Nuovo appuntamento con la rubrica dedicata alle recensioni su anime e manga, realizzate degli utenti di AnimeClick.it.
Quest'oggi ci dedichiamo a titoli appositamente realizzati per la vendita home video, gli OVA Koisuru boukun, Koi sento e FLCL.
Ricordiamo che questa rubrica non vuole essere un modo per giudicare in maniera perentoria i titoli in esame, ma un semplice contesto in cui proporre delle analisi che forniscano, indipendentemente dal loro voto finale, spunti interessanti per la nascita di discussioni, si auspica, costruttive per l'utenza.
Per saperne di più continuate a leggere.
Quest'oggi ci dedichiamo a titoli appositamente realizzati per la vendita home video, gli OVA Koisuru boukun, Koi sento e FLCL.
Ricordiamo che questa rubrica non vuole essere un modo per giudicare in maniera perentoria i titoli in esame, ma un semplice contesto in cui proporre delle analisi che forniscano, indipendentemente dal loro voto finale, spunti interessanti per la nascita di discussioni, si auspica, costruttive per l'utenza.
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Koisuru Boukun
7.0/10
<b>Attenzione: possibili spoiler sulla trama!</b>
È inutile girarci intorno: se lo yaoi - nel vero senso della parola: storie di sesso esplicito tra due uomini - non vi piace, oppure non ci siete abituati e volete avvicinarvi a un titolo che vi inizi lentamente, senza traumi, lasciatelo perdere.
Sì, perché Hinako Tanakaga, in questo manga, non si risparmia certo in particolari; e, devo dire, anche nella versione animata, ci si è mantenuti sullo stesso tono.
Nato come sequel di 'Challengers' (che, invece, è uno shounen ai), quest'anime/manga racconta le vicissitudini di Morinaga, uno studente universitario, innamorato perso del suo senpai, Souchi Tatsumi, che, invece, non solo non lo calcola minimamente, ma odia detesta e aborrisce l'esistenza stessa dei gay, soprattutto da quando il suo carissimo fratellino si è scoperto omosessuale ed è andato a vivere in America con il suo compagno - protagonisti di Challengers. La disperazione del senpai raggiunge il culmine quando il ragazzo lo chiama per avvertirlo che sta per convogliare a giuste nozze con il suo amato lui.
Irritato all'inverosimile, Tatsumi va a casa del suo kohai per sfogare tutto il suo disappunto nell'alcol, inveendo contro i gay e la loro esistenza.
Potete quindi immaginare il dramma giornaliero di Morinaga, costretto a sentire tutte queste belle parole dal suo senpai che, tra l'altro, conosce perfettamente l'orientamento sessuale del ragazzo, nonché i suoi sentimenti. Quando il poveretto decide di confidarsi con un suo caro amico e di chiedergli consiglio, questi gli presenta la soluzione a tutti i suoi problemi: un liquido afrodisiaco da far bere al suo senpai! Morinaga, ovviamente, non accetta - vuole l'amore, lui! - e nasconde la bottiglia, deciso a dimenticarsi della sua esistenza.
Il destino - o meglio, la mano dell'autrice - però non è d'accordo e, come potete benissimo immaginare, Tatsumi, in quella famosa sera della sbornia, non solo trova la bottiglia, ma, scambiandola per un semplice liquore, se la finisce tutta.
Potete immaginare benissimo le conseguenze di tutto questo sul corpo di Tatsumi: l'unico modo per cui il poveretto possa riprendersi sarebbe o sfogare i propri appetiti sessuali su qualcuno o... o farsi aiutare. Cosa che, ovviamente, Morinaga cerca di fare (masturbandolo), con le migliori intenzioni del mondo; ma, ahimè, la carne è debole e Morinaga, troppo preso dall'eccitazione, finisce per violentare il suo senpai. Lo shock per quello che ha fatto è troppo forte e così decide di abbandonare il suo amato senpai scappando via da tutto...
