Titoli poco conosciuti, passati in sordina all'epoca dell'uscita o dimenticati col tempo... su AnimeClick.it abbiamo migliaia di schede anime e manga senza alcuna recensione, privando quindi i lettori di uno dei principali punti di forza delle stesse.
Per cui, ad ogni appuntamento di questa rubrica vi proporremo alcuni di questi titoli, con la preghiera di recensirli qualora li conosciate. Tutti gli utenti che recensiranno le opere proposte entro la scadenza assegnata riceveranno l'icona premio Scheda adottata. Per le regole da seguire nella stesura delle recensioni rimandiamo al blog apposito, che vi preghiamo di utilizzare anche per commenti, domande o tenere traccia dei premi (non commentate l'iniziativa in questa news).
I titoli al momento disponibili sono:
[DRAMA] Seigi no mikata (Scadenza: 4/3/2015)
[ANIME] Questa allegra gioventù (Scadenza: 8/3/2015)
[MANGA] Shoma - Cronache della guerra leggendaria (Scadenza: 11/3/2015)
[ANIME] Abarenbo Rikishi!! Matsutaro (Scadenza: 15/3/2015)
Nuovo appuntamento con la rubrica dedicata alle recensioni su anime e manga, realizzate degli utenti di AnimeClick.it.
Oggi appuntamento libero, con i manga Le rose di Versailles, Angel Sanctuary e Noi x sempre.
Ricordiamo che questa rubrica non vuole essere un modo per giudicare in maniera perentoria i titoli in esame, ma un semplice contesto in cui proporre delle analisi che forniscano, indipendentemente dal loro voto finale, spunti interessanti per la nascita di discussioni, si auspica, costruttive per l'utenza.
Per saperne di più continuate a leggere.
Recensione di Tiger-lily83
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Divenuto ormai un classico, la Sensei Ikeda Ryoko ha sfornato un manga che ha attraversato le generazioni e che le ha conquistate tutte.
La storia di base è in realtà molto semplice: narra della vita, all'approssimarsi della Rivoluzione Francese, di due donne bellissime: la Regina Maria Antonietta (l'austriaca, come anche nella realtà veniva soprannominata la Regina di Francia - e non certo in maniera benevola) e un personaggio, Oscar François De Jarjayes, totalmente inventato, scaturito da quel genio della matita della Sensei, ultima delle numerose figlie del Generale De Jarjayes allevata come un maschio per soddisfare il padre, che voleva un erede che potesse un giorno ereditare il suo posto tra i ranghi militari e nobiliari.
La storia di Maria Antonietta ormai la conoscono anche i sassi, e l'autrice segue al 90% la storia vera, fatto salvo di alcune esagerazioni e/o omissioni - non vorrei fare spoiler per chi non ha mai né visto l'anime né letto il manga. Di certo i personaggi celebri che hanno segnato la storia di questa Regina sono tutti presenti: il marito, delfino e futuro Re Luigi XVI, il conte Hans Axel Von Fersen suo (presunto?) amante, e tutti gli altri personaggi minori presi direttamente dalle cronache dell'epoca.
Invece Madamigella Oscar risulta essere il personaggio più affascinante del manga (insieme al suo fedele scudiero/amico d'infanzia André) dato che le premesse, e cioè una donna che si veste da uomo, un militare (non un'ancella!) a servizio della Regina, nonché dotata di un carattere fiero ed orgoglioso, risulta essere attenta sia ai problemi del popolo così come ai bisogni della Sua Regina; presenta le mille sfaccettature di una donna che se da una parte gode di un'emancipazione senza eguali rispetto all'epoca, inevitabilmente troverà estremamente difficoltoso approcciarsi a donne e uomini nelle vesti di militare/nobile; anche se questo problema sarà soprattutto degli uomini nei suoi confronti.
Il finale non sarà (evidentemente) un lieto fine, ma è il corpo centrale del manga e lo sviluppo delle varie relazioni, amorose e non, che affascina e spinge alla lettura.
