Vincitore dello Shogakukan Manga Award e del Tezuka Osamu Cultural Prize, e con più di 23 milioni di copie vendute, Hikaru no go è uno dei manga di maggior successo apparsi a cavallo tra secondo e terzo millennio. Pubblicato sul ben noto Weekly Shounen Jump di Shueisha tra il 1998 ed il 2003, questo insolito shounen sportivo ci narra l'incontro tra Hikaru Shindo, comune studente delle elementari privo di particolari qualità e dedito alle più tradizionali occupazioni tipiche del ragazzo svogliato e poco incline agli studi, e Sai no Fujiwara, spettro di un vecchio maestro di go vissuto un migliaio di anni prima che solo Hikaru è in grado di vedere. Incapace di raggiungere il Nirvana in quanto ancora desideroso di migliorarsi nel gioco del go, Sai aveva fatto ritorno in questo mondo già un secolo prima, aiutando un allora giocatore in erba, tale Shusaku Honinbo, a diventare il più forte giocatore di go della storia. Non ancora appagato, complice anche la morte in giovane età di Shusaku, Sai è tornato nuovamente in questo mondo per proseguire nella sua strada... peccato che questa volta si sia imbattuto in Hikaru, che non ha mai tenuto in mano una pietra e tutto vorrebbe tranne che mettersi a giocare ad un gioco vecchio e noioso come il go. Tuttavia, per far contento Sai, Hikaru decide di giocare ogni tanto, finendo per incontrare Akira Toya, suo coetaneo sulla strada del professionismo che farà scoccare anche in Hikaru il desiderio di imparare a giocare a go.
Non si preoccupi chi teme di trovarsi di fronte un'opera oscura, piena di incomprensibili riferimenti ad un gioco che magari sente nominare per la prima volta, Hikaru no go è perfettamente fruibile da chiunque, non importa il suo grado di conoscenza del go. Seguendo un espediente narrativo classico, il lettore viene introdotto nel mondo del go parallelamente ad Hikaru e gli vengono fornite le informazioni necessarie alla comprensione dell'opera tramite i primi passi e le prime esperienze effettuate da Hikaru. Inoltre, l'abilità grafica e narrativa degli autori è tale da spingere il lettore ad appassionarsi e farsi coinvolgere agli scontri presenti nel manga: pur non capendo nulla del gioco, il carisma degli sfidanti, i commenti degli spettatori e le scelte registiche di Obata fanno capire perfettamente allo spettatore il dipanarsi delle partite e l'abilità dei vari giocatori.
Hikaru no go si sviluppa su tre diversi piani narrativi.
Il primo, quello più tradizionale, è il classico racconto di formazione ed è interamente incentrato sul personaggio di Hikaru, sulla sua crescita come giocatore e come persona, sul suo ingresso nel mondo del go, sulle sua sfide, sulla sua rivalità con Akira Toya. La maturazione di Hikaru viene resa in modo encomiabile, tramite piccoli gesti, dettagli quasi insignificanti, che mostrano una crescita costante tramite tutte le esperienze e gli incontri che segnano chi più chi meno il personaggio. Il tutto senza forzature, senza punti di discontinuità; una crescita, quella di Hikaru, abilmente enfatizzata dalla sua evoluzione grafica; involontariamente, anche il miglioramento nel disegno ottenuto da Obata durante la lavorazione a quest'opera accresce ulteriormente lo stacco tra l'Hikaru dei primi volumi con quello degli ultimi.