Questi primi due OAV sono il classico problema che si pone quando una persona conosce tutta la storia e vorrebbe consigliarla (soprattutto perché è una delle sue preferite), ma non può farlo, perché si rende conto che quello che è uscito finora è solo un pallido esempio di quello che ci sarà negli OAV successivi, poiché ricoprono solo il primo volume del manga; tuttavia, dato che i primi episodi sono stati fedelissimi al manga, sono sicura che anche i successivi - se e quando li faranno - non saranno da meno.
Se la trama così descritta, infatti, può far pensare subito a tutto ciò che di peggio lo yaoi può ispirare in chi non lo conosce - e, credetemi, per i due episodi mandati in onda adesso, può sembrare davvero che sia così - , devo dire che è vero solo in parte: se è vero che ci troviamo di fronte a scene di sesso abbastanza esplicite, "forti", bisogna dire che la trama non si risolve solo in questo.
Abbiamo infatti due personaggi che, con il tempo (ma, in fondo, anche in questi due episodi, in misura ancora embrionale, ovviamente), si fanno conoscere e amare/odiare, a seconda del proprio punto di vista: non si tratta del classico seme-figo e uke-tenero, anzi. Qui è Morinaga (il seme) che fa tenerezza, perché ama un uomo che disprezza quelli come lui e un senpai che sa farsi odiare, forte, irruento e anche violento; inoltre molta attenzione viene posta sull'io del personaggio, sia di Morinaga, che non vorrebbe solo il corpo del proprio senpai, ma anche il suo cuore, sia di Tatsumi, che lentamente s'innamora di Morinaga ed è diviso tra le sue convinzioni di una vita e i sentimenti che prova per l'amico.
Certo, come vi dicevo, nelle due puntate finora mandate in onda, tutta questa introspezione non si può ancora vedere, anche se, ripeto, delle prime avvisaglie possiamo notarle.
I disegni sono abbastanza fedeli al tratto della Takanaga, anche se preferisco di gran lunga quello del manga; come chara, invece, non ci sono grosse sorprese, quindi non posso neanche dire che gli OAV siano un capolavoro dal punto di vista dell'animazione.
Consigliarne o meno la visione? Io direi "non adesso", visto che c'è ancora troppa poca carne sul fuoco - a meno che non vi siate incuriositi e non vogliate comunque darci un'occhiata, tenendo conto delle premesse. Invece, ribadisco il mio consiglio a non aprirlo neanche a coloro che non amano particolarmente lo yaoi o non sono "abituati": come avrete capito, soprattutto il primo episodio, può lasciare un po' sconvolti.
È inutile girarci intorno: se lo yaoi - nel vero senso della parola: storie di sesso esplicito tra due uomini - non vi piace, oppure non ci siete abituati e volete avvicinarvi a un titolo che vi inizi lentamente, senza traumi, lasciatelo perdere.
Sì, perché Hinako Tanakaga, in questo manga, non si risparmia certo in particolari; e, devo dire, anche nella versione animata, ci si è mantenuti sullo stesso tono.
Nato come sequel di 'Challengers' (che, invece, è uno shounen ai), quest'anime/manga racconta le vicissitudini di Morinaga, uno studente universitario, innamorato perso del suo senpai, Souchi Tatsumi, che, invece, non solo non lo calcola minimamente, ma odia detesta e aborrisce l'esistenza stessa dei gay, soprattutto da quando il suo carissimo fratellino si è scoperto omosessuale ed è andato a vivere in America con il suo compagno - protagonisti di Challengers. La disperazione del senpai raggiunge il culmine quando il ragazzo lo chiama per avvertirlo che sta per convogliare a giuste nozze con il suo amato lui.
Irritato all'inverosimile, Tatsumi va a casa del suo kohai per sfogare tutto il suo disappunto nell'alcol, inveendo contro i gay e la loro esistenza.
Potete quindi immaginare il dramma giornaliero di Morinaga, costretto a sentire tutte queste belle parole dal suo senpai che, tra l'altro, conosce perfettamente l'orientamento sessuale del ragazzo, nonché i suoi sentimenti. Quando il poveretto decide di confidarsi con un suo caro amico e di chiedergli consiglio, questi gli presenta la soluzione a tutti i suoi problemi: un liquido afrodisiaco da far bere al suo senpai! Morinaga, ovviamente, non accetta - vuole l'amore, lui! - e nasconde la bottiglia, deciso a dimenticarsi della sua esistenza.