Analizzando l'aspetto dei disegni e delle illustrazioni del manga si notano perfettamente il tratto particolare dell'autrice, con una buona dose di particolari sia per fondali che per il dettaglio dei personaggi, con dialoghi posizionati in modo che non sovrastano troppo i disegni ma che al contempo non sono "nascosti" in essi. In generale i personaggi sono ben distinguibili ed in questo aiutano moltissimo le vesti e le acconciature, particolari d'obbligo in un manga storico - anche se qui ahimè non proprio al 100% corretti dal punto della moda dell'epoca.
Cosa che comunemente si fa notare è la tendenza alla impostazione "strappalacrime" e/o melenso dei dialoghi, e i particolari degli occhi e delle bocche risultano essere un po' troppo grandi rispetto alle facce e alla struttura "esile" dei corpi, femminili soprattutto. Questi sono dei particolari a parer mio abbastanza insignificanti; stiamo parlando di uno shojo dopotutto! Spesso però hanno fatto preferire a molti la versione anime a quella manga, ma io trovo che non si possa fare un confronto diretto: anime e manga sono molto diversi se si osservano alcune situazioni, molto più "alleggerite" e altre presentate in modo più drammatico nel manga piuttosto che nell'anime (il primo in alcuni punti ha "più humour"); per quanto riguarda i disegni beh, vale sempre il "De Gustibus".
L'ultima edizione è a cura della D/Books e devo ammettere che è molto ben fatta, anche se non proprio economica. Pagine a colori, carta e copertine di qualità aggiungono un bel plus a un manga da leggere almeno una volta nella vita.
Do un 10 anche se il manga non è esente da critiche (di alcune pecche ho accennato e d'altronde non esistono i capolavori assoluti) ma visto l'anno di pubblicazione e l'importanza che negli anni questa opera ha acquisito, vale la pena di averlo in libreria come punto di partenza di un genere che ha avvicinato, ragazze e non, ai manga. La lettura è piacevole e chi conosce l'anime potrà leggerlo con la curiosità di scoprire le differenze, mentre per gli altri sarà la scoperta di un manga non banale che terrà sospesi sino all'ultima pagina in attesa dell'epilogo - piccola nota personale io sono tra quelle del primo gruppo!
La storia di base è in realtà molto semplice: narra della vita, all'approssimarsi della Rivoluzione Francese, di due donne bellissime: la Regina Maria Antonietta (l'austriaca, come anche nella realtà veniva soprannominata la Regina di Francia - e non certo in maniera benevola) e un personaggio, Oscar François De Jarjayes, totalmente inventato, scaturito da quel genio della matita della Sensei, ultima delle numerose figlie del Generale De Jarjayes allevata come un maschio per soddisfare il padre, che voleva un erede che potesse un giorno ereditare il suo posto tra i ranghi militari e nobiliari.
La storia di Maria Antonietta ormai la conoscono anche i sassi, e l'autrice segue al 90% la storia vera, fatto salvo di alcune esagerazioni e/o omissioni - non vorrei fare spoiler per chi non ha mai né visto l'anime né letto il manga. Di certo i personaggi celebri che hanno segnato la storia di questa Regina sono tutti presenti: il marito, delfino e futuro Re Luigi XVI, il conte Hans Axel Von Fersen suo (presunto?) amante, e tutti gli altri personaggi minori presi direttamente dalle cronache dell'epoca.
Invece Madamigella Oscar risulta essere il personaggio più affascinante del manga (insieme al suo fedele scudiero/amico d'infanzia André) dato che le premesse, e cioè una donna che si veste da uomo, un militare (non un'ancella!) a servizio della Regina, nonché dotata di un carattere fiero ed orgoglioso, risulta essere attenta sia ai problemi del popolo così come ai bisogni della Sua Regina; presenta le mille sfaccettature di una donna che se da una parte gode di un'emancipazione senza eguali rispetto all'epoca, inevitabilmente troverà estremamente difficoltoso approcciarsi a donne e uomini nelle vesti di militare/nobile; anche se questo problema sarà soprattutto degli uomini nei suoi confronti.
Il finale non sarà (evidentemente) un lieto fine, ma è il corpo centrale del manga e lo sviluppo delle varie relazioni, amorose e non, che affascina e spinge alla lettura.