Il secondo, invece, si concentra sul go in se stesso, slegandosi dal solo personaggio di Hikaru per andare ad analizzarne il mondo nella sua interezza. Per quanto sia il protagonista, il manga non si focalizza sul solo Hikaru, ma più di una volta lo accantona temporaneamente per dedicarsi ad altri personaggi. Dalle sfide per i titoli tra i grandi maestri al viaggio di Isumi in Cina, dalla scalata al vertice di Akira Toya ai piccoli club scolastici, dai vecchietti delle sale di go ai giornalisti sportivi più appassionati, Hikaru no go riesce a donare un quadro vivo e pulsante dell'intero mondo del go, grazie anche a personaggi sapientemente caratterizzati, magari anche tramite poche pennellate – molte sono le comparse che appaiono solo in poche occasioni – ma sempre in modo estremamente credibile, ben lontani dagli stereotipi che compaiono sempre più spesso nelle opere di questo genere. La genuinità dei personaggi si avverte dalle piccole cose, dagli insei che fanno a mangiare al Mac al maestro che si versa un tazza di tè, dalla madre di Waya che rimprovera il figlio per non aver avvertito che non sarebbe tornato per cena a Hikaru che si deprime per la verifica d'inglese... Addirittura, un intero volume viene completamente dedicato a storie autoconclusive incentrato su alcuni dei personaggi secondari (più amati?) dell'opera. Significativo, in tal senso, notare come la frase sul dio del go, che racchiude in sé tutta l'ideologia del manga, non sia stata proferita da Sai o da uno dei maestri più abili, ma da un semplice vecchietto della sala di go con un abilità nel gioco tutto sommato modesta.
Il terzo ed ultimo, infine, è quello più mistico e intimista ed è legato principalmente al personaggio di Sai – ed al suo rapporto con Hikaru: il millenario cammino verso la “mano di Dio” (o, come reso nell'edizione italiana, “perfezione nel gioco”). Indubbiamente la parte più profonda dell'opera, il legame tra Sai e Hikaru trascende quello del semplice maestro-allievo, ma fa da ponte tra passato, presente e futuro, in quell'infinito percorso che ogni giocatore conduce nel perfezionarsi nel gioco, da allievo con altri che agiscono in funzione di lui a maestro che agisce in funzione di altri. Una tematica che trova la sua piena estrinsecazione nell'ottimo doppio finale, ovviamente aperto, come altrimenti non avrebbe potuto essere.
Questi tre aspetti si fondono e s'influenzano tra loro per tutta la durata dell'opera, arricchendosi vicendevolmente ed elevando Hikaru no go verso una delle vette più alte mai raggiunte dallo “shounen sportivo”, genere in cui, ad onor del vero, finisce per stare abbastanza stretto.
Hikaru no go è un titolo su cui Planet Manga pare aver puntato molto fin dalla sua prima pubblicazione. Dopo aver presentato un'anteprima del primo capitolo in appendice ad alcuni manga di successo - tra cui Naruto - il primo volumetto dell'opera venne presentato in offerta a soli 2 euro. Dal secondo in poi, il prezzo andò ad allinearsi a quello delle canoniche pubblicazioni da edicola, con cui condivideva materiale e cura nell'edizione. Purtroppo, il pubblico non parve apprezzare a sufficienza l'opera, a causa della particolarità del tema trattato, per timore verso un gioco sconosciuto come il go o semplicemente per la componente più slice of life che in parte lo allontanava dalla concezione italiana dello shounen da edicola; il risultato fu il passaggio alla distribuzione nelle sole fumetterie, il cambio di periodicità, da mensile a trimestrale, e l'aumento del prezzo di un paio di euro per ogni volume.
Nel 2012, in occasione della visita del disegnatore del manga, Takeshi Obata, alla fiera di Lucca, Planet Manga ha deciso di dare una seconda occasione a questo titolo d'indubbio valore, con una nuova edizione dell'opera, questa volta pensata già in partenza per le sole fumetterie. Il confezionamento risulta indubbiamente più curato rispetto al passato: la carta è bianca e liscia, la qualità di stampa ottima, non vi sono trasparenze degne di nota ed il volume è robusto e si sfoglia agevolmente. Ai primi tre volumi dell'opera si è deciso inoltre di allegare uno “starter set” costituito da un manuale, che illustra le regole del go (che, ricordiamo, non è in realtà necessario approfondire per apprezzare il manga) realizzato con il supporto dell’Università Europea degli Sport della Mente, un goban e le pietre necessarie per giocare.
Tutto ciò non risulta però sufficiente, da solo, a giustificare l'alto prezzo di 6,50€ a volume, se si considerano il piccolo formato (11x17) e, soprattutto, la decisione di non riadattare graficamente l'opera, che presenta ancora il vecchio adattamento con tanto di pecette.
