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Adotta un titolo 1Adotta un titolo 2Titoli poco conosciuti, passati in sordina all'epoca dell'uscita o dimenticati col tempo... su AnimeClick.it abbiamo migliaia di schede anime e manga senza alcuna recensione, privando quindi i lettori di uno dei principali punti di forza delle stesse.
Per cui, ad ogni appuntamento di questa rubrica vi proporremo alcuni di questi titoli, con la preghiera di recensirli qualora li conosciate. Tutti gli utenti che recensiranno le opere proposte entro la scadenza assegnata riceveranno l'icona premio Scheda adottata. Per le regole da seguire nella stesura delle recensioni rimandiamo al blog apposito, che vi preghiamo di utilizzare anche per commenti, domande o tenere traccia dei premi (non commentate l'iniziativa in questa news).

I titoli al momento disponibili sono:

[ANIME] Puella Magi Madoka Magica - La storia infinita (Scadenza: 17/12/2014)

[ANIME] Kenya Boy (Scadenza: 21/12/2014)

[MANGA] Last Exile - Travelers from the Hourglass (Scadenza: 28/12/2014)

[ANIME] Jenny la tennista - Il film (Scadenza: 28/12/2014)

[MANGA] Ressentiment (Scadenza: 28/12/2014)


Nuovo appuntamento con la rubrica dedicata alle recensioni su anime e manga, realizzate degli utenti di AnimeClick.it.

Oggi ci dedichiamo ai manga, con Cardcaptor Sakura, Le bizzarre avventure di JoJo - Stardust Crusaders e Tekkonkinkreet - Soli contro tutti.

Ricordiamo che questa rubrica non vuole essere un modo per giudicare in maniera perentoria i titoli in esame, ma un semplice contesto in cui proporre delle analisi che forniscano, indipendentemente dal loro voto finale, spunti interessanti per la nascita di discussioni, si auspica, costruttive per l'utenza.


Per saperne di più continuate a leggere.


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Card Captor Sakura mi è stato presentato prima come anime e poi, dopo svariati anni, come manga; con la visione di questo anime ho pensato fosse semplicemente una storiella come molte altre, il giudizio è poi cambiato appena iniziato a leggere il manga.
La storia si sviluppa con un flusso continuo, mostrando personaggi con caratteri definiti e con gusti precisi. Vi è molta profondità nell'esprimere i sentimenti di ognuno di essi e i loro contrasti, ci si impersona molto bene in ognuno di loro e a volte le "mancate vignette", o meglio, i mancati dialoghi fanno ancor più capire come il personaggio trattiene dentro di sé i proprio sentimenti anziché esprimerli, particolare che non tutti i manga riescono a trasmettere semplicemente con dell'inchiostro stampato su semplice carta.
La trama scorre in un crescendo che va a concludersi con un finale molto bello, semplice e quasi scontato, ma che non si può far altro che desiderare, arrivando quasi a piangere nel rendersi conto che dopo quell'ultima immagine non c'è un'altra pagina da girare e leggere.

Chi segue le CLAMP non potrà che apprezzare come sempre il disegno, sempre molto bello seppur forse meno dettagliato, più leggero e semplice come forse lo è la storia. Tutto di questo manga sembra trasmettere leggerezza, voglia di vivere e gioia e forse è anche questo che vogliono esprimere le disegnatrici lasciando ampio spazio a linee ondulate, delicate, con abiti fantasiosi e divertenti per i personaggi e a volte situazioni divertenti.

Consiglio questo manga a un pubblico sia giovane che adulto, il giovane si divertirà a seguire le avventure di questa ragazzina spigliata, mentre l'adulto noterà e rifletterà sulla complessità delle relazioni scoprendo che in fin dei conti anche una ragazzina spigliata può essere profonda e accattivante quanto un libro di testo.