Il destino - o meglio, la mano dell'autrice - però non è d'accordo e, come potete benissimo immaginare, Tatsumi, in quella famosa sera della sbornia, non solo trova la bottiglia, ma, scambiandola per un semplice liquore, se la finisce tutta.
Potete immaginare benissimo le conseguenze di tutto questo sul corpo di Tatsumi: l'unico modo per cui il poveretto possa riprendersi sarebbe o sfogare i propri appetiti sessuali su qualcuno o... o farsi aiutare. Cosa che, ovviamente, Morinaga cerca di fare (masturbandolo), con le migliori intenzioni del mondo; ma, ahimè, la carne è debole e Morinaga, troppo preso dall'eccitazione, finisce per violentare il suo senpai. Lo shock per quello che ha fatto è troppo forte e così decide di abbandonare il suo amato senpai scappando via da tutto...
Questi primi due OAV sono il classico problema che si pone quando una persona conosce tutta la storia e vorrebbe consigliarla (soprattutto perché è una delle sue preferite), ma non può farlo, perché si rende conto che quello che è uscito finora è solo un pallido esempio di quello che ci sarà negli OAV successivi, poiché ricoprono solo il primo volume del manga; tuttavia, dato che i primi episodi sono stati fedelissimi al manga, sono sicura che anche i successivi - se e quando li faranno - non saranno da meno.
Se la trama così descritta, infatti, può far pensare subito a tutto ciò che di peggio lo yaoi può ispirare in chi non lo conosce - e, credetemi, per i due episodi mandati in onda adesso, può sembrare davvero che sia così - , devo dire che è vero solo in parte: se è vero che ci troviamo di fronte a scene di sesso abbastanza esplicite, "forti", bisogna dire che la trama non si risolve solo in questo.
Abbiamo infatti due personaggi che, con il tempo (ma, in fondo, anche in questi due episodi, in misura ancora embrionale, ovviamente), si fanno conoscere e amare/odiare, a seconda del proprio punto di vista: non si tratta del classico seme-figo e uke-tenero, anzi. Qui è Morinaga (il seme) che fa tenerezza, perché ama un uomo che disprezza quelli come lui e un senpai che sa farsi odiare, forte, irruento e anche violento; inoltre molta attenzione viene posta sull'io del personaggio, sia di Morinaga, che non vorrebbe solo il corpo del proprio senpai, ma anche il suo cuore, sia di Tatsumi, che lentamente s'innamora di Morinaga ed è diviso tra le sue convinzioni di una vita e i sentimenti che prova per l'amico.
Certo, come vi dicevo, nelle due puntate finora mandate in onda, tutta questa introspezione non si può ancora vedere, anche se, ripeto, delle prime avvisaglie possiamo notarle.
I disegni sono abbastanza fedeli al tratto della Takanaga, anche se preferisco di gran lunga quello del manga; come chara, invece, non ci sono grosse sorprese, quindi non posso neanche dire che gli OAV siano un capolavoro dal punto di vista dell'animazione.
Consigliarne o meno la visione? Io direi "non adesso", visto che c'è ancora troppa poca carne sul fuoco - a meno che non vi siate incuriositi e non vogliate comunque darci un'occhiata, tenendo conto delle premesse. Invece, ribadisco il mio consiglio a non aprirlo neanche a coloro che non amano particolarmente lo yaoi o non sono "abituati": come avrete capito, soprattutto il primo episodio, può lasciare un po' sconvolti.
Koi sento
5.0/10
Realizzare una storia interessante nell'arco di una serie breve il più delle volte risulta parecchio difficile; suscitare il coinvolgimento dello spettatore con un solo filmato di 25-30 minuti lo giudico davvero un'impresa. Da vero appassionato d'animazione giapponese, nonché uomo dotato di parecchia curiosità, non nego di approcciarmi spesso alla visione di singoli OAV con molto interesse, come un pescatore davanti ad un ostrica in cui non sa se troverà una perla oppure se resterà a bocca asciutta. "Koi Sento" è un'ostrica senza perla purtroppo.