Non si preoccupi chi teme di trovarsi di fronte un'opera oscura, piena di incomprensibili riferimenti ad un gioco che magari sente nominare per la prima volta, Hikaru no go è perfettamente fruibile da chiunque, non importa il suo grado di conoscenza del go. Seguendo un espediente narrativo classico, il lettore viene introdotto nel mondo del go parallelamente ad Hikaru e gli vengono fornite le informazioni necessarie alla comprensione dell'opera tramite i primi passi e le prime esperienze effettuate da Hikaru. Inoltre, l'abilità grafica e narrativa degli autori è tale da spingere il lettore ad appassionarsi e farsi coinvolgere agli scontri presenti nel manga: pur non capendo nulla del gioco, il carisma degli sfidanti, i commenti degli spettatori e le scelte registiche di Obata fanno capire perfettamente allo spettatore il dipanarsi delle partite e l'abilità dei vari giocatori.
Hikaru no go si sviluppa su tre diversi piani narrativi.
Il primo, quello più tradizionale, è il classico racconto di formazione ed è interamente incentrato sul personaggio di Hikaru, sulla sua crescita come giocatore e come persona, sul suo ingresso nel mondo del go, sulle sua sfide, sulla sua rivalità con Akira Toya. La maturazione di Hikaru viene resa in modo encomiabile, tramite piccoli gesti, dettagli quasi insignificanti, che mostrano una crescita costante tramite tutte le esperienze e gli incontri che segnano chi più chi meno il personaggio. Il tutto senza forzature, senza punti di discontinuità; una crescita, quella di Hikaru, abilmente enfatizzata dalla sua evoluzione grafica; involontariamente, anche il miglioramento nel disegno ottenuto da Obata durante la lavorazione a quest'opera accresce ulteriormente lo stacco tra l'Hikaru dei primi volumi con quello degli ultimi.
Il secondo, invece, si concentra sul go in se stesso, slegandosi dal solo personaggio di Hikaru per andare ad analizzarne il mondo nella sua interezza. Per quanto sia il protagonista, il manga non si focalizza sul solo Hikaru, ma più di una volta lo accantona temporaneamente per dedicarsi ad altri personaggi. Dalle sfide per i titoli tra i grandi maestri al viaggio di Isumi in Cina, dalla scalata al vertice di Akira Toya ai piccoli club scolastici, dai vecchietti delle sale di go ai giornalisti sportivi più appassionati, Hikaru no go riesce a donare un quadro vivo e pulsante dell'intero mondo del go, grazie anche a personaggi sapientemente caratterizzati, magari anche tramite poche pennellate – molte sono le comparse che appaiono solo in poche occasioni – ma sempre in modo estremamente credibile, ben lontani dagli stereotipi che compaiono sempre più spesso nelle opere di questo genere. La genuinità dei personaggi si avverte dalle piccole cose, dagli insei che fanno a mangiare al Mac al maestro che si versa un tazza di tè, dalla madre di Waya che rimprovera il figlio per non aver avvertito che non sarebbe tornato per cena a Hikaru che si deprime per la verifica d'inglese... Addirittura, un intero volume viene completamente dedicato a storie autoconclusive incentrato su alcuni dei personaggi secondari (più amati?) dell'opera. Significativo, in tal senso, notare come la frase sul dio del go, che racchiude in sé tutta l'ideologia del manga, non sia stata proferita da Sai o da uno dei maestri più abili, ma da un semplice vecchietto della sala di go con un abilità nel gioco tutto sommato modesta.
Il terzo ed ultimo, infine, è quello più mistico e intimista ed è legato principalmente al personaggio di Sai – ed al suo rapporto con Hikaru: il millenario cammino verso la “mano di Dio” (o, come reso nell'edizione italiana, “perfezione nel gioco”). Indubbiamente la parte più profonda dell'opera, il legame tra Sai e Hikaru trascende quello del semplice maestro-allievo, ma fa da ponte tra passato, presente e futuro, in quell'infinito percorso che ogni giocatore conduce nel perfezionarsi nel gioco, da allievo con altri che agiscono in funzione di lui a maestro che agisce in funzione di altri. Una tematica che trova la sua piena estrinsecazione nell'ottimo doppio finale, ovviamente aperto, come altrimenti non avrebbe potuto essere.