Analizzando l'aspetto dei disegni e delle illustrazioni del manga si notano perfettamente il tratto particolare dell'autrice, con una buona dose di particolari sia per fondali che per il dettaglio dei personaggi, con dialoghi posizionati in modo che non sovrastano troppo i disegni ma che al contempo non sono "nascosti" in essi. In generale i personaggi sono ben distinguibili ed in questo aiutano moltissimo le vesti e le acconciature, particolari d'obbligo in un manga storico - anche se qui ahimè non proprio al 100% corretti dal punto della moda dell'epoca.
Cosa che comunemente si fa notare è la tendenza alla impostazione "strappalacrime" e/o melenso dei dialoghi, e i particolari degli occhi e delle bocche risultano essere un po' troppo grandi rispetto alle facce e alla struttura "esile" dei corpi, femminili soprattutto. Questi sono dei particolari a parer mio abbastanza insignificanti; stiamo parlando di uno shojo dopotutto! Spesso però hanno fatto preferire a molti la versione anime a quella manga, ma io trovo che non si possa fare un confronto diretto: anime e manga sono molto diversi se si osservano alcune situazioni, molto più "alleggerite" e altre presentate in modo più drammatico nel manga piuttosto che nell'anime (il primo in alcuni punti ha "più humour"); per quanto riguarda i disegni beh, vale sempre il "De Gustibus".
L'ultima edizione è a cura della D/Books e devo ammettere che è molto ben fatta, anche se non proprio economica. Pagine a colori, carta e copertine di qualità aggiungono un bel plus a un manga da leggere almeno una volta nella vita.
Do un 10 anche se il manga non è esente da critiche (di alcune pecche ho accennato e d'altronde non esistono i capolavori assoluti) ma visto l'anno di pubblicazione e l'importanza che negli anni questa opera ha acquisito, vale la pena di averlo in libreria come punto di partenza di un genere che ha avvicinato, ragazze e non, ai manga. La lettura è piacevole e chi conosce l'anime potrà leggerlo con la curiosità di scoprire le differenze, mentre per gli altri sarà la scoperta di un manga non banale che terrà sospesi sino all'ultima pagina in attesa dell'epilogo - piccola nota personale io sono tra quelle del primo gruppo!
Angel Sanctuary
6.0/10
In Angel Sanctuary seguiamo le vicende di Setsuna, reincarnazione dell’angelo Alexiel, che attraversa inferno e paradiso nel tentativo di salvare dalla morte la sorella Sara, cui è legato da un rapporto incestuoso. Durante il viaggio, incontrerà numerosi nemici, ed altrettanti fedeli compagni, i quali vedono in lui il salvatore dell’armonia del cosmo.
AS, quindi, trova il suo principio nell’amore invincibile tra Setsuna e Sara. Questo tema regge ed attraversa numerosissime sottotrame, che convergono e collidono l’una sull’altra per creare una trama complessa e nello stesso tempo unitaria, in cui ogni vicenda è indissolubilmente legata all’altra in un’incredibile rete che, bisogna ammetterlo, lascia stupefatti: a Kaori Yuki va riconosciuta l’eccezionale capacità di tenere insieme una tale quantità di informazioni senza che la trama mai dia segni di cedimento o mostri troppi punti deboli - eccetto forse nel finale troppo frettoloso, deboluccio.
Basta un’ottima trama per rendere ottimo un manga? Evidentemente no, perché AS non è esattamente un ottimo manga. Infatti, la trama è annegata in 1) un disegno stantio 2) un linguaggio stantio 3) un enorme numero di personaggi stantii, fattori, questi, che contribuiscono a rendere mediocre un manga potenzialmente eccellente.
Innanzitutto, il male minore: il disegno. Bruttino, ripetitivo, confuso, con qualche picco ma con numerose pecche. Tutti uguali i visi, tutti uguali i capelli, tutti uguali i corpi, pose stereotipate, profili brutti, strane sfumature. Se piace, piace molto, ma se non piace (e a me non piace) è piuttosto indecente.