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Una sola parola: geniale. Ho iniziato a leggere Jojo quasi per caso, essendo stato prestato a mia sorella da un suo amico. Non smetterò mai di ringraziarlo per avermi fatto scoprire questo manga. Di Jojo ho letto tutte le serie tranne la quinta e più lo leggevo più mi rendevo conto di trovarmi davanti ad un vero gioiellino. Soprattutto questa serie è quella che più delle altre mi è rimasta nel cuore, forse per l'impatto che dà dopo aver letto le prime due (per altro notevoli anche loro).
Tutto in Jojo è originale e bizzarro quanto basta. I personaggi sono carismatici e sfaccettati, la storia interessante ed avvincente, il tutto mischiato alla bizzarria dei combattimenti e dei disegni, che non potrebbero essere più appropriati. L'introduzione degli stand è stata un'idea felicissima e azzeccata che ha permesso all'autore una grandissima libertà di creazione di personaggi e tattiche di combattimento.
Menzione speciale anche alle tantissime citazioni musicali che sono sparse qua e là nel manga.
Jojo è un manga per palati fini, per chi cerca qualcosa di diverso e un po' fuori dagli schemi, senza però rinunciare ai combattimenti tipici di uno shonen. Di certo è molto lontano dagli shonen più gettonati di questi tempi, come Naruto e One Piece, ma secondo me al pari e più di tanti titoli famosi merita di essere elogiato. Consigliatissimo a tutti coloro che amano shonen d'azione originali e ben pensati. L'importante è non farsi spaventare dallo stile del disegno molto particolare, che a prima vista potrebbe far storcere il naso a chi approccia per la prima volta a questo manga.
Voto 10. E' un manga che non mi stancherei mai di lodare.
Sconsigliato solo a chi si limita a letturette rapide e di scarsa qualità, oppure a chi ama solo il genere shojo.



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<I>"Anche se sono quasi cieco, sento vibrare la tua rabbia. Questo quartiere sta soffocando… e tu sei il quartiere stesso, Kuro." </I>

“Tekkonkinkreet – Soli contro tutti” è street art.
Ad essere sincero vedrei benissimo questa storia disegnata su un muro anziché su un fumetto: Taiyou Matsumoto ha un tratto quasi privo di studio della prospettiva, di linee dritte, di regolarità, ma ricco di passione, di dettagli, di atmosfere underground e allucinanti.
La storia, che nulla ha di scontato e prevedibile, è indefinita; un’opera di un genio: i due fratelli Kuro e Shiro, soprannominati “i gatti”, si autoproclamano padroni di una città corrotta dalla mafia, succube della criminalità e dalle stravaganti ed eccentriche strutture.
I due protagonisti si ritroveranno, per sopravvivere, a rubare, a pestare barboni o piccole gang... ed a difendere il “loro territorio” dagli yakuza.
Questo scontro sarà il cardine della narrazione e dimostrerà chiaramente che il mondo in cui è ambientato il manga è un mondo crudele, governato dagli uomini adulti, in cui l’innocenza di due orfani viene violentemente tramutata in istinto di sopravvivenza e solitudine.
Perché solitudine?
Perché in tutto il primo volume saranno i soli bambini che compariranno: tra tante figure sporche, aggressive e spietate; o deboli e oppresse, otterranno un’aura divina e lattea; costretti a combattere per mangiare, li si percepirà come le vere ed uniche vittime.

Citando ciò che è scritto nell’edizione italiana: <I>“I due orfani rappresentano, nel simbolismo del Tao, l’unione dello Yin e dello Yang, ossia l’equilibrio tra i principali opposti: il cuore e la testa, il debole e il forte, il folle e il saggio…”. </I>
Infatti Kuro è intelligente, un acuto osservatore che medita prima di passare all’azione, è il fratello carico di responsabilità, il fratello a più contatto con la realtà che lo circonda. Mentre Shiro conta a fatica fino a dieci, si butta a capofitto verso il futuro e inventa canzoni oscene; è il fratello spensierato, sognatore; il fratello che da solo sarebbe perduto.

Nel disegno Matsumoto predilige la china e un tratto a prima vista sporco: ricco di trattini e puntini per definire il terreno e le strutture. Il character design è favoloso: qualcosa di unico nel panorama fumettistico orientale, che perfettamente si adatta con i graffiti e i murales dei writers (uno su tutti l’italiano “Blu”, se siete curiosi potete dare un’occhiata al suo<A href="http://www.blublu.org/sito/news/news.htm"> sito</A>.

Complessivamente un titolo da consigliare e da assaporare intensamente.

In Italia il primo numero di questo manga è disponibile presso la Kappa Edizioni (formato grande 15x21 cm, buonissima rilegatura e qualità della carta) a 12€.