Questi tre aspetti si fondono e s'influenzano tra loro per tutta la durata dell'opera, arricchendosi vicendevolmente ed elevando Hikaru no go verso una delle vette più alte mai raggiunte dallo “shounen sportivo”, genere in cui, ad onor del vero, finisce per stare abbastanza stretto.
Hikaru no go è un titolo su cui Planet Manga pare aver puntato molto fin dalla sua prima pubblicazione. Dopo aver presentato un'anteprima del primo capitolo in appendice ad alcuni manga di successo - tra cui Naruto - il primo volumetto dell'opera venne presentato in offerta a soli 2 euro. Dal secondo in poi, il prezzo andò ad allinearsi a quello delle canoniche pubblicazioni da edicola, con cui condivideva materiale e cura nell'edizione. Purtroppo, il pubblico non parve apprezzare a sufficienza l'opera, a causa della particolarità del tema trattato, per timore verso un gioco sconosciuto come il go o semplicemente per la componente più slice of life che in parte lo allontanava dalla concezione italiana dello shounen da edicola; il risultato fu il passaggio alla distribuzione nelle sole fumetterie, il cambio di periodicità, da mensile a trimestrale, e l'aumento del prezzo di un paio di euro per ogni volume.
Nel 2012, in occasione della visita del disegnatore del manga, Takeshi Obata, alla fiera di Lucca, Planet Manga ha deciso di dare una seconda occasione a questo titolo d'indubbio valore, con una nuova edizione dell'opera, questa volta pensata già in partenza per le sole fumetterie. Il confezionamento risulta indubbiamente più curato rispetto al passato: la carta è bianca e liscia, la qualità di stampa ottima, non vi sono trasparenze degne di nota ed il volume è robusto e si sfoglia agevolmente. Ai primi tre volumi dell'opera si è deciso inoltre di allegare uno “starter set” costituito da un manuale, che illustra le regole del go (che, ricordiamo, non è in realtà necessario approfondire per apprezzare il manga) realizzato con il supporto dell’Università Europea degli Sport della Mente, un goban e le pietre necessarie per giocare.
Tutto ciò non risulta però sufficiente, da solo, a giustificare l'alto prezzo di 6,50€ a volume, se si considerano il piccolo formato (11x17) e, soprattutto, la decisione di non riadattare graficamente l'opera, che presenta ancora il vecchio adattamento con tanto di pecette.
Hikaru no go è un gioiello, un manga come pochi se ne trovano, non solo nel suo genere di appartenenza ma in generale, un titolo al contempo semplicissimo ma profondo e con più livelli di lettura, con una narrazione avvincente e priva di momenti poco ispirati, un disegno forse ancora un po' impreciso agli inizi ma che si evolve gradualmente mostrando nella seconda parte tutta l'abilità di Obata, un cast personaggi variegato e sapientemente caratterizzato, sfide appassionanti e momenti di quotidianità perfettamente intervallati tra loro. Un titolo imperdibile, comprensibile (e consigliato) a tutti, esperti di go o perfetti ignoranti, tanto da essere diventato un cult in Giappone ed aver spinto un sacco di giovani verso il gioco del go.