Se il disegno tutto sommato si può sopportare, difficilmente ammissibile è il fatto che in un manga così pieno di personaggi non ve ne sia praticamente nessuno di ben fatto. Innanzitutto, il troppo stroppia: vi siete perdutamente invaghiti del tizio che compare a pag 12 del vol 16? Non preoccupatevi, l’amorevole Kaori Yuki sicuramente si occuperà di lui: infatti, non c’è un solo povero sfigato cui la Yuki non dedichi un attimino, una parolina, una notiziola rispetto alle sue disgrazie passate. E così è innumerevole la quantità di macchiette che siamo costrette a sopportare, tipi umani che sembrano venuti fuori da un catalogo, robottini di bell’aspetto (generalmente depravati) che si comportano esattamente come devono comportarsi quelli della loro specie. Nessuna crescita, nessun cambiamento, nessuna evoluzione, a partire da Setsuna, protagonista talmente irritante che ho sperato morisse tra atroci sofferenze.
A condire il tutto, e a siglare la definitiva condanna a morte di quella povera trama ben fatta, dialoghi insulsi, pieni di frasi fatte, un linguaggio grossolano, frasi ad effetto che in effetti non sono frasi ad effetto, perché sono talmente ammuffite da sapere inevitabilmente di già detto. Al linguaggio zotico dei dialoghi viene mischiata una gran quantità di termini predati da tipo 25 tradizioni diverse, buttati come capitano per far scalpore e dare un’atmosfera mistica ad un manga che tratta di angeli per accidente, visto che tutto sommato anche i marziani o le sirene sarebbero andate bene.
Sei, solo grazie alla trama. Consigliato a chi ama il gotico E la Yuki, insieme. Per gli altri… c’è di meglio .
AS, quindi, trova il suo principio nell’amore invincibile tra Setsuna e Sara. Questo tema regge ed attraversa numerosissime sottotrame, che convergono e collidono l’una sull’altra per creare una trama complessa e nello stesso tempo unitaria, in cui ogni vicenda è indissolubilmente legata all’altra in un’incredibile rete che, bisogna ammetterlo, lascia stupefatti: a Kaori Yuki va riconosciuta l’eccezionale capacità di tenere insieme una tale quantità di informazioni senza che la trama mai dia segni di cedimento o mostri troppi punti deboli - eccetto forse nel finale troppo frettoloso, deboluccio.
Basta un’ottima trama per rendere ottimo un manga? Evidentemente no, perché AS non è esattamente un ottimo manga. Infatti, la trama è annegata in 1) un disegno stantio 2) un linguaggio stantio 3) un enorme numero di personaggi stantii, fattori, questi, che contribuiscono a rendere mediocre un manga potenzialmente eccellente.
Innanzitutto, il male minore: il disegno. Bruttino, ripetitivo, confuso, con qualche picco ma con numerose pecche. Tutti uguali i visi, tutti uguali i capelli, tutti uguali i corpi, pose stereotipate, profili brutti, strane sfumature. Se piace, piace molto, ma se non piace (e a me non piace) è piuttosto indecente.
Se il disegno tutto sommato si può sopportare, difficilmente ammissibile è il fatto che in un manga così pieno di personaggi non ve ne sia praticamente nessuno di ben fatto. Innanzitutto, il troppo stroppia: vi siete perdutamente invaghiti del tizio che compare a pag 12 del vol 16? Non preoccupatevi, l’amorevole Kaori Yuki sicuramente si occuperà di lui: infatti, non c’è un solo povero sfigato cui la Yuki non dedichi un attimino, una parolina, una notiziola rispetto alle sue disgrazie passate. E così è innumerevole la quantità di macchiette che siamo costrette a sopportare, tipi umani che sembrano venuti fuori da un catalogo, robottini di bell’aspetto (generalmente depravati) che si comportano esattamente come devono comportarsi quelli della loro specie. Nessuna crescita, nessun cambiamento, nessuna evoluzione, a partire da Setsuna, protagonista talmente irritante che ho sperato morisse tra atroci sofferenze.
A condire il tutto, e a siglare la definitiva condanna a morte di quella povera trama ben fatta, dialoghi insulsi, pieni di frasi fatte, un linguaggio grossolano, frasi ad effetto che in effetti non sono frasi ad effetto, perché sono talmente ammuffite da sapere inevitabilmente di già detto. Al linguaggio zotico dei dialoghi viene mischiata una gran quantità di termini predati da tipo 25 tradizioni diverse, buttati come capitano per far scalpore e dare un’atmosfera mistica ad un manga che tratta di angeli per accidente, visto che tutto sommato anche i marziani o le sirene sarebbero andate bene.