Siamo nel 2710 e la capitale del Giappone è stata trasferita nella città di Nara insieme a tutti i monumenti culturali e religiosi della nazione. Siamo nel futuro, ma subito si deve annotare che il prototipo del liceale sfigatello non cambia, infatti la storia vede come protagonista Shinichi, giovane liceale in gita scolastica con il sogno di riuscire finalmente ad approcciarsi con l'altro sesso. Attraverso una serie di peripezie causate da un misterioso ma simpatico cervo bianco, conoscerà una ragazza della sua età di nome Toto con cui condividerà il giro per la capitale; ma non sarà tutto rose e fiori dato che la ragazza nasconde numerosi segreti a cominciare dal fatto che stravaganti individui sono sulle sue tracce.
La trama di base di per sé non sarebbe affatto male, ma purtroppo risente in pieno del limite dei 25 minuti, perché tanto dura questo titolo. Non so se siamo di fronte a un episodio pilota, da cui magari trarre una serie, ma stando solo a quello che ho visto dire che la storia è piuttosto monca è dire poco. Non viene spiegato quasi nulla dei molti misteri che circondano Toto a cominciare dalla connessione con il cervo bianco per finire all'origine e ai motivi dei "cattivi" di turno. Poca cosa quindi senza un reale nerbo, un misto di romanticismo, azione, mistero, paranormale frullato e servito a un disorientato spettatore che non troverà di meglio che sorridere a un lieto fine forzato e poco convincente.
A livello tecnico siamo di fonte a un massiccio uso della computer grafica 3D, con sfondi nella media come lo è il chara design dei personaggi con l'eccezione della protagonista, un po' retro' e sicuramente originale rispetto al moe dilagante di oggi. Anche i cattivi sono disegnati con una cura diversa, forse un timido tentativo di renderli simili ai tratti dello studio Ghibli.
La colonna sonora è piuttosto banale, come le canzoni inserite all'inizio e verso la fine dell'episodio. Non ci siamo insomma, nessuna piccola gemma trovata nel mare della banalità generale: "Koi Sento" va preso per quello che è, un passatempo di 25 minuti per chi ama la commistione tra vari generi e quello sentimentale, ma da vedere così com'è, senza farsi troppe domande.
Siamo nel 2710 e la capitale del Giappone è stata trasferita nella città di Nara insieme a tutti i monumenti culturali e religiosi della nazione. Siamo nel futuro, ma subito si deve annotare che il prototipo del liceale sfigatello non cambia, infatti la storia vede come protagonista Shinichi, giovane liceale in gita scolastica con il sogno di riuscire finalmente ad approcciarsi con l'altro sesso. Attraverso una serie di peripezie causate da un misterioso ma simpatico cervo bianco, conoscerà una ragazza della sua età di nome Toto con cui condividerà il giro per la capitale; ma non sarà tutto rose e fiori dato che la ragazza nasconde numerosi segreti a cominciare dal fatto che stravaganti individui sono sulle sue tracce.
La trama di base di per sé non sarebbe affatto male, ma purtroppo risente in pieno del limite dei 25 minuti, perché tanto dura questo titolo. Non so se siamo di fronte a un episodio pilota, da cui magari trarre una serie, ma stando solo a quello che ho visto dire che la storia è piuttosto monca è dire poco. Non viene spiegato quasi nulla dei molti misteri che circondano Toto a cominciare dalla connessione con il cervo bianco per finire all'origine e ai motivi dei "cattivi" di turno. Poca cosa quindi senza un reale nerbo, un misto di romanticismo, azione, mistero, paranormale frullato e servito a un disorientato spettatore che non troverà di meglio che sorridere a un lieto fine forzato e poco convincente.
A livello tecnico siamo di fonte a un massiccio uso della computer grafica 3D, con sfondi nella media come lo è il chara design dei personaggi con l'eccezione della protagonista, un po' retro' e sicuramente originale rispetto al moe dilagante di oggi. Anche i cattivi sono disegnati con una cura diversa, forse un timido tentativo di renderli simili ai tratti dello studio Ghibli.
La colonna sonora è piuttosto banale, come le canzoni inserite all'inizio e verso la fine dell'episodio. Non ci siamo insomma, nessuna piccola gemma trovata nel mare della banalità generale: "Koi Sento" va preso per quello che è, un passatempo di 25 minuti per chi ama la commistione tra vari generi e quello sentimentale, ma da vedere così com'è, senza farsi troppe domande.
FLCL
9.0/10
Cosa è FLCL? Sicuramente un delirio di musica, colori e disegni. Situazioni assurde giocate con una pazzia degna della GAINAX. Questa casa di produzione, come sempre, sforna piccoli gioiellini e anche questa serie di OAV non fa differenza. Cosa distingue FLCL dalla massa? Vediamo un attimo di fare ordine.
Certo la trama non è sicuramente chiarissima, si chiude più o meno tutto ma rimangono nella narrazione un numero indeterminato di lati oscuri. Altro lato deplorevole è l'idea imperante di un j-pop che non esce solo nelle musiche (affidate al famoso gruppo j-popo The Pillows), ma anche in un'idea di stile proprio dell'anime. Le accuse di fanservice effettivamente si sprecano, ma attualmente ci sono ben pochi prodotti che si distaccano da una logica di mercato legata agli appassionati di anime (otaku).
Trama poco nitida, cultura pop e fan-service, ma allora questo FLCL è proprio un anime di m###a!!! Sì, probabilmente non è un anime bellissimo ma un'esperienza audiovisiva eccezionale. In assoluto la caratteristica che risalta maggiormente è la capacità linguistica di FLCL che, utilizzando il medium anime, riesce a valicare i confini della razionalità. FLCL è uno di quei prodotti che piace a e appassiona anche chi con il mondo degli anime non ha nulla a che fare. Sopratutto gli appassionati di cinema rimangono impressionati da una capacità stilistica e linguistica molto superiori alla media dei film contemporanei (da notare che scrivo film appositamente). FLCL è un viaggio sempre nuovo con piccoli momenti memorabili e un uso sapiente di diversi stili e generi.
Analizzando la parte tecnica si può notare un uso di CG intelligente integrato alla perfezione con le immagini tradizionali. La regia, affidata a più persone, è frizzante e spontanea e non cade mai nel banale, anzi molti cambi di registro sono eccezionali. Il chara design di Sadamoto è all'altezza di quello dei suoi prodotti precedenti.
Vorrei consigliare a tutti di riguardare la parte iniziale di FLCL e analizzare la struttura, le frasi e il montaggio; una perfezione incredibile, una capacità autoriale indiscutibile. Come sempre la Gainax non tradisce. Se cercate un anime tipico con una trama normale state lontani da questo prodotto, ma se volete cercare di viaggiare e di apprezzare un po' di buon cinema questi OAV fanno per voi.
Certo la trama non è sicuramente chiarissima, si chiude più o meno tutto ma rimangono nella narrazione un numero indeterminato di lati oscuri. Altro lato deplorevole è l'idea imperante di un j-pop che non esce solo nelle musiche (affidate al famoso gruppo j-popo The Pillows), ma anche in un'idea di stile proprio dell'anime. Le accuse di fanservice effettivamente si sprecano, ma attualmente ci sono ben pochi prodotti che si distaccano da una logica di mercato legata agli appassionati di anime (otaku).
Trama poco nitida, cultura pop e fan-service, ma allora questo FLCL è proprio un anime di m###a!!! Sì, probabilmente non è un anime bellissimo ma un'esperienza audiovisiva eccezionale. In assoluto la caratteristica che risalta maggiormente è la capacità linguistica di FLCL che, utilizzando il medium anime, riesce a valicare i confini della razionalità. FLCL è uno di quei prodotti che piace a e appassiona anche chi con il mondo degli anime non ha nulla a che fare. Sopratutto gli appassionati di cinema rimangono impressionati da una capacità stilistica e linguistica molto superiori alla media dei film contemporanei (da notare che scrivo film appositamente). FLCL è un viaggio sempre nuovo con piccoli momenti memorabili e un uso sapiente di diversi stili e generi.