Titolo | Prezzo | Casa editrice |
---|---|---|
Hikaru no Go 1 | € 2.00 | Panini Comics |
Hikaru no Go 2 | € 3.50 | Panini Comics |
Hikaru no Go 3 | € 3.50 | Panini Comics |
Hikaru no Go 4 | € 3.50 | Panini Comics |
Hikaru no Go 5 | € 3.50 | Panini Comics |
Hikaru no Go 6 | € 3.50 | Panini Comics |
Hikaru no Go 7 | € 3.50 | Panini Comics |
Hikaru no Go 8 | € 3.50 | Panini Comics |
Hikaru no Go 9 | € 3.50 | Panini Comics |
Hikaru no Go 10 | € 3.50 | Panini Comics |
Hikaru no Go 11 | € 3.50 | Panini Comics |
Hikaru no Go 12 | € 3.50 | Panini Comics |
Hikaru no Go 13 | € 5.50 | Panini Comics |
Hikaru no Go 14 | € 5.50 | Panini Comics |
Hikaru no Go 15 | € 5.50 | Panini Comics |
Hikaru no Go 16 | € 5.50 | Panini Comics |
Hikaru no Go 17 | € 5.50 | Panini Comics |
Hikaru no Go 18 | € 5.50 | Panini Comics |
Hikaru no Go 19 | € 5.50 | Panini Comics |
Hikaru no Go 20 | € 5.50 | Panini Comics |
Hikaru no Go 21 | € 5.50 | Panini Comics |
Hikaru no Go 22 | € 5.50 | Panini Comics |
Hikaru no Go 23 | € 5.50 | Panini Comics |
Hikaru No Go - Nuova Edizione 1 | € 6.50 | Panini Comics |
Hikaru No Go - Nuova Edizione 2 | € 6.50 | Panini Comics |
Hikaru No Go - Nuova Edizione 3 | € 6.50 | Panini Comics |
Hikaru No Go - Nuova Edizione 4 | € 6.50 | Panini Comics |
Hikaru No Go - Nuova Edizione 5 | € 6.50 | Panini Comics |
Hikaru No Go - Nuova Edizione 6 | € 6.50 | Panini Comics |
Hikaru No Go - Nuova Edizione 7 | € 6.50 | Panini Comics |
Hikaru No Go - Nuova Edizione 8 | € 6.50 | Panini Comics |
Hikaru No Go - Nuova Edizione 9 | € 6.50 | Panini Comics |
Hikaru No Go - Nuova Edizione 10 | € 6.50 | Panini Comics |
Hikaru No Go - Nuova Edizione 11 | € 6.50 | Panini Comics |
Hikaru No Go - Nuova Edizione 12 | € 6.50 | Panini Comics |
Hikaru No Go - Nuova Edizione 13 | € 6.50 | Panini Comics |
Hikaru No Go - Nuova Edizione 14 | € 6.50 | Panini Comics |
Hikaru No Go - Nuova Edizione 15 | € 6.50 | Panini Comics |
Hikaru No Go - Nuova Edizione 16 | € 6.50 | Panini Comics |
Hikaru No Go - Nuova Edizione 17 | € 6.50 | Panini Comics |
Hikaru No Go - Nuova Edizione 18 | € 6.50 | Panini Comics |
Hikaru No Go - Nuova Edizione 19 | € 6.50 | Panini Comics |
Hikaru No Go - Nuova Edizione 20 | € 6.50 | Panini Comics |
Hikaru No Go - Nuova Edizione 21 | € 6.50 | Panini Comics |
Hikaru No Go - Nuova Edizione 22 | € 6.50 | Panini Comics |
Hikaru No Go - Nuova Edizione 23 | € 6.50 | Panini Comics |
Hikaru no Go - Ultimate Deluxe Edition 1 | € 15.00 | Panini Comics |
Hikaru no Go - Ultimate Deluxe Edition 2 | € 15.00 | Panini Comics |
Hikaru no Go - Ultimate Deluxe Edition 3 | € 15.00 | Panini Comics |
Hikaru no Go - Ultimate Deluxe Edition 4 | € 15.00 | Panini Comics |
Hikaru no Go - Ultimate Deluxe Edition 5 | € 15.00 | Panini Comics |
Hikaru no Go - Ultimate Deluxe Edition 6 | € 15.00 | Panini Comics |
Hikaru no Go - Ultimate Deluxe Edition 7 | € 15.00 | Panini Comics |
Hikaru no Go - Ultimate Deluxe Edition 8 | € 15.00 | Panini Comics |
Hikaru no Go - Ultimate Deluxe Edition 9 | € 15.00 | Panini Comics |
Hikaru no Go - Ultimate Deluxe Edition 10 | € 15.00 | Panini Comics |
Hikaru no Go - Ultimate Deluxe Edition 11 | € 15.00 | Panini Comics |
Hikaru no Go - Ultimate Deluxe Edition 12 | € 15.00 | Panini Comics |
Hikaru no Go - Ultimate Deluxe Edition 13 | € 15.00 | Panini Comics |
Ricordo che quando terminai di leggere Hikaru no Go poi caddi in uno stato malinconico per una settimana perché mi mancavano i suoi personaggi (uno soprattutto).