Sei, solo grazie alla trama. Consigliato a chi ama il gotico E la Yuki, insieme. Per gli altri… c’è di meglio .
Noi x Sempre
8.0/10
Recensione di Emy__Ryoko
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Devo ammettere che ho comprato questo manga attratta dai graziosissimi disegni... e per fortuna! Perchè la storia mi ha veramente conquistata.
Noi x sempre, non è che uno Shojo ad ambientazione scolastica. Data questa classificazione potrebbe sembrare un titolo poco interessante e piuttosto banale. Sicuramente ciò che ci viene raccontato è piuttosto comune negli shojo, ma questo manga si differenzia sicuramente per il "modo" in cui tutta la storia viene narrata. Si percepisce infatti per tutto il manga un'atmosfera fresca e dolce che cattura il lettore.
"Noi x sempre" è incentrato sulla quotidianità e le vicende di quattro amici d'infanzia partendo dal ritorno di uno di loro, Haruna, nel paese in cui vivono. Ci verranno raccontati i loro amori, le loro amicizie e i sentimenti che provano l'uno per l'altro.
I quattro protagonisti sono: Nori, Haruna, Kyou e Saeka.
Nori è una ragazza vivace, simpatica, dolce, allegra e ancora un pò bambina.
Haruna è un ragazzo molto carino tornato nel paese in cui è abitato per qualche tempo da piccolo.
Misterioso, malinconico ma dolce e protettivo.
Kyou è il classico ragazzo bravo in tutto, a scuola e negli sport, ricco e bello. Ma ancora poco maturo.
Saeka è invece una ragazza molto bella e completamente cambiata da com'era da piccola. Forse la più matura del gruppo, riflessiva e dal carattere forte.
La cosa più bella di questo manga è sicuramente il modo in cui viene approfondita la psicologia di ogni personaggio, anche grazie al punto di vista che cambia in ogni capitolo che consente di sapere ciò che pensa ogni personaggio.
Non posso che consigliarvi questo dolcissimo manga!
Noi x sempre, non è che uno Shojo ad ambientazione scolastica. Data questa classificazione potrebbe sembrare un titolo poco interessante e piuttosto banale. Sicuramente ciò che ci viene raccontato è piuttosto comune negli shojo, ma questo manga si differenzia sicuramente per il "modo" in cui tutta la storia viene narrata. Si percepisce infatti per tutto il manga un'atmosfera fresca e dolce che cattura il lettore.
"Noi x sempre" è incentrato sulla quotidianità e le vicende di quattro amici d'infanzia partendo dal ritorno di uno di loro, Haruna, nel paese in cui vivono. Ci verranno raccontati i loro amori, le loro amicizie e i sentimenti che provano l'uno per l'altro.
I quattro protagonisti sono: Nori, Haruna, Kyou e Saeka.
Nori è una ragazza vivace, simpatica, dolce, allegra e ancora un pò bambina.
Haruna è un ragazzo molto carino tornato nel paese in cui è abitato per qualche tempo da piccolo.
Misterioso, malinconico ma dolce e protettivo.
Kyou è il classico ragazzo bravo in tutto, a scuola e negli sport, ricco e bello. Ma ancora poco maturo.
Saeka è invece una ragazza molto bella e completamente cambiata da com'era da piccola. Forse la più matura del gruppo, riflessiva e dal carattere forte.
La cosa più bella di questo manga è sicuramente il modo in cui viene approfondita la psicologia di ogni personaggio, anche grazie al punto di vista che cambia in ogni capitolo che consente di sapere ciò che pensa ogni personaggio.
Non posso che consigliarvi questo dolcissimo manga!
Lady Oscar ormai aspetto la prossima edizione della GOEN, per Angel Sanctuary con un sacco di pazienza ho quasi completato la prima edizione...
Mentre Noi x Sempre è l'unico che ho completo ^^ Ovviamente devo ancora leggerlo tutto...
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