più.
PS: io il manga di BB non l'ho mai nemmeno sfiorato e ben mi guardo dal farlo.
A che piace Blue Box lo segue a chi non piace non lo segue.
A me non piace Le bizzarre avventure di JoJo me ne tengo lontano ma finisce lì ma non faccio certo una crociata contro JoJo.
Ma quando mai, il cosplay è il lavoro che c'è dietro la lavorazione dei vestiti del trucco, parrucco, e lo studio della performance, cosa che non avviene mai, tolto il vestito di Shizuka in cui dicono 4 cazzatine alla veloce il resto è tutto un Gojo facciamo sto vestito, e 3 secondi dopo il vestito è pronto, il trucco e parrucco son pronti e Marin magicamente sa cosa fare, di cosplay nello specifico c'è ben poco, la storia è la relazione fra lui e Marin, stessa cosa di Blue Box, sport e cosplay sono il tramite per la relazione non il punto cardine della storia
Ottimo, grazie dell'avviso.
Tremendi. Ricordo in particolare una scena dove stravolgevano completamente una frase di Hina, donando un diverso se non opposto senso al suo comportamento. Arrivarci io che riconosco dialoghi/concetti giapponesi solo tramite consumo di anime... Da lettore dell'opera su manga plus, darci un'occhiata avrebbe professionalmente aiutato, visto che l'anime segue il manga fedelmente. Lo dico all'adattore inglese, dato che altre lingue hanno semplicemente copiato quello anglosassone 1:1... Neanche a dire la fretta, dato che su netflix gli episodi avevano iniziato ad uscire con una settimana di ritardo rispetto alla messa in onda giapponese (e già questo...)
Se fanno i sottotitoli su base ENG allora Netflix deve cambiare e farli direttamente sul JAP.
Non capisco perché basarsi sulla versione ENG piuttosto che direttamente dubwyrkka originale.
@Giallugamer97
"Io ormai dopo oltre 10 anni che guarda anime a grandi linee quando un personaggio parla capisco se quello che c'è scritto nei sottotitoli è effettivamente esatto e Netflix di errori ne fa."
Non ho capito cosa intendi.
No perché se credi di sapere il giapponese grazie agli anime o sei un fenomeno della natura quindi appartieni allo 0,0001% oppure si tratta di qualcosa di immaginario.
Mi dispiace essere diretto ma non funziona così... Se non versi per il giapponese lacrime e sangue non potrai mai impararlo.
Prova a leggere un tankobon in originale, prova a vedere un episodio senza sottotitoli, prova una conversazione con un giapponese, prova l'esame JLPT N. 5 ci capisci 1/3%.
Qui su AC ci sono molti convinti di sapere il giapponese perche vedono molti anime coi sub ma poi quando affrontano la realtà si rendono conto di essere un atomo nell'universo.
Non capisco perché basarsi sulla versione ENG piuttosto che direttamente su quella originale JAP.
Per la cronaca anche i giapponesi ragionano così, prendi Toei: con Dragon ball dama i sottotitoli li gestivano loro per tutti e venivano fatti dall'Inglese all'Italiano
Posso dirti che il mio livello di conoscenze mi ha permesso di vedere un film al cinema in Giappone senza sottotitoli di alcuni tipo e capirne per bene la metà (il resto a intuito), che non è comunque una cosa da poco.
Quindi se nei sottotitoli, tra l'altro in questo caso di uno streaming ufficiale per cui paghiamo per quei sottotitoli, noto che quando personaggio A dice una cosa che ha quel significato ma i sottotitoli ne danno un altro, sono sicuro al 100% che il sottotitolo è sbagliato, tutto qua. Inoltre è una dato di fatto che i sottotitoli di Netflix, proprio perché tradotti dall'inglese all'italiano e non dal giapponese all'italiano abbiano dei problemi.
Comunque ti chiedo scusa per essermi espresso male e per averti fatto fraintendere le mie parole.
Su Wikipedia il fatturato di Netflix nel 2021 era di 29 miliardi di dollari con un utile netto di 5,1 miliardi di dollari.
Per fare le cose per bene non gli mancano certo le risorse... Fai conto che Mediaset per One Piece e Detective Conan si basava sulla versione giapponese.
@GialluGamer97
Non c'è bisogno di scusarti.
Anche secondo me Netflix deve migliorare sotto questo aspetto.
A nessuna azienda sana piace sperperare denari in una questione che ai più non interessa. Mediaset per One piece negli anni hanno fatto le peggio cose altro che traduzione dall'Inglese.
Detective Conan è un progetto che ormai non stanno neanche più mandando avanti.
Cosa avrebbe fatto Mediaset a One Piece? Se si tratta di censure e una cosa ben nota ma la versione USA della 4Kids era una parodia 😅 .
@Tithain
Basterebbe un po' di buon senso.
Anche in Italia ci sono eccellenti professionisti... Abbiamo una delle migliori Università d'Europa nello studio delle lingue orientali l'Università Ca' Foscari di Venezia.
Investire nei traduttori per Netflix potrebbe essere un'opportunità.
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