Possiedo già la vecchia edizione (recuperata con un po' di fatica in blocco, visto che anche io lo snobbai inizialmente, e poi il passaggio alla trimestralità con l'aumento di prezzo non mi incoraggia mai a seguire una nuova serie), quindi questa nuova edizione mi interessa relativamente poco visto che sostanzialmente in più presenta solo la sovraccoperta e gli allegati. Ci fossero state le pagine a colori, allora ci avrei fatto un pensierino serio.
Comunque consiglio caldamente la lettura di questo manga, nel caso vi fosse sfuggito fin'ora.
Ottima recensione come sempre, complimenti.
Quello che sinceramente non capisco è la fissazione di alcuni sulla presenza di pagine a colori, e il fatto che, data la presenza di pagine a colori, il volume acquisterebbe un valore superiore e dovrebbe/potrebbe pertanto essere venduto ad un prezzo superiore. Personalmente, non amo le pagine a colori, che trovo il più delle volte meno affascinanti di quelle in bianco e nero. Per me non sono un valore aggiunto, ma un fastidio, ma si sa, che sono Bastian Contrario
6,50€ a volume sono veramente molti quindi almeno due pagine a colori ci devono essere per giustificare il prezzo. Anche perché la Flashbook in Samidare le mette e il primo numero era in promozione a1,90 € e il secondo a 5,90 €, la Star a volte le mette in alcuni manga che ti fa pagare a 4,20 € come in Zetman o Index. JPOP pure e anche la GP.
Detto ciò anche io a volte apprezzo più le pagine in bianco e nero, dipende dai casi però
Passando al manga, non l'ho letto (la recensione si e faccio i complimenti a Slanzard ) ma il prezzo della Planet non mi invoglia al recupero, poi con Obata ho un rapporto complicato, le sue opere mi piacciono all'inizio ma poi a metà cominciano a scadermi (vedi Death Note e Bakuman) e non voglio correre il rischio anche se adoro i suoi disegni (anche se forse è colpa della Ohba la sceneggiatrice con cui lavora)XD Qui è la Hotta ma comunque preferisco spendere su altri manga
All'epoca della sua pubblicazione posso dire scandisse il passare del tempo per come lo avvertiva il me stesso lettore. Anche quando la pubblicazione divenne trimestrale, ogni nuova uscita di un volume significava per me la rilettura dell'intera opera, mentre il volume in questione lo leggevo almeno 5 volte nella settimana dell'uscita (con picchi anche di 10 per i più appassionanti). Ed ogni nuova uscita era preceduta dalla fervente attesa di leggere il nuovo volume, e seguita dall'insopportabile constatazione che per altri 3 mesi non avrei potuto fare altro che attendere. Non credo di aver più provato sensazioni simili da quando Hikaru no go si è concluso, ormai più di 3 anni fa.
Sulle pagine a colori, ovviamente sono considerate un valore aggiunto perchè ad origine sono pensate per esserlo, oltre al fatto che la loro lavorazione costa di più di quella delle normali pagine in bianco e nero. Tuttavia poi c'è da considerare di che pagine a colori si parla. Se si parla di un intero capitolo a colori come nella riedizione di Cat's Eye, o di almeno una decina di tavole a colori sparse per tutto il volume come in Georgie della Magic Press, o ancora come il 60% del volume a colori come Ghost in the Shell 2 allora sì, l'aumento di prezzo è anche giustificato, ma non è certo la misera paginetta a colori a inizio volume (che magari è poi anche solo l'indice e stop) a fare la differenza.
Nel caso di Hikaru no go, comunque, ho controllato le raw della kanzenban giapponese e l'unico capitolo a colori presente è quello da cui sono tratte le tavole nella gallery, ed è presente in uno degli ultimi volumi. Tutte le restanti tavole sono rese in scala di grigi anche lì.
Devo ammettere che questa settimana, stavo cadendo in tentazione e visto che avevo preso solo SK PE 27 e Batman 9, potevo approfittarne per prendere il numero 1 di Hikaru No go, però fortunatamente ho desistito. I problemi sono sempre quelli:
- Troppi manga che colleziono ( anche se molte serie stanno terminando fortunatamente, ma non voglio ritornare alla situazione di prima che in certi momenti era ingestibile. Fortunatamente nel periodo novembre-Gennaio mi sono terminate 5 serie e tra poco toccherà anche a Slam Dunk ed Happy e stiamo a 7 serie finite, poi c'è AG a Marzo )
- 6.50...beh...mi dispiace ma lascio perdere al momento, tra l'altro verrebbe a fare quasi 150 euro di spesa questa serie...insomma un'enormità.
Comunque la metto nell'infinita lista dei futuri recuperi, sia mai che trovo qualcuno che la venda in blocco a prezzi contenuti...anche perchè Obata come disegnatore mi piace.
PS : Complimenti a Slanzard per la recensione e per i suoi bei dossier, anche se quello su Aria resta il migliore.
Cmq, quante speranze abbiamo concretamente di poter vedere la Perfect Edition qui in Italia di questo manga in futuro ?
Per chi fa paragoni con Death Note e Bakuman, ricordo che cambia lo sceneggiatore, per cui l'unico raffronto realmente sensato è sul piano grafico, narrativamente non c'entrano niente. Ed in ogni caso, Hikaru no go si mangia a colazione Death Note e Bakuman messi insieme.
La Panini alla conferenza del Romics, disse di aver fatto questa riedizione perchè Obata grazie a Death Note e Bakuman era diventato stra-famoso qua in italia e così hanno potuto riproporre i suoi vecchi lavori.
Però comunque, per portare a termine questa serie, già ci vorranno un 2 anni, quindi finirà nel 2015 inizio 2016, poi contiamo il fatto che ci vuole sempre qualche anno...insomma credo che prima del 2018-2019 non la vedremo ^^
Effettivamente una PE di questo manga farebbe comodo, però vedrò in futuro di recuperare questa edizione.
PS: Dai non essere così cattivo con DN, che è un ottimo manga e anche originale. A un certo punto lo detestavo anch'io, però poi fortunatamente l'ho rivalutato.
Sul sito planet è disponibile, ergo, lo potrai comprare questa settimana.
Un'opera magnifica nella sua apparente semplicità, che chiunque voglia bene a se stesso è moralmente obbligato a leggere.
Vedrò in fiera se trovo la vecchia edizione.
Purtroppo ai tempi della prima edizione non venne apprezzato o a prescindere ignorato perchè era rivolto ad un gioco da tavolo (e quindi "noioso" per i più) e totalmente sconosciuto, ricordo ancora le discussioni con un mio amico che sosteneva fosse una "merda" senza averlo approfondito.
Comunque, a chi non l'ha letto, lo consiglio caldamente e se il prezzo fosse un problema, ma sapete accontentarvi, recuperatevi la prima edizione che è ancora reperibile.
Un manga davvero spettacolareXD Avevo iniziato a leggerlo perchè interessato anche al Go. Poi però mi ero fermato col la vecchia edizione di cui ho 6 volumi, ma che si trovava una volta si e una volta no e visti anche un paio di volumi introvabili, ho ricominciato la serie con la nuova edizione nonostante il prezzo.
Spero vivamente che sia una bella serie fino alla fineXD
Purtroppo sono tanti i pregiudizi causati dal tema "go" e tanti miei conoscenti sono scettici rispetto alla mia scelta di continuarlo.
Tutti a consigliarmi DN e Bakuman e a snobbare questo...
Ma man mano che lo si legge si viene presi dalla storia in maniera incredibile e se mi ha fatto arrivare al punto di comprarmi una scacchiera da go allora beh...questo dovrebbe dire tuttoXD
Il manga è veramente ottimo e lo reputo uno dei migliori che abbia letto per coinvolgimento...un' unica pecca a mio parere sta nel finale che personalmente non è che mi sia piaciuto più di tanto...sennò avrei gridato al capolavoro.
Ma questa è solo una mia opinione, magari ad altri è piaciuto da morire quindi non fatevi condizionareXD
In ogni caso da avere assolutamente (anche se mi rimane oscuro l'innalzamento assurdo del prezzo...non è che se ci metti una sovracoperta allora vale il doppio "... questa cosa è veramente assurda e mi fa veramente arrabbiare...in giappone tutti i manga hanno la sovracoperta, la carta è perfetta, non si scollano mai eppure non costano così tanto ")
Io l'anime me lo sono visto 1 anno fa... bah
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