Analizzando la parte tecnica si può notare un uso di CG intelligente integrato alla perfezione con le immagini tradizionali. La regia, affidata a più persone, è frizzante e spontanea e non cade mai nel banale, anzi molti cambi di registro sono eccezionali. Il chara design di Sadamoto è all'altezza di quello dei suoi prodotti precedenti.
Vorrei consigliare a tutti di riguardare la parte iniziale di FLCL e analizzare la struttura, le frasi e il montaggio; una perfezione incredibile, una capacità autoriale indiscutibile. Come sempre la Gainax non tradisce. Se cercate un anime tipico con una trama normale state lontani da questo prodotto, ma se volete cercare di viaggiare e di apprezzare un po' di buon cinema questi OAV fanno per voi.
FLCL nella mia top 3.
Sono d'accordo col 9 della recensione, ma avrei cercato di spiegare meglio il significato che ha un'opera simile.
Come ha detto una volta un utente di qui, forse Lain, non ricordo:
"FLCL è un anime profondamente malinconico travestito da anime comico"
Cito a memoria ma il senso era all'incirca questo e mi trova d'accordo.
Il giorno che riuscirò a completarlo (se Dio vorrà) avrò finalmente le carte in regola per poterne sparlare liberamente in una recensione. La cosa su cui concordo maggiormente della rece di MIFUNE è che anch'io considero FLCL un vero delirio. Ma al contrario del recensore reputo quest'aspetto tutt'altro che positivo. Da parte mia avrà un voto bassisimo, di sicuro non supererà il 3.
Chissà perché mettono sempre recensioni con voti alti a questo obbrobrio di sperimentalità non-sense e non la mia con voto 1 (motivato ovviamente)...
Gli altri 2 non mi interessano
Un vero delirio in tutti i sensi
Complimenti agli autori!
Ma posso capire che opere di tal portata non sono alla portata di tutti.
Al mondo tutti hanno motivato tutto (anche i peggiori abomini).
Questo non implica che le tue motivazioni abbiano un senso (difatti non lo hanno, pur confidando nella tua buona fede).
(per altro quando mai pubblicano recensioni con voto 1? non mi pare sia la norma, anzi)
Se cerchi un po' nel web ci sono in giro ricostruzioni abbastanza coerenti, dettagliate e sensate dell'intreccio. (aiutate anche dal confronto incrociato tra anime e manga)
Ovviamente il tuo discorso rimane ugualmente giusto e vero, ma alla base di FLCL una storia c'è, gli eventi non sono stati messi a caso tanto per.
Comunque a me leggere i commenti su FLCL fa sempre tornare in mente la vecchia favola della volpe e dell'uva, con la differenza che mentre la volpa si autoconvinceva che l'uva ancora non fosse matura, gli animefan si autoconvincono che FLCL non voglia dire niente, e sia un delirio visivo fatto così a caso. (considerando che è successo lo stesso con Diebuster oserei supporre che sia proprio Tsurumaki ad essere difficile da capire per molti degli animefan)
È difficile da capire, certo, l'ho visto tre volte e per tre volte ho capito qualcosa di più che mi era sfuggito la volta prima.
Soffermarsi sul "delirio" è sbagliato. È questa la grandezza di FLCL, dietro al caos c'è un mondo ordinato alla perfezione.
È per questo che da molto tempo (e penso che questo tempo si protrarrà ancora a lungo) FLCL rimane il mio anime preferito.
ps. da questo punto di vista sono completamente d'accordo con:
"la storia stessa maschera, dietro la propria comicità e forse grazie a essa, una profondità non comune.
FLCL è un anime profondamente malinconico travestito da anime comico"
Al mondo tutti hanno motivato tutto (anche i peggiori abomini).
Questo non implica che le tue motivazioni abbiano un senso (difatti non lo hanno, pur confidando nella tua buona fede).
E perché non dovrebbero avere un senso le mie motivazioni, di grazia??
Spero quanto meno che tu ti possa spiegare meglio e, quanto meno, che abbia letto la mia recensione...
Ma qua stiamo parlando della recensione di Mifune, quindi siamo già quasi off-topic...
A questo punto, forse, un terza visione sarebbe d'uopo, previo approfondimento della struttura e del significato (o significati) dell'intreccio